mercoledì 18 luglio 2012

Casini e il clientelismo in Sicilia

Impressionante sentire Casini (oggi al Tg3 delle 19:00) tuonare contro il clientelismo nella Regione Sicilia. Come se per anni non avesse sostenuto Totò vasa-vasa (Cuffaro). Ma in effetti Casini non ha appoggiato per 7 anni Cuffaro, è stato vero piuttosto il contrario perché senza i voti di Cuffaro Casini sarebbe politicamente scomparso. E poi è noto che  Cuffaro, fin da da quando ha iniziato la sua attività politica - quand'era ancora medico al distretto militare e passava i suoi giorni a soppesare gli attributi dei giovani di leva-,  si sosteneva politicamente grazie al favore elettorale di opinionisti neutrali, filologi romanzi, sociologi urbani, filosofi medievali, bizantinisti e altri disinteressati elettori. Disinteressatissimi elettori, per nulla clientes... Ma Casini ci fa o ci è?
Ora, io capisco che la strategia delle alleanze del PD a volte si presenta come una strettoia che avrebbe fatto letteralmente impazzire l'asino di Buridano. Da una parte il mucchietto di fieno della sinistra delirante e immaginaria (cui si è aggiunto il demagogo DI Pietro) e dall'altra la caccia all'elettore moderato, cioè di Casini. Ma Casini, verso cui pure nell'ultimo periodo mi accade di trovarmi sempre più d'accordo, è proprio nel nostro destino elettorale? Ecco quando la politica ti fa perdere il senno, quando sai che la scelta signorile (intesa come autonomia, signoria del volere) ti è negata e devi mangiare mucchi di paglia che vorresti evitare...

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