lunedì 17 febbraio 2014

Segnali preoccupanti


Poco più di 24000 lombardi hanno votato alle Primarie di ieri, solo 23 cassinesi. Per la cronaca ha vinto Alessandro Alfieri con il 57% circa delle preferenze, che per le regole che ci siamo dati risulta essere il neo Segretario, senza congresso, senza discussione nei circoli e vista la scarsissima partecipazione, senza (forse) una legittimazione.
Vi rimando al link http://www.pdcassina.it/votazioni-segretario-regionale-del-pd/ per il dettaglio del risultato.


Ora, le domande su questo semi fallimento si sprecano:
Candidati sconosciuti? pochissima informazione sui media? disinteresse e allontanamento dalla politica? segnale di disagio verso le scelte nazionali del Partito?

Leggo ora che, secondo i primi dati, il candidato del centrosinistra in Sardegna è in vantaggio di 9 punti sul rivale. Buona, anzi ottima notizia, li sa partiva da una situazione ribaltata. Ma nonostante questo vantaggio (incrociamo le dita) si è registrata nel turno amministrativo sardo una scarsa affluenza al voto, solo il 50% degli aventi diritto si è recato alle urne. 
Segnali negativi, segnali che mi preoccupano in vista dei prossimi fondamentali appuntamenti, anche e sopratutto a livello locale. 


10 commenti:

  1. I motivi possono essere tanti e anche tutti a sfavore della partecipazione. Ma fondamentalmente ritengo, e già l'ho accennato in altra occasione, le primarie sono uno strumento utile di democrazia diretta ma, come per i referendum, vanno utilizzati con granum salis: vanno bene se ci sono in ballo questioni importanti (candidatura a premier, a segretario, a sindaco) sulle quali l'attenzione dell'opinione pubblica è forte, ma a chi importa quale sarà il segretario regionale del partito, se non a uno sparuto gruppetto di militanti 'fedeli'? Le persone partecipano se pensano che in qualche modo le scelte di determinati candidati anziché di altri possano incidere sulla loro vita. Altrimenti -e giustamente- stanno a casa. E poi non bisogna abusarne, e così dicasi per le elezioni a livello nazionale o regionale, il votare almeno una volta all'anno non è segno di democrazia, semmai di confusione.

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  2. Anche io, che pure non sono "tenero" con Renzi non credo che le scelte politiche nazionali abbiano qualcosa a che fare con la scarsa partecipazione. Il problema è che pensare di votare tramite primarie aperte a tutti per l'elezione di un dirigente locale ( anche se regionale) è una follia. A mala pena conoscevo i candidati io ( anzi ne conoscevo solo uno, per il quale non ho nemmeno votato) .
    Quindi ritorniamo con i piedi sulla terra. Già è folle far votare a tutti il segretario nazionale ( continuo a non conoscere nessuna associazione o partito che per eleggere i suoi dirigenti chiami i non iscritti a votare) figuriamoci i quadri intermedi.
    Spero che questo dato ci faccia tornare con i piedi sulla terra.
    Sull'uso poi delle primarie" aperte" per l'elezione del Segretario servite a "legittimare" l'incarico di candidato Presidente del Consiglio mantengo tutte le mie riserve ed i dubbi sul perchè si sia scelta quella strada....Ma adesso non è il caso di polemizzare, dobbiamo sperare che il "PD salvi l'Italia", sperando senza distruggersi.

    Roberto

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    1. Sono quasi d'accordo con tutto quello che scrivi, Rob, anche se credo che Renzi se ne impippi altamente del tuo non essere "tenero". Secondo me la gente ha ormai capito che i partiti non sono in grado di cambiare nulla, visto che le stesse cose le andiamo ripetendo ormai da 10 anni a questa parte senza che nulla cambi.E chi se non i partiti, visto che solo loro c'erano a governare con i loro splendidi rappresenti, sono i principali responsabili di questo disastro in cui siamo? E il disastro è che questa gente altro non fa che produrre il nulla, alzando solo fumo. Ora che il PD possa salvare l'Italia ne dubito fortemente visto che è dai tempi del governo Monti che voi ci siete dentro in pieno e nulla avete combinato se non raccontare ogni volta le stesse cose. Ora aspettiamo l'ennesima farsa, quella di Renzi che ha già avuto modo di dimostrare di essere un vecchio di questa vecchia politica; dire una cosa e farne un'altra. D'altro canto chi dirà di no a laut stipendi garantiti fino al 2018?

