lunedì 28 ottobre 2013

Paolo Cova- News n° 29


   
  
 

News dal Parlamento

INFORMATI SU CIO' CHE ACCADE A ROMA DA PAOLO COVA
 
 
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n°29
Ottobre 2013
 
 
 
 

 
 

Pubblica amministrazione: si cambia
Alla Camera abbiamo approvato, nella tarda serata di giovedì, il decreto legge in materia di pubblica amministrazione. Il testo ora torna al Senato. I voti a favore sono stati 208, 11 i contrari, 76 gli astenuti. Il provvedimento contiene norme per la riduzione delle spese, la mobilità e l’efficienza amministrativa e punta a razionalizzare i meccanismi delle assunzioni, favorire la mobilità e garantire gli standard e i livelli di funzionalità. L’obiettivo è la revisione della spesa pubblica potenziando l’efficacia e la trasparenza.
Ecco alcune novità: sono confermate fino al 2016 le graduatorie attualmente in vigore e destinate allo sfoltimento nei prossimi anni, per effetto delle nuove agevolazioni al rientro in organico di coloro che abbiano svolto almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5. Per favorire il rientro in pianta stabile dei vecchi dipendenti atipici verranno riservati il 50% dei posti nei futuri concorsi pubblici e si vedrà finalmente riconosciuto il diritto di accedere alla professione a questa categoria spesso sottoposta a proroghe continue negli ultimi anni. Inoltre, i concorsi esclusivi per i dirigenti verranno organizzati solo a livello centrale e non più dalle amministrazioni periferiche.

Latte in fiera
Si è svolto mercoledì 23 ottobre il Tavolo del latte convocato dal Ministro delle Politiche agricole e forestali con i produttori e le aziende di trasformazione e subito dopo, questo fine settimana, Cremona ha ospitato un altro evento importante per il settore lattiero-caseario:La Fiera internazionale italiana del bovino da latte e dell'agricoltura.
Per la prima vicenda mi permetto di indicare come aspetto positivo il fatto che si è aperto un tavolo che non vuole guardare solo alla situazione attuale, ma è interessato a dare prospettive a lungo termine. La fine delle quote latte e i nuovi scenari del mercato internazionale del latte e dei prodotti lattiero-caseari impongono al Governo una riflessione su come costruire il futuro delle nostre aziende produttrici.
L’aspetto negativo sta nel tempo a disposizione per fare le cose. L’agricoltura è un settore strategico per l’economia italiana e ha bisogno di stabilità, di contro, negli ultimi 5 anni il Ministro delle Politiche agricole è cambiato quasi una volta all'anno. Se questo Tavolo sul latte riuscirà ad avere il tempo di svolgere il proprio lavoro possiamo essere soddisfatti.
Una breve nota sulla Fiera di Cremona: molte le persone presenti e ancora tanta la preoccupazione per il futuro, ma altrettanti alla finestra per capire cosa succederà nei prossimi anni per orientare gli investimenti. Mi sento di dare un suggerimento: la nuova Pac, la Politica Agricola Europea, è una opportunità da cogliere!

Congresso del Partito Democratico 2013

Congresso del Partito Democratico 2013

26 ottobre 2013 alle ore 23.38

Oggi 26 Ottobre 2013 e' stato celebrato il Congresso del Partito Democratico "Fiorella Ghilardotti" di Cassina de' Pecchi che ha eletto all'unanimita' Andrea Parma Segretario del PD ha le competenze e la passione per fare bene.
Andrea Parma. nuovo
 segretario del Pd
di  Cassina de' Pecchi
cassinese, Andrea mi succede in questo compito impegnativo, sono convito che

E' stato anche eletto il nuovo direttivo composto da 8 persone (tra cui ci sono anch'io): Federico BiancoMarco GustiMassimo NichettiMarcello NovelliAntonietta PensatoUomar SeckLuigi Ubertis Bocca e Claudia Patrizia Ventura. Alcuni di noi sono riconferme del direttivo che ha guidato il PD negli ultimi 2 anni, altre entrano per la prima volta nel direttivo di un partito politico.

Contemporaneamente al Congresso di Circolo si e' celebrato anche il Congresso Metropolitano (quello che spesso viene chiamato Congresso Provinciale) pel l'elezione delSegretario Metropolitano e della Assemblea Metropolitana. Questo il risultato del voti ai 4 candidati (tra parentesi i voti complessivi):
  • Pietro Bussolati - 14 Voti (2.611 Voti);
  • Arianna Cavicchioli - 8 Voti (2.346 Voti);
  • Arianna Censi - 4 Voti (1.298 Voti);
  • David Gentili - 2 Voti (1.534 Voti).
Il Congresso e' stato anche l'occasione per ricordare quanto fatto negli ultimi due annie per parlare del futuro sia per quanto riguarda la situazione nazionale sia per quanto riguarda le Elezioni Amministrative che nel 2014 eleggeranno il nuovo Sindaco e il nuovo Consiglio Comunale di Cassina de' Pecchi.

