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Il cenotafio di Dante in Santa Croce a Firenze. La tomba di Dante si trova a Ravenna. |
Il blog dei democratici di Cassina de' Pecchi. Notizie e opinioni dal piccolo e dal grande mondo.
domenica 30 settembre 2012
Il cenotafio
Adesso tocca al PD
Si vede un gran movimento politico in questi giorni. Normale tran tran della vita politica italiana o qualcos'altro?. Per me c'è uno strano clima che mi affretto a sintetizzare così: molti pensano che il prossimo governo, indipendentemente dai risultati delle elezioni dell'aprile del 2013, non può essere guidato dal PD, il previsto e temuto vincitore di queste elezioni. Sia la verve di Renzi, sia tutti i progetti del cosiddetto Monti bis, sia la polemica sul rinnovamento delle classi dirigenti della politica (ridottosi al solo vertice del PD, non Casini, non Di Pietro, non Berlusconi da altrettanti anni sulla scena) puntano sull'identico e convergente obiettivo: impedire al PD il governo del Paese. E invece no: fa bene Bersani a tenere il punto. Adesso è il turno del PD!
Champagne!
Giorno 29 settembre abbiamo raggiunto 10.000 visualizzazioni. Considerando che il blog è attivo sostanzialmente da maggio, e, tenuto conto del periodo estivo cui è andato incontro, mi sembra un importante traguardo!!!
mercoledì 26 settembre 2012
Il calcio d'avvio dell'anno scolastico
(…)il Lazio avrebbe diritto a 1.900 docenti in più Accade a Roma in questi giorni. Numerosi alunni disabili hanno iniziato la scuola senza docenti di sostegno (…) Teoricamente dovrebbe esserci un docente ogni due alunni disabili. La media nazionale nel 2011-12 è stata di un docente ogni 2,03 alunni, sostanzialmente in linea con quanto prevede la legge (Finanziaria 2008). Ma, come per i polli di Trilussa, mentre la media nazionale è conforme alla legge, quella di molti territori proprio no: vi sono regioni con tanti docenti di sostegno (dove quindi il rapporto è inferiore a uno ogni due), e regioni con pochi docenti di sostegno (dove in media ogni docente deve seguire più di 2 alunni disabili).
(…) Il Lazio (e Roma in particolare) è uno di quei territori che a tutt’oggi non ha avuto ancora la quantità di posti di sostegno che gli spetterebbe in base al rapporto uno a due, perché ha uno dei rapporti più elevati in assoluto (2,45 anziché il 2,03 della media nazionale). L’anno scorso (ma la situazione di oggi non dovrebbe essere molto diversa) con 23.196 alunni disabili il Lazio ha avuto assegnati 9.464 docenti di sostegno (rapporto 2,45), ma con il rapporto 2,03 avrebbe avuto diritto a 11.400 docenti, cioè 1.936 in più! (…)
In Campania, dove il rapporto è di 1,72, ci sono 2.024 docenti in più per allinearsi al rapporto medio nazionale di uno a due. In Puglia (rapporto 1,69) ce ne sono 1.398 in più, in Sicilia (rapporto 1,80) 1.357 in più. Sul fronte opposto peggio del Lazio sta la Lombardia (anch’essa ferma ad un rapporto di 2,45) che avrebbe diritto ad avere 2.596 posti in più; il Veneto 723… Le famiglie laziali, lombarde, venete che restano senza docente di sostegno o che lo devono condividere con più alunni del previsto, lo sanno? Potrebbero chiederne conto al Miur.
*******
Ve lo immaginate il campionato di calcio che comincia con squadre incomplete, in attesa che i titolari definiscano il contratto, utilizzando per le prime partite i ragazzi della primavera? Oppure prive del portiere titolare e di quello in seconda, costrette a mettere in porta un ragazzino non tesserato o il raccattapalle? Non l’immaginate. Ve l’immaginate una squadra che scende in campo per le prime partite soltanto con dieci giocatori, senza nessuna riserva in panchina e con la speranza che nessuno si acciacchi e finisca in infermeria? E con il coach, il mister, che, mentre chiede comprensione ai tifosi, tempesta di telefonate i dirigenti della società per avere i rinforzi per la squadra ancora a ranghi incompleti?
Non l’immaginate, vero? No. Non riuscite certamente a immaginare una disgrazia del genere, da incubo per milioni di tifosi.
Vita, festa per pochi inferno per molti
Che la vita fosse una festa per pochi e un inferno per
molti, ce l'aveva detto don Lisander (nel cap. XXII, Promessi Sposi., ma la citazione
esatta è: "La vita non è già destinata a essere una festa per pochi e un
peso per molti, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto»,
aspetta e spera). Solo che la festa fino
a ora ognuno di noi se l'è immaginata in alto mentre l'inferno in basso. Oggi accade
che neanche questa cosmologia morale funzioni più di tanto. Spesso l'inferno è
in torri alte e piene di vento ove si rinserrano poveri disperati in tema di
perdita di lavoro, mentre la festa perlopiù avviene nei bassi (cantine
attrezzate a discoteche) o nella morale bassa di chi trova divertente mettersi
una testa di porco in testa.
martedì 25 settembre 2012
No al PGT della giunta di centro destra
Circolo Fiorella Ghilardotti
Via Roma, 81- 20060
Cassina de’ Pecchi MI
|
No al pgt
della giunta di centro destra perché:
1.
