domenica 7 ottobre 2012

Io ho valutato i rischi

"Io ho valutato i rischi per il Pd. E dico che se noi usciamo bene da questa cosa, a noi non c'ammazza più nessuno". Pier Luigi Bersani.

Avere chiaro l'obiettivo, valutare i rischi e decidere. Questo ha fatto oggi l'Assemblea Nazionale. Si e' cambiata l'unica regola da cambiare, quella che dice che l'unico candidato del PD e' il segretario. La si e' cambiata per dire chiaro e forte che il PD non cerca scorciatoie, che il PD non ha paura e che il prossimo Presidente del Consiglio deve avere un mandato forte da parte degli elettori per cambiare davvero le cose e ricostruire il nostro Paese.

C'e' poco da fare, il PD e' molto piu' avanti di certi commentatori e certa stampa (che poi e' la stessa che accusava preventivamente la Spagna di fare il "biscotto" con la Croazia). Loro tutti li' ad inventarsi trame segrete, complotti e guerre fraticide, invece i nostri delegati non hanno fatto altro che fare quello che dovevano fare: hanno deciso il meglio per l'Italia e per il PD.

Da domani inizia un'altro paragrafo della lunga storia del nosto Paese. Inutile dirlo, questa volta sta a noi influenzarne i destini.

Buon lavoro e buone primarie a tutti.

13 commenti:

  1. "...a noi non ci ammazza più nessuno". E' l'unica cosa su cui sono pienamente d'accordo; il PD, infatti, non verrà ucciso perché prima si suiciderà. Con i numeri ci si può anche giocare ma non si può far finta che siano differenti da quelli reali e, i numeri, dicono che, anzi diranno, che Vendola porterà voti a dx e/o al centro, che vinceranno alla grande. Cosa c'entra Vendola con il PD? Questo partito ha dimostrato negli anni di non essere capace di proporre alcunché di credibile; cerca compari sperando di fare mucchio. Le esperienze precedenti, come al solito nella storia patria, non insegnano purtroppo nulla. L'unica volta che per vincere doveva rimanere aggregato si è diviso, Cassina docet. Quando Renzi dice che bisogna inserire i giovani ha ragione, o meglio, avrebbe ragione, se ci fossero giovani cresciutelli per cui la politica non sia solo un'occupazione; per viverla in quel modo ci sono già abbastanza vecchi marpioni.
    Cordialità
    Giuliano Sassaroli

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  2. ciao giuliano, mi presento sono Andrea iscritto al Pd. Il tuo mi sembra un giudizio ingeneroso verso chi, ha spiegato bene Marcello, sta cercando tra mille difficoltà e mille problemi di ricostruire un'alternativa credibile cercando di farlo con la partecipazione diretta degli elettori, dei militanti, dei simpatizzanti o di chiunque si ritiene sostenitore del centrosinistra. Poi possiamo anche avere idee diverse nel merito delle questioni, ma sulla generosità e sull'interesse disinteressato verso il paese e la cosa pubblica non si discute.

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  3. roberto bertolotti10/07/2012 02:35:00 PM

    Non so se faremo la fine degli altri, partiti personali in estinzione, ma so che se questa crisi spazzerà via tutti - ed anche il pd - noi del pd potremmo dire di averci provato. Aver provato a dare al centro sinistra in Italia una "chance", non raccogliticcia come era l'Unione, ma un progetto in cui anche una parte della sinistra vendoliana fa parte. SEL non ha un'esperienza "casuale" di governo. Perchè non credere che sia in grado di "replicare" a livello nazionale ciò che Pisapia, Doria, Vendola, fanno a livello locale. Coraggio Giuliano, proviamo a crederci

