Carlo Borghetti - Consigliere regionale PD nella precedente consiliatura regionale - incontra i Cittadini di Cassina de' Pecchi al mercato di P.zza Decorati (MM2) - alle ore 11.00 Venerdì 1 Febbraio.
Sarà l'occasione per parlare con la gente e stare tra la gente !
Carlo ha particolarmente a cuore le situazioni riguardanti la Sanità, il Lavoro e lo Stato sociale.
Il blog dei democratici di Cassina de' Pecchi. Notizie e opinioni dal piccolo e dal grande mondo.
giovedì 31 gennaio 2013
mercoledì 30 gennaio 2013
Le politiche della Lega: come si intrecciano sanità ed edilizia privata
Concentriamoci sul contenuto
dell’articolo comparso qualche giorno fa
sul quotidiano La Repubblica a firma Mario Pirani.
Nell’articolo (vedi in basso) si documenta
come in Piemonte l’amministrazione leghista, con la complicità del PdL abbia
cinicamente demolito un’attività sanitaria privata, convenzionata colla
regione, che funzionava egregiamente: all’Ospedale Valdese di Torino infatti
sono stati ridotti dell’80% i rimborsi regionali.
Inviterei i lettori a considerare con
particolare attenzione le righe conclusive evidenziate in nero, ove il giornalista denuncia come,
secondo voci che corrono a Torino, il
probabile vero obbiettivo di tutta
l’operazione sia “ ..mettere in vendita lo spazio dell’ospedale per una speculazione
edilizia.”
E’ questa una politica che in Martesana abbiamo già visto,
ad opera della Lega, a Vimodrone, stiamo vedendo a Gorgonzola e stanno portando avanti anche a Cassina
de’Pecchi ove s’ impiegano spazi pubblici per consentire a privati di costruire
volumetrie tali che diversamente non sarebbe possibile realizzare stante la
normativa vigente sul consumo di suolo.
E’ una politica da fermare.
Luigi Ubertis Bocca
martedì 29 gennaio 2013
Massimiliano Verga per Franco Bomprezzi
Abbiamo ricevuto una email da Massimiliano Verga che riportiamo subito dopo. Massimiliano è l'autore del libro " Zigulì" (nella foto a sinistra) che racconta in maniera laica e crudissima la sua vita con un bambino disabile. Massimiliano, ricorderete, è stato ospite di un'iniziativa sul suo libro presso la cooperativa
" La Speranza". Una serata partecipatissima, emozionante ed intensa.
Care amiche, cari amici,
è decisamente insolito che io vi scriva per questo motivo. Anche perché per
me sarebbe la prima volta che voto Pd. Ma è anche la prima volta che sono
sicuro di votare una persona intelligente, onesta e capace. Conosco Franco
Bomprezzi da un anno soltanto, ma posso dire che è come se fosse da sempre.
Se siete di destra, lasciate perdere. Del vostro voto Franco non ha
bisogno.
Massimiliano
" La Speranza". Una serata partecipatissima, emozionante ed intensa.
Ecco cosa ci scrive Massimiliano:
Care amiche, cari amici,
è decisamente insolito che io vi scriva per questo motivo. Anche perché per
me sarebbe la prima volta che voto Pd. Ma è anche la prima volta che sono
sicuro di votare una persona intelligente, onesta e capace. Conosco Franco
Bomprezzi da un anno soltanto, ma posso dire che è come se fosse da sempre.
Se siete di destra, lasciate perdere. Del vostro voto Franco non ha
bisogno.
Massimiliano
Revisionismo sconcertante e falso
Mi aggancio al commento di Franca sulla intensa e
bella serata di sabato 26 su Giorgio Perlasca, per ribadire l'abissale differenza di
valori e la forza della Storia, a confronto di parole in libertà, becere e false
pronunciate durante la la Giornata della Memoria da Berlusconi.
Ma oltre che indignata sono molto arrabbiata in
quanto anch'io penso che, quest'individuo è così privo
di etica, che, in questa giornata di dolore, ha continuato a pensare solo alle
elezioni.
Infatti la sua frase è al di là di una boutade ma
strizza l'occhio a coloro che, malauguratamente, sognano impossibili ritorni.
Infatti il suo messaggio è rivolto ai neofascisti, ai nostalgici e a Casa
Pound, con l'intento di ottenere il loro voto.
L'importante è vincere le elezioni. A lui non interessa
l'Italia e men che meno gli italiani. Infatti l'ingovernabilità, che
peggiorerebbe ancora di più la nostra difficile situazione, non lo tocca anzi sta cercando di causarla.
L'importante è avere il palcoscenico
mediatico.
Anch'io ora gli sto dando spazio però
lo vorrei ampliare per informare i cittadini delle falsità a livello
storico.
Per questo allego un intervista al professor Giovanni
Sabbatucci, uno dei maggiori storici italiani del
fascismo.
In questo modo chi non ha memoria storica, giovani o
anche più adulti non approfonditamente conoscitori di questo periodo, si renda
conto non solo dell'ignoranza di quest' uomo ma della sua malafede e
dell'egoismo becero insito in lui, convinto fascista.
Per questo non solo è importante ma essenziale che i
cittadini diano un messaggio forte a Berlusconi e a tutto il centro destra, dimostrando che gli
italiani sono migliori e non crederanno ancora una volta a quest'uomo falso ,
incosciente e vecchio in tutte le sue sfaccettature, dall'età agli slogan,
ormai logori.
Voltiamo pagina. dimostriamo che anche noi vogliamo
un'Italia diversa, più sana nell'economia ma soprattutto nei valori
etici.
Antonietta
domenica 27 gennaio 2013
Raccontare una storia per salvare la Memoria
Un
palcoscenico d’eccezione il presbiterio affrescato
della ex Chiesa di S. Maria Assunta (XVI sec.) - una volta a crociera e due
voltine a botte - separato dall’ ”aula”
da un largo arco sorretto da due colonne: più che un palcoscenico un sacro
utero dove nutrire e far crescere una storia d’eccezione, la storia di un
Giusto, Giorgio Perlasca che ha documentato nelle pagine di un diario personale
a lungo ignorato come ha potuto salvare dalla deportazione e dallo sterminio
migliaia di ebrei.
