Innanzi tutto il PD ( e quindi anch’io che non ho potere ma
ho partecipato a tutte le scelte con primarie ecc.ecc. ) ha messo insieme una
serie di errori. Candidati eccellenti
come Rodotà, Bonino, Prodi, Zagrebesky ecc.ecc. potevamo proporli in prima battuta
noi. Ed anche Anna Maria Cancellieri. Avremmo dimostrato lungimiranza e
soprattutto saremmo riusciti a tenere distinta la nomina del Presidente della
Repubblica da quella della formazione del governo.
Al punto in cui siamo giunti, purtroppo , ogni scelta ha una
opzione che non si può ignorare:
·
Ormai votare Cancellieri ( con il voto di PD –
credo in parte – e di tutti gli altri di centro e di destra) significa
affidarle il compito di provare a mettere in piedi un governo, tramite un
Presidente del Consiglio che sarà sostenuto dagli schieramenti che oggi votano
la Cancellieri
·
Votare Rodotà significa fidarsi del fatto che
poi i 5 stelle aiuteranno a formare un governo che – secondo me – risulterà più
instabile dei governi Prodi, con i 5 stelle che decideranno di volta in volta
come comportarsi, che terranno sempre aperta la conflittualità. Un governo che per rimanere in piedi dovrà, di volta in volta rivolgersi anche al centro
quando anche alla destra. Si pensi al finanziamento delle missioni all’estero ma
anche alla questione dell’Ilva di Taranto. Quanto dura un governo così? Ne
usciremo distrutti più di oggi
·
Chiedere a Napolitano di restare per un anno in
cui si fanno alcune importanti riforme tra cui quella elettorale. Può essere la
soluzione ( piuttosto che far fare goal, tocco la palla con la mano mi faccio
espellere ma almeno spero che il rigorista sbagli il rigore). In questo caso
però non si potrà poi non appoggiare un “ governo del Presidente”, che ci farà
venire i mal di pancia per la sua composizione.
Allora bisogna trovare una soluzione che ci salvi:
Potrebbe essere che
raccogliendo l’invito di Rodotà si possa votarlo, riconoscendo che non è il
Candidato di una parte ( 5 stelle) ma di larga parte della sinistra e poi
chiedere che per la formazione del governo anche i 5 stelle sottoscrivano un
programma a cui attenersi?
Oppure votare la Cancellieri ribadendo che questo non è il
primo atto di un governo di larghe intese?
Oppure ( visto che siamo allo sbando)lasciare i nostri
Parlamentari liberi. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, sapendo a cosa
andiamo incontro. Poi in Parlamento avremo due gruppi distinti, quello di
maggioranza sarà il PD, l’altro “gruppo misto votati nel PD”.
In attesa di una linea comune sancita dal Congresso che ricompatti
i gruppi oppure prenda atto che non siamo in grado nemmeno di avere un Partito
che ha una maggioranza ed una minoranza ( la prima che decide, la seconda che
dissente ma si adegua, sperando di venire un domani maggioranza)
Scusate, ma come molti di noi ho fatto uno sforzo, pur
essendo a pezzi.
Roberto Bertolotti
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