lunedì 14 aprile 2014

Una strada tutta in salita

Ora che gli schieramenti si sono delineati, la competizione elettorale per la conquista della maggioranza nel Consiglio Comunale si avvia nel segno della massima incertezza. Il turno elettorale secco e senza rimedio non consente ripensamenti, ognuno gioca per sé, al più cercando di lusingare potenziali elettori dell’altra parte a spostarsi sulla propria ( e qui la personalità del candidato può essere importante). Per come sono andate le cose nel centrosinistra (o centro-sinistra?), il dato politico è una coalizione a formato ridotto rispetto a quanto c’era da aspettarsi solo qualche mese orsono. Il rischio è di andare poco oltre la sommatoria dei consensi alle forze politiche costituenti con l’apporto di un piccolo gruppo civico. Insomma l’operazione storica del ‘Progetto’ che riusciva a mettere insieme persone di varia provenienza (partiti, associazioni, movimenti, e singoli) sulla base di un programma condiviso e di candidati coerenti con esso, si è arenata di fronte a resistenze personali ed ideologiche messe in campo al solo scopo di escludere anziché di includere. Più che la confusione dei livelli di decisione (l’assemblea del Progetto, le riunioni ristrette Progetto-Pd, la delegazione che andava a trattare con la Federazione dS e con il Comitato, il Direttivo del Pd più o meno allargato, le riunioni a tre dei candidati alle primarie, le consultazioni online che accrescevano solo la confusione), l’elemento di fondo che ha indebolito non solo il Progetto/Pd a livello di candidature e di programma, ma che indebolirà ancor più la coalizione che ne è sorta, è stata questa specie di ‘convenzione ad escludendum’ verso tutto ciò che in qualche modo veniva percepito come ‘destra’ (la Lista Civica, il Torrione, tanto per fare nomi), e sorprende che anche i ‘vecchi’ del Progetto l’abbiamo fatta propria senza troppe discussioni (qualche brontolio c’è stato, è vero, ma a che serve se non si traduce in chiara proposta?). Maggio sarà un osso duro, a dispetto delle spallucce che vedo molti fare al solo pronunciare il suo nome. E la strada sarà tutta in salita.        

4 commenti:

  1. Marino, il tuo è tafazzismo puro. Presentare Maggio, il sodale di Zambetti, come un'insidia, seppur schermata da pensosa analisi, non so se sia per te un pericolo davvero inevitabile o per via della tua ormai scoperta tendenza al bastiancontrarismo con punte di sofferta autoflagellazione un pensiero desiderabile. Non capisco la necessità e l'urgenza di questa analisi. Chi ti capisce è bravo, boh!

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  2. Caro Alfio, come al solito non immischiandoti in faccende 'banali' quali le riunioni periodiche del Progetto e tutto preso nell'autocompiacimento dell' 'intellettuale' che guarda dall'alto ciò che fanno gli altri, non ti rendi conto di come vanno le cose e sentenzi grossolanalmente. Salvo poi prendertela additando qualche maligno esterno responsabile dei nostri guai, oppure con qualche 'bastiancontrario', come nelle migliori tradizioni della 'sinistra'. Eppure bastava presenziare alle ultime riunioni del 'Progetto' per rendersi conto del clima di 'sofferta autoflagellazione' che spirava, oppure meditare sul fatto che dalle primarie nessuno sa oltre gli addetti ai lavori che cosa sia questa lista 'Cassina Domani'. In quanto poi all'idea che basti dire 'male' dell'avversario (in questo caso Maggio) per garantirsi la gloriosa strada della vittoria, beh mi sembra molto puerile. Insomma, caro Alfio lascia per un po' da parte i dotti studi libreschi cui sei abitualmente dedito e calati nella realtà. Lo so, è faticoso, compromissorio, a volte irritante, e poi come spiegarsi tutte quelle faccende che non quadrano con le griglie interpretative apprese nei sacri testi? Ma solo allora ti prenderò sul serio.

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  3. Francamente mi sfugge la tua bussola. Da che ti conosco ti vedo con retropensieri giganteschi che alla fine hanno offuscato i tuoi pensieri primari. Ragionare per antitesi va più che bene, salvo che poi la sintesi deve rafforzare la tesi primaria nel ragionamento politico, mentre in te, per obliquità intellettuale che ho definito popolarescamente "tafazzismo" solo la tesi contrapposta. Fai diventare vicina una eventualità più che remota, a che pro? Boh. Quanto a me, lasciami perdere, sia sul serio che per scherzo. Ognuno contribuisce come può (e come sa) alla propria collettività (c'è chi si estranea del tutto). Stai scrivendo dopotutto su un blog ideato e varato da me, ormai due anni fa. Il solipsista come mi dipingi, perso dietro i libri, nel mondo reale non ci scende proprio.

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  4. Visto che fai fatica a seguirmi ti sintetizzo il mio pensiero: avevamo la vittoria in tasca e l'abbiamo messa a rischio per schematismo ideologici. Per oltre quattro anni in Consiglio Comunale si è vista un'opposizione comune alla strampalata giunta D'Amico che ha avuto la sua massima espressione sul Pgt, era fin troppo scontato che si ricomponessero Progetto e Lista Civica. Poi la Sinistra quella tutta d'un pezzo ha dettato l'agenda ad un Pd debole e intimidito con l'assunto che 'la coalizione si sarebbe troppo sbilanciata a destra'. Il Progetto era nato - ed ha vinto per tre tornate consecutive - per mettere insieme non per erigere steccati. Ora è tutto più difficile. Ti basta o devo aggiungere altri elementi?

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