Marcello Novelli.

sabato 26 ottobre 2013

Renzi e la Leopolda

Cento e più tavoli alla Leopolda, cento e più argomenti di discussione, cento e più relatori e qualche migliaio di interlocutori che si avvicendano ai tavoli. Una sceneggiata all’americana, come sembra suggerire maliziosamente il giornale della tessera n. 1 del Pd (sedicente?)? Può darsi, ma rompere la liturgia soviettista della nomenklatura schierata come un sol uomo dietro robusti tavoli allineati sul palco e –sotto- la platea muta o mugugnante che allunga il collo, è un bel passo avanti.  In quanto alla ‘rottamazione’, termine politicamente scorretto e ritenuto offensivo dai sempreverdi e perciò al momento accantonato nella forma, per non andar troppo lontano basterebbe guardare all’Europa dove, a differenza dell’Italia, i ‘progressisti’ han governato fin dal primo dopoguerra e i leaders bolliti o sconfitti alle elezioni spariscono dalla circolazione. Qui da noi invece si pensano indispensabili e ci asfissiano con le loro lezioncine fino alla fine dei giorni. Forse che nella vita reale non trovan posto?   

giovedì 24 ottobre 2013

Lia Quartapelle - Aggiornamenti dal Parlamento - n 16

Carissime, carissimi,
come molti di voi sapranno sabato 26 ottobre  si svolgeranno i congressi di circolo e il congresso metropolitano per rinnovare gli organismi dei circoli ed eleggere il nuovo segretario della federazione milanese. I candidati a quest’ultima carica sono Pietro Bussolati, Arianna Cavicchioli, Arianna Censi e David Gentili. Potranno votare tutti gli iscritti, anche il giorno stesso, al Partito democratico.
Proprio in merito a quest’ultima scelta, ho deciso di sostenere la candidatura di Pietro Bussolati. Pietro non è solo un amico ma è anche una delle persone insieme alle quali ho fatto politica più spesso in questi ultimi anni ed è il segretario del Circolo cui sono iscritta e che anche io prima di lui ho avuto l’onore di guidare.
Pietro sarebbe un ottimo segretario per Milano, ha sempre fatto politica in maniera innovativa, ascoltando gli iscritti e spendendosi in prima persona per le attività del circolo. Di seguito trovate alcune delle sue proposte, mentre potete trovare  un programma più organico qui o sul sitowww.pietrobussolati.it

mercoledì 23 ottobre 2013

Fiducia nel Presidente Napolitano

Ho letto un bell'articolo di Alfredo Canavero sul Sicomoro di Ottobre e mi fa piacere condividerlo.


Ricordando la festa dei nonni, il 2 ottobre scorso, Giorgio Napolitano ha detto: «Desidero rinnovare a nome di tutte le istituzioni e dell'intera comunità nazionale sentimenti di rispetto e di gratitudine a tutti coloro che stanno vivendo questa particolare stagione della vita, spesso esposta anche a condizioni di disagio, offrendo ai più giovani il grande patrimonio di esperienze, valori e ideali acquisito nel corso della vita». Da un certo punto di vista, queste parole hanno un sapore autobiografico. Giorgio Napolitano, particolarmente nel corso di quest’anno, ha messo a disposizione dell’intero paese il suo patrimonio di esperienze, valori e ideali. Ripercorrere la sua vita è un po’ come ripercorrere la storia d’Italia a partire dal dopoguerra. Ha fatto parte del partito comunista, ma distinguendosi sempre (salvo nell’episodio della repressione sovietica della rivoluzione ungherese) per moderazione. Non mancò di lamentare i ritardi del PCI nel trasformarsi in un vero partito socialdemocratico, sull’esempio della SPD tedesca. E’ stato per questo accusato di aver cambiato opinione, di non essere rimasto fedele alle sue origini. Ma, come lui stesso ebbe modo di dire, la sua storia personale è stata «una storia non rimasta eguale al punto di partenza, ma passata attraverso decisive evoluzioni della realtà internazionale e nazionale e attraverso personali, profonde, dichiarate revisioni».
In altre parole, la riflessione sul modificarsi delle situazioni storiche, lo ha indotto nel tempo a rivedere le sue posizioni, senza restare legato a preconcetti e pregiudizi. Quando è stato chiamato a ricoprire ruoli istituzionali, da presidente della Camera, da ministro dell’interno, da presidente della repubblica, è stato capace di trascenderli, senza mai nascondere, i suoi ideali e le sue passioni. Ha sempre tenuto distinti gli interessi di parte dagli interessi del paese. E questo gli è costato non poco in termini di attacchi da parte di chi lo avrebbe voluto in una posizione più militante. Come capo dello Stato non è restato nella posizione del semplice «notaio della repubblica», tutt’altro. Nei momenti di crisi del paese ha saputo prendere in mano la situazione. Si veda il ruolo avuto nelle crisi recenti che hanno portato alla presidenza del consiglio Mario Monti prima e Enrico Letta poi. Qualcuno lo ha accusato di aver travalicato i limiti imposti al Capo dello Stato dalla Costituzione. Ma i suoi interventi, se non nella forma, nella sostanza non erano certo anticostituzionali. Ha agito per difendere l’unità della Repubblica, assumendosi anche in certi casi un ruolo di supplenza dove gli attori giuridicamente e politicamente designati non erano stati in grado di svolgere il loro mandato. Anche in campo internazionale ha saputo difendere il prestigio dell’Italia, messo in discussione per gli interventi quantomeno improvvidi di alcuni protagonisti della scena politica, guadagnandosi la fama di personalità seria che poteva essere presa sul serio dai grandi della terra. La scelta di votarlo per la seconda volta come presidente della Repubblica, caso mai verificatosi prima d’ora, se da un lato sta a testimoniare la fiducia in lui riposta dalla grande maggioranza delle forze politiche, induce però a porsi qualche domanda sulla capacità di rinnovamento della classe dirigente italiana. I nonni sono importanti, ma prima o poi devono essere sostituiti da figli e nipoti, almeno altrettanto capaci.