Una testimonianza su cosa ha fatto un uomo, un fascista -
come quasi tutti a quei tempi - di fronte al delirio antisemita; una
testimonianza anche su cosa ha fatto un
paese, la Spagna, che pure aveva un regime totalitario instaurato con l’appoggio
dei tedeschi e degli italiani.
La forza
delle parole pronunciate in quell’ambiente non ha fornito spiegazioni né dato
risposte, ma solo posto domande, tante drammatiche domande…la potenza del
raccontare ci ha riportato nella Storia, una Storia inquinata spesso da una
profonda voglia di rimozione, una Storia che va protetta dall’oblio perchè le
atrocità commesse e tollerate non si ripetano, perché il futuro non venga mai
più deciso dall’indifferenza verso l’odio, l’orrore e la crudeltà.
E il presente? Il presente, come testimoniano i fatti del
giorno, è segnato dal rischio del razzismo, dell’antisemitismo, della
destituzione della responsabilità e del senso di moralità.
Tutto questo
e molto altro è passato nel corso della serata organizzata dalla Cooperativa La
Speranza, curata nei contenuti e nella rappresentazione da un bravissimo Antonio Rosti, con il contributo intenso e composto di
Doriana e la delicata freschezza della sua bimba.
Li ringraziamo per averci raccontato una
storia, quella di Perlasca, doppiamente vera: vera in quanto accaduta e “vera”
come storia di vita.
Franca Marchesi
sabato 26 gennaio 2013
Campagna elettorale al via, i primi manifesti abusivi
Chiediamo a tutti i lettori di sostenere e firmare l'appello
"per una piena applicazione della Legge Mancino contro ogni
discriminazione razziale" riportato a questo link
"https://www.change.org/it/petizioni/piena-applicazione-della-legge-mancino-contro-ogni-discriminazione-razziale"
mercoledì 23 gennaio 2013
Un Sindaco Parlamentare
E così, le liste dei
candidati alle prossime elezioni del 24 e 25 Febbraio sono chiuse. Il bailamme
generato da polemiche, candidature saltate e curriculum impresentabili, che ha
impazzato sulla stampa e sui media nazionali per giorni e giorni, sembra non
aver avuto effetti a Cassina de Pecchi. In una atmosfera del tutto anomala,
quasi sommessa, apprendo della candidatura del nostro Sindaco che correrà per
un posto alla Camera nel collegio “Lombardia 1”. Nessuna novità, la candidatura
di D’Amico, se non scontata, era nell’aria. Arrivato alla fine della sua prima
legislatura, D’Amico punta dunque alla riconferma. Un premio, un riconoscimento
forse al lavoro svolto in qualità di deputato. Non lo sappiamo e mai potremmo
saperlo. Finché vigerà il “porcellum” e fino a quando i candidati verranno
calati dall’alto delle segreterie di partito, saremo all’oscuro di come i
partiti, tutti i partiti eccezion fatta per Pd e Sel, scelgono i propri
candidati. Ma questa è un'altra storia, non sono qui per sindacare su come la
lega si sceglie i candidati. Quel che a me interessa, e quel che credo interessa
i cassinesi è capire come farà il Sindaco D’amico, per altri cinque anni, a
coniugare il suo duplice ruolo, se verrà ancora eletto alla Camera. Lo chiedo
senza voler fare polemica, senza retorica. Governare un paese non è cose
semplice e non lo è nemmeno stare seduti in Parlamento. Fare bene entrambe le cose
penso sia quasi impossibile. Essere “improduttivi” in Parlamento è un conto,
gli italiani ci sono abituati. La legge elettorale, del resto, consente
all’eletto di non rispondere delle proprie azioni. L’eletto non ha legami con
il territorio e non è nemmeno chiamato a spiegare il perché di certe scelte (ve
lo vedete D’Amico che spiega ai cassinesi il perché del voto favorevole insieme
a tutti i leghisti di certe leggi così care al governo Berlusconi?). Fare il
primo cittadino invece, e farlo soprattutto in un comune piccolo come Cassina
de Pecchi, significa rispondere giorno per giorno ai bisogni della gente perché
il comune, da sempre, è l’ente più vicino al cittadino. E’ in comune che il
cittadino si rivolge per i più svariati problemi, di natura sociale, economica,
di vita quotidiana insomma. Mi piacerebbe sapere come ha fatto fin’ora D’Amico
a rispondere a quei problemi da 600Km di distanza. Il Sindaco a intermittenza, il
Sindaco a rate è una figura della quale non abbiam bisogno, è una figura della
quale tutti i cassinesi farebbero volentieri a meno. Non me ne voglia allora
Signor Sindaco, ma non me la sento proprio di farle gli auguri per la sua
campagna elettorale. Prima ancora che avversari politici siamo cassinesi
entrambi, e come tali abbiamo bisogno della sua presenza.
La cultura è vita. Ferruccio Capelli
Raramente mi sono permesso di segnalarvi qualcuno per le elezioni.Alla Regione Lombardia (dove si può dare la preferenza), si candida una persona che non ha bisogno della mia presentazione e con la quale - nel passato - ho condiviso un percorso politico che poi lontananza ed altro hanno affievolito. Ma..................
......se a candidarsi è un "vecchio" amico, non posso fare a meno di aiutarlo.
Ferruccio Capelli |
Chi è Ferruccio Capelli
Ferruccio Capelli è il direttore della Casa della Cultura di Milano. Ha fondato e dirige la “Scuola di cultura politica”. Specializzato nella formazione degli adulti, ha svolto la professione di formatore e ha insegnato "Comunicazione pubblica" all’Università Bicocca di Milano. Attualmente è candidato consigliere alla Regione per la circoscrizione di Milano.
Roberto Bertolotti
martedì 22 gennaio 2013
Il Nord le ha sbagliate tutte e ora non sa chi votare
Leggete uno strepitoso Marco Alfieri!
Il Nord le ha sbagliate tutte e ora non sa chi votare
C’era una volta la Bulgaria di Bossi e Berlusconi. Le regioni del Nord, popolate da produttori affamati di uno stato leggero, di un fisco amico dell’impresa. Poi, tra gli scandali dei leader e i pochi risultati, il Nord si scopre orfano. Adesso si vota, le sirene sono tante, ma il disincanto sembra il primo partito
Cartina della "Padania"
21 Gennaio 2013 - 09:15
Un grande ingorgo politico, in parte populista in parte anti mercato in parte euroscettico, dove il bersaglio è lo scalpo di Mario Monti e l'eredità del suo governo e la posta in palio il voto nel nord Italia dopo la lunga stagione bossian-berlusconiana del centrodestra egemone.