è un libro dei sogni
2.
è frutto di miopia politica
3.
fa credere che in Comune entreranno cento milioni di
euro, per opere pubbliche
4.
prevede un enorme consumo di suolo
5.
tende a nascondere il fallimento della giunta di
centro destra
6.
prevede un incremento abitativo oltre i 17.000
abitanti ( il 30% in più di oggi)
7.“immagina”un tunnel che costerà oltre
25 milioni di euro ed i cui lavori dureranno 28 mesi salvo imprevisti (fonte
progettista)
Segui il dibattito e le
nostre proposte su:
Le favole del PGT
Mi capita spesso, per non dire
sempre, quando sento qualcuno parlare, di accostare alcune sue frasi a testi di
canzone o a titoli o frasi celebri dei films.
E’ un modo per “ catalogare” più che le persone ciò che loro dicono.
Ho ascoltato due volte la
presentazione del Sindaco della sua proposta di pgt.
Mi sono venute in mente tante
cose.
La prima in assoluto è stata la
famosa frase del film “ pretty woman”. Ricordate….
Julia Roberts parlava con una sua
amica ( anche lei prostituta) di ciò che le era successo, della meravigliosa
storia d’amore che stava vivendo con un miliardario, bellissimo e libero. Si
chiedeva a chi fosse successo una cosa del genere, ma soprattutto a chi “fosse
andata bene” avesse cioè coronato il suo sogno d’amore…
Dopo aver passato in rassegna tutte le storie
conosciute alla sua amica veniva finalmente in mente, si, era successo a “quella grande culo
di Cenerentola”… in una favola appunto.
Questo è stato il primo
“richiamo” che ho fatto ascoltando “ i sogni” del nostro Sindaco.
Poi mi è venuta in mente una
canzone di Francesco
Salvi “ questa macchina qui devi metterla là” che ben fotografava tutti gli
spostamenti di strutture pubbliche previste nel pgt.
Infine avevo pensato anche ad una
vecchia canzone cantata perlopiù da Johnny Dorelli “ carissimo pinocchio”…ma mi sembra giusto
tenere questo riferimento per la fine di questa storia.
Poi finalmente ho avuto
“l’ispirazione”, il libro dei sogni con il quale il Sindaco promette tutto a
tutti “dal cimitero per gli animali”, al paradiso degli ambientalisti alla Milanello de noj
artri, alla piscina olimpionica con trampolino per i tuffi, al teatro per
Gigi Proietti alle scuole ipermoderne, in cui si potrà leggere “viaggio al centro
della terra in versione moderna “ el tunnel”, al bocciodromo nuovo,
alla casa per gli anziani che non debbono camminare per arrivarci ma se la
troveranno sotto casa (sopra il tunnel salvo sprofondamento dello stesso) al
nuovo centro tennis che vedrà allenarsi Flavia Pennetta, alle scuole materne, all’area
feste in cui si potrà festeggiare, ecc.ecc.
Insomma questa sequenza di
progetti, proposte, realizzazioni fa diventare il nostro Sindaco agli occhi di
tutti i cittadini il protagonista assoluto di questo scritto, che mutua il
titolo da un film del mitico Woody Allen. Anche i cittadini di Cassina potranno
dire:
“incontrerai l’uomo dei tuoi
sogni”
Tutti possono contribuire a scrivere il primo
capitolo:”er tunnel”, che sarà pubblicato prossimamente...
Roberto
Roberto
lunedì 24 settembre 2012
Nessuna paura delle primarie ma almeno un po' di regole.
Dopo tante esperienze di elezioni primarie qualche
riflessione va fatta, anche a costo di essere criticati:
- ha senso far votare e tenere validi i loro voti
extracomunitari e persone che non hanno compiuto 18 anni di età, persone
che non voteranno alle elezioni politiche e comunali? A Palermo, ma anche
altrove, hanno votato 800 extracomunitari. La differenza fra il primo ed
il secondo candidato è stata di 150 voti. Se decisivi fossero stati gli
extracomunitari ed i giovani sotto i 18 anni potremmo dire che sono stati
gli elettori palermitani a scegliere il loro candidato sindaco? Non
sarebbe meglio pensare a seggi specifici per extracomunitari e minori di
18 anni che servono a dare voce ed anche a capire gli umori di questi
potenziali futuri elettori, ma non a far decidere loro per la scelta di un
candidato che poi non potranno votare?
- Se partecipano alle elezioni più di 3 candidati
occorre pensare ad un turno di ballottaggio tra i primi 2 arrivati, se nessuno
supera una determinata soglia ( 40 – 45 per cento) al primo turno Un
elettore può preferire un candidato, ma, come male minore ( o meglio
scelta minore) potrebbe optare, al
secondo turno, per un altro in caso il suo non ce la facesse. Naturalmente
i possibili elettori del secondo turno debbono essere solo quelli che
hanno partecipato al primo. Questo metodo consentirebbe a più candidati
dello stesso Partito, non solo PD, di presentarsi senza timore di favorire
qualcun altro
- Renzi sostiene che ha diritto di votare
chiunque, anche chi alle elezioni vere non voterebbe per il PD. Ha senso
tutto ciò? Se Renzi perdesse per pochi voti tutti facilmente riconducibili
all’area di Rifondzione o dell’Idv che poi non si presenteranno con noi
alle politiche cosa direbbe.