Alfredo Canavero

martedì 22 ottobre 2013

Il fatto quotidiano...

crediamo alla Santanchè, non a Napolitano

Questo è il punto più basso, ma vedrete ce ne saranno altri. Travaglio( uomo di destra da sempre) è li per questo! “c’era un patto,……. si quello del “fatto” con Berlusconi!”


Roberto Bertolotti

Un grazie a Marcello, Emma e Marco

Se dopo i gravi fatti che portarono ormai 5 anni or sono alla divisione del PD. Metà direttivo da una parte metà dall’altra, oggi facciamo un bel congresso lo dobbiamo soprattutto a loro.
Non aggiungo altro chi c’era capisce da solo, chi non c’era sappia che se oggi a Cassina possiamo fare un congresso vantando una decina di nuovi iscritti al PD (fra nuovi e “recuperi”) e soprattutto un notevole rinnovamento del gruppo dirigente è soprattutto  grazie ad Emma, Marco e Marcello.


Roberto  

lunedì 21 ottobre 2013

Per cortesia Gianni, meno sentenziosità e più attenzione ai significati

Mentre i suoi sponsor (D’Alema e Bersani) come comari inacidite se le danno di santa ragione (ma sui libri e mai in un  confronto pubblico, e a mesi  di distanza rispetto ai fatti di cui trattano), il candidato segretario Gianni Cuperlo all’insegna del ‘bello (?) e democratico’ e armato della sicumera di chi pensa di aver fatto per bene i compitini, ci propina una serie di pillole di saggezza alle quali francamente non eravamo abituati. Ormai resi cinici e bari alla vista, e per qualcuno alla frequentazione, di un parterre politico poco raccomandabile, non ci eravamo avveduti che  ‘l’economia non ha solo l'obiettivo del profitto, ma i diritti, la libertà e la vita delle persone’, pensavamo che l’economia avesse come scopo la produzione di beni e di servizi e che fosse compito della politica –e dei sistemi istituzionali- assicurare diritti, libertà e vita delle persone; aggiungi che ‘la dignità è il motore della storia’ mentre noi si pensava agli interessi, alle ideologie, alla cupidigia come alla generosità dell’animo umano; c’è anche che ‘le riforme dall’alto senza un popolo dietro non funzionano’, come a dire che se il popolo non si muove tiriamo a campare. Per finire, un esempio di logica stringente che l’ex ghostwriter di D’Alema (così lo chiama Lavinia Rivara su la Repubblica di sabato) ci impone quando afferma, a proposito di Renzi che intende mantenere la carica di Sindaco e di segretario di partito, ‘Non credo che i due incarichi siano compatibili’; ora, che cosa vuol dire ‘non credo’? dove sta scritto? è un articolo di legge, di statuto, o di fede? E poi aggiunge perentorio ‘il partito non può essere trampolino di lancio per fare altro, magari qualcosa di più importante’, e mi chiedo ‘perché no?’ perché lo dice Gianni? Ma stia tranquillo, son solo domande retoriche quelle or ora esposte, a fronte di una farcitura di sentenze e citazioni dotte (Gramsci, Adam Smith, Manzoni, Collodi, papa Francesco, ecc.) non possiamo pretendere ‘spiegazioni’. Ci ritraiamo scuotendo il capo e col sorriso beffardo nel vedere il nostro Gianni  godere della compagnia dei ‘giovani (sic!) turchi’ e di quel simpatico di Fassina, che dopo la finta delle dimissioni si affretta a dire ‘non sono un Pierino come Renzi’. Certo che al buon Matteo gli stanno tirando la volata.    

domenica 20 ottobre 2013

Paolo Cova - News 28


   
  
 

News dal Parlamento

INFORMATI SU CIO' CHE ACCADE A ROMA DA PAOLO COVA
 
 
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n°28
Ottobre 2013
 
 
 
 
 
Contro tutte le mafie
Milano e la sua provincia hanno vissuto due vicende che ci devono far riflettere profondamente: Sedriano è il primo paese della Lombardia sciolto dal Consiglio dei Ministri per infiltrazioni mafiose; Lea Garofano, la donna che ha avuto il coraggio di denunciare il sistema mafioso che vedeva coinvolta la sua famiglia e ha pagato il gesto con la vita, sabato mattina ha finalmente avuto un funerale.
La prima vicenda certifica definitivamente che anche il nord Italia è interessato dalle infiltrazioni mafiose che trovano un ottimo terreno per sviluppare i propri loschi affari. Adesso anche la malavita tenta di appesantire la “locomotiva” della produzione italiana già fiaccata dalla crisi.
Il funerale di Lea Garofalo mi fa pensare che ci sono persone che non si piegano alla violenza della malavita ed altre che cercano di uscire da un mondo violento. Parlando con la sorella di Lea, ho colto la difficoltà di queste scelte, la lontananza dello Stato e anche di noi tutti.
Allora penso che i politici, gli amministratori e gli imprenditori devono essere particolarmente attenti, se non vogliono ipotecare il loro e il nostro futuro. Non possono essere solo il guadagno e il proprio interesse personale la bussola della vita.
Altro discorso è quello di formare un corpo unico e granitico contro la malavita per impedire che venga identificato come bersaglio da colpire quello più debole. Cosa che è avvenuta con Lea.