A poco più di un mese dalle elezioni l'elenco dei partiti, dei leader e delle ricette in campo non potrebbe essere più disparato ma c'è come un filo rosso che li unifica, da destra a sinistra: Berlusconi, Grillo, Ingroia, Fassina, Vendola, Maroni e Tremonti pensano su per giù le stesse cose su Monti e il suo interregno a palazzo Chigi: troppa subalternità all'Europa e ai mercati finanziari, troppo rigore, troppe tasse (in assoluto o sui soliti contribuenti onesti, a seconda dei punti di vista) e troppa tecnocrazia. Con diverse gradazioni, stili, coerenze e cinismi è questo il pensiero dominante apparecchiato sul tavolo della politica italiana. Il vaso di coccio sembra essere una chiara offerta politica riformista, pro Europa e pro mercato, realmente popolare e capace di sfuggire il destino di testimonianza di formazioni alla Fare-Fermare il declino.
A poco più di un mese dalle elezioni l'elenco dei partiti, dei leader e delle ricette in campo non potrebbe essere più disparato ma c'è come un filo rosso che li unifica, da destra a sinistra: Berlusconi, Grillo, Ingroia, Fassina, Vendola, Maroni e Tremonti pensano su per giù le stesse cose su Monti e il suo interregno a palazzo Chigi: troppa subalternità all'Europa e ai mercati finanziari, troppo rigore, troppe tasse (in assoluto o sui soliti contribuenti onesti, a seconda dei punti di vista) e troppa tecnocrazia. Con diverse gradazioni, stili, coerenze e cinismi è questo il pensiero dominante apparecchiato sul tavolo della politica italiana. Il vaso di coccio sembra essere una chiara offerta politica riformista, pro Europa e pro mercato, realmente popolare e capace di sfuggire il destino di testimonianza di formazioni alla Fare-Fermare il declino.
Al Nord tutto questo si vede e si sente di più. Per anni è stata la Bulgaria di Bossi e Berlusconi, due leader capaci di creare comunità, consenso e radicamento a tutto campo, maneggiando senza rivali le parole della politica: sicurezza, impresa, immigrazione, tasse e federalismo. Almeno fino alla grande crisi economico-finanziaria, gli scandali in salsa Rubi & Belsito, le promesse mancate, i tonfi alle elezioni amministrative e la fine del governo forza-leghista, che hanno mestamente lasciato il blocco dei Pro.Pro (professionisti e produttori) e le partite Iva orfani di rappresentanza. «Il disincanto di questi ceti, frustrati da vent’anni di promesse mancate del centrodestra e di deserto a sinistra, è profondo», riassume icastico il sociologo Aldo Bonomi.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/nord-lega-bossi-elezioni-m5s#ixzz2Iim8d3iE
Città e territorio » Appelli Urbanistica e territorio: una priorità per la Lombardia
Una lettera aperta ai Candidati per il Consiglio della Regione
Lombardia, e un appello che tutti possono sottoscrivere inviando la loro
adesione all'indirizzo in calce
Coloro che oggi si candidano al governo e all’assemblea regionale devono essere consapevoli del fatto che il lavoro che li attende per restituire credibilità a questa istituzione è particolarmente oneroso e complesso, e coinvolge la quasi totalità dei settori di competenza della Regione Lombardia.
Segue su
http://www.eddyburg.it/2013/01/urbanistica-e-territorio-una-priorita.html
Coloro che oggi si candidano al governo e all’assemblea regionale devono essere consapevoli del fatto che il lavoro che li attende per restituire credibilità a questa istituzione è particolarmente oneroso e complesso, e coinvolge la quasi totalità dei settori di competenza della Regione Lombardia.
Segue su
http://www.eddyburg.it/2013/01/urbanistica-e-territorio-una-priorita.html
lunedì 21 gennaio 2013
Se va bene è merito "loro" se va male è colpa del PD
Capisco che il PD è la "lepre" da inseguire, come dice
Bersani, ma "presentare" molte delle nostre proposte programmatiche come loro
punti (Berlusconi e Monti) di forza che li distingue dal centro-sinistra" è
inaccettabile!
Capisco la campagna elettorale e la ricerca del voto ma
c'è un limite a tutto.
Emblematico la proposta del credito d'imposta per gli
occupati, fatta dal governo Prodi ma tolta da
Tremonti.
Oggi sentiamo dire da Berlusconi che, una volta al
governo, una buona idea sarà creare un credito d'imposta per gli occupati. Lui
che durante il suo governo l'aveva tolto!?
Lo stesso vale per Monti. Anche per lui è un'ottima sua
proposta.
Continuando con il professore. Durante il governo
tecnico ha difeso strenuamente la legge Fornero sul contratto di
lavoro, facendolo votare, con la fiducia, dallo "strano" Parlamento, accettando
ben poche delle nostre richieste migliorative ed eque.
Adesso, sceso in campo, si accorge improvvisamente che
si possono cambiare alcuni punti della legge Fornero, si può modificare l'IMU
e la tassazione.
Durante il suo governo sarebbe
stato impensabile.
Tutto questo confonde il cittadino elettore facendo
passare molte proposte semplicemente come slogan fatti da tutti i partiti,
indistintamente.
Invece non è così. Molti sono dei progetti del PD,
depositati da tempo in parlamento. Ma questo importante particolare i "media"
non lo dicono.
Come quello di Ingroia (= IDV, Rifondazione, Verdi...
oggi tutti al 1-2% ) e dei Radicali.
Prima chiedono, anche insistentemente di apparentarsi,
ma al diniego, informano sdegnosamente che la loro porta sarà chiusa per
Bersani! Ma chi ha mai chiesto di aprirla!?
C'è stato solo da parte del PD un
augurarsi che potesse essere presa in considerazione da Ingroia, per le
Regioni in bilico (Lombardia, Sicilia, Campania) una desistenza, per una mera
questione di numeri e di stabilità di Governo. Infatti senza i seggi al Senato,
pur ottenendo il centro-sinistra la maggioranza alla Camera, si rischia instabilità.
Questo pensiero poteva essere non condivisibile ma non c'era
bisogno di urlare alla luna. Bastava dire "capisco, ma non sono d'accordo", anche
perchè non era stata fatta alcuna richiesta formale.
