domenica 30 dicembre 2012

Sui bambini e la Siria

Ho letto l'articolo di Franca Marchesi sulla "guerra incivile" in Siria.       
Nessun altro che abbia qualcosa da dire sui bambini siriani? nessuno che chieda conto ai potenti del loro inattivismo? se non addirittura i veti di Russia e Cina ad ogni intervento in quel paese?

2 commenti:

  1. Guerra incivile. Condivido questo termine da te utilizzato Gigi per descrivere l’orrore che si sta perpetuando in Siria. Anche se, a dir la verità, considero TUTTE le guerre e le violenze incivili. Perché una guerra è sempre incivile, anche quelle che negli anni passati abbiamo avuto il coraggio di definire “giuste” . Se, come ci ricordano Emergency e Gino Strada, il 90% delle vittime di una guerra sono civili, c’è qualcosa che non quadra. Il dato è destinato ad aumentare nel caso siriano, perché come scritto da Franca, in quel paese oggi è in atto una carneficina inaudita tesa a spezzare la debole ribellione che invece in altri paesi del nord Africa è riuscita, facendo scoprire alle popolazioni di quei paesi termini prima sconosciuti come libertà e democrazia. La domanda che si pone Franca è legittima: perché nessuno reagisce? O meglio, perché le reazioni internazionali sono deboli e forse impaurite dai legami che la Siria ha con paesi quali Russia e Cina? Io ricordo che anche l’Iraq di Saddam era legato alla Russia e alla Cina, eppure li si è intervenuti militarmente, anche in assenza di carneficine o pericoli imminenti per l’occidente. Forse in Siria non esistono interessi economici forti, è l’unica risposta che riesco a darmi. E quindi Franca si, è come dici tu, esistono diritti umani di serie A e purtroppo anche di serie B. E' un’amara constatazione. E' sempre il dio denaro a fare la differenza, sempre.

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    1. Certo che TUTTE le guerre, come metodo per la risoluzione di controversie sono incivili, per definizione. Tuttavia sono il mezzo più antico del mondo e speriamo solo di non vederne più, almeno a livello internazionale mondiale, anche perchè la prosssima, consentimi un minimo di catastrofismo, potrebbe essere l'ultima. Le guerre civili, si sa, sono fra gruppi di uno stesso stato o nazione e sono più crudeli delle altre poichè sono combattute fra "fratelli". Questa però mi pare che le superi tutte: com'è pensabile che dall'alto del cielo aviogetti sgancino bombe su file di civili e bambini in attesa di comprare un po' di pane, massacrandone a centinaie se non migliaia? E com'è possibile che, al giorno d'oggi, nei vari stati le masse non scendano in piazza per denunciare queste stragi di inermi, come avveniva solo qualche decennio fa? Perchè non si interviene come in Iraq o in Libia anche solo per creare una non fly zone? Forse perchè questo è un periodo di debolezza, economica soprattutto, degli USA? non dimentichiamo che buona parte del debito pubblico USA è in mano alla Cina. Io penso che dovrebbe sorgere, spontaneamente, un movimento popolare mondiale per denunciare in ogni dove questo efferato eccidio; come sta avvenendo in India ove milioni, di donne soprattutto, stanno scedendo nelle piazze per denunciare un altro incredibile delitto, nemmeno degno dei più feroci animali.

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