Oggi, 23 aprile 2014, è la Giornata mondiale del libro e del
diritto d'autore. Sappiamo che le statistiche posizionano gli italiani tra i
più scarsi lettori e il pessimismo al seguito tratta il libro come un oggetto
obsoleto di fronte all’avanzata delle tecnologie digitali.
Aggiungiamo al quadro le scelte di marketing di molte e case
editrici che privilegiano una marea di libri usa- e- getta e di “scrittori” che
fanno tutt’altro nella vita e non sono neppure mai stati lettori. Consideriamo magari anche i dati impressionanti sul
cosiddetto “analfabetismo di ritorno” di chi, scarsamente scolarizzato, non è
poi in grado di comprendere neanche un breve testo scritto… Eppure se hai
occasione di spostarti in metropolitana o in treno puoi osservare che sono molte le persone
assorte nella lettura di un libro, oltre a quelle che scorrono tablet e
smartphone… eppure se vai in libreria, fai la coda alla cassa…e le iniziative e
i progetti di promozione del libro riscuotono successo e interesse.
Possiamo allora avere più che un sospetto che una visione
pessimistica e catastrofista sul decadimento del libro e della lettura abbia
funzionato e funzioni tuttora per giustificare l’assenza di politiche culturali
o i tagli sulla cultura per la serie “con la cultura non si mangia”.
Sicuramente dalla cultura non sgorga l’indottrinamento che
alimenta tutti i populismi.
Un libro per sognare
Un
libro per pensare, ridere, piangere…
Un libro per
stare soli con sé stessi
Per
parlarne con gli amici…
Per
riposare..
Un
libro per stare svegli.
Un libro non
solo per leggere
Ma
per toccare, fiutare, guardare le parole
Un
libro per mille ragioni
Quante
sono le mille ragioni per vivere.
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