martedì 9 aprile 2013

Rabbia e delusione

Possiamo fare tutte le analisi del caso ma il cittadino non ascolta più o, come spesso dico, non vuole ascoltare.
Provo ad ancora una volta ad esaminare gli atteggiamenti di chi ci dovrebbe rappresentare.
PD : proprio perchè lo voto, continuo a battere sulla loro comunicazione carente e non incisiva.
Sembra una superficialità rispetto al lavoro che manca, agli esodati, a chi non arriva a metà mese etc. Tuttavia per la "gente comune", proprio per tutti questi problemi, capire bene cosa farebbero i politici è importantissimo. Noi siamo l'unico partito con un reale, utile progetto politico ma sembra  non esssere compreso.
Invece sono Grillo e Berlusconi che, pur passando idee non realizzabili o distruttive per l'economia e per noi, hanno "vinto" grazie alla loro comunicazione brillante che crea forte empatia con chi li ascolta. Non importa cosa dicono, ormai il cittadino li premia perchè  è quello che vogliono sentirsi dire.
Mentre  alcuni dei nostri, "democratici e dialoganti", si fanno  la "guerra" per le soluzioni di governo, Grillo e Berlusconi, con poche stupide promesse o atteggiamenti di "finti puri ", stanno rendendo questa situazione di stallo ancora più difficile, vendendola però come colpa del PD e di Bersani.  Enorme errore in questo caso un PD silente non combattivo, visto quasi come un partito allo sbando. Così come il solo pensare di venire ad accordi con il PDL.  Bersani che, giustamente, continua a dichiarare che "inciuci" con PDL non ne vuole, sta quasi perdendo punti! Questo indica che il partito non ascolta la propria base. Non saremo capiti  dal cittadino? Personalmente preferisco perdere ma essere coerente con quanto promesso fino a ieri.  Soprattutto questa scelta non salverebbe il Paese perchè, dopo pochissimo tempo Berlusconi ci toglierebbe la fiducia. Basterebbe toccare corruzione e legalità, essenziali per l'economia. Uno corrotto/corruttore come lui accetterebbe leggi restrittive? Proprio no. Ma mentre di lui si potrà dire che lo si prevedeva, noi non solo perderemmo la faccia ma anche i voti!
PDL:  in che Paese viviamo se basta promettere quello che non si può fare, senza coperture finanziarie, per essere subito creduti e votati!
MEMORIA ZERO. Chi ci ha portato quasi al baratro? Non lo ricordiamo. Chi aveva la maggioranza assoluta nel precedente governo? Chi fatto leggi a proprio favore e non migliorative per noi? Non lo ricordiamo. Chi non ha fatto forti leggi anticorruzione nè rinnovo della giustizia per i cittadini, ma solo provvedimenti "ad personam"? Non lo ricordiamo.
E' questo l' atteggiamento  che non sopporto dell'italiano. "I politici sono tutti uguali". Non è vero.  Se avessimo solo un pò più di memoria e meno  "interesse personale"  la prima cosa che avremmo dovuto fare  da anni, sarebbe stato mandare a casa quest' uomo e il suo partito-azienda, che in tutti i suoi anni di governo, non ha costruito  niente per noi, salvo che per i ricchi.
Ancora oggi, promettendo di togliere l'IMU a tutti (va modulato  per le fasce  più deboli come propone  il PD) non  ci si rende conto che, come per l'ICI, toglierebbe questa tassa anche alle mega ville dei ricchi però... prima casa!  Altra perdita di entrate!
Grillo : ha avuto campo libero, grazie alla crisi e sfiducia nei partiti. Il cittadino non aspettava altro. Ha votato M5S per rabbia, protesta ma anche  per speranza.
Ma l'uomo, con la sua passata comicità di denuncia, oggi non esiste più. Chi contava su di lui per ottenere risultati o proporre agli altri partiti determinate scelte utili e immediate per il cittadino, è proprio la persona che, con la sua ostinata politica di soli no e finta "purezza" ha portato allo stallo estremo.
Dare la fiducia al governo di centro-sinistra e poi analizzare legge per legge come normalmente si fa?  Troppo semplice e normale.
Peccato che era quello che la gente comune si aspettava da M5S.  Ma a lui non interessa. Oltre al blocco totale in Parlamento sta aspettando che il PD si allei con il PDL per poter ricominciare ad urlare "venduti e marci" e sperare di ottenere il 50% dei voti alle prossime elezioni, non considerando che così ha favorito il PDL.
Il cittadino deve riuscire a comprendere e criticare i suoi deliranti atteggiamenti: "Voglio il 100% dei voti"?!  Inoltre che trasparenza e immagine di purezza possono passare Grillo e i suoi parlamentari quando pretendono incontri in streaming con gli altri partiti, mentre le loro riunioni  sono assolutamente segrete, da setta?
Quello che più spiace è vedere giovani parlamentari Grillo-dipendenti. 
Emblematica l'ultima stupida esternazione della Lombardi, portavoce del M5S alla Camera,  che spiegava l'occupazione dell'aula ieri sera :" E' la riappropriazione dell'Istituzione da parte dei cittadini".
Cara Lombardi per riappropriarti dell'Istituzione accetta un Governo e discutine le leggi.  Solo allora sarai autorizzata a fare queste affermazioni.
Antonietta