Così come i Radicali. A chi ha fatto loro notare
l'assurdità del possibile accordo con Storace, Pannella ha risposto che non è
colpa loro ma del PD che non li ha voluti!
A parte il desiderio di una poltrona in
parlamento, possibile che si riesca a dire queste castronate senza un minimo di
pudore!?
Tutti questi partitini, direi "rivoli", oltre ad aver
fatto danni al centro-sinistra, non avendo possibilità di contare qualcosa, si
nascondono dietro le new entry, tipo Ingroia.
Ma Ingroia non dice niente di nuovo se non le solite
proposte ultraradicali. Infatti, in alcuni punti, il
loro programma si avvicina a quello demenziale, populista e utopistico di
Grillo.
Bruciare tutto e rifare tutto ex-novo.
Neanche Attila!
La realtà però è ben diversa. Infatti
mentre Grillo continua a promettere che toglierà subito l'IMU, Pizzarotti,
sindaco di Parma del M5S, ha informato i propri cittadini che di togliere
l'IMU proprio non se ne parla.
Questa è la dimostrazione che non si può governare un
Paese solo con urla, cabaret e utopia.
Spero che riusciate a dare il vostro voto al nostro
partito, oggi l'unico che ha le possibilità di cambiare in meglio questa
realtà.
Ma soprattutto non lasciatevi guidare solo dai
sondaggi (fatti con range e domande diverse) ma dalla vostra capacità di
riflettere e ripensare in che nuova società vorreste vivere.
Antonietta
domenica 20 gennaio 2013
Un funerale è solo un funerale
Nei
“coccodrilli” su Prospero Gallinari, nelle notizie sulla sua morte, nei truci
tentativi di ingrandirne la figura, in quanto irriducibile “zoccolo duro” della
lotta armata, si avverte un fastidioso vuoto di memoria per
quanto è accaduto in quegli anni, detti “di piombo”, nel nostro Paese.
Non diamo spazio ai nostalgici che si macchiano di apologia di reato; non alimentiamo “l’incapacità di riconoscere l’umanità delle vittime”, abituandoci al vuoto.
Nel
racconto della cerimonia funebre, sfregiata dal tentativo di sdoganare una
stagione che ha accecato tanti giovani e ne ha armato la mano in nome di un’ideologia
delirante; nelle vittime innocenti dimenticate, uccise a sangue freddo come
capri espiatori, si respira un vuoto
colpevole che sgomenta: il vuoto della mancanza di rispetto per i morti
ammazzati e per le tragedie dei loro
famigliari.
Far passare per vittime gli assassini fa spuntare subito i nostalgici. Trovano dei
nostalgici gli orrori del nazifascismo e tutte le fedi cieche convinte che per
affermare la verità che si crede di possedere bisogna ammazzare l’uomo. Non diamo spazio ai nostalgici che si macchiano di apologia di reato; non alimentiamo “l’incapacità di riconoscere l’umanità delle vittime”, abituandoci al vuoto.
La lega e i soldi
sabato 19 gennaio 2013
Comunicato stampa del comune di Cassina de' Pecchi
COMUNICATO STAMPA
http://www.progettocassinasantagata.it/public/comunicato_stampa_damico_pgt_20130116.pdf
L’Amministrazione comunale di Cassina de’ Pecchi
ha adottato il Piano di Governo del Territorio
Cassina de’ Pecchi – gennaio 2013
Nella seduta consiliare dello scorso venerdì 11 gennaio 2013 l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco on. Claudio D’Amico ha adottato il Piano di Governo del territorio, lo strumento urbanistico più importante per un Comune. Esprime grande soddisfazione il primo cittadino, che ha la delega all’Urbanistica: “Sono molto soddisfatto – ha spiegato D’Amico – perché venerdì sera è stata scritta e presentata ai cittadini una bella pagina di politica amministrativa. Non solo abbiamo adottato il Piano di Governo del territorio, ma lo abbiamo fatto in un clima di sereno confronto e pacata dialettica politica”.
Il Pgt fortemente voluto dal sindaco è un Piano all’insegna dei servizi, come dimostra il tunnel mangia-traffico che attraverserà il centro del paese: “Le auto scorreranno sotto terra – ha illustrato D’Amico – toglieremo così tutti i semafori dalla Statale, quindi fluidificando il traffico in modo consistente, e sopra creeremo quello che manca a Cassina: un vero centro pedonale con una nuova e bella piazza dove troverà posto il mercato settimanale, con un teatro vero, il centro anziani e un tessuto commerciale fiorente. Sarà un centro commerciale diffuso, dove i cassinesi, ma non solo, potranno passeggiare e fare al contempo shopping, senza preoccuparsi delle auto che sfrecciano”. Un Piano ambizioso, insomma, che cambierà radicalmente il volto del paese: “Avremo anche un nuovo centro sportivo – ha detto in aula il sindaco – con una nuova piscina e tutte le palestre che servono per soddisfare i bisogni dei nostri cittadini e delle associazioni sportive che
sono un vero fiore all’occhiello. Il nostro paese, da anonimo Comune dell’hinterland di Milano, attraverso questo Piano di Governo del Territorio, diventerà un polo di attrazione, un paese in cui sarà bello vivere e con servizi pubblici finalmente tarati sui bisogni di chi ci vive”.
Novità anche per le scuole: “Abbiamo previsto di costruire scuole nuove – ha continuato – Riuniremo in un unico polo la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, in una struttura finalmente efficiente e all’avanguardia, dove non si verificheranno più i problemi contro i quali stiamo lottando adesso (manutenzione straordinaria continua, riscaldamento) e soprattutto sicura: la nuova scuola sarà a
prova di intrusione”.
Un occhio di riguardo è stato posto anche all’industrializzazione: “E’ importante sottolineare – ha
continuato il primo cittadino – che questo nostro Pgt vincola l’area sulla quale sorge la Nokia Siemens a
vocazione industriale, perché noi vogliamo ribadire con forza il nostro no alle multinazionali che vengono qui,
sfruttano il territorio e poi se ne vanno lasciando le famiglie senza lavoro. Noi siamo contrari a tutto ciò, e sosteniamo, una politica del lavoro e dell’occupazione”.