- Renzi dice. “gli elettori di centro destra,
delusi da Berlusconi hanno diritto
di votare”. Ora da quali tratti somatici Renzi distingua un elettore
deluso dal centro destra da uno che viene a votare per le primarie del PD
al solo scopo di inquinare il voto non riesco a capirlo. Se un elettore
del centro destra è deluso al punto di votare per il PD, aspetti le
elezioni vere per farlo. ASTENERSI PERDITEMO, scriverei all’ingresso dei
nostri seggi elettorali.
- Se si avrà il doppio turno mi auguro che sia
ammesso a votare solo chi ha votato al primo oppure abbia “giustificato”
per tempo la sua assenza. Evitiamo che al secondo turno arrivino nuovi
elettori “ colpiti da raptus primario”.
- Nelle precedenti primarie gli
elettori consegnavano la loro carta d’identità o la scheda elettorale.
Nessuno si è sentito né schedato, né menomato per questo.
Roberto
domenica 23 settembre 2012
RENZI E PRIMARIE
Renzi vuole vincere le primarie o far perdere le elezioni al centro sinistra?
Purtroppo ho il timore che la seconda opzione stia diventando quasi fattibile.
A parte i complimenti, finalizzati ad altro, del centro-destra, non mi piacciono alcune proposte negative e troppo liberiste che leggo nel suo programma.
Invece di rafforzare il centro sinistra, approfittando anche dello sfascio della destra, sta facendo del suo meglio per rianimarli.
Dovesse vincere Renzi dopo lodi a Marchionne, critiche ai sindacati, esaltazione del mondo della moda da valorizzare (è il campo dove andiamo meglio!), senza focalizzarsi soprattutto su soluzioni per il lavoro (sempre più inesistente), crescita, stipendi, solidarietà ed equità, domanderei all'elettore delle primarie del centro sinistra: ma ci basta solo l'idea di rinnovamento!?
Questo è dovuto al fatto che, nella terribile crisi della politica, è facile per il cittadino stufo, ricordare più facilmente parole come rottamazione, rinnovamento, ricambio generazionale, nuovo...nuovo ...nuovo.
Chi non lo desidera un respiro nuovo, dato che ogni giorno scopriamo continue nefandezze di "speudo-politici" corrotti?
Gli concedo di aver dato una scossa al mondo politico/partitico, come inizialmente Grillo, ma bisognerebbe che i candidati, Renzi su tutti, con questa crisi economica e sociale senza precedenti, passassero di più l'immagine di un supplemento di responsabilità. Così come vorrei, però, che il cittadino avesse la freddezza di capire che molte delle sue proposte non ci aiutano.
Senza esperienza e preparazione, che Bersani ha, per un tale momento non mi basta un giovane, simpatico politico rottamatore. Non lo vedo ancora pronto per il confronto con il ghota mondiale.
Il programma che propone non è proprio come lo vorrebbe l'elettore di centro sinistra e una grossa parte di cittadini. Ma anche qui l'informazione langue.
A differenza di Renzi sono d'accordo con Bersani sulle regole delle primarie, con iscrizione per chi va a votare, altrimenti rischia di venire chiunque, grillini, elettori del PDL, leghisti per sfasare il risultato. Vuole voti dei delusi del centro-destra? Fossero elezioni politiche ci potrebbe anche stare, ma per primarie che scelgano il nostro rappresentante cosa c'entra la destra? Forse ha fatto un pò di confusione o vuole solo vincere per se stesso! Eppure è andato negli USA in questo periodo ma non deve averne compreso a fondo il funzionamento. Non esiste nelle primarie americane che chiunque possa andare a votare per il partito democratico durante le loro primarie (es. Obama e Hillary Clinton) proprio grazie all'iscrizione.
Le nostre primarie sono " in costruzione" e purtroppo ci sono ancora dei punti non ben definiti che permettono queste dichiarazioni o comportamenti non corretti (tempo fa a delle primarie un gruppo di cinesi, fermati, dichiararono di essere stati pagati per votare).
Per il rinnovamento non si prenda il merito anche su piccole scelte dell'avversario! (Bersani e i 3 giovani presentati per sue primarie). E' una vita che Bersani ricorda quanti giovani del PD sono ormai una realtà nella maggior parte degli enti. Renzi si confronti solo sui programmi.
Cerchiamo di non distruggere quell' esiguo vantaggio che il PD ha, per il momento, sugli altri partiti. Sono stufa dei tafazzi al nostro interno!
Invece, come molti fanno notare, queste primarie continuano ad avere più i tratti di un congresso del PD per la segreteria piuttosto che la scelta del possibile capo del nuovo governo.