Finanziamento ai partiti: le novità
L’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge sul finanziamento pubblico ai partiti (288 voti a favore, 115 contrari e 7 astenuti) e ora tocca al Senato esprimersi. Tra le novità introdotte, la possibilità per i soggetti politici di ricevere donazioni con gli sms e l’introduzione del tetto per donazioni di privati a 300mila euro. Sale, inoltre, la soglia delle detrazioni.
E’ evidente – al di là delle solite, plateali commedie dei M5S – che il disegno di legge del Governo mira a spostare dallo Stato ai privati il finanziamento dei partiti, principalmente con il sistema del due per mille e con la regolamentazione delle donazioni. Ad esempio, chi donerà soldi ai partiti, godrà di detrazioni al 37% tra i 30 euro e i 20mila euro, al 26% tra i 20mila e i 70mila euro.
Inoltre, alto punto che giudico importante, i partiti che non promuoveranno le quote rosa, saranno penalizzati nei contributi. E poi: aumentano le detrazioni per l’iscrizione a scuole o corsi di formazione politica e sono previsti più fondi per la cassa integrazione dei dipendenti dei partiti politici per il 2015 e 2016.

mercoledì 16 ottobre 2013

Paolo Cova: Relazione Commissione Riforme Costituzionali

Carissime e carissimi
 oggi c'è stata l'informativa in aula del Ministro Quagliariello sulla "Relazione Finale della Commissione per le Riforme Costituzionali".
 Mi sembra importante inviarvi sia la relazione, che potrete leggere  cliccando qui, sia gli approfondimenti (cliccando qui), poichè rig uardano temi molto "caldi".
 Una prima riflessione positiva, mi riservo commenti più precisi dopo un'attenta lettura, la spendo sulla fine del bicameralismo perfetto tra Senato e Camera oltre alla riduzione dei parlamentari e alla valorizzazione del Senato Federale.
 Richiede una più approfondita analisi il passaggio su semi-presidenzialismo.

 Ciao Paolo Cova

martedì 15 ottobre 2013

Calendario dei confronti fra candidati a Segretario Metropolitano


CONFRONTI per collegi TRA i CANDIDATI a SEGRETARIO METROPOLITANO MILANESE Organizzati dalla Federazione e dai COORDINATORI di ZONA.

Mercoledì  16 ottobre  
-> ore 21.00 Cam Garibaldi (TUTTI)

Giovedì 17
-> ore 21.00 Corsico (TUTTI)

Venerdì 18
-> ore 21.00 Rho (TUTTI)

Sabato 19   
-> h.17.00 Magenta (TUTTI)

Domenica 20   
-> ore 10.30 Cinisello  (TUTTI)
-> ore 15.00 Legnano  (TUTTI)

Lunedì 21   
-> ore 20.30 Novate milanese (TUTTI)

Martedì 22
-> ore 21.00 sudest-sangiulianese (TUTTI)

Mercoledì 23  
-> ore 21.00   Zona 3   Valvasori Peroni (TUTTI)

Giovedì 24
-> ore 21.00 Gorgonzola (TUTTI)

Venerdì 25 streaming

-> ore 21.00 - Confronto finale TUTTI (streaming) - ARCI Bellezza (da verificare) + GD

I luoghi e le date sono definite e concordate con i coordinatori di zona che stanno provvedendo ad individuare le sedi adeguate per ospitare gli incontri.

Per motivi legati all'organizzazione e all'agenda non potranno subire variazioni.

Grazie

Matteo Mangili
Resp.Org PD Area Metropolitana Milanese

Corso di italiano per stranieri

Il corso è aperto anche per l'ignoto (sotto)scrittore di insulti. E' soprattutto attraverso la lingua, il nostro più grande patrimonio, che si impara a stare al mondo.



lunedì 14 ottobre 2013

Paolo Cova - News 27

News dal Parlamento

INFORMATI SU CIO' CHE ACCADE A ROMA DA PAOLO COVA
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n°27
Ottobre 2013

Primo passo contro il femminicidio
Con il voto definitivo del Senato (143 sì, 3 no, Lega, Sel e M5S non hanno partecipato al voto) il decreto legge contenente le misure per il contrasto della violenza di genere è diventato legge, nonostante abbia rischiato di saltare per i numerosi emendamenti presentati.
Ricordo brevemente le novità che prevede: l’inasprimento delle pene in caso di maltrattamento in presenza dei minori (la cosiddetta violenza assistita), in caso di violenza sessuale su donne in gravidanza e sul coniuge, anche se divorziato o separato; la possibilità per gli inquirenti di raccogliere le testimonianze in modalità protetta, cioè la vittima può essere interrogata senza aver di fronte il compagno; la querela è irrevocabile, dunque una volta che è stata presentata, non può più essere ritirata in modo da sottrarre la vittima al rischio di nuove intimidazioni allo scopo di farla desistere; l’arresto in flagranza obbligatorio in caso di maltrattamenti su famigliari e conviventi.
Troppo poco? E che dire della polemica sul fatto che il decreto contiene anche altre misure che nulla c’entrano? Dal mio punto di vista, è importante che almeno un punto sia stato portato a casa: sono necessari più centri antiviolenza e di protezione della donna, si doveva cominciare a prendere provvedimenti seri. Questo è un primo passo.