Inoltre, sulla nuova strada (già in costruzione a spese della Provincia) che collegherà Cassina e Cernusco, saranno invitate a spostarsi le attività industriali che attualmente insistono sulla via Don Verderio, mescolando tessuto urbano e tessuto industriale: “Raggrupperemo tutte le ditte lungo una direttrice che è lontana dal centro abitato, quindi i camion che caratterizzano una zona industriale non disturberanno più i residenti”.
Altri punti fondamentali del Pgt sono: l’ampliamento dei due cimiteri con la contestuale creazione di una curva lungo via Don Verderio che risolverà due problemi, quello estetico e quello della pericolosità stradale; la realizzazione di un cimitero per gli animali da affezione; il recupero della Cascina Bindellera che sarà adibita a area feste permanente, lontana dal centro abitato in modo che non arrechi disturbo a chi vive nella frazione di Sant’Agata; la creazione di due orti sociali, uno a Cassina, uno a Sant’Agata; il rifacimento
del piazzale della metropolitana; la realizzazione di due grandi parchi cittadini e l’allungamento delle piste ciclabili.
Grandi novità anche per la frazione di Sant’Agata:
“Amplieremo il piazzale della chiesa – ha illustrato il sindaco – e costruiremo nuovi parchi e nuovi parcheggi in prossimità del centro che sarà pedonalizzato”.
Tutta questa operazione non costerà un centesimo ai cittadini: “La grande novità che abbiamo introdotto – ha
spiegato il Sindaco – è che per finanziare questo nostro grande Pgt dei servizi abbiamo scelto di trasformare in edificabili alcune aree del nostro territorio, in gran parte di proprietà comunale già urbanizzate con diverse
destinazioni. Il privato, attraverso un convenzione con l’amministrazione, realizzerà contestualmente abitazioni e opera pubblica, pena il blocco dei lavori. Questa scelta ci è stata imposta dal vincolo stringente del Patto di Stabilità che limita in modo sostanziale l’attività amministrativa nella realizzazione di Opere Pubbliche”. Insomma, il Piano di Governo del Territorio si auto-sostiene, ma se arrivassero
finanziamenti da parte di Stato o Regione, sarà possibile stralciare le realizzazioni private per l’importo ricevuto come contributo. “Per questo motivo – ha concluso l’on. D’Amico – chiederemo ai candidati alla presidenza della Lombardia di prendere una posizione chiara sull’importanza del tunnel”.
.... peccato che nel comunicato non ci sia scritto che mancavano ben tre membri di maggioranza (Il Presidente del Consiglio Comunale - L'Assessre al Demanio - Il Capogruppo della Lega ...). Sintomatico che anche all'interno della maggioranza il "libro dei sogni" del Sindaco è il "Libro degli incubi" per per i Cassinesi !
Ancora: la circolazione verrà sconvolta da BRE-BE-MI, Tem, ecc . Che serve il tunnel? per far scorrere più veloci le auto che con Cassina non centra nulla? - La nuova scuola: bella proprio alla fine del tunne. Buona l'aria per gli studenti. DOBBIAMO PENSARE ALLA CITTA' METROPOLITANA E REPLICHIAMO QUELLO CHE GIA' ESISTE IN ALTRI COMUNI LIMITROFI ( PISCINE - TEATRI - PALESTRE) - Meditiamo gente - meditiamo !
http://www.progettocassinasantagata.it/public/comunicato_stampa_damico_pgt_20130116.pdf
L’Amministrazione comunale di Cassina de’ Pecchi
ha adottato il Piano di Governo del Territorio
Cassina de’ Pecchi – gennaio 2013
Nella seduta consiliare dello scorso venerdì 11 gennaio 2013 l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco on. Claudio D’Amico ha adottato il Piano di Governo del territorio, lo strumento urbanistico più importante per un Comune. Esprime grande soddisfazione il primo cittadino, che ha la delega all’Urbanistica: “Sono molto soddisfatto – ha spiegato D’Amico – perché venerdì sera è stata scritta e presentata ai cittadini una bella pagina di politica amministrativa. Non solo abbiamo adottato il Piano di Governo del territorio, ma lo abbiamo fatto in un clima di sereno confronto e pacata dialettica politica”.
Il Pgt fortemente voluto dal sindaco è un Piano all’insegna dei servizi, come dimostra il tunnel mangia-traffico che attraverserà il centro del paese: “Le auto scorreranno sotto terra – ha illustrato D’Amico – toglieremo così tutti i semafori dalla Statale, quindi fluidificando il traffico in modo consistente, e sopra creeremo quello che manca a Cassina: un vero centro pedonale con una nuova e bella piazza dove troverà posto il mercato settimanale, con un teatro vero, il centro anziani e un tessuto commerciale fiorente. Sarà un centro commerciale diffuso, dove i cassinesi, ma non solo, potranno passeggiare e fare al contempo shopping, senza preoccuparsi delle auto che sfrecciano”. Un Piano ambizioso, insomma, che cambierà radicalmente il volto del paese: “Avremo anche un nuovo centro sportivo – ha detto in aula il sindaco – con una nuova piscina e tutte le palestre che servono per soddisfare i bisogni dei nostri cittadini e delle associazioni sportive che
sono un vero fiore all’occhiello. Il nostro paese, da anonimo Comune dell’hinterland di Milano, attraverso questo Piano di Governo del Territorio, diventerà un polo di attrazione, un paese in cui sarà bello vivere e con servizi pubblici finalmente tarati sui bisogni di chi ci vive”.
Novità anche per le scuole: “Abbiamo previsto di costruire scuole nuove – ha continuato – Riuniremo in un unico polo la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, in una struttura finalmente efficiente e all’avanguardia, dove non si verificheranno più i problemi contro i quali stiamo lottando adesso (manutenzione straordinaria continua, riscaldamento) e soprattutto sicura: la nuova scuola sarà a
prova di intrusione”.
Un occhio di riguardo è stato posto anche all’industrializzazione: “E’ importante sottolineare – ha
continuato il primo cittadino – che questo nostro Pgt vincola l’area sulla quale sorge la Nokia Siemens a
vocazione industriale, perché noi vogliamo ribadire con forza il nostro no alle multinazionali che vengono qui,
sfruttano il territorio e poi se ne vanno lasciando le famiglie senza lavoro. Noi siamo contrari a tutto ciò, e sosteniamo, una politica del lavoro e dell’occupazione”.