La vedo, quella di Renzi, più come una sfida per ritagliarsi una forte visibilità senza però una base per un vero cambiamento non solo generazionale ma istituzionale.
In alcuni occasioni, come richiesta per i giovani, ci vorrebbe più meritocrazia e preparazione, ancor di più per chi deve rappresentarci e, forse, chi urla, propone sogni invece di pratiche realtà, verrebbe un pò ridimensionato.
Su questo dobbiamo lavorare e migliorarci tutti, compreso il cittadino.
Antonietta
Sogni e cenere
Occorrerà seguire la questione dell'inceneritore di Parma, perché è analoga a quella del tunnel del nostro Comune. Se si promettono sogni occorre che essi non si trasformino in cenere, altrimenti si tratta di imbonimento, frode elettorale, né più né meno. Pizzarotti e Grillo hanno vinto a Parma su questa parola d'ordine: no all'inceneritore. Tutti sanno che se l'inceneritore non si farà il Comune di Parma dovrà pagare una penale di 17 milioni di euro all'Iren, la società che lo sta costruendo. Questo andava detto ai cittadini. E se è stato detto e i cittadini lo sapevano dovranno prendersi le loro responsabilità quando il Comune che, si dice, viaggia su un miliardo di debiti vedrà assommarsi questo onere aggiuntivo. Non solo in economia, ma anche in politica non dovrebbero esistere pasti gratis.
sabato 22 settembre 2012
Le Regioni e le ruberie
Nel 1993 uscì il libro "La tradizione civica nelle regioni italiane" dello studioso americano Robert Putnam, che segnò una pietra miliare negli studi della scienza politica. Il titolo originale del libro di R.Putnam è "Making Democracy Work" e, nel suo nucleo più profondo, è uno studio sul "rendimento delle istituzioni". Nel discorso di Putnam le Istituzioni funzionano, "rendono", se si radicano su un humus "culturale" fecondo. Da qui il maggior rendimento dell'Istituzione-Regione al Nord Italia - dove gli orientamenti collettivi alla cosa pubblica, fin dal lontano Medio Evo, sono di tipo orizzontale-collettivo-cooperativo-inclusivo, rispetto al Sud dove le mentalità determinano invece comportamenti di tipo verticale-individuale-concorrenziale-esclusivo (familismo amorale, lo chiamava E.Banfield). In altre parole al Nord, secondo Putnam, il comportamento dei cittadini è 'community oriented' e favorisce il funzionamento delle Istituzioni in quanto favoriscono l'associazionismo, ossia la molecola originaria di ogni democrazia, il luogo "mentale" prima che istituzionale in cui i cittadini, spontaneamente sviluppano il massimo dei comportamenti 'community oriented'.
Ora, difronte allo sfascio attuale delle Regioni italiane il mio convincimento centralista si rafforza. Non vale il discorso che al Nord l'istituzione Regione è più efficiente. L'equazione efficienza=onestà su cui insiste Formigoni è fasulla: la Regione può essere mediamente efficiente per la laboriosità dei suoi abitanti e lavoratori, virtuosi dal punto di vista civico, e corrotta per l'azione delle sue classi dirigenti. Nei fatti in tutte le Regioni, dopo la disgraziata riforma del Titolo V della Costituzione operata ahimè dal Centro Sinistra nel 2001, i costi (90 miliardi in più in 10 anni), l'inefficienza, gli sprechi e la corruzione si sono moltiplicati come cellule tumorali. Cito solo il fatto che le Regioni possono intrattenere rapporti internazionali: questa innovazione ha comportato ipso facto l'apertura di sedi all'estero di tutte le Regioni italiane, una follia!
La mia idea centralista è rafforzata dalle ultime notizie di cronaca. Pertanto propongo: si proceda a un robusto dimagrimento delle regioni (è l'idea del costituzionalista Michele Ainis sul fondo del "Corriere" di oggi), si "riformi" la riforma del titolo V, si aboliscano le Regioni a statuto speciale... Si prenda esempio dai Francesi: si costituisca anche da noi una "noblesse d'Etat", una forte e indipendente burocrazia (c'è in tutte le democrazie avanzate) selezionata con Alte Scuole e feroce meritocrazia, e il Governo centrale ridiventi il Demiurgo dei destini della Nazione. Almeno sappiamo con chi prendercela ogni 5 anni. E' inutile abbaiare alla luna adesso: più moltiplichi i centri di spesa più moltiplichi la corruzione.
Ora, difronte allo sfascio attuale delle Regioni italiane il mio convincimento centralista si rafforza. Non vale il discorso che al Nord l'istituzione Regione è più efficiente. L'equazione efficienza=onestà su cui insiste Formigoni è fasulla: la Regione può essere mediamente efficiente per la laboriosità dei suoi abitanti e lavoratori, virtuosi dal punto di vista civico, e corrotta per l'azione delle sue classi dirigenti. Nei fatti in tutte le Regioni, dopo la disgraziata riforma del Titolo V della Costituzione operata ahimè dal Centro Sinistra nel 2001, i costi (90 miliardi in più in 10 anni), l'inefficienza, gli sprechi e la corruzione si sono moltiplicati come cellule tumorali. Cito solo il fatto che le Regioni possono intrattenere rapporti internazionali: questa innovazione ha comportato ipso facto l'apertura di sedi all'estero di tutte le Regioni italiane, una follia!