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  4. Bisogna ricordare che Cassina non docet, in questo caso ahimè. C'è stato un signore che s'è inventato una sua storia giustizialista per fare cadere la giunta Ginzaglio SEI MESI PRIMA DELLA SUA NATURALE SCADENZA (ma c'è qualcuno che mi sappia dire a che punto stiamo con le carte della giustizia?). Questo signore seguìto da altri, ormai totalmente spariti dalla scena politica cassinese, aveva già pronto il suo partitello/movimento personale. Questa è la nuda verità. Poi di antipatizzanti del Pd come l'amico Sassaroli il web è pieno. Io non dico che è sempre colpa nostra se ce ne sono così tanti. La storia politica italiana è davanti ai nostri occhi, chi vuole e ha il cuore onesto, ha tutto l'agio per poterla leggere senza astio e inimicizia nei confronti del Pd, unico e solo bersaglio talora di questi sentimenti...

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  5. A qualcuno, pare, non piacciono le critiche.
    Si continui pure così, il nostro paese, non il PD, il PDL o qualsiasi altro partito/movimento, il nostro paese se ne andrà a ramengo. L'importante è non disturbare i manovratori.
    Se davvero non avessi a cuore il destino del PD non credo che starei a preoccuparmi della fine che potrebbe fare, anzi, forse gioirei di una fine ingloriosa. Ma la cosa più importante, per quanto mi riguarda, è il rispetto delle altrui idee, qualunque esse siano. Le primarie sono di partito non di coalizione o sarebbe meglio dire di colazione. Bersani o qualcun altro cerchi di spiegare al volgo come potranno mai riuscire a governare i soli PD-SEL, o alla fine ci vogliamo attaccare anche IDV?! E come si farà a far stare insieme le diverse anime senza fare la fine ingloriosa del Prodi/Bertinotti/Mastella? Per vincere le elezioni ed avere qualche possibilità di governare, forse, sarebbe necessario aumentare il numero degli elettori pro PD e non far scappare quelli che, già oggi, non simpatizzano per le idee di Vendola. Si faranno le primarie, caduto il programma antiberlusconi, si è avuto sentore di uno straccio di programma? No! Ah già, non se ne è parlato altrimenti il nemico ce lo copia. E gli elettori di sinistra sceglieranno a scatola chiusa, per fede come hanno sempre fatto. I numeri acchiappati per fede non sono sufficienti come non lo sono mai stati. Finché si raccolgono applausi ai congressi e ai convegni dove sono presenti solamente i tesserati e/o simpatizzanti, alla fine si raccoglieranno solamente tante illusioni e chi crede ancora nella sinistra, in una sinistra moderata e di governo, è stufo delle illusioni. Nei partiti, i partiti di oggi, è ora di cominciare a ragionare in funzione dei bisogni dei cittadini che, guarda caso, il più delle volte o quasi mai non coincide con le esigenze di bottega. Il sindacato deve fare la sua strada di sindacato senza guardare o appoggiarsi al partito; il partito deve fare altrettanto la sua strada senza guardare il sindacato. Domanda, retorica ovviamente, guardiamo fuori dai nostri confini, solo noi furbi in un mondo di stupidi? Non c'è forse da cambiare il nostro modo di fare/rapportarci alla politica? Un piccolo esempio, una parte dei cittadini è contraria al tunnel cassinese? Bene, perché invece dei convegni non si raccolgono firme per un referendum cittadino?
    Giuliano Sassaroli

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  6. Sarebbe una contraddizione in termini aprire un blog, che NON modera e NON censura gli interventi (come fanno pressoché tutti i blog in Rete) ed essere tacciati di insofferenza alle critiche. Ce le aspettavamo, ma siamo qui. Una cosa da tenere presente: questo blog, giova ripeterlo, è redatto da iscritti e simpatizzanti al PD. Certo ci scrive anche qualche figura istituzionale del PD cassinese, ma non ne ha il controllo... E' un blog aperto a tutti, come sta accadendo. Personalmente non posso che compiacermi che anche attraverso questa semplice finestra i cittadini cassinesi e no si affaccino a scrutare le cose che accadono all'interno della nostra realtà.