Inoltre, sulla nuova strada (già in costruzione a spese della Provincia) che collegherà Cassina e Cernusco, saranno invitate a spostarsi le attività industriali che attualmente insistono sulla via Don Verderio, mescolando tessuto urbano e tessuto industriale: “Raggrupperemo tutte le ditte lungo una direttrice che è lontana dal centro abitato, quindi i camion che caratterizzano una zona industriale non disturberanno più i residenti”.
Altri punti fondamentali del Pgt sono: l’ampliamento dei due cimiteri con la contestuale creazione di una curva lungo via Don Verderio che risolverà due problemi, quello estetico e quello della pericolosità stradale; la realizzazione di un cimitero per gli animali da affezione; il recupero della Cascina Bindellera che sarà adibita a area feste permanente, lontana dal centro abitato in modo che non arrechi disturbo a chi vive nella frazione di Sant’Agata; la creazione di due orti sociali, uno a Cassina, uno a Sant’Agata; il rifacimento
del piazzale della metropolitana; la realizzazione di due grandi parchi cittadini e l’allungamento delle piste ciclabili.
Grandi novità anche per la frazione di Sant’Agata:
“Amplieremo il piazzale della chiesa – ha illustrato il sindaco – e costruiremo nuovi parchi e nuovi parcheggi in prossimità del centro che sarà pedonalizzato”.
Tutta questa operazione non costerà un centesimo ai cittadini: “La grande novità che abbiamo introdotto – ha
spiegato il Sindaco – è che per finanziare questo nostro grande Pgt dei servizi abbiamo scelto di trasformare in edificabili alcune aree del nostro territorio, in gran parte di proprietà comunale già urbanizzate con diverse
destinazioni. Il privato, attraverso un convenzione con l’amministrazione, realizzerà contestualmente abitazioni e opera pubblica, pena il blocco dei lavori. Questa scelta ci è stata imposta dal vincolo stringente del Patto di Stabilità che limita in modo sostanziale l’attività amministrativa nella realizzazione di Opere Pubbliche”. Insomma, il Piano di Governo del Territorio si auto-sostiene, ma se arrivassero
finanziamenti da parte di Stato o Regione, sarà possibile stralciare le realizzazioni private per l’importo ricevuto come contributo. “Per questo motivo – ha concluso l’on. D’Amico – chiederemo ai candidati alla presidenza della Lombardia di prendere una posizione chiara sull’importanza del tunnel”.
.... peccato che nel comunicato non ci sia scritto che mancavano ben tre membri di maggioranza (Il Presidente del Consiglio Comunale - L'Assessre al Demanio - Il Capogruppo della Lega ...). Sintomatico che anche all'interno della maggioranza il "libro dei sogni" del Sindaco è il "Libro degli incubi" per per i Cassinesi !
Ancora: la circolazione verrà sconvolta da BRE-BE-MI, Tem, ecc . Che serve il tunnel? per far scorrere più veloci le auto che con Cassina non centra nulla? - La nuova scuola: bella proprio alla fine del tunne. Buona l'aria per gli studenti. DOBBIAMO PENSARE ALLA CITTA' METROPOLITANA E REPLICHIAMO QUELLO CHE GIA' ESISTE IN ALTRI COMUNI LIMITROFI ( PISCINE - TEATRI - PALESTRE) - Meditiamo gente - meditiamo !
Città metropolitana: il dovere di crederci
Il Partito Democratico dell'Adda Martesana verso la sfida della Città Metropolitana di Milano. Una sala piena di amministratori locali e tante idee utili per il futuro del nostro territorio
Stavo facendo il resoconto della serata di ieri sera tenutasi a Cassina de' Pecchi sul tema Città metropolitana quando mi è arrivato l link del pezzo scritto da Fabio Pizzul che ha concluso la serata di ieri. Ho pensato che miglior situazione è quella di farvi leggere quanto da lui riportato. Mi limito ad aggiungere che la partecipazione è stata ampia da tutta la zona della Martesana con la presenza di moltissimi Sindaci ed amministratori. Giovanni Mele ha ricreato il percorso che ci ha portati alla Citta metropolitano che dal 2014 vedrà Milano diventare "LA GRANDE MILANO" - Serena Righini, esperta di pianificazione urbanistica, ha fatto vedere con tavole chiare come la nostra zona in 15 - 20 anni ha subito una trasformazione sconvolgente in termini di consumo del suolo. Daniela Gasparini ha tracciato il percorso che ha portato alla costituzione è come gli amministratori hanno creduto in questa importante tramormazione - solo i Sindaci e non la Regione - . Eugenio Comincini - Sindaco di Cernusco e rappresentante dei Sindaci della Martesana al tavalo dello statuto - ha tracciato i punti salienti in cui ci si articolerà: sanità - trasporti - lavoro - welfare - ambiente e territorio . Infine Fabio Pizzul ha sottolineato che in questa Citta metropolitana ci credono di pù i Cittadini che la Regione. Si sono alternati partecipati interventi di Sindaci e presenti .
La CITTA METROPOLITANA un'opportunità in cui la Martesana ci crede. Chiudo facendo un plauso agli organizzatoori ed al PD per la gestione della serata.
Un affollato incontro promosso dal PD della zona Adda Martesana ha rilanciato venerdì sera a Cassina de’ Pecchi il tema della città metropolitana. Nonostante vari tentennamenti parlamentari, il 1° gennaio 2014 dovrà nascere la Città metropolitana di Milano e finirà l’esperienza istituzionale della provincia. Il percorso per giungere a questo storico obiettivo (la prima legge al proposito è del 1990) è tutt’altro che chiaro e lineare, ma la posta in gioco è altissima e riguarda la possibilità di governare i flussi economici, sociali e ambientali dell’area più importante del nostro Paese. Nei prossimi mesi ci saranno i necessari passaggi istituzionali e dal 2014 il sindaco di Milano sarà, provvisoriamente, sindaco della Città metropolitana. Fin da subito è necessario però muoversi per spiegare a cittadini e amministratori locali come questa sia una straordinaria opportunità e non il definitivo asservimento dei comuni della provincia alla grande città. Se la Città metropolitana venisse letta come un’inutile e dannosa nuova struttura burocratica, partirebbe già morta. Regione Lombardia non ha favorito in questi anni la Città metropolitana perché ha visto vede in questa nuova istituzione un pesante concorrente al suo potere. Anche in questo campo bisogna cambiare e trasformare la regione in un’istituzione capace di valorizzare la forza degli enti locali per collegarli all’Europa e al Mediterraneo.
