martedì 24 febbraio 2015

L'erogazione del gas a Cassina


   Ritengo interessante per  tutti conoscere il comportamento delle aziende distributrici del gas e di  Italgas, proprietaria degli impianti,  sulle forniture di  gas a Cassina.

   Di  recente a causa  inconvenienti che riscontravamo nel funzionamento di caldaia, che andava in blocco, e dei fornelli della cucina, che si abbassavano spesso, abbiamo  chiamato  due volte in due giorni  il Pronto Intervento gas, Numero Verde 800 900 999 segnalando il malfunzionamento che i tecnici hanno attribuito subito  ad un irregolare funzionamento del contatore.
Il servizio è davvero  efficientissimo, tempo 40 minuti ed  i tecnici erano già sul posto. 
Gli inconvenienti erano dovuti al malfunzionamento di una valvola posta immediatamente a monte del contatore installata per ridurre la pressione del gas, che anni fa veniva fornito al contatore alla pressione di 4,60 atmosfere e doveva essere ridotto a 1,30/1,60 atmosfere, prima di essere fornito in casa. Attualmente  il gas viene fornito, a tutti, alla pressione di 2,40 atmosfere e non occorre che sia ridotto, anzi, le caldaie di nuova generazione funzionano regolarmente facendo consumare meno gas, a quella pressione: pressioni  inferiori possono creare disfunzioni negli apparecchi di casa e causare un minor rendimento e soprattutto maggiori consumi.  Queste informazioni mi sono state date dagli operai stessi che hanno effettuato l’intervento.
L’intervento, durato meno di 5 minuti ed assolutamente gratis, è consistito nell’aprire completamente la valvola e bloccarla: ora è come se non ci fosse alcuna valvola.  Oggi quando installano i nuovi contatori non  si montano  quelle valvole. 
Noi abbiamo constatato che l’acqua ai fornelli bolle in metà tempo, la caldaia non va  più in blocco, ma soprattutto funziona di meno e consuma meno.                                                                    Vedremo le nuove bollette.
   Mi chiedo e chiedo come mai le aziende  distributrici del gas ed Italgas quando hanno sostituito i vecchi contatori con quelli di nuova generazione, che credo abbiamo ormai tutti, non abbiano provveduto a togliere le valvole in questione o, quantomeno , ad aprirle completamente ed a bloccarle e per quale motivo non sia stata fatta alcuna campagna di informazione circa le mutate condizioni dci fornitura del gas.
  Chiediamo noi una verifica dei contatori e delle valvole


La scuola che cambia


Per chi si chiede quali novità conterrà il provvedimento sulla “Buona scuola” che il Consiglio dei ministri varerà il prossimo 27 febbraio, può tornare utile la sintesi di Tuttoscuola degli impegni in materia di istruzione che, insieme a quelli riguardanti la stabilizzazione dei precari sono indicati del documento (in inglese) ‘Riforme strutturali in Italia da settembre 2014’. lLa Commissione UE ha già ricevuto il documento e lo esaminerà il prossimo 27 febbraio insieme alla Legge di Stabilità 2015.
 Eccola (sottolineature mie):

