...regole su
misura per lui
Ma non era lui quello
che aveva chiesto a Bersani di fare le primarie perché era errata la norma
dello Statuto del PD che prevedeva che il Segretario fosse anche Candidato Premier?
Le norme le hanno
cambiate
Ora bisogna – secondo
Renzi – cambiarle nuovamente e prevedere che il Segretario sia il Candidato
Premier.
Allora non era la norma
che non andava bene!
Una buona ragione per
cui non lo voterò.
Roberto
Bertolotti
Come al solito la discussione verte su questo o quel nome e non sul progetto che intendiamo percorrere. Questa non e' una buona cosa.
RispondiEliminaLa discussione sullo Statuto del PD e dei possibili effetti delle diverse interpretazioni o formulazioni mi sembra piuttosto peregrina, e di scarso interesse pubblico se non per i maggiorenti del partito che pensano di trarne vantaggi per sé e per i propri gruppi di supporter nella contesa senza esclusione di colpi per il controllo dell’apparato. Ma fingiamo per un momento che sia una cosa seria. Ebbene, lo Statuto dice chiaramente che “Il Partito Democratico affida alla partecipazione di tutte le sue elettrici e di tutti i suoi elettori le decisioni fondamentali che riguardano l’indirizzo politico, l’elezione delle più importanti cariche interne, la scelta delle candidature per le principali cariche istituzionali”.Quindi tutte le discussioni su cui si dilungano giornali e media da giorni su primarie aperte/chiuse e segretario/candidato premier cadono rovinosamente nel ridicolo, come coloro che le alimentano. E’ vero che più avanti nello stesso Statuto si recita che “Qualora il Partito Democratico aderisca a primarie di coalizione per la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri è ammessa, tra gli iscritti del Partito Democratico, la sola candidatura del Segretario nazionale”, in palese contraddizione con l’assunto precedente, tant’è che si pose rimedio nell’ottobre 2012 con la “ Norma di sospensione transitoria dell'articolo 18 comma 8: per le primarie di coalizione per la scelta del candidato alla Presidenza del Consiglio in vista delle elezioni politiche previste nella primavera del 2013, in deroga al comma 8 art. 18 dello Statuto del PD, fermo restando la candidatura del Segretario nazionale prevista dall’articolo 3 comma 1 dello Statuto, possono essere ammesse anche altre candidature di iscritti al PD.”. Ciò consentì a Renzi di correre alle primarie. Il resto è aria fritta, esercizi di vuota retorica per riempire di senso l’esistenza di correnti, conventicole e fondazioni che temono la loro messa in liquidazione.
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