Il link al forum sulla Città metropolitana del PD milanese
giovedì 17 gennaio 2013
Mille motivi per un voto
Mille
sono i motivi che indirizzano il voto dell’elettore tra i quali più di
novecento non appartengono alla logica razionale, ma uno mi sembra degno di
nota e riflessione.
Durante la campagna elettorale conclusasi lo scorso 7 novembre con il netto successo sullo sfidante Mitt Romney, il presidente Barack Obama è stato sostenuto dai due più importanti sindacati americani degli insegnanti, l’American Federation of Teachers (AFT) e la National Education Association (NEA), che ne hanno apprezzato l’impegno a difesa dei servizi pubblici in generale. Si può aggiungere che, per quanto riguarda gli insegnanti, l’obiettivo di Obama è di migliorare la qualità delle loro prestazioni attraverso una più efficace formazione iniziale e in servizio, ma anche attraverso incentivi salariali per i migliori.
Mentre Obama è al momento alle prese con una battaglia etico-politico-economica, contro l’uso delle armi, di proporzioni pazzesche, per noi la domanda è:
Ø Quanto conta nelle fanfare preelettorali nostrane l’istruzione in generale e l’Istruzione pubblica nel dettaglio?
Tre esempi in estrema sintesi.
Per quanto riguarda la coalizione del centrosinistra facente capo al PD si può utilmente consultare il Contributo del Forum Nazionale Politiche dell’Istruzione del Partito Democratico al programma della coalizione di centrosinistra. E’ presentato in un libro, ‘Idee ricostruttive per la scuola di domani’, introdotto da Giovanni Bachelet, presidente del Forum e Giancarlo Sacchi, direttore dello stesso.
Non si dispone al momento di una piattaforma programmatica del Pdl sulla politica scolastica. Possiamo presumere che questo partito punti sulla valorizzazione di quanto l’ultimo esecutivo Berlusconi ha fatto nei quasi quattro anni in cui ha avuto la guida del governo e del ministero dell’istruzione, università e ricerca.
Nella ‘Agenda’ Monti la premessa generale è di tipo macroeconomico: “investire in capitale umano è la strada per sfuggire alla morsa della competizione di Paesi con costi di manodopera più bassi”. Da questa premessa non sembra però derivare un impegno ad investire nell’istruzione in modo prioritario nell’ambito dei problemi di equilibrio di bilancio.
In politica, come nell’istruzione, la categoria decisiva per migliorare le cose è oggi più che mai quella del “merito” e non le doti di venditori di tappeti, possibilmente falsi.
Ø Sarà la considerazione dei meriti a guidare l’elettore?
Se il merito deve fare la differenza bisogna incentivarlo, non limitarsi a invocarlo: il merito inteso non in una visione eccessivamente individualista e ipercompetitiva, ma come valorizzazione delle capacità in un contesto solidale, come valore aggiunto dato dall’impegno e dal modo in cui l’obiettivo viene raggiunto.
Merito del Partito Democratico non è a tutt’oggi solo quello, tra gli altri, di avere un programma organico per l’istruzione come bene comune.
E’ sicuramente un merito aver organizzato le primarie per la scelta dei candidati e averle gestite con ottimi risultati in tempi strettissimi e rischiosi, di contro ai tatticismi dei populismi e dei partiti-persona. Le primarie sono state un felice momento di partecipazione, ma anche la risposta della dignità e della serietà a una legge elettorale pensata forse in una di quelle feste con le maschere suine.
Quella legge comunque c’è e ancora prima delle elezioni inquina con dosi massicce di scorrettezza e colpi bassi la campagna; allora la domanda cruciale deve essere anche un’altra.
Ø Chi è il nostro avversario, quello che in modo non negoziabile sarebbe catastrofico per l’Italia? (…in realtà sono due, alleati a dispetto di tutti i santi per salvare “capra e cavoli”).
Chi è l’avversario di fronte al quale tutti gli altri “vanno bene”, anche se hanno un numero di scarpe o un modo di soffiarsi il naso diverso dal nostro, anche se non la pensano esattamente come noi sugli omo-matrimoni e … a quando anche l’altra carta classica del terrorismo da campagna elettorale, cioè il dibattito sul fine-vita, se siamo per la morte naturale, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico o la violenza alla vita?
Sì, perché le levate di scudi, prima delle elezioni, non si giocano sull’istruzione, sul lavoro, sulla sanità e il welfare o sulla Costituzione della Repubblica o sull’UE, ma si giocano sui “sepolcri imbiancati”…
Diamo dunque visibilità ai meriti e lasciamo perdere i falsi problemi, le questioni-civetta che distolgono lo sguardo da ciò che è meritorio e ciò che è indegno di un paese civile.
A volte è capitato che l’elettore tra i mille motivi di scelta si sia fatto guidare dalla ragione del merito: è successo ad esempio a Milano per Pisapia e più recentemente in Sicilia per Crocetta. Franca Marchesi
Durante la campagna elettorale conclusasi lo scorso 7 novembre con il netto successo sullo sfidante Mitt Romney, il presidente Barack Obama è stato sostenuto dai due più importanti sindacati americani degli insegnanti, l’American Federation of Teachers (AFT) e la National Education Association (NEA), che ne hanno apprezzato l’impegno a difesa dei servizi pubblici in generale. Si può aggiungere che, per quanto riguarda gli insegnanti, l’obiettivo di Obama è di migliorare la qualità delle loro prestazioni attraverso una più efficace formazione iniziale e in servizio, ma anche attraverso incentivi salariali per i migliori.
Mentre Obama è al momento alle prese con una battaglia etico-politico-economica, contro l’uso delle armi, di proporzioni pazzesche, per noi la domanda è:
Ø Quanto conta nelle fanfare preelettorali nostrane l’istruzione in generale e l’Istruzione pubblica nel dettaglio?
Tre esempi in estrema sintesi.
Per quanto riguarda la coalizione del centrosinistra facente capo al PD si può utilmente consultare il Contributo del Forum Nazionale Politiche dell’Istruzione del Partito Democratico al programma della coalizione di centrosinistra. E’ presentato in un libro, ‘Idee ricostruttive per la scuola di domani’, introdotto da Giovanni Bachelet, presidente del Forum e Giancarlo Sacchi, direttore dello stesso.
