sabato 26 ottobre 2013

Renzi e la Leopolda

Cento e più tavoli alla Leopolda, cento e più argomenti di discussione, cento e più relatori e qualche migliaio di interlocutori che si avvicendano ai tavoli. Una sceneggiata all’americana, come sembra suggerire maliziosamente il giornale della tessera n. 1 del Pd (sedicente?)? Può darsi, ma rompere la liturgia soviettista della nomenklatura schierata come un sol uomo dietro robusti tavoli allineati sul palco e –sotto- la platea muta o mugugnante che allunga il collo, è un bel passo avanti.  In quanto alla ‘rottamazione’, termine politicamente scorretto e ritenuto offensivo dai sempreverdi e perciò al momento accantonato nella forma, per non andar troppo lontano basterebbe guardare all’Europa dove, a differenza dell’Italia, i ‘progressisti’ han governato fin dal primo dopoguerra e i leaders bolliti o sconfitti alle elezioni spariscono dalla circolazione. Qui da noi invece si pensano indispensabili e ci asfissiano con le loro lezioncine fino alla fine dei giorni. Forse che nella vita reale non trovan posto?   

5 commenti:

  1. Quello che Marino sostiene non vale solo per la politica.
    In Italia sono inamovibili anche
    i sedicenti imprenditori, che troppo spesso sono solo prenditori;
    i professori universitari,
    i primari venerandi e chi più ne ha....

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  2. ..... Berlusconi, ..... ecc,ecc, ......

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    1. Renzi non è Berlusconi, mi spiace per Anonimo.
      Ma come dice Crozza un po' di "nientalist" c'è.
      Ma magari funziona, se ha funzionato il nano per 20 anni, magari Renzi funziona per 30....
      Roberto Bertolotti

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  3. lasciamo che siano il tempo e la storia a dire che Renzi non è Berlusconi ( a me pare anche peggio, visto il nulla che partorisce ogni volta che parla).
    Quello che mi preoccupa, francamente, è che il primo partito della sinistra italiana non sappia partorire altro che un tuttologo del niente e un nientologo del tutto, come appunto Renzi è. Vuol dire che siamo proprio alla frutta. Vorrei solo un giorno non rimpiangere la Bindi, "più bella che intelligente" o l'amico del giaguaro di recentissima memoria....

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  4. Come dire che si stava peggio quando si stava meglio, o a rimpiangere i tempi in cui i compagni eran duri e puri -questa volta in via preventiva-, e via con queste amenità da nostalgici. Qualcuno dovrebbe riflettere sul perché in sessantanni a questa parte la 'sinistra' ha governato solo quando a guidarla c'era un cattolicone (per quanto 'adulto', come tenne a precisare quando andò a votare al referendum sulla fecondazione assistita in barba ai diktat della Cei) ed ex-democristiano come Romano Prodi. Ora, è noto come sia Letta che Renzi provengano un po' da quella famiglia, e tuttavia si pongono come leaders del riformismo e del progressismo italiano. Che ne è della gloriosa famiglia di ascendenza 'comunista'? Ha perso il contatto con la realtà, svaporata attorno ai vecchi miti.

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