Succede che il governo tecnico in evidente affanno sul fronte dei tagli si affidi ad altri tecnici: Alesina, Bondi e a quel vecchio marpione di Amato, un politico richiamato alla sua antica funzione di tecnico. Succede che uno di questi tecnici, Alesina, del quale nulla sappiamo circa i risultati del suo recente incarico, spari a palle incatenate sul "Corriere" del 6 giugno contro il "suo" governo. Succede che il ministro Passera non riesca a varare un provvedimento sulla crescita perché quelli della Ragioneria dello Stato d'intesa con il Capo di Gabinetto dell'Economia Fortunato e in sintonia con quella vecchia volpe del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà, facciano squadra ed esercitino in maniera spietata il loro potere d'interdizione (se loro dicono che non c'è copertura a un provvedimento, e possono dirlo solo loro, e non procedono alla sua "bollinatura" nessun Governo può decidere alcunché). Succede insomma nella vecchia Italia degli apparati e delle zone grigie che come nella legge di Nenni dove c'è sempre un puro che ti epura, qui c'è sempre un tecnico di ultima istanza che sequestra e imbavaglia un altro tecnico...
Post-it per quando prenderemo il potere: la riforma degli apparati della pubblica amministrazione (Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Ragioneria Generale dello Stato) sarà necessaria e urgente quanto l'aggressione del debito pubblico... per non far sì che un tecnico soffochi un politico anche quando si presenta in veste di tecnico...
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