La mia idea centralista è rafforzata dalle ultime notizie di cronaca. Pertanto propongo: si proceda a un robusto dimagrimento delle regioni (è l'idea del costituzionalista Michele Ainis sul fondo del "Corriere" di oggi), si "riformi" la riforma del titolo V, si aboliscano le Regioni a statuto speciale... Si prenda esempio dai Francesi: si costituisca anche da noi una "noblesse d'Etat", una forte e indipendente burocrazia (c'è in tutte le democrazie avanzate) selezionata con Alte Scuole e feroce meritocrazia, e il Governo centrale ridiventi il Demiurgo dei destini della Nazione. Almeno sappiamo con chi prendercela ogni 5 anni. E' inutile abbaiare alla luna adesso: più moltiplichi i centri di spesa più moltiplichi la corruzione.
venerdì 21 settembre 2012
Feste con teste di suino nella Roma godona del PDL
A proposito delle feste romane con la teste di suino. Da Twitter: Il PDL si apre alla democrazia: "avete domande da porci?"
Visionari e mentitori
«Il visionario nega la verità di fronte a se stesso, il mentitore solo di fronte agli altri». Friedrich Nietzsche, “Umano troppo umano» vol.II. "Opinioni e sentenze diverse" § 6.
Vi sono casi però in cui il visionario e il mentitore sono la stessa persona: si mente a se stessi e agli altri, e si chiama tutto questo "sogno". Avevo questo pensiero in testa l'altro giorno mentre veniva presentato in Municipio il nuovo PGT. Da allora è un pensiero che non riesco a togliermi dalla mente.
Vi sono casi però in cui il visionario e il mentitore sono la stessa persona: si mente a se stessi e agli altri, e si chiama tutto questo "sogno". Avevo questo pensiero in testa l'altro giorno mentre veniva presentato in Municipio il nuovo PGT. Da allora è un pensiero che non riesco a togliermi dalla mente.
giovedì 20 settembre 2012
mercoledì 19 settembre 2012
Uno sfondo non a caso
A
Cassina de’ Pecchi per il manifesto
sulla presentazione del PGT di lunedì 17 scorso è stata scelta giustamente un’immagine che rispecchia con forza
l’identità del paese, un’immagine nella quale diverse generazione di
cassinesi si possono riconoscere, un’icona dell’educazione alla cittadinanza,
dell’evoluzione culturale, dell’integrazione delle diversità e quindi dell’appartenenza alla comunità locale: l’edificio della attuale Scuola Media
Statale Giovanni Falcone di via Sirio.
Proprio tale edificio, insieme ad altri (scuole, palestre, campi sportivi…) nei quali si è costruita e consolidata la memoria sociale del nostro comune, sarebbe rottamato, raso al suolo, cancellato dalla realizzazione del piano di sviluppo del “paese dei sogni” della attuale amministrazione, lo stesso PGT presentato, appunto.
Proprio tale edificio, insieme ad altri (scuole, palestre, campi sportivi…) nei quali si è costruita e consolidata la memoria sociale del nostro comune, sarebbe rottamato, raso al suolo, cancellato dalla realizzazione del piano di sviluppo del “paese dei sogni” della attuale amministrazione, lo stesso PGT presentato, appunto.
Cassina
non è nata come paese, lo è diventata; si è sviluppata in orizzontale, senza un
nucleo centrale storico. Questo che poteva essere un difetto, è diventato negli
anni un punto di forza: i bambini potevano recarsi per lo più da soli e a
piedi, ai diversi centri sportivi e
sociali. Questa dimensione orizzontale, polifunzionale, poco auto-dipendente e
per niente auto-centrica ha favorito la trasformazione di un paese-dormitorio in
una comunità locale con alcuni punti di riferimento, tra i quali oratori,
scuole, campi sportivi e palestre.
Quando
tutte le tendenze dell’urbanistica puntano sul recupero, sulla
ristrutturazione, sul mantenimento/manutenzione dell’esistente, a Cassina decolla
lo sviluppo insostenibile, il cemento nuovo in cambio del vecchio…
Curioso
che proprio una struttura ritenuta inutile nel nuovo scenario del paese, sia
posta a sfondo del manifesto citato!
martedì 18 settembre 2012
Buoni e Cattivi
Ieri sera c'e' stata la presentazione del PGT da parte del Sindaco D'Amico e dalla sua squadra di tecnici. Tanti, tantissimi i cittadini presenti. Anche se non c'e' stata informazione da parte dell'Amministrazione il tam tam e' riuscito a rompere il muro di silenzio e a coinvolgere almeno 200 persone.
Poco, anzi pochissimo, lo spazio lasciato al dibattito: alle 23.40, quando e' stata data la possibilita' di fare le prime domande, molti cittadini avevano gia' lasciato l'aula consigliare.
