Ma solo alcuni non se ne pentirono: i più sfrontati, i più estetici, gli ebbri dannunziani a oltranza. Gli altri fecero finta di non averle scritte alcune enormità. Non se ne pentirono semplicemente dimenticandole. Rimuovendole. Io? Ma stiamo scherzando, non è da adesso che sono stato critico, non è da ora che suono l'allarme, non ho certo aspettato la sua caduta per mettere in guardia...
Siamo alle solite. Non si è ancora del tutto spenta la polemica sul Cinghialone di Hammamet che già si vede un'altra statua vacillare sul piedistallo. E allora chissà chi sarà il più veloce a ricostruire il dossier sul servilismo e sul versipellismo degli intellettuali italiani alla caduta definitiva del Sire di Arcore...
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"Il sogno degli italiani"- Installazione di Garullo&Ottocento- Arte contemporanea |
E di contro non si tratta tanto di pretendere atteggiamenti “protestanti” o irriverenti sempre e comunque verso chi comanda, basterebbe che si vedesse una normale tensione verso la verità, un rapporto aperto e problematico con la realtà, la sincerità dello sguardo, l’azzardo di poterci perdere (economicamente ) nel difenderle la moralità e la verità.