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  7. Pare che il "me la canto e me la suono" sia uno sport abbastanza diffuso. Ebbene, nella mia vita ho cercato di non portare mai il cervello all'ammasso e nemmeno al consorzio agrario; ho sempre cercato di ragionare con la mia testa, anche sbagliando.
    Ma quando ci si chiude in se stessi dicendosi oh come siamo bravi, non si va molto lontani.
    Bene, così come sono entrato saluto e me ne esco.
    Giuliano Sassaroli

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    1. Era nell'aria, caro amico. S'era capito che cercavi di scorticare le parole per fare il beau geste dell'abbandono...

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    2. Mi hai smascherato,bravo; sei l'unico ad esserci riuscito.

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  8. roberto bertolotti10/07/2012 08:33:00 PM

    Ciao Giuliano,
    a me non dispicciano le critiche. Ho riletto gli interventi di tutti e non ci ho trovato "censure". Pur nella diversità delle opinioni abbiamo tutti "nel cuore" la sorte del PD.
    Quanto al referendum sul tunnel, si può fare, ma se anche vincessero i favorevoli il tunnel non si farà mai. Il quesito dovrebbe essere: siete favorevoli al tunnel che vi costerà almeno 25 milioni di euro che tirerete fuori di tasca vostra?
    Naturalmente io esprimo opinioni strettamente personali. Credo che sarà difficile che in Italia ci sia una maggioranza dopo il voto, ma immagino converrai che per avere una maggioranza non ci possiamo mettere con chi per difendere i privilegi di pochi non fa passare una legge anti corruzione ( per quanto monca e minimale)
    Roberto Bertolotti

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  9. Innazitutto voglio ringraziare Giuliano: le critiche non solo non ci dispiacciono, ma le andiamo anche a cercare perche' danno a tutti noi la possibilita' di crescere (in tutti i sensi).

    Le primarie sono assolutamente di coalizione e decideranno la linea del futuro governo: Bersani, Renzi e Vendola esprimono perfettamente le tre anime del centrosinistra. Quella che vincera' attuera' il suo programma.

    Si', perche' il PD e' un partito di sinistra nella definizione che ne da il premio Nobel Paul Krugman: "Credo in una società relativamente egualitaria, supportata da istituzioni che limitano gli eccessi di ricchezza e povertà. Credo nella democrazia, nelle libertà civili e nello Stato di diritto. Tutto questo fa di me un liberal, e ne vado orgoglioso". Liberal e' il modo americano per dire sinistra.

    Per questo il PD si allea con Vendola e non con Casini e al suo interno possono trovare una casa politica socialisti e cattolici, progressisti e ambientalisti, riformatori ed europeisti.

    Voglio anche dire che il PD non e' affatto morto o morente e non ha nessuna mania suicida, a chi dice cosi' lo invito a conoscerlo meglio.

    Infine il programma del PD e' tutt'altro che un segreto, si chiama Carta d'Intenti e contiene tutto quello che c'e' da fare: Carta d'Intenti del Partito Democratico.

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    1. Ma una domanda: oggi nel PD c'è qualcuno che NON vuole rottamare qualcuno?

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    2. Non sono sicuro di aver capito la domanda, ma se ho capito bene la domanda, la risposta e' si'.

      All'interno del PD, che e' una forza democratica nei fatti, c'e' una forte richiesta di cambiamento e di rinnovamento. Cambiamento e rinnovamento che sono gia' in atto, soprattutto a livello regionale e di federazioni provinciali (il caso Lombardia e' esemplare), il nazionale invece e' piu' o meno ancora quello uscito dalla fusione di DS e Margherita.

      Su questo bisogna lavorare. Secondo me all'indomani delle elezioni politiche nazionali bisognerebbe fare un congresso per il rinnovo delle cariche dirigenziali a livello nazionale...

      Nei partiti seri si fa cosi'.

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