Potremmo continuare quel dibattito qui. Io ho una mia idea: questo PGT e' una vera schifezza, distrugge il tessuto urbano e sociale del nostro paese senza darci nuovi servizi. Ma questa e' la mia idea, alcuni persone con cui ho parlato mi hanno detto: "sarebbe bello ma dove troveranno i soldi".
Insomma ci sono idee diverse che potremmo discutere su questo blog.
Vi faccio una proposta. Utilizzando i commenti proviamo ad elencare tre cose buone e tre cose cattive di questo PGT, raccogliamo i dati di questo sondaggio e poi le mettiamo una ad una in discussione. Cosa ne dite?
Poco, anzi pochissimo, lo spazio lasciato al dibattito: alle 23.40, quando e' stata data la possibilita' di fare le prime domande, molti cittadini avevano gia' lasciato l'aula consigliare.
Potremmo continuare quel dibattito qui. Io ho una mia idea: questo PGT e' una vera schifezza, distrugge il tessuto urbano e sociale del nostro paese senza darci nuovi servizi. Ma questa e' la mia idea, alcuni persone con cui ho parlato mi hanno detto: "sarebbe bello ma dove troveranno i soldi".
Insomma ci sono idee diverse che potremmo discutere su questo blog.
Vi faccio una proposta. Utilizzando i commenti proviamo ad elencare tre cose buone e tre cose cattive di questo PGT, raccogliamo i dati di questo sondaggio e poi le mettiamo una ad una in discussione. Cosa ne dite?
lunedì 17 settembre 2012
Altra proposta riformista. Il ripristino dei pubblici concorsi
Con la trasformazione in contratto privato del rapporto di lavoro in molti comparti del
Settore pubblico allargato, è accaduto che la prima cosa che è venuta a saltare è stata la selezione dell’accesso al posto tramite il concorso pubblico. Ciò è avvenuto dappertutto oramai grazie a
escamotage fantasiosi che i nostri maestri del diritto e del
rovescio, in un Paese che si vanta essere la culla del diritto
(del diritto che è rimasto in culla, però), sono riusciti a trovare. Per esempio nessuno ha capito perché
la RAI sia ritenuta “pubblica” all’atto dell’esazione del canone (richiesto con
bollettino emanato dall’Agenzia delle Entrate di Torino) e “privata” all’atto
dell’assunzione del personale. Se è pubblica ci vogliono i concorsi, se privata
perché il canone? Dicono gli azzeccagarbugli che ciò accade perché la RAI è SpA
(anche se a capitale parzialmente pubblico). Ma se è privata perché il canone? E se pubblica ci vogliono i concorsi. Le assunzioni
senza concorso sono sicuramente clientelari, visto che già anche quelle con
concorso lo erano. Tuttavia bisognava
truccare e maneggiare. Mentre adesso il clientelismo è stato semplicemente
legalizzato.
Lo scardinamento del concorso pubblico è avvenuto con il diretto consenso quando non attiva partecipazione delle OO.SS, che hanno
sottoscritto la nuova tipologia di contratto;
OO.SS a cui l’ultima cosa che interessa è la par condicio al momento
dell’accesso al posto di lavoro, e che non vedono l’ora di brigare per assumere
le persone col sistema comparativo (quello del compare) al fine di allargare,
fin dalla costituzione del rapporto di lavoro, la propria sfera di influenza in interi
settori della Pubblica Amministrazione, che ormai sono delle vere e proprie loro
colonie. E’ inutile rammentare che dalla Rivoluzione Francese fino alla nostra
Carta repubblicana, l’accesso ai posti e alle carriere in Organi o Aziende retti
da esborso di denaro pubblico è garanzia di democrazia dei destini se avviene tramite pubblica e imparziale selezione. Così
oggi non è più. Per questo scempio tranne il grande Sabino Cassese, nessuno ha
protestato o ne ha fatto elemento di programma politico. Mi aspetterei che il ripristino dei concorsi, di questa
elementare e a volte unica forma di mobilità
sociale, rientri nell’ agenda di chi
intende promuovere eguaglianza e giustizia. Ma dispero che accadrà.
venerdì 14 settembre 2012
PGT momento di partecipazione della popolazione
Per corretta informazione riporto quanto prescrive la legge sulla diffusione delle informazioni sul PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO :
"Art. 13. (Approvazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio)
(comma così modificato dalla legge reg. n. 4 del
2008) 
1. Gli atti
di PGT sono adottati ed approvati dal Consiglio comunale. In fase di prima
approvazione del PGT i comuni con popolazione superiore a 2.000 abitanti
approvano il documento di piano, il piano dei servizi ed il piano delle regole
mediante un unico procedimento.2. Prima del conferimento dell’incarico di redazione degli atti del PGT, il comune pubblica avviso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale e sui normali canali di comunicazione con la cittadinanza, stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte. Il comune può, altresì, determinare altre forme di pubblicità e partecipazione.
3. Prima dell’adozione degli atti di PGT il comune, tramite consultazioni, acquisisce entro trenta giorni il parere delle parti sociali ed economiche. "
Scritto così sembra un linguaggio burocratico e legale.
Se guardiamo la sostanza la legge prevede un'ampia partecipazione della popolazione alle decisione sul futuro del territorio.
