E' un dibattito tra Stato vaticano e Stato italiano che dura da secoli. L' articolo di Madron non solo è ampiamente condivisibile ma ci rammenta nuovamente come lo Stato italiano sia troppo tollerante nei confronti delle ingerenze vaticane. Confermo che la colpa maggiore è dei nostri politici. Basti ricordare come in passato il prete in confessionale, esortasse a votare DC (sponsor ufficiale della Chiesa). Non mi stancherò mai di ripetere che lo Stato deve essere laico e rappresentare tutti. Invece, ancor di più in tempi di elezioni, c'è la gara a chi è più vicino ai dogmi papali, benchè la maggior parte di loro, nella vita privata, hanno realtà quanto più possibile distanti da queste regole (divorzi, amanti e qualt'altro). Indice purtroppo non solo di calcolo di bottega e ipocrisia, ma anche di non libertà di pensiero. La Chiesa può enunciare tutti dogmi che vuole, per me spesso sbagliati, ma il politico deve sentirsi altrettanto libero di non condividerli. Qualsiasi religione deve aiutare l'essere umano a credere in qualcosa o qualcuno che lo aiuti nei momenti di sofferenza e solitudine. Deve aiutare lo spirito non il corpo. Siamo costretti invece a subire i diktat di una Chiesa ultra terrena in cui la corruzione, la pedofilia e tutte le miserie del mondo sono presenti, anche perchè quel mondo è composto da esseri umani. Se un Dio esiste non può essere rappresentato dalla Chiesa e i suoi sfarzi. Il Papa in Italia non dovrebbe rilanciare sempre i suoi strali su aborto, divorzio e altro che sono leggi dello Stato. Ci indigniamo tanto nei confronti di dogmi di altre religioni ma non ci rendiamo conto che, senza lapidare fisicamente le donne, la chiesa cattolica fa altrettanto a parole e spesso " le parole sono come pietre". Come già scritto su Alemanno e i fanatici pro vita, la libertà di scelte dolorose, deve essere sacra e inviolabile e chi non la condivide, non si deve permettere di abrogarla per legge. Antonietta
E' un dibattito tra Stato vaticano e Stato italiano che dura da secoli.
RispondiEliminaL' articolo di Madron non solo è ampiamente condivisibile ma ci rammenta nuovamente come lo Stato italiano sia troppo tollerante nei confronti delle ingerenze vaticane.
Confermo che la colpa maggiore è dei nostri politici.
Basti ricordare come in passato il prete in confessionale, esortasse a votare DC (sponsor ufficiale della Chiesa).
Non mi stancherò mai di ripetere che lo Stato deve essere laico e rappresentare tutti. Invece, ancor di più in tempi di elezioni, c'è la gara a chi è più vicino ai dogmi papali, benchè la maggior parte di loro, nella vita privata, hanno realtà quanto più possibile distanti da queste regole (divorzi, amanti e qualt'altro).
Indice purtroppo non solo di calcolo di bottega e ipocrisia, ma anche di non libertà di pensiero. La Chiesa può enunciare tutti dogmi che vuole, per me spesso sbagliati, ma il politico deve sentirsi altrettanto libero di non condividerli.
Qualsiasi religione deve aiutare l'essere umano a credere in qualcosa o qualcuno che lo aiuti nei momenti di sofferenza e solitudine. Deve aiutare lo spirito non il corpo.
Siamo costretti invece a subire i diktat di una Chiesa ultra terrena in cui la corruzione, la pedofilia e tutte le miserie del mondo sono presenti, anche perchè quel mondo è composto da esseri umani.
Se un Dio esiste non può essere rappresentato dalla Chiesa e i suoi sfarzi.
Il Papa in Italia non dovrebbe rilanciare sempre i suoi strali su aborto, divorzio e altro che sono leggi dello Stato.
Ci indigniamo tanto nei confronti di dogmi di altre religioni ma non ci rendiamo conto che, senza lapidare fisicamente le donne, la chiesa cattolica fa altrettanto a parole e spesso " le parole sono come pietre".
Come già scritto su Alemanno e i fanatici pro vita, la libertà di scelte dolorose, deve essere sacra e inviolabile e chi non la condivide, non si deve permettere di abrogarla per legge.
Antonietta