4 commenti:

  1. Antonietta, ti penso passionale e combattiva, ma anche disposta allo scoramento. La conclusione logica del tuo ragionamento sarebbe: questo paese non ci capisce, i cittadini danno ascolto ai demagoghi di turno e ai grilli parlanti, non ci meritano, tanto vale non svenarci più e ritirarci a vita privata oppure a fare sola testimonianza divertendoci ogni tanto a tirare le freccette. Mi viene in mente la favola di Fedro sulla volpe e l'uva: dopo aver vanamente cercato di acchiappare i grappoli maturi di un pergolato con salti inauditi, la volpe si allontanò dicendosi: tanto non era matura. Così, tanto più ci pare di avere dalla nostra parte il consenso degli italiani ai quali ci sgoliamo di dire tutte le nostre sensate ragioni, quello ogni volta si ritrae un po', quanto basta a non permetterci di governare. Da qui rabbia, delusione, senso di impotenza, imprecazione al fato cinico e baro, e depressione. Questo meccanismo si ripete puntualmente da parecchi anni ormai, eppure non ha mai insegnato nulla. Ogni volta a consolarci a sparare sui cattivi di turno anziché chiederci che cosa non va in questo nostro modo di far politica, su questo ritardo puntuale sui tempi e sul sentire comune.

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  2. La rabbia, la delusione, la paura, quelle espresse su questo blog, sono quelle dei militanti, degli iscritti, dei simpatizzanti, insomma dei cittadini elettori per una situazione davvero difficile e alquanto complicata. Antonietta mi sembra abbia esposto in modo corretto questo sentimento che ci accomuna un po tutti, almeno io mi ci riconosco. Le giuste osservazioni di Marino andrebbero rivolte invece a chi ci rappresenta in Parlamento e ancor prima nella direzione del Partito. E, visto che non vogliamo farci mancare proprio nulla, altra bella figura da cioccolatai oggi con il "duello" Bersani-Renzi. Avanti così, al peggio non cè mai fine.

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    1. Condivido tutto, questa volta, quello che hai scritto caro Andrea. Voglio solo ricordarti che questi sono quelli che abbiamo dovuto votare (Bersani) o che abbiamo rischiato di dover votare (Renzi, e mi vengono i brividi solo a pensarci).
      Ad Antonietta ricordo che, ogni tanto ma solo ogni tanto, c'è qualcosa di buono anche fuori dal perimetro del centro sinista; basta saper guardare le cose senza demagogia o senza seguire le direttive di partito.

      Giacomo

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    2. Caro Andrea, ognuno faccia la sua parte , e le sue riflessioni, guarda che quello che avviene il 'alto' spesso riflette quello che avviene in 'basso', e viceversa. Ora è il momento di uscire, a tutti i livelli, da questo automacerarsi e di prendere l'iniziativa anche spiazzando i concorrenti/avversari, sfidarli, inseguirli fino a portarli allo scoperto e costringerli a misurarsi con le nostre proposte. Vedo un partito come intorpidito nei sensi, quasi paralizzato, dove affiorano vecchie logiche di divisioni e di esclusioni, quando invece ha in sé quell'immenso patrimonio di persone aperte, fresche, intelligenti, attive, frutto delle primarie, e che aspettano solo un segnale per dispiegare tutte le loro capacità e voglia di fare. E se questo segnale non arriva, beh cari rappresentanti del popolo assumetevi le vostre responsabilità, a chi vi ha eletti dovete rispondere, e non al segretario, alla direzione nazionale o al capocorrente (ora si chiamano fondazioni).

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