venerdì 13 dicembre 2013

Abolito finanziamento pubblico ai partiti - Non sono d'accordo

Io, che non l'ho mai votato né mai lo voterò la penso ESATTAMENTE come Altero Matteoli che è molto critico: «Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia». «Con nonchalance e una forte dose di demagogia Letta, Alfano, Quagliariello e gli altri ministri - aggiunge Matteoli - annunciano questa conquista. Per essere efficace ed al servizio dei cittadini, la politica deve essere organizzata e i partiti sono indispensabili fermo restando un serio controllo sulle loro spese. Con questo provvedimento sbagliato, si obbligano i partiti a cercare i finanziatori che poi li condizioneranno nelle scelte. Siamo di fronte ad un errore drammatico. Auspico che il Parlamento - conclude - rifletta prima di dare il via libera a questo decreto». Bastava disciplinare prima che si fregassero i soldi la normativa sui finanziamenti. In qualsiasi azienda ci sono i costi delle trasferte, dei pasti, degli straordinari ecc ecc. Bastava controllare con acribia e nessuno avrebbe fatto il furbo. Adesso che abbiamo buttato il bambino con l'acqua sporca faranno politica: a) i miliardari ; b) i pensionati; c) gli sbrogliaffaccende perché loro se la sanno cavare in ogni circostanza; d) i forconi e d) le forchette.   (di seguito la mappa con segnati in rosso i paesi dove NON vige il finanziamento pubblico ai partiti) 


Ps.Leggo che i partiti saranno finanziati con il 2 per mille. E' già meglio rispetto ai primi tweet  dove si parlava di abolizione e basta. 

9 commenti:

  1. Il tuo punto di vista Alfio è interessante. In linea di principio credo che siamo tutti d'accordo: la politica, quella sana, trasparente e davvero al servizio del paese, dei cittadini, necessita, per ragioni ovvie, una forma di finanziamento. Dalla cartina che hai pubblicato è lampante che nella maggior parte de paesi esiste (e funziona, probabilmente) il finanziamento pubblico ai partiti e alla politica. Il problema è che in Italia il sistema ancora vigente non funziona o se va bene funziona male. A partire dal raggiro del referendum del 1993 che abolì il finanziamento pubblico, con un referendum, poi "tramutato" in rimborso. E poi i casi Lusi, Belsito, Cota, ecc ecc. Tutte vicende che dicono quanto fragile e incontrollato sia il sistema di rimborso, che fa acqua da tutte le parti e che ha generato i casi (grandi e piccoli) di ruberie e spese pazze con i soldi pubblici, i nostri soldi.
    Il Decreto Legge approvato oggi apre la strada a una nuova "frontiera" del finanziamento alla politica, attraverso le donazioni di privati e al 2 per 1000.
    Non possiamo dire oggi se questo sarà un buon sistema. Quel che possiamo dire è che non se ne poteva più. Non se ne poteva più di sapere che i circoli, quelli che fanno attività sul territorio, sono sempre con l'acqua alla gola; non se ne poteva più di fare campagne elettorali senza nemmeno avere i manifesti da portare in giro; non se ne poteva più di contributi raccolti con le tessere o le feste consegnati tutti ai piani alti (e rivisti poi in piccole, piccolissime quantità).
    L'autonomia del finanziamento può essere, a ben vedere, anche uno stimolo per i partiti e per i circoli, sul territorio, a cercare i finanziatori divulgando di più e meglio le proprie idee e le proprie azioni. Andando a cercare le tessere casa per casa. Rimettendo in moto quel rapporto costante con i cittadini e trovando tra loro dei finanziatori, che ti sostengono economicamente perchè credono in quel che fai.
    Ci faremo l'abitudine?

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  2. Sono stato precipitoso nel commento, che non ritiro tuttavia perché quella cartina parla da sola... . Ho letto dopo che i partiti saranno finanziati con il 2 per mille. E' già meglio rispetto ai primi tweet dove si parlava solo di abolizione e basta.