A Cassina questo non è successo. Le tappe sono molto veloci:
- agosto pubblicazione del PGT
- agosto presentazione alle Associazioni (tipicamente mese di vacanza anche se si è in "crisi")
- settembre 2° presentazione VAS (Valutazione Ambientale Strategica) - la prima fatta addirittura della Giunta Ginzaglio ... il che è tutto dire
- entro ottobre approvazione
Lettera aperta del Consigliere Marcello Novelli
Ho apprezzato la lettera inviata dal Consigliere Novelli a tutto il Consiglio comunale riguardante l'adozione del Piano di Governo del Territorio e mi trovo in pieno acordo con lui, soprattutto quando cita il fatto che 22 Consiglieri decideranno il futuro degli abitanti di Cassina per i prossimi (almeno) 15 anni.
Ho apprezato non tanto la lucida analisi ma soprattutto il "cuore" che ha espresso nelle sue coniderazioni.
Qualcuno dirà che non è poi difficili avere intenti comuni con Marcello visto che abbiamo per anni calcato la stessa scena politica e sociale di Cassina - e continuiamo a farlo - ed io stesso gli ho lasciato il testimone della carica di Portavoce del PD indicandolo nel congresso di Dicembre dello scorso anno come l'ideale candidato Sindaco per il Centro Sinistra (questa volta coeso) del nostro paese.
Ero presente all'incontro pubblico del PD di fine agosto ed ho avuto modo di esprimere le mie considerazioni sulle faraoniche volontà di cresita che questa Amministrazone ( ... ma sarà l'Amministrazione o solo il Sindaco a volerlo...??) evidentemente del tutto negative. Ho fatto un invito a tutti i Cittadini affinchè facessero cassa di risonanza per far capire l'inutilità di questo PGT. Costi per oltre 110 milioni di € che porteranno a demolire quanto esiste per edificare (e consumare il suolo) lì dove non serve. Mi chiedo anche quale imprenditore potrà prendersi carico di demolizioni e ricostruzioni di edifici scolastici, impianti sportivi ecc per poi attendere anni (almeno 4 - 5 ) prima di realizzare i suoi investimenti, considerando l'attuale situazione economica non del tutto favorevole.
Cassina ha bisogno di un P G T che sia attento alla manutenzione di quanto esiste (abbiamo nell'Assessore Maggio un fautore del restauro ... ) e soprattutto alla gestione del sociale e delle fasce deboli, non a sperperi faraonici per strutture che sarebbero a beneficio di chi a Casina non abita, quale il tunnel.
Mi chiedo ancora: " per reperire i fondi - 110 milioni di € che sono 10 anni di bilancio intero del nostro comune - non è che si pensa alla dismisione di un'importante area industriale del nostro paese (vedi Nokia Siemens )?
Qualcuno diceva che pensar male non è bello ma non sempre si sbaglia.
La speranza vera è che anche i membri del Consiglio comunale di maggioranza si rendano conto dell'inutilità del P G T e votino contro. Sarebbe un bel reglo per il nosto paese e per il futuro di chi ci abita !
mercoledì 12 settembre 2012
Scalfaro ...
... per i nostri giustizialisti il defunto Presidente della Repubblica era un'icona intoccabile, oggi si scopre che è sospettato essere il capo della presunta trattativa Stato -Mafia. Alla prossima puntata.
Draghi come Pirlo e Monti….tutt’altro che un pirla
Non ho nulla da dire sul paragone
tra Mario Draghi ed Andrea Pirlo, semmai la domanda che mi faccio da interista
è: ma chi è quel pirla che ha ”regalato” Andrea Pirlo al Milan.
Draghi è venuto dopo Antonio
Fazio alla guida della Banca d’Italia. Ha ridato fiducia nell’Istituzione, un
po’ come Monti è venuto dopo Berlusconi ed ha fatto lo stesso lavoro di Draghi
con l’Italia.
Sono tra coloro che auspicano che
il prossimo governo sia “ politico”. Alcuni tecnici – spesso i più silenziosi -
hanno fatto bene e potranno essere riconfermati in un governo politico. Ma dire
che si auspica un governo politico non vuol dire “ scaricare” Monti.
Come ho già detto “ a pelle” tra
Berlusconi che negava la crisi e Monti che ci dice che siamo ancora sull’orlo
del baratro, credo al secondo.
Questo Governo ha fatto riforme
che nessun governo politico è o sarà in grado di fare fino a quando il paese
sarà “spaccato” in due e non assegnerà al centro sinistra una netta e cospicua maggioranza.
Dico al centro sinistra perché
questo Paese una chiara e netta maggioranza l’ha consegnata nelle ultime
elezioni al centro destra. Sono stati in
grado di farla valere solo quando si è trattato di votare leggi pro Berlusconi.
Ora questo Paese deve dare al
centro sinistra una chiara maggioranza ed il centro sinistra deve piantarla di
dividersi. Devo dire che questa questione dei referendum sull’art 18, non è un
bell' inizio.