Il populismo vola Alitalia
Visto quanto successo negli ultimi giorni, vorrei fare alcune riflessione sulla vicenda Alitalia. La campagna elettorale del 2008 del centrodestra puntava su abolizione dell’Ici e mantenimento di Alitalia come compagnia di bandiera italiana. Proposte con cui stravinse, ma oggi raccogliamo i cocci di quelle scelte.
Mantenere Alitalia in mani di privati italiani comportò che la “bad company” della società costò circa 3,5 miliardi ai cittadini e il carico di tutti gli esuberi. Ora, dopo 5 anni siamo ancora al punto di partenza e vendiamo ai francesi incassando meno del 2008.
L’altra vicenda, quella dell’Ici, ha dimostrato che abolirla totalmente ha portato al dissesto i comuni e ha comportato una drastica riduzione dei servizi ai cittadini. Due scelte che sono costate veramente tanto al Paese.
Ricordiamo tutti quanto il marketing politico e il populismo trionfavano in quei giorni di campagna elettorale…

domenica 13 ottobre 2013

Ricordiamo le vittime e dimentichiamo i carnefici

Roberto Camerani
“Non v’accanite troppo sull’ingiustizia; presto
da sé, nel proprio gelo, sarà estinta.
Meditate la tenebra e l’inverno di questa valle percossa dal pianto”. (da L’opera da tre soldi)


 Ricordiamo le vittime e dimentichiamo i carnefici


“Cancellate ogni tentazione di odio!” era il comandamento che Roberto Camerani non si stancava di ripetere nei suoi scritti e negli incontri con i ragazzi. Le sue parole non avevano a che fare con il perdono dei carnefici e tanto meno con l’oblio degli orrori dai quali era scampato per una serie di miracoli.
Si trattava piuttosto di un monito fondato sulla certezza che dall’odio non può scaturire nessun tipo di rispetto, nessuna libertà, nessun amore per la vita. La capacità di riconoscere l’umanità delle vittime era assente nei portatori di un’ideologia delirante come quella nazifascista e manca tuttora  nei nostalgici o nei tanti accecati dai fanatismi filorazzisti, antisemiti e xenofobi .


Viene dunque da dire: seppellitelo in fretta, seppellitelo lontano senza clamore, il corpo del gerarca nazista Erich Priebke: fino all’ultimo non ha mai rinunciato alle sue provocazioni negazioniste e alle arroganti giustificazioni dell’ingiustificabile, senza mai vacillare, senza un’ombra di emozione e meno ancora di sentimento.
Come europei dobbiamo invece dire, al plurale, senza “scaricabarile”: seppelliamolo nel silenzio perché l’eco della sua ferocia non richiami altra ferocia e non riattizzi le polveri dell’odio per sua natura inestinguibile, come ricorda la maledizione biblica lanciata contro Caino. Seppelliamolo colui che eseguiva ordini, mettendoci molto del suo, e lasciamo spazio ai sentimenti della Memoria: paura, orrore, dolore, raccapriccio, pietà, tristezza, amore.


Coltiviamo i sentimenti della Memoria, mantenendo vivo l’insegnamento di Roberto Camerani al quale è intitolata non a caso la biblioteca di Cassina de’ Pecchi. Solo così non si verificherà la sinistra profezia che il drammaturgo Arthur Miller inserisce nella sceneggiatura di Incidente a Vichy (1964): “Vincano o perdano questa guerra, loro (i nazisti) hanno indicato la via del futuro. L’essere umano, qual’era concepito una volta, non avrà più posto su questa terra”. 
Due guerre mondiali e il genocidio (la shoah) che si è consumato all’interno della seconda hanno portato a una rottura nello stato nazionale, poi colonialista, successivamente nazionalista e totalitario. Ne è nata la MEMORIA che ha messo sotto accusa in modo non più equivocabile le esasperazioni nazionalistiche che hanno ispirato politiche aggressive, particolaristiche,  razziste e antisemite.


L’integrazione che ha portato a convergere verso “la casa comune europea” è tuttora incerta e in evoluzione, ma l’Unione esiste e nel caso di Priebke, arrogante protagonista della barbarie mai sfiorato dal dubbio, penso che non si debba dare spazio a dibattiti, rifiuti e petizioni di principio. A mio parere dovrebbe decidere la Commissione europea, con una motivazione comunitaria.

Renzi: "La legalità è di sinistra"

Mi sono affannato per lustri a ripetere che Gramsci aveva fondato un giornale intitolato “Ordine nuovo”, nuovo sì ma ordine, mica casino vecchio. E per decenni ho polemizzato con una certa sinistra  ”immaginaria”, situazionista e casinista, foraggiante tutti i disordini e le occupazioni (do you remember  Teatro Valle?), dai graffitari agli spontaneisti, ai nessuno-osi-toccare-caino- e –che- abele- s’impicchi, ai movimentisti, agli “attimisti” (termine usato di recente da Luperini nel suo saggio-romanzo sul Sessantotto per indicare chi vive l’effervescenza del momento senza prefigurazione del futuro), ai giustificazionisti di ogni disordine in nome di una astratta idea di libertà e giustizia e contro uno Stato ritenuto sempre la fonte prima di ogni illegalità.

