lunedì 21 ottobre 2013

Per cortesia Gianni, meno sentenziosità e più attenzione ai significati

Mentre i suoi sponsor (D’Alema e Bersani) come comari inacidite se le danno di santa ragione (ma sui libri e mai in un  confronto pubblico, e a mesi  di distanza rispetto ai fatti di cui trattano), il candidato segretario Gianni Cuperlo all’insegna del ‘bello (?) e democratico’ e armato della sicumera di chi pensa di aver fatto per bene i compitini, ci propina una serie di pillole di saggezza alle quali francamente non eravamo abituati. Ormai resi cinici e bari alla vista, e per qualcuno alla frequentazione, di un parterre politico poco raccomandabile, non ci eravamo avveduti che  ‘l’economia non ha solo l'obiettivo del profitto, ma i diritti, la libertà e la vita delle persone’, pensavamo che l’economia avesse come scopo la produzione di beni e di servizi e che fosse compito della politica –e dei sistemi istituzionali- assicurare diritti, libertà e vita delle persone; aggiungi che ‘la dignità è il motore della storia’ mentre noi si pensava agli interessi, alle ideologie, alla cupidigia come alla generosità dell’animo umano; c’è anche che ‘le riforme dall’alto senza un popolo dietro non funzionano’, come a dire che se il popolo non si muove tiriamo a campare. Per finire, un esempio di logica stringente che l’ex ghostwriter di D’Alema (così lo chiama Lavinia Rivara su la Repubblica di sabato) ci impone quando afferma, a proposito di Renzi che intende mantenere la carica di Sindaco e di segretario di partito, ‘Non credo che i due incarichi siano compatibili’; ora, che cosa vuol dire ‘non credo’? dove sta scritto? è un articolo di legge, di statuto, o di fede? E poi aggiunge perentorio ‘il partito non può essere trampolino di lancio per fare altro, magari qualcosa di più importante’, e mi chiedo ‘perché no?’ perché lo dice Gianni? Ma stia tranquillo, son solo domande retoriche quelle or ora esposte, a fronte di una farcitura di sentenze e citazioni dotte (Gramsci, Adam Smith, Manzoni, Collodi, papa Francesco, ecc.) non possiamo pretendere ‘spiegazioni’. Ci ritraiamo scuotendo il capo e col sorriso beffardo nel vedere il nostro Gianni  godere della compagnia dei ‘giovani (sic!) turchi’ e di quel simpatico di Fassina, che dopo la finta delle dimissioni si affretta a dire ‘non sono un Pierino come Renzi’. Certo che al buon Matteo gli stanno tirando la volata.    

2 commenti:

  1. se anziché sentenziare ( tu si un po' inacidito), avessi ascoltato le interviste e gli interventi di Cuperlo avresti capito perché viene votato da qualcuno.
    Ma non c'è problema, quando Renzi vincerà, tutti i problemi saranno affrontati e risolti immantinente ( al fin della licenza, io tocco!).
    Roberto

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  2. Bussolati, che si candida a segretario del PD metropolitano e che si dice vicino a Renzi, ha messo il ditino nella piaga delle fondazioni. Quando il bubbone scoppierà ne vedremo delle belle, soprattutto per la vecchia guardia Ds che ora sostiene il compìto Cuperlo. P.S. Ho preso spunto da un'intervista a Repubblica, nella quale dovrebbe essere condensato il pensiero di Cuperlo, e non altro (e dovrebbe bastare, a meno che il nostro si dica mal compreso). A quanto leggo e sento quotidianamente l'argomento forte dovrebbe essere quello che dice 'sindaco e segretario sono incompatibili', una cosa che convince ed entusiasma, ovviamente. In quanto poi al Renzi che risolve tutto, beh è una battuta vecchio stile di chi non ha più argomenti e non si rassegna a capire che un mondo intero è tramontato. Ma non è obbligatorio avvedersene.

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