Vision on education has changed”, la visione sull’istruzione è cambiata, annuncia il Governo all’inizio del capitolo sul tema. E in effetti sembra che si cambi sul serio. Formazione in servizio obbligatoria e valutata per tutti i docenti, legata anche allo sviluppo della carriera (“Improvement of teachers’ skills also with permanent formation linked to career enhancement: teachers' careers will be based on merit instead of age”); per l’assunzione dei docenti si terrà conto di tre criteri: formazione, valutazione e carriera, seguendo tre livelli di priorità: nazionale, individuale (basato sulla formazione) e a livello di singola scuola (per la valutazione del sistema nazionale). In particolare la valutazione delle competenze didattiche dei docenti avverrà con vari strumenti, inclusi una “formation card” (un registro dei crediti formativi e professionali?) e questionari sull’aspetto reputazionale compilati dagli studenti e dai genitori; estensione della metodologia CLIL, in inglese, alla quarta e quinta classe di scuola primaria; inserimento di economia e diritto nelle scuole secondarie superiori (citizenship skills’ in secondary schools, related to economic and judicial matters); predisposizione di un indicatore, costruito in collaborazione tra le banche dati del Miur e dell’Inps, che consenta alle scuole di valutare l’efficacia dell’insegnamento impartito in rapporto ai successivi percorsi di studio e di lavoro degli studenti; una maggiore trasparenza nella gestione della scuola con pubblica rendicontazione; incentivi fiscali e procedure amministrative accelerate per favorire gli investimenti privati nelle scuole e nella didattica; introduzione, già dal 2015, di una piattaforma elettronica nella quale tutte le scuole statali e paritarie dovranno inserire informazioni per il sistema nazionale di valutazione; incremento del numero di ispettori ministeriali (del resto meno di quelli attuali voleva dire azzerarli: l’incremento avrà senso se il numero effettivo attuale sarà almeno quadruplicato).
Le riforme del sistema di istruzione fanno parte del pacchetto di riforme strutturali (‘Roadmap’) la cui realizzazione dovrebbe assicurare un aumento del PIL quantificato complessivamente nel 3,6%.
 Il contributo maggiore verrà, secondo queste previsioni, dalle riforme economiche (privatizzazioni, competitività) e del mercato del lavoro (Jobs Act), molto apprezzate, e sollecitate, dall’Ocse nella sua Economic Survey sull’Italia, presentata la scorsa settimana a Roma. Ma un buon contributo è messo in preventivo anche per la riforma della Pubblica Amministrazione (+0,5%) e per le riforme della giustizia e del fisco (+0,2% ciascuna). Per quanto riguarda la scuola l’apporto alla crescita del PIL sarebbe del +0,3%: un dato che non sarebbe comunque da sottovalutare perché la produttività delle riforme scolastiche si misura su tempi medio-lunghi, ben al di là del traguardo del 2020. Entro il 2020, tuttavia, si dovrebbero cogliere i primi risultati delle politiche volte a combattere la dispersione e a migliorare il rapporto scuola-mondo del lavoro, (TuttoscuolaNEWS n.673)

Per circa sei mesi sono stati raccolti suggerimenti e contributi di cittadini, associazioni, gruppi e, perché no, sindacati, nella consultazione per “La Buona Scuola”. Non si capisce quindi perché chi non ha dato il proprio contributo nella consultazione, si lamenti ora di non essere stato consultato. Come appunto tipicamente si accingono a fare ii sindacati che dal 1994 per 10 anni erano spariti senza farsi mai sentire in assenza di qualsiasi contrattazione. Non siamo attualmente di fronte a situazioni affrontabili con procedure tradizionali, trascurate comunque da tempo.
Oggi a fronte della crisi e dei ripetuti tagli all’istruzione, il dato sulla dispersione scolastica è il seguente: negli ultimi 15 anni quasi 3 milioni di ragazzi italiani iscritti alle scuole superiori statali non hanno completato il corso di studi.
Non sembra un dato al quale poter rispondere in modo  tardivo e parziale, semplicemente con qualche tentativo di introduzione di innovazioni tecnologiche, senza mettere in gioco nuove configurazioni organizzative del sistema educativo, senza ridefinire l’innovazione didattica, l’apprendimento attivo, il protagonismo degli studenti, il pensiero critico e la ricerca.

venerdì 20 febbraio 2015

Consultazione popolare del PD lombardo, il 1 Marzo in Piazza Europa

Domenica 1 Marzo il Partito Democratico di Cassina de Pecchi sarà in Piazza Europa dalle ore 9.00 per promuovere una duplice iniziativa. Inizieremo il Tesseramento 2015, attraverso la formula del pre tesseramento e lanceremo la campagna consultiva e di ascolto promossa dal Pd della Lombardia.
La campagna consultiva è aperta a tutti i cittadini e si traduce in un duplice Referendum sulle Autonomie Locali, il riassetto delle Regioni, l'organizzazione dello Stato nei territori. 
Il Referendum è suddiviso in due schede con cinque domande, tratta temi locali e più generali relativi all'assetto istituzionale di Regione Lombardia. 
La prima scheda, di colore bianco, contiene tre quesiti: il primo, chiede il parere sull'abolizione delle Regioni a Statuto Speciale; la seconda domanda chiede il parere sulla riduzione del numero delle Regioni; la terza domanda riguarda l'efficienza dei Servizi attraverso l'istituzione di Enti quali l'Unione dei Comuni.
La seconda scheda, di colore giallo, chiede il parere sulla dislocazione della Città Metropolitana attraverso le zone omogenee, ovvero l'insieme di comuni che per tradizione, storia e specificità vengono accorpati per lo sviluppo comune di politiche territoriali. 
Insomma, una consultazione libera e aperta alla partecipazione di tutti i cittadini, per capire l'orientamento dei lombardi su temi quali l'ottimizzazione delle risorse, il miglioramento dei servizi, la tutela delle identità. 