Ho sempre pensato che “legge e ordine” preceda lo schieramento e l’inclinazione politica di ognuno, che sia la piattaforma di base, l’implicito punto di partenza per ogni discorso politico, il testo sottinteso. Che a un diritto certo debba seguire necessariamente una pena certa. E con Vitaliano Brancati ho pensato perciò che per “essere liberali bisogna  votare almeno comunista”, per controbilanciare tutto il quadro politico così arretrato e confuso in cui ci muoviamo in Italia.
Nello  stesso tempo ho nutrito sempre fortissimi dubbi verso Matteo Renzi, non collante il suo discorso pubblico  perfettamente con  la mia silhouette morale,  intellettuale e politica. Poi questo bischero viene a dirmi ciò che ho sempre pensato, ossia che “la legalità è di sinistra” e mi viene a spiazzare. E’  una frase come questa, generale e programmatica sì, ma una idea-cornice inderogabile per il mio punto di vista politico che  mi scioglie dall’imbarazzo in cui sono caduto davanti ai candidati per le prossime primarie del Pd.  E proprio adesso che vedo affievolirsi la simpatia interessata della destra nei suoi confronti. Che sia proprio adesso il momento, di voltare pagina sui discorsi già fatti e rifatti e sulle idee  ricevute di una sinistra stanca e disorientata?

sabato 12 ottobre 2013

Concita De Gregorio su Repubblica - E' la legge del mare


 È LA LEGGE del mare. È la legge di Dio. È la legge degli uomini da prima che ogni legge sia mai stata scritta. Salvare un uomo in mare. Non c'è nemmeno da spiegarlo, mancano le parole. Provate solo ad immaginare che succeda a voi.

Siete in barca, vedete qualcuno che sta annegando e che vi chiede aiuto. Un ragazzo, una donna che annega a pochi metri da voi. Sareste capaci di lasciarlo morire sotto i vostri occhi? Gli chiedereste  -  di qualunque religione, partito politico, di qualunque razza voi siate  -  da dove viene e a fare che cosa o gli gettereste prima un salvagente? Vi buttereste voi stessi, quasi certamente. Non è una regola, è istinto. È ineludibile afflato di umanità. È quel che distingue gli essere umani dalle bestie, e non sempre ché spesso la lezione arriva dagli animali. Ecco. Si fa moltissima fatica a dare un giudizio politico della censura di Beppe Grillo e dell'ideologo Casaleggio ai parlamentari cinque stelle che al Senato hanno proposto e poi votato un emendamento che dice questo: chi trova una persona in mezzo al mare può soccorrerla senza rischiare di commettere reato.

"Non li lasceremo più morire. Più sicurezza e umanità", hanno scritto Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi, i senatori cinque stelle poi sconfessati con durezza dal Capo. Si fa fatica a dare un giudizio politico su chi pensa ai suoi elettori  -  al suo consenso attuale ed eventuale  -  prima che ai morti. "Se avessimo proposto di abolire il reato di clandestinità avremmo ottenuto dei risultati elettorali da prefisso telefonico ", si legge nella risoluzione pomeridiana del blog sovrano, la voce del Padrone. Non ci sarebbe convenuto, non ci conviene.

Grillo il parimpari

Nel pensiero numerologico di Pitagora il numero 1 (Uno) era chiamato dal filosofo il parimpari. L’Uno  in Pitagora aveva riferimenti concettuali  molto complessi – si contrapponeva al molteplice e lo generava – qui basti  dire semplicemente che l’ Uno  era in grado di rendere pari il dispari (3+1=4) e dispari il pari (4+1=5). Il parimpari appunto.
Quando Beppe Grillo s’è messo in testa di salvare l’Italia con la sua piattaforma “logica”, “numerologica” (Uno vale Uno), politica e informatica piuttosto fantasiosa quanto ingegnosa – perché pescava nella rabbia del molteplice (elettorato)-,  intendeva riservare a se stesso la funzione di parimpari, evidentemente, e almeno in due sensi.
a) Nel senso politico. Innanzi tutto non schierandosi, ossia non scegliendo idealmente fra destra e sinistra:  poiché  è noto che  nel mondo al silicio di Internet i valori e le idealità e talvolta anche le idee spariscono e  vige un regno indistinto della democrazia diretta dove non si capisce chi decide, chi esegue, chi comanda e chi trasforma in azione politica la linea, perché non c’è linea: ma solo punti di programma che  non sono né di destra né di sinistra, ovvero superano queste categorie  elaborate in Occidente dal tempo dei Gracchi quantomeno.   Ma, e qui interviene l’elemento furbesco: oltre  che antiideologico il MoVimento si è presentato come a-ideologico e  post-ideologico, pescando insomma a destra e a sinistra e pensando di farlo sempre e comunque considerandosi come quel personaggio “più oltre” interpretato da Stefano Satta-Flores nell’indimenticabile film di Ettore Scola “C’eravamo tanto amati”. Il MoVimento non è  né di destra né di sinistra, ma “più oltre”.  Parimpari insomma.  Sennonché il mondo della politica si muove ancora – prevalentemente e qui e ora, domani non sapremo-, ancora secondo le vecchie categorie di destra e di sinistra, perché  ahimè le cose non sono parimpari, ma si ostinano a essere o pari o dispari o di destra o di sinistra.
b) Nel senso numerologico  dell’ Uno che vale Uno. Grillo non l’hai mai detto, ma tutti lo sapevamo, che c’è l’Uno vero, quello che genera le cose e che…  conta!,   che decide e sposta i pesi, e fa diventare pari il dispari e dispari il pari. Ossia genera il tutto. Detto volgarmente: comanda. E chi è? Indovinala Grillo!

