Marelli,
GTE, Italtel, Siemens, Nokia, Nokia Siemens Networks, Jabil ... la storia non finisce qui!
Nel bollettino ALAS (Associazione Lavoratori
Anziani Siemens) del 1° dicembre 2003, leggiamo: "E
son già più di 40 anni che c'è Cassina. [ ... ] Svettava verso il cielo un'unica ciminiera, la torre, che non emetteva i fumi dell'industria manifatturiera tradizionale, ma avrebbe portato le antenne, simbolo delle moderne telecomunicazioni. Qui sono stati
vissuti da tecnici e ingegneri, manager e operai 40 anni di evoluzioni tecnologiche molto importanti per il mondo delle telecomunicazioni (TlC) e non solo nazionale. E la presenza della
nostra azienda ha anche influenzato la vita sociale del territorio con l'insorgere di
attività indotte stimolate dalla presenza di questo polo importante di cultura scientifica e di tecnica
manifatturiera avanzata" .
Dalla
Marelli, nacque nel 1964 la GTE telecomunicazioni, con stabilimento a Cassina de' Pecchi. Poi
divenne Siemens, poi Italtel, poi ancora Siemens. Infine, dal 2007 la storica sede della ex GTE insieme con la più recente sede del centro direzionale Redilco (Cassina Plaza) sono parte della
società Nokia Siemens
Networks (NSN, nata dalla fusione del comparto reti di Siemens e di Nokia).
Anche
Nokia era già presente
sul territorio, ma aveva già ridotto notevolmente la propria presenza prima della
fusione con Siemens.
Con NSN è cominciato
il vero declino del sito, a cominciare dalla vendita delle attività manifatturiere a Jabil.
Ora
Jabil ha
chiuso, ha dichiarato
la cessazione delle attività. Ma la fabbrica è presidiata dagli operai
da-luglio. È un esempio di tentativo dei lavoratori di
mantenere in vita la propria attività.
Ha un suo perché: tutto intorno, diciamolo, sta avanzando il deserto industriale. Il panorama sarebbe ancora più desolato senza una ripresa delle attività di quel sito, perché ne sarebbe colpito anche l'indotto.
Ha un suo perché: tutto intorno, diciamolo, sta avanzando il deserto industriale. Il panorama sarebbe ancora più desolato senza una ripresa delle attività di quel sito, perché ne sarebbe colpito anche l'indotto.
I
dipendenti di NSN in Italia sono passati ad oggi da 3000 a 1100, di cui circa 900 a Cassina.
Questi ora vengono progressivamente spostati alla sede di Plaza, nell'ottica di chiusura definitiva dell'area storica.
Ma c'è ben di più: dal 4 maggio scorso il 53% del personale NSN in Italia è in esubero. Una grande realtà industriale rischia di scomparire del tutto dal territorio, un luogo di eccellenza per le TLC mondiali addirittura depredato tramite un'operazione spregiudicata che ha visto NSN cedere i brevetti dei prodotti Microwave sviluppati a Cassina e dichiarare esuberi la maggior parte dei lavoratori del settore.
Questi ora vengono progressivamente spostati alla sede di Plaza, nell'ottica di chiusura definitiva dell'area storica.
Ma c'è ben di più: dal 4 maggio scorso il 53% del personale NSN in Italia è in esubero. Una grande realtà industriale rischia di scomparire del tutto dal territorio, un luogo di eccellenza per le TLC mondiali addirittura depredato tramite un'operazione spregiudicata che ha visto NSN cedere i brevetti dei prodotti Microwave sviluppati a Cassina e dichiarare esuberi la maggior parte dei lavoratori del settore.
Non
possiamo permettere che 50 anni di storia vengano cancellati! La storia non finisce
qui!
Chiediamo alla popolazione di questo territorio di sostenere la lotta dei lavoratori NSN per la
difesa dell'occupazione! C'è da fare tanto: volantini, scioperi, manifestazioni a Roma ....
Chiediamo alla popolazione di questo territorio di sostenere la lotta dei lavoratori NSN per la
difesa dell'occupazione! C'è da fare tanto: volantini, scioperi, manifestazioni a Roma ....
RSU
NSN Cassina De' Pecchi, 5 giugno 2012
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