Chiaro che i due Referendum promossi dal Pd sono conseguenti alla recentissima approvazione in Consiglio Regionale di un altro Referendum, questo istituzionale e che costerà ai lombardi ben 30 milioni di euro, per chiedere ciò che la Costituzione già prevede: cioè il trasferimento di competenze in più alle singole regioni (ART. 116 COMMA 3). Il centrodestra, su spinta della Lega Nord e con la stampella del Movimento 5 Stelle, hanno detto si a un provvedimento che può essere adottato senza il ricorso al costoso Referendum.

A questi due link il dettaglio dell'iniziativa:



Vi aspettiamo Domenica in Piazza Europa.

giovedì 12 febbraio 2015

PIL e pil

Tutti, io credo, sappiamo che il PIL, Prodotto Interno Lordo, è il valore complessivo di beni e servizi prodotti dagli operatori economici residenti in un paese; il pil, prodotto interno lordo anche lui, invece, si riferisce ai bisogni  corporali di persone ed animali e comprende frazione liquida e frazione solida.

Gli animali, normalmente, espletano le proprie funzioni all’aperto, campi, giardini privati,parchi pubblici, giardini pubblici, aiuole anche in zone centrali, anche davanti al Palazzo Comunale.              Non ci sono problemi per i giardini privati, ove compete al proprietario provvedere alla bisogna, mentre per gli spazi pubblici o aperti al pubblico i padroni degli animali sono tenuti , per legge e regolamento comunale, ad asportare il pil, frazione solida, dei propri animali. 
Non sempre, a Cassina non sempre succede, anzi, capita spesso che gli accompagnatori degli animali lascino il pil dell’amico cane là dove è stato depositato.   
Passi, anche se non è giusto, per prati e grandi parchi pubblici, ove magari non si trova il prodotto finito se il cane è lontano,  ma non è assolutamente tollerabile, ed è da sanzionare, per i piccoli parchi e le aiuole della zona centrale del paese e soprattutto per l’aiuola sita in Piazza Unità d’Italia, lato Via Napoli  e in Via Napoli, molto frequentata da bambini  quando entrano ed escono da scuola: li c’è veramente da guardare dove si mettono i piedi. anche se, in teoria, non si dovrebbero calpestare la aiuole.

Le persone normalmente, espletano le proprie funzioni in luoghi appositamente dedicati, non dappertutto.  A Cassina non sempre; a Cassina esiste almeno una zona del paese in cui ciò, spesso, non si verifica per la frazione liquida , in passato durante l’estate, è accaduto anche per quella solida.  In Via Andromeda, nell’area del parcheggio,  in prossimità della cabina elettrica esiste un’area, ben piantumata, ove non di rado si notano autovetture decelerare ed accostare rapidamente nel parcheggio, uomini scendere in fretta ed  “attaccarsi” al primo albero che trovano  espletare le proprie funzioni corporali e ripartire, qualcuno non si ripara nemmeno dietro un albero.Un paio di persone regolarmente, quando arrivano in Via Andromeda, si rifugiano dietro la cabina elettrica ed espletano tranquillamente la propria funzione.
Occorre provvedere.
Luigi Ubertis Bocca
Cassina de’Pecchi, 11  febbraio 2015   

NB - La presente è scritta non a seguito di un’indagine personale, ma di numerose lamentele  di persone, per lo più di proprietari di cani,  che spesso devono assistere a tali esibizioni.