Sulla presunta egemonia culturale della sinistra

Bruno Vespa dice sul “Corriere” di ieri:  ”La storia riconoscerà a Berlusconi di aver dato voce a una parte del Paese che non l’aveva”. Il giornalista che lo intervista: “Gli orfani della Dc, intende?” Vespa: ” Non solo. C’erano moderati anche nel Psi, nei partiti laici minori. Vivevano appartati, subendo l’egemonia politica e soprattutto culturale della sinistra”. 
Abbiamo capito bene? Berlusconi avrebbe cioè dato voce a chi ha governato questo Paese da solo fino ai primi anni ’60 (Dc) e insieme ai partiti minori (Psi, Pri, Psdi, Pli) dai primi anni Sessanta fino al 1994, ossia all’avvento di Berlusconi?  Berlusconi insomma  avrebbe dato una voce politica a chi già comandava prima di lui!?
Quanto all’egemonia culturale:  le università cattoliche in cui si formava la classe dirigente, molte case  editrici (il Mulino, Rizzoli, Rusconi, Mondadori), la Rai, il Cnel, il Censis, le facoltà di sociologia,  tutti i rettorati delle Università erano saldamente in mano ai  Diccì , ai socialisti e al pentapartito, mentre i principali organi di informazione –  ”La Stampa” e il “Corriere”   – erano diretti mica da quel comunistone di Ingrao? Spadolini  (Pri) alternava alla conduzione del “Corriere” quella del Governo…  Inoltre la stampa popolare, ossia gli strumenti dell’egemonia sottoculturale tanto importanti  nel controllo delle coscienze e nell’alimentazione estetica delle masse – “Radiocorriere”, “Sorrisi e Canzoni”, “Oggi”, “Bolero”, “Grand Hotel” ecc erano saldamente in mano alla Dc o a gruppi di potere moderati (gruppo Monti Riefsser, Del Duca) , ossia in mano a quelli che “non avevano voce”.

A proposito di trivellazioni in Martesana

Supponiamo che nel sottosuolo della Martesana esistano degli idrocarburi (penso principalmente al gas metano), supponiamo che sia la collocazione sia la quantità siano tali da renderne economicamente conveniente l’estrazione, supponiamo di sottoporre la valutazione degli effetti ambientali di un’eventuale attività di estrazione ad un gruppo di esperti indipendenti, supponiamo che detti esperti valutino i rischi di inquinamento ambientale o di subsidenza (abbassamento dei suoli) decisamente ridotti, supponiamo che le amministrazioni locali possano ricavarne dei vantaggi sotto forma di royaltis; ebbene se questa concatenazione di situazioni dovesse funzionare perché opporvisi? Io penso che i no senza se senza ma non facciano bene a nessuno, penso d’altra parte che decisioni di questo tipo non vadano lasciate ai tecnici –che devono fare il loro lavoro in autonomia e correttezza- né ai funzionari di qualche dipartimento del ministero o della regione, ma alle amministrazioni locali, che rappresentano le popolazioni coinvolte, e che potrebbero decidere per il ‘no’ anche in presenza di vantaggi economici evidenti, l’importante è che tutto avvenga alla luce del sole, senza sotterfugi e senza demagogia.

Invece scopriamo solo ora che la Mc Oil si sta muovendo dal 2008 tra autorizzazioni ministeriali e regionali, che tutto è stato tenuto nei cassetti segreti fino a che un giornalista curioso ci ha messo il naso, che i passaggi non sono chiari né sono chiari i termini delle autorizzazioni, degli eventuali contratti e delle garanzie (contenuti, persone ed enti coinvolti, tempistiche, corrispettivi, oneri, condizioni, penali, ecc.). Fino a che non ci sarà chiarezza e condivisione, le Amministrazioni locali dovrebbero impedire (penso allo strumento delle ordinanze) le attività di trivellazione. Poi, in quadro di trasparenza e di conoscenza, potrebbero prendere decisioni motivate.    

giovedì 10 ottobre 2013

Notizie Pd Lombardia

Verso i congressi Non dobbiamo guardare solo al PD nel 
percorso congressuale 
che ci aspetta.
Il cammino e il dialogo iniziati da poche settimane ci porteranno 

infatti più in là, alle elezioni amministrative del 2014, che 
vedranno tornare al voto un migliaio
 di comuni lombardi. Questo è un Partito Democratico che 

si apre e che si mette in discussione: siamo il primo
 partito in Lombardia e dobbiamo dimostrare
 di essere all'altezza del consenso avuto
.
I tempi per i congressi provinciali sono piuttosto stretti: 

11 ottobre termine per
 la presentazione delle candidature
 alla carica di 

segretario provinciale
 e 26 e 27 ottobre Congressi di Circolo e Congresso 

Provinciali
ai quali potranno votare solo gli iscritti al Pd, con possibilità di tesserarsi
sul posto il giorno stesso
. L'8 dicembre sono invece in programma
le primarie - aperte a tutti - per l'elezione del segretario nazionale.
Si terrà invece dopo l'elezione del nuovo segretario del partito il congresso
 regionale e non sarà necessario essere iscritti al partito per partecipare
.
La consultazione dovrà avvenire "non oltre il 31 marzo 2014". Quella di fare il

 congresso regionale in un secondo
 momento è stata una scelta politica molto chiara, per distinguere le dinamiche

 nazionali da quelle regionali. Abbiamo
 bisogno di discutere con serenità temi che riguardano la nostra Regione.

