martedì 26 giugno 2012

Quando un congedo si fa testimonianza

Il discorso-testimonianza di Emma Squillaci al CC del 25 giugno 2012 credo che meriti una diffusione più ampia  e un’attenzione più profonda di quelle dovute ad un semplice congedo personale.
Le sue parole sono infatti portatrici di valori che vanno oltre l’opera da Lei prestata nel e per il nostro Comune:  si  pongono come un messaggio alto di cittadinanza, in grado di dare senso all’azione politica del Progetto e in generale alla politica agita con passione e lealtà, dopo che gli anni ci hanno assuefatto a considerare politica solo quella che pratica la convenienza più indecente, l’interesse più personale e settario,  la furbizia più stupida, o l’insulto programmato e sistematico ai partiti di provenienza, come nella migliore tradizione del populismo personalistico nostrano.
Si  tratta di parole dunque che meritano qualche osservazione.
Innanzi tutto sono del tutto trasparenti e scevre da qualsiasi riferimento ostile o polemico contro  chi c’era e verso chi c’è.
Rispetto, riconoscenza, appartenenza ne sono le parole forti.

Appartenenza non ad una parte politica, ma ad una comunità locale tutta, permeabile alla cultura e alle culture.
Riconoscenza come espressione di un onesto rapporto col passato, sostenuto da una memoria di ciò che è stato ricevuto e da chi.
Rispetto verso chiunque lo meriti per il proprio impegno, la serietà e la coerenza con cui lavora.
Infine sono parole di speranza per chi vorrà esserci  e di incoraggiamento per chi ci sarà, non generiche, ma riferite a precise capacità di operare scelte propositive.
Con l’augurio di un futuro ricco di soddisfazioni


Franca

1 commento:

  1. Per chi non lo avesse ascoltato o letto, il discorso è pubblicato sul sito del progetto cassina sant'agata...

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