martedì 19 febbraio 2013

Corse clandestine -cronaca del 18 febbraio dall'Ippodromo



Corsa dopo corsa, Fan Idole inizia ad avere una certezza: la scuderia Bien Comun è ormai in netto vantaggio ma se nella Manche de la Chambre la vittoria è sicura in quella de le Senat il rischio è di trovarsi con un podio poco definito. L'ultimo trotto clandestino nel modernissimo Ippodromo di Spinol conferma questa sensazione e rilanci dubbi pesanti sulla reale forma di Varenne.

Oggi si è corso davanti a duemila spettatori ed è finita più o meno come l'altra volta. I cavalli iniziano ad avere una forma molto prossima a quella definitiva e non ci dovrebbero essere grandi sorprese al Gp di domenica e lunedì. La scuderia Bien Comun finisce davanti a tutti con un tempo complessivo di 32,7 secondi: a guidare il gruppo ci pensa Fan Idole in un eccellente 27,3''. Dietro trotta rapido Gebrazac che con i suoi 4,7'' migliora di poco le ultime prestazioni registrate sul miglio. Central Democratique e Fan de le Garofan chiudono a 0,3'' ciascuno e rafforzano il vantaggio della scuderia che parte da sinistra.
Distanziati di 3,4 secondi arrivano gli azzurri di Maison Liberté. Con il loro 29,3 chiudono secondi e vanificano una rimonta che fino a poche settimane fa sembrava possibile. Varenne è stanco e non va oltre i 17,7 secondi, uno dei tempi più bassi registrati nelle corse clandestine di questi giorni. Sul rettilineo finale al fantino Burlesque non è riuscito l'azzardo del sorpasso e ha dovuto così accontentarsi di rendere meno netta la vittoria di Pier le Smacchiateur. Riprende quota il nordico Groom de Bootz: con 5,3 secondi e trainato soprattutto dai tifosi lombardi dimostra di avere da qui a domenica ancora qualche margine di miglioramento. Chiudono il gruppo Freres Tricolor a 3,2 secondi e il destrorso Hirosaka a 2,7.
Dietro di lui, su questo tracciato, va sempre molto bene Petit Jean e il suo Non aux Declin: 5,7'' per lui, stesso tempo del guatemalteco Galopin du Zacapa. Mancano il tempo qualificazione tutti gli altri, ma questo già si sapeva.


Nel mezzo della pista continua il declino di Ipson de la Boccon: le sue scuderie rimangono inchiodate ad un tempo poco brillante. Con 11,4 secondi complessivi i tre cavalli bianchi si fanno superare anche dal cinque volte stellato Igor Brick. Mario de le Montaigne porta il suo destriero a 7,3 secondi, ma a preoccupare sono la lentezza dello scudocrociato Ipson de Mormal (3,2 secondi) e del derelitto Ipson de Tullien fermo ai nove decimi di secondo. Igor Brick è in splendida forma: corre il miglio in 13 secondi e mezzo e si dimostra capace di uno sprint di rilievo anche nel finale: non è impossibile cresca ancora da qui a domenica.

7 commenti:

  1. Alfio, non ho capito bene per cosa si e' corso, e' stato un Grand Prix che assegna il titolo italiano o solo il titolo lombardo?

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  2. Il titolo italiano, per il titolo lombardo bisogna seguire la corsa del Grand Prix de le Pirellon dove l'ultima corsa del 12 febbraio vede sfrecciare sul traguardo per primo il cavallo civico Fan Ambrosol che ferma il cronometro a 39.1 secondi e viene spinto alla vittoria al fotofinish da molti tifosi di un altro cavallo, Ipson de Albertin che abbandonano il destriero che corre al centro della pista per favorire la vittoria di Fan Ambrosol.

    Al secondo posto arriva il nordico Groom de Maron che con 38.6 secondi si dimostra comunque in discreta forma e lascia intendere che da qui al 24 febbraio ancora tutto può succedere. Terzo, come detto, Ipson de Albertin che chiude in 10.1 e stacca sul rettilineo finale la cinque volte stellata Igor Carcan.
    http://www.notapolitica.it/2013/2/12/manciabressan_grandprix_pirellone.aspx

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  3. Peraltro anche le "Voci del Conclave" dice che le tabelle di Pallio Uccelli attribuiscono un lieve vantaggio al candidato del cardinale di Piacenza, di rito ambrosiano, che raggiunge i 39,6 cardinali (sì, anche i porporati hanno i decimali), superando così di slancio l’arcivescovo di Varese, il prelato di rito maronita, fermo a 38,6. Soffre, ad appena 12,3, l’ex vescovo di Milano di rito albertino, appoggiato dai cardinali più sobri, mentre la candidata che fa capo all’effervescente camerlengo pentastellato di Genova è data a 7,1 preferenze e il parigrado sostenuto dall’eccentrico ecclesiarca di Mirafiori è a un dignitoso 2,5. http://www.youtrend.it/voci-conclave-votazioni-regionali-lombardia/

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    1. L'ecclesiarca di Mirafiori si chiama anche Petit Jean (Giannino in torinese), ma pare che si stia dimettendo per una storia di falsi diplomi a Chicago e tutto entra in maniera sospetta in discussione...)

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  4. Allora domani alle 15.00 a Gorgonzola andiamo a conscere il favorito alla Presidenza della Regione Lombardia: www.pdcassina.it/art.asp?an=550

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  5. Comunque all'ippica preferisco la Formula 1 (http://www.sondaggibidimedia.com/2013/02/corse-clandestina-nel-bidiring-madame.html)

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  6. Ancora meglio con l'automobilismo. Speriamo bene!

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