 

Tutte le tappe del congresso Il percorso congressuale del Partito Democratico è
 iniziato. Le province sono 
già al lavoro per le prime
 tappe dell'elezione dei nuovi segretari regionali, l'8 dicembre sono fissate le primarie 

per l'elezione del segretario
 nazionale e marzo si chiude con i congressi regionali.
Ecco qui nel dettaglio tutte le tappe che ci porteranno da qui a marzo:

 LE TAPPE VERSO DEL CONGRESSO e
 LE DATE DEI CONGRESSI PROVINCIALI
Per saperne di più
La sezione dedicata al congresso sul sito del PD nazionale

Expo, il convegno: opportunità per l'Italia,
 occasione per l'Europa "Expo 2015: opportunità 
per l'Italia e occasione 
per l'Europa".
 È questo il titolo del convegno organizzato dal Partito 

Democratico
e dal gruppo parlamentareSocialists & Democrats.

 L'incontro è in programma venerdì 11 ottobre 
dalle ore 9.15 alle ore 13, presso l'Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli in Milano. Ci sarà anche la diretta
 web su www.blogdem.it
.

IL PROGRAMMA

Ore 9.15
Alessandro Alfieri, Coordinatore Politico PD Lombardia
Antonio Panzeri - Eurodeputato S&D - commissione per gli affari esteri
UE ed Expo
David Wilkinson - Coordinatore Partecipazione Ue a Expo 2015

Ore 10.30 
Prima Sessione
"Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita"
Coordina ed introduce
Enzo Lavarra - Presidente Forum Politiche agricole del PD
Un'occasione straordinaria per l'agroalimentare
Paolo De Castro - Eurodeputato S&D - Presidente Commissione per l'agricoltura e lo 

sviluppo rurale
Un Expo per l'ambiente
Ermete Realacci - Presidente commissione ambiente camera dei Deputati
L'attesa per le innovazioni, il sostegno alla ricerca
Patrizia Toia - Eurodeputata S&D - Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

Ore 11.45 Seconda Sessione
Expo, sistema paese ed istituzioni locali
Coordina ed introduce
Roberto Scanagatti - Sindaco di Monza - Anci Lombardia
Expo Milano, Expo del Paese
Maurizio Martina - Sottosegretario alle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari,

 con delega all'Expo
Milano vicino all'EUROPA
Giuliano Pisapia - Sindaco di Milano
Il ruolo degli Enti Locali
Piero Fassino - Sindaco di Torino - Presidente Nazionale ANCI

Ore 12.45 Conclusioni
Guglielmo Epifani - Segretario Nazionale PD

Come arrivare
Auditorium Gaber - Palazzo Pirelli
Ingresso da Piazza Duca D'Aosta
Metro M2 e M3 (Stazione Centrale) I Tram S, 9, 33 I Autobus 42, 60, 81, 82, 87

SCARICA E FAI GIRARE ANCHE TU LA LOCANDINA DEL CONVEGNO

Al via il congresso


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AL VIA IL CONGRESSO

 
Carissime, carissimi,
 
l'Assemblea provinciale tenutasi sabato 5/10 ha approvato il regolamento congressuale provinciale, che integra i documenti nazionale e regionale. Possiamo dare il via, dunque, al Congresso del Partito Democratico Metropolitano. 
 
Per facilitare la lettura del Regolamento che vi alleghiamo, abbiamo prodotto uno schema grafico facilmente scaricabile (cliccando qui), nel quale sono indicati tutti i passaggi relativi ai congressi a ogni livello: di circolo, provinciale e nazionale.
 
Dopo un anno così intenso credo che ciascuno di noi senta l'esigenza di confrontarsi in modo franco, aperto e leale, sia sui temi che ci riguardano più da vicino, quelli legati al nostro territorio, sia su quelli più legati alle vicende nazionali. 
 
Il mio auspicio è che si discuta a partire dai temi, nel rispetto delle posizioni di ciascuno. Solo insieme possiamo contribuire ad un Partito Democratico sempre più forte e radicato nella società e nei territori.
 
Roberto Cornelli
Segretario Pd - Area Metropolitana Milanese 

mercoledì 9 ottobre 2013

Gli italiani oggi secondo l'OCSE


Già l’antropologo degli italiani Carlo Tullio-Altan (sì il padre del vignettista) ci aveva ben studiati. Siamo un Paese socio-culturalmente arretrato che mangia bene e veste Armani, ma che a malapena sa leggere (non ne parliamo di interpretare un testo complesso, vedi le sempre attuali analisi di Tullio de Mauro)  e ancora peggio sa far di conto. Un Paese di analfabeti e di analfabeti di ritorno. Di laureati che si rifiutano di leggere anche il quotidiano che non sia sportivo. I dati OCSE in uscita questi giorni ci colgono in tutta la nostra insipienza, letteralmente.
Quali le ragioni? I ritardi sono molteplici e annosi, ma  l’ultimo ventennio così futile e svaporato  ha aggiunto un aggravio in termini di perdita di skills needed for the 21st century per dirla nel linguaggio del rapporto OCSE: di competenze per affrontare il secolo e millennio volgenti.