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  3. a furia di inseguire GRILLO SI VA IN VACCA. domani il nostro segretario ne sparerà una più grossa. Ma possibile che non si capisca fra un clone che imita Grillo e Grillo la gente sceglie l'originale. Come cercare di imitare Berlusconi......
    Ma fa niente, capisco che non si convince nessuno: un paese che vota Berlusconi, Grillo e Renzi per me non è un paese normale. Poi fra i tre scelgo il meno peggio, anzi più che scelgo....subisco.
    Roberto

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    1. Abolire il rimborso elettorale ( non per finta), abolire le province, abolire il Senato, fare una legge eletorale anti larghe-intese, abolire i rimborsi scandalosi ai consiglieri regionali etc. Non vuol dire andare dietro a Grillo, significa andare dietro il buon senso. Se poi si preferisce andare dietro al vostro ex alleato-pregiudicato o a chi pontifica tutti i santissimi giorni la fine delle contrapposizioni assieme al "vogliamoci tutti bene appassionatamente" allora non c'è bisogno della palla di vetro per sapere dove ci porterebbe questa teoria da incuicio, basta guardarsi indietro per qualche decennio per capire come saranno i prossimi. In quanto al "Paese normale" come quello che abbiamo avuto penso che in tanti risponderanno: "NO GRAZIE"

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    2. Roberto non ti riconosco più. Sono perfettamente d'accordo con quanto detto da Marino.
      Il tuo livore nei confronti di Renzi va oltre la critica alla sua politica o persona.
      Quando fai certi commenti quasi ricordi Grillo. Ma da lui, penosamente, lo posso capire perchè deve distruggere il Pd e il suo segretario, per cercare di toglierci voti, ma da te no. Affiancarlo ai due venditori di fumo è fuori luogo. Infatti io, a differenza tua, non considero un paese normale chi vota ancora Berlusconi, Grillo e la nostra vecchia nomenklatura. Vuol dire che l'italiano non vuole cambiare ma stagnare e lamentarsi.
      Perciò mi auguro che, come esponente del nostro partito, tu possa lanciare i tuoi esperti strali contro le tante scemenze berlusconiane e volgarità grilline.
      In questo momento difficile spero che Renzi riesca a traghettarci verso un nuovo partito. Se non ci riuscirà potremo almeno dire che ci abbiamo provato.
      Antonietta

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  4. Roberto, non riesco a spiegarmi questa tua ossessione livorosa contro Renzi. Contraddice palesemente tutto quello affermi sempre: una volta presa una decisione non va rimessa continuamente in discussione. Questo esercizio così praticato dalla 'sinistra' del nostro paese è -non la sola- ma una delle cause maggiori del suo non essere maggioranza nel paese. Almeno ora finiamola con questo giochino al massacro. Dammi retta, ci si rende ridicoli.

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  5. 8 per mille,
    5 per mille,
    2 per mille e poi?
    di questo passo rimarrà qualche per mille per noi?

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  6. Ma ci ricordiamo il motivo per cui, anni fa, si addivenne al finanziamento pubblico dei partiti? fu per far sì che potessero fare politica tutti i partiti altrimenti solo i partiti che disponevano di forti fonanziatori, al tempo andava forte la Fiat, sarebbero sopravvissuti.
    E allora il "disastro" attuale è colpa di una cattiva legge, oggi frettolosamente cassata con decreto, ovvero di una cattiva, direi fraudolenta, applicazione della legge esistente al vizietto nostro di voler fare i furbi e guadagnare di più?

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    1. non sono livoroso, uso nei confronti di Renzi la stessa tecnica che usava lui:
      Se lo faceva lui andava bene, se lo fa un povero ed ignorante iscritto no?
      Lui stava nel pd e sparava contro io sto nel pd e mi limito a dire cosa non va.
      Che fate? mi cacciate?
      Robero

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