      Giacomo

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    2. Caro Giacomo,
      con il governo Monti l'Italia si è salvata....certo non c'è la controprova che saremmo finiti nel baratro...ma sono contento di non essere "andato a vedere le carte".
      I paesi che sono sprofondati hanno distrutto famiglie, single e generazioni.
      Vogliamo provarci con Grillo?
      Scusami ma ho la speranza che prima di quel momento persino uno come Renzi che non ho votato, sarebbe ..."che è meglio".
      Rob

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  3. In tre milioni hanno partecipato alle primarie di dicembre. Avevano votato per il segretario PD e invece si trovano un nuovo PdC incaricato, erano tutti felici del Silvio defenestrato e invece diventa Padre Costituente, è stato interdetto dai pubblici uffici, invece Lui passa davanti ai Corazzieri che invece di arrestarlo sono costretti a fargli un gran saluto, poi addirittura sale le scale e incontra il PdR per la formazione del nuovo governo. Governo con la medesima maggioranza ma con un Berlusconi tirato a lucido e pronto ad appoggiare in qualche modo il nuovo esecutivo, contaminandolo, se già non lo era. Il tutto partorito FUORI dalle sedi istituzionali. Poi ci si meraviglia della bassa partecipazione alle ultime primarie, ci si arrovella se ci devono essere primarie aperte oppure no. Si cantono lodi per la vittoria in Sardegna non capendo che ha vinto chi ha perso di meno, una competizione a ritroso, col 15% (48% in totale) in meno di elettori, con tutti i partiti che hanno perso voti rispetto a tutte le altre competizioni elettorali. Le primarie dell'8 dicembre era l'ultima chance che gli elettori e simpatizzanti offrivano al PD. Il partito non l'ha capito, da quì un errore tira l'altro. Il tutto è stato fatto in buona fede? Oppure pianificato con miticolosa consapevolezza? Ognuno la pensi come vuole, siamo ancora in democrazia. Forse.

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    1. Va bene Sabino,potresti anche avere ragione, in parte. Ma, a parte il criticare, è un diritto, tu cosa proponi?

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    2. Domanda ricorrente e scontata che andrebbe posta a coloro che di questa situazione sono responsabili. Sono pagati da noi e probabilmente tu li hai votati. Devono rendere conto di quello che fanno, almeno ai propri iscritti e simpatizzanti. O no?

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    3. Ecco la vera questione Sabino; qualcuno questi imbecilli li ha votati. Non votiamoli più, facciamo in modo che si votino fra di loro e poi faranno la conta; il 37% di niente è niente. Se la nullità è in grado di rigenerarsi è perchè qualcuno continua a perpretare gli stessi riti quasi senza accorgersene; ma visto il crescente peso della non partecipazione (in Sardegna 1 su 2 non è nemmeno andato a votare) e dell'antipolitica (definizione cara a questi professionisti del nulla) forse qualcosa sta cambiando. Ma vi vedete gli Speranza e i Boccia andare a lavorare?

      Giacomo

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    4. Caro Sabino,
      la non partecipazione dei cittadini è lo specchio dei 5 stelle.
      Loro non partecipano, quando va bene insultano. In realtà non hanno niente da proporre perchè se proponessero qualcosa scoprirebbero di avere 11 opinioni diverse fra 10 partecipanti (ammesso e non concesso che capiscano la domanda). Quindi che dire.... noi "comunisti sovietici, come me..anche se il massimo delle mia conoscenza politica si ferma al Po" ci stiamo americanizzando. Obama in quanti lo hanno eletto? La colpa è di chi (deluso) non va a votare. Se quando vota tanto non serve a niente perchè votare (domanda aperta a tutti dal PD a Grillo).
      Forse anzichè accusarci di tutto lo scibile umano..sarebbe ora di parlarsi, senza paura....
      Ciao Roberto

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  4. Roberto, chi ha votato M5* e non partecipa a nulla, ha sbagliato a votarlo. Il fatto che non propongono nulla denota la tua scarsa informazione in merito. Non capiscano le domande? Beh, calcola che erano classificati come antipolitici e inesperti, adesso invece hanno paura di loro e si coalizzano per combatterli. Tanta tristezza per un "comunista sovietico" sopportare dal suo partito alleanze invereconde e assurde.

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