martedì 24 aprile 2012

Scuola che boccia o “parascuola e liberi- tutti”?

Si riattiva la vecchia questione:  bocciare è punire, selezionare, far ripetere o far perdere inutilmente un anno? Bocciare sarà ancora di destra o è diventato “di sinistra”?




Questa è la foto di un Amaryllis appena fiorito da una pianta che per due anni ha avuto solo due foglie striminzite e nessun segnale di sviluppi. Molti l’avrebbero eliminata. Era anche ingombrante con quelle due foglie lunghe e per niente attraenti. Poi è successo qualcosa e, col tempo, ha prodotto questo fiore di superba e generosa  bellezza.
Molti ragazzi che “vanno male” a scuola e riportano  voti scadenti sono come questa pianta: possono incontrare qualcuno che accetta la sfida, li accoglie con pazienza e fiducia sa gradatamente costruire la stima dei compagni nei loro confronti ,facendo loro dimenticare la solitudine e la vergogna di non farcela…oppure possono imbattersi in chi è convinto che il problema si possa risolvere solo chirurgicamente con una giusta bocciatura. Difficilmente in quest’ultimo caso i soggetti “stentati”potranno sbocciare come questo splendido fiore.
Con questo non sono a favore di una scuola facile, una scuola-nido dove prosperino i nulla facenti.  L’eventualità che l’anno scolastico possa anche essere ripetuto fa parte delle regole e deve essere mantenuta.
Mi sembra  però  più che mai necessario vigilare che la valutazione di stampo selettivo non ritorni come  prassi:  proprio quando la scuola italiana è stata spennata  di gran parte delle  risorse che facevano di molti istituti un’eccellenza e consentivano percorsi di  recupero e rimotivazione efficaci , riecco lo spauracchio della bocciatura e, per contro, l’opzione di abolire la ripetizione dell’anno.
Schierarsi e semplificare non ha mai risolto problemi, ma li sposta solo un po’ in là. ..e, a scuola,  si maneggiano destini, non polvere.
                                                                                                                     
 Franca Marchesi, 23 aprile 2012

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3 commenti:

  1. Trovo la similitidune molto reale tra Amarillys e gioveni studenti non attratti dallo studio. Il "genio" è sempre pronto a sbocciare. Devo però sottolineare come a volte sia facile con soggetti bravi, propensi allo studio, attenti e precisi far "sbocciare" i fiori. In alcuni casi quelli non "bellissimi" vengono subito scartati e lasciati da "soli" in una "serretta" magari non riscaldata .
    Se il "fiore" ha un sostegno (genitori attenti ... ) ce la fà ... in molti casi però muore.
    Ci sarebbe da parlarne molto ....

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  2. Diceva Buffon (Georges-Louis Leclerc de): "Il genio? Non è che una lunga pazienza"!

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  3. Ciao, volevo scrivere anch'io qualcosa anche se amo poco il web, e perciò dico che Cassina de' Pecchi mi sembra molto triste da quanto è governata da D'Amico.

    Patrizia Claudia Ventura

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