04/12
h 24,00: gli exit poll diffusi sui canali Sky rendono via via più
chiara la vittoria dei No.
05/12
h 03,00: fine ufficiale dello spoglio, il Viminale diffonde i dati
ufficiale: 55% al No, 45% al Sì, dei voti validamente espressi in
territorio nazionale (i voti degli italiani all’estero sono
cancellati, e bollati col marchio di esterofilia).
05/12
h 07,00: Salvini convoca i suoi davanti a Palazzo Chigi; la marmaglia
si presenta subito armata di bastoni e di forconi e, ululante, sfonda
il cordone di sicurezza, fatto di scarsi agenti, per irrompere tra le
stanze alla ricerca di Renzi e della Boschi; c’è chi baldanzoso
agita un cappio di robusta corda di canapa e chi urina sui tricolori.
05/12
h 07,00: In contemporanea la neomamma Meloni guida un drappello di
facinorosi al grido di eja eja alalà all’assalto del Quirinale;
anche qui le guardie spaurite se la danno a gambe e il Presidente si
rifugia nella cappella, dove, intento nella preghiera, viene
acciuffato nelle bianche chiome e trascinato fuori (più tardi si
vedrà affiorare dal Tevere).
05/12
h 7,00-12,00: In diretta su Sky vengono trasmesse scene truculente di
squadristi che assaltano le sedi della Tv di stato e dei giornali (si
salvano solo Il Giornale e La Verità , versione italiana della
Pravda, oltre al Fatto Quotidiano per tanto onore che ha recato alla
causa); picchi di audience come per le migliori serie crime
americane.
05/12
h 12,00: a reti unificate un Salvini schiumante annuncia che la
Costituzione è abrogata (la sua difesa nel referendum è stata tutta
una sceneggiata per acchiappare nella rete gli allocchi, testuali
parole), il nuovo Capo dello Stato al posto dell’inetto Mattarella
sarà un frastornato Berlusconi ,o, in alternativa, un suo sosia; in
quanto a lui Salvini, gli spetta il grave compito di guidare un
governo che metta finalmente in riga l’Italia (in sottofondo grasse
risate e brindisi).
05/12
h 16,00: dopo la pennichella riappare Salvini, ebbro di tanta gloria,
per annunciare l’appoggio di Grillo, e dei suoi soldatini, al nuovo
corso della politica (ad eja eja allalà si aggiungerà ‘a morte la
casta!’); la sua luogotenente Meloni annuncia i primi
provvedimenti: una taglia di una tonnellata di mortadella su Renzi e
Boschi vivi o morti; scioglimento, con requisizione di tutti beni,
dei partiti che hanno sostenuto il Sì al referendum; sostituzione
immediata dell’Euro con i sesterzi, ordine di bombardare a vista i
barconi che si dirigono verso le coste, coprifuoco per tutti i
migranti regolari o non regolari fino a nuovo ordine.
05/12
h 19,00: a reti unificate un fantoccio in divisa verde (Salvini era
diversamente occupato, si dice ad Arcore) dichiara l’Italia
ufficialmente defunta: il Sud verrà consegnato brevi manu alle
organizzazioni criminali che si dimostrino radicate sul territorio e
accettino di conferire al Nord un pizzo pari al 20% dei loro
proventi; il Centro torna al papato, ma non a quello di Begoglio,
sbrigativamente messo da parte come ‘progressista’, ma alla
rediviva papessa (come in una fase del medioevo) donna Giorgia
Meloni, che così corona il suo sogno di farsi Uomo; il Nord, ricco e
prosperoso, tanto da permettersi di circondarsi da reticolati alti
una cinquantina di metri, sarà denominato Repubblica della Padania,
e godrà di un rapporto speciale con la Russia di Putin, tanto che
già si parla di un tubo di 15 mt di diametro che colleghi
direttamente Gallarate con Vladivostok, dove far passare petrolio,
gas, pelli d’orso e trucioli di betulle.
05/12
h 21,00: il neoministro dell’interno, un energumeno di nome Attila,
tatuato di croci runiche e svastiche, dichiara a Sky che chiunque non
si dimostri fedele alle nuove autorità verrà passato immediatamente
per le armi; quelli freddini verranno invece assegnati per un periodo
di rieducazione ai campi allestiti per l’occorrenza nei campi
flegrei; qui kapò palestrati agli ordini del caporale Maximo,
faranno del loro meglio per raddrizzare i riottosi e per portarli
sulla retta via; strumento fondamentale di rieducazione sarà il
libretto color fucsia di Kim Jong-II.
06/12
h 7,00: si sparge la notizia che Renzi e Boschi si siano rifugiati
nell’ambasciata cinese, immediate proteste formali verso Pechino,
minacciata di invasione se non rilascerà i due fuggitivi; i primi
manifestanti davanti all’ambasciata vengono schiaffeggiati da
15.000 cinesi usciti da chissà dove (alcuni avanzeranno l’ipotesi
di un cunicolo interrato scavato tra Pechino e Roma); la protesta si
placa immediatamente. I professoroni del No, ignari di tutto, vengono
acciuffati uno per uno e, spinti sopra un furgone, finiranno le loro
conferenze a Villa Quiete sul lago Maggiore, ribattezzata per
l’occasione in ‘Stai Sereno per il resto dei tuoi giorni’.
06/12
e giorni a seguire: la sinistrasinistra si ritira in conclave, a
porte rigorosamente chiuse, in quel di Assago, per discutere di ‘che
cosa abbiamo fatto per provocare tutto questo’, ‘che cosa avremmo
potuto fare per evitarlo’, ‘se è tutta colpa di Renzi e non
anche della Boschi’, e ‘se tutto ciò non sia in fin dei conti il
prodromo del sol dell’avvenire’; la minoranza dem prova ad
aggiungere il tema ‘non è che abbiamo fatto il lavoro sporco della
destra?’, subito subissata da fischi, pernacchie e sputi, e,
soddisfatta dell’esibizione, si ritira in buon ordine. Dopo mesi di
attesa alcuni coraggiosi, se mossi da pietà o da insana curiositÃ
lo diranno i posteri, riusciranno a forzare i portoni e a scorgere
l’interno disseminato da alcune migliaia di mummie rinsecchite e
spigolose come lo stoccafisso, consunte da troppa discussione
sentenzierà il medico legale.
07/12
e giorni a seguire: volantini in A5, con tricolore a margine,
inneggiati alla libertà , alla ragione e al buon vivere, irrompono
sulle piazze delle città scatenando un moto di gioia contagioso,
contro il quale nulla possono i pretoriani del nuovo ordine. La
Resistenza è cominciata, ed è irresistibile.
AVVERTENZE
PER L’USO DEL PRESENTE: ogni riferimento a persone o a fatti reali
è puramente casuale, da evitare a stomaco vuoto e prima di ogni
rapporto. Può causare dipendenza e tristezza se riletto più volte,
ilarità se preso una sola volta al giorno.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo blog non è moderato. Si raccomanda perciò un'adozione civile di modi e di toni.