Non si dispone al momento di una piattaforma programmatica del Pdl sulla politica scolastica. Possiamo presumere che questo partito punti sulla valorizzazione di quanto l’ultimo esecutivo Berlusconi ha fatto nei quasi quattro anni in cui ha avuto la guida del governo e del ministero dell’istruzione, università e ricerca.
Nella ‘Agenda’ Monti la premessa generale è di tipo macroeconomico: “investire in capitale umano è la strada per sfuggire alla morsa della competizione di Paesi con costi di manodopera più bassi”. Da questa premessa non sembra però derivare un impegno ad investire nell’istruzione in modo prioritario nell’ambito dei problemi di equilibrio di bilancio.
In politica, come nell’istruzione, la categoria decisiva per migliorare le cose è oggi più che mai quella del “merito” e non le doti di venditori di tappeti, possibilmente falsi.
Ø Sarà la considerazione dei meriti a guidare l’elettore?
Se il merito deve fare la differenza bisogna incentivarlo, non limitarsi a invocarlo: il merito inteso non in una visione eccessivamente individualista e ipercompetitiva, ma come valorizzazione delle capacità in un contesto solidale, come valore aggiunto dato dall’impegno e dal modo in cui l’obiettivo viene raggiunto.
Merito del Partito Democratico non è a tutt’oggi solo quello, tra gli altri, di avere un programma organico per l’istruzione come bene comune.
E’ sicuramente un merito aver organizzato le primarie per la scelta dei candidati e averle gestite con ottimi risultati in tempi strettissimi e rischiosi, di contro ai tatticismi dei populismi e dei partiti-persona. Le primarie sono state un felice momento di partecipazione, ma anche la risposta della dignità e della serietà a una legge elettorale pensata forse in una di quelle feste con le maschere suine.
Quella legge comunque c’è e ancora prima delle elezioni inquina con dosi massicce di scorrettezza e colpi bassi la campagna; allora la domanda cruciale deve essere anche un’altra.
Ø Chi è il nostro avversario, quello che in modo non negoziabile sarebbe catastrofico per l’Italia? (…in realtà sono due, alleati a dispetto di tutti i santi per salvare “capra e cavoli”).
Chi è l’avversario di fronte al quale tutti gli altri “vanno bene”, anche se hanno un numero di scarpe o un modo di soffiarsi il naso diverso dal nostro, anche se non la pensano esattamente come noi sugli omo-matrimoni e … a quando anche l’altra carta classica del terrorismo da campagna elettorale, cioè il dibattito sul fine-vita, se siamo per la morte naturale, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico o la violenza alla vita?
Sì, perché le levate di scudi, prima delle elezioni, non si giocano sull’istruzione, sul lavoro, sulla sanità e il welfare o sulla Costituzione della Repubblica o sull’UE, ma si giocano sui “sepolcri imbiancati”…
Diamo dunque visibilità ai meriti e lasciamo perdere i falsi problemi, le questioni-civetta che distolgono lo sguardo da ciò che è meritorio e ciò che è indegno di un paese civile.
A volte è capitato che l’elettore tra i mille motivi di scelta si sia fatto guidare dalla ragione del merito: è successo ad esempio a Milano per Pisapia e più recentemente in Sicilia per Crocetta. Franca Marchesi
martedì 15 gennaio 2013
Ma veramente pensano di continuare a raccontare balle???
Il nostro Sindaco/Onorevole non contento di aver promesso la
secessione, il federalismo fiscale ed anche aver disonorato la nostra
cittadinanza votando ( anche a mio nome) che Ruby era la nipote di Mubarak, ne
prova un’altra.
L’accordo con il Pifferaio magico prevede che il 75% delle
tasse che “ i lumbard” pagano resteranno (non andranno e torneranno) ma,
RESTERANNO in Padania ( o meglio in
Lombardia).
Il Pifferaio che li ha convinti molte volte ci riprova.
Sottoscrivo (dice) attualmente ne torna
il 72/ 73% in cinque anni arriveremo al 75%! La Lega ( che lui frega) invece sostiene che
attualmente solo il 43% delle tasse che i lombardi pagano tornano in Lombardia.
Come potete immaginare le due idee sono all’opposto; un
conto è prevedere un aumento (ammesso e non concesso che si faccia) del 3%
delle tasse che “restano” in Lombardia, un conto è prevedere che ne restino il
35%.
Qualsiasi coalizione seria questo problema lo chiarirebbe,
ma il Pifferaio ed il Secessionista lombardo preferiscono prendere in giro il
proprio elettorato e gli alleati di riferimento. Se i “leghisti” si accorgono del trucco
si incazzano e “ramazzano” anche Maroni,
se gli alleati sudisti del Pifferaio pensano che sia vera la teoria della Lega
fanno cadere l’alleanza.
Un brutto spettacolo, se il centro destra vincesse il giorno
dopo litigherebbe su tutto (candidato Premier, trattenuta del 75% delle tasse
ecc.ecc).
Che tristezza l’idea che in Lombardia possa vincere l’alleanza di centro destra…. Io sono
milanese da generazioni, giuro amo anche la nebbia, ma il 26 febbraio vorrei vedere il sole!
Roberto Bertolotti
LEVEL THREE
Alla Città metropolitana competono
tutte le funzioni
dell’attuale Provincia più:
Pianificazione
territoriale
generale e delle reti infrastrutturali
Strutturazione
di
sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, non che
l’organizzazione
dei servizi pubblici di interesse generale di ambito
metropolitano
Mobilità
e viabilità
Promozione
e
coordinamento dello sviluppo economico e sociale
Con quali risorse.
Il patrimonio e le risorse umane e strumentali della
provincia
soppressa, a cui la Città
metropolitana succede a titolo universale in tutti I rapporti
attivi e passivi;
Il sistema finanziario della provincia soppressa (art.
24 comma 1 del
decreto legislativo 6 maggio 2011 n.68)
Fondo perequativo (art.23 del decreto legislativo 6
maggio 2011 n.68)
Ulteriori fonti di entrata generale da attribuirsi con
apposito decreto
del Presidente del Consiglio dei ministricontinua....
Venerdi 18 Gennaio alle ore 21 presso la sala consigliare del Comune di Cassina de' Pecchi.
Giovanni P.
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