sabato 21 luglio 2012

La pupa e il secchione


Il suggeritore di Santanchè

È Rondolino, ex spin doctor di D'Alema.

di Marianna Venturini

C’è un filo sottile che unisce Massimo D’Alema a Daniela Santanché. E quel collegamento porta il nome di Fabrizio Rondolino.
L’ex responsabile della comunicazione del lider Maximo ai tempi di Palazzo Chigi è diventato uno dei consulenti della signora del Popolo della libertà (Pdl) e segue passo passo le sue scelte.
Quando ancora nel Pdl si pensava alla primarie e alle successive elezioni politiche, la signora Garnero non aveva perso tempo. E aveva scelto per sé e la sua comunicazione proprio Rondolino.
L’ex dalemiano ora editorialista delGiornale non è nuovo ai cambi di rotta improvvisi e il sodalizio con Santanché è solo l’ultimo di una lunga serie di riposizionamenti.
UNO DEI LOTHAR DI D’ALEMA. Il giornalista era uno dei mitologici «Lothar dalemiani», un gruppo composto da Marco Minniti, Nicola Rossi, Claudio Velardi, Nicola Latorre e, appunto, Rondolino, accomunati dalla vicinanza politica al leader dei Dermocratici di sinistra.
Cronista dell’Unità e della Stampa e portavoce e ghost writer del D’Alema ai tempi in cui era il presidente del Consiglio, nel 2006 non si è fatto mancare anche una sua candidatura nelle liste dei Radicali, in una posizione riempitiva che non gli avrebbe mai garantito l’elezione.
Come ultima svolta è diventato il consulente della pasionaria berlusconiana per eccellenza. […]
 Cos'altro aggiungere? Che Rondolino non può andare lontano dal format che ha inventato per la TV: "la pupa e il secchione". Dicevano gli impressionisti che solo  dopo i loro quadri il cielo della Provenza ha cominciato a prendere quelle coloriture. Che, insomma, era l'arte a imitare la vita e non viceversa. E così Rondolino, dopo aver inventato un genere lo copia, mima  nella vita ciò che si era immaginato, con molti presagi evidentemente. È proprio vero che si è destinati a  diventare  ciò che si è.

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