Roberto Bertolotti
martedì 11 settembre 2012
Follie di massa
"Il pulcino pio" e "50 sfumature di grigio": non si può dire che sia stata un'estate
esaltante dal punto di vista estetico. Ma non bisogna rammaricarsene: queste
ondate di stupidera (per dirla in milanese) sono cicliche e in qualche modo
destinate a intensificarsi man mano che si amplia e si rafforza la società di
massa. Ondate cui corrisponde per reazione uguale e contraria una elitizzazione dei
gusti, vedi solo nel campo culinario il fenomeno di slow food. Alberoni
(checché se ne dica: il più grande studioso di movimenti collettivi) ha studiato già
negli anni 60-70 questi fenomeni, i cosiddetti "crazies" (follie), cui
secondo me devono più propriamente essere ricondotti sia la canzone che il libro citati. Insomma
ondate di follia collettiva (come una volta l'hula-hoop o le
"palline" rompi-polsi o il
freesbee) più che pervertimenti propriamente estetici di massa. Noto solo a
parziale correzione di questa mia interpretazione che negli anni '60 convivevano sia "Abbronzatissima" di Edoardo
Vianello che "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli, dove sia la
proposta popolare che quella di elezione
avevano, ciascuno nel proprio campo, una propria autonoma bellezza.
lunedì 10 settembre 2012
Da Sindaco (Carugate) a Sindaco (Firenze)
Al Sindaco di Firenze
PD Circolo di Carugate
PD Zona Martesana
Pd Provinciale Milano
PD Regionale Lombardia
PD Circolo di Carugate
PD Zona Martesana
Pd Provinciale Milano
PD Regionale Lombardia
Segretario Nazionale PD
e pc. organi di stampa
Caro Renzi,
Quello che mi ha indotto a scriverti, da collega, sono sindaco di Carugate una cittadina di quidicimila abitanti in provincia di Milano, non è solo il fatto di non condividere la tua impostazione, va da sé, quanto la mancanza di un programma e quindi di idee per dare risposte alle tante e gravi questioni che abbiamo davanti: lavoro, scuola, pensioni, giustizia, problemi etici, donne, giovani, precari ecc. ecc.anche perché tu, pur legittimamente portatore di una forte domanda di cambiamento ( è naturale che per i giovani sia così), esprimi propositi che appaiono molto più una guerra ai vari D'Alema, Bindi, Bersani, ecc. e i cui esiti sono certamente la mutazione dell'anima del PD (ma chi lo ha ordinato? è necessario tutto questo bailamme se non ai propri fini?)Ti sei chiesto se tutto ciò è nelle corde dei nostri iscritti? dei nostri elettori?
Il tuo eloquio è accattivante, da simpatico toscanaccio ma se non è riempito di contenuti resta quello che è, vacuo e populista.
Concordo appieno con il Presidente Zagrebelski quando dichiara di diffidare di chi non mostra incertezze e snocciola una dopo l'altra le stesse battute, gli stessi proclami come un libro stampato.
Alcuni tuoi interventi ti hanno già caratterizzato: sei con Marchionne, ti piace Brunetta, mal sopporti i sindacati, ammiri l'uomo di Arcore, piaci molto al centrodestra, i giornali e i media in genere, anche qualcuno sedicente a sinistra, ti fanno da grancassa, c'è bisogno d'altro?
Cartago delenda est?
In gioco, da quanto modestamente mi pare, c'è non solo la cacciata dei vecchietti ma lo spirito e l'esistenza stessa del Partito Democratico.
Io da splendido sessantenne (fra qualche giorno) ancora in buona forma e lucido, dal 1975 impegnato in politica nell'accezione aristotelica, ritengo di poter dare ancora molto non solo per la "Ditta" ma per la mia Città, per il mio Paese e alla fine di questo mio secondo mandato sarò a disposizione.
La vecchiaia non è di per sè una malattia ( mi sia concesso, pro domo mea, qualche aggiustamento a Cicerone) ma sempre del Nostro c'è da diffidare di quelli che..... non tam commutandarum quam evertendarum rerum cupidi (sono desiderosi non tanto di cambiare ma di sovvertire le cose.)
Cordialità.
Umberto Gravina, Sindaco Carugate (MI).
P.S.
A scanso di equivoci dichiaro di avere un lavoro e nessun interesse da preservare se non quello affidatomi dagli elettori, in primis da quelli del PD.
Carugate 8 settembre 2012.
e pc. organi di stampa
Caro Renzi,
Quello che mi ha indotto a scriverti, da collega, sono sindaco di Carugate una cittadina di quidicimila abitanti in provincia di Milano, non è solo il fatto di non condividere la tua impostazione, va da sé, quanto la mancanza di un programma e quindi di idee per dare risposte alle tante e gravi questioni che abbiamo davanti: lavoro, scuola, pensioni, giustizia, problemi etici, donne, giovani, precari ecc. ecc.anche perché tu, pur legittimamente portatore di una forte domanda di cambiamento ( è naturale che per i giovani sia così), esprimi propositi che appaiono molto più una guerra ai vari D'Alema, Bindi, Bersani, ecc. e i cui esiti sono certamente la mutazione dell'anima del PD (ma chi lo ha ordinato? è necessario tutto questo bailamme se non ai propri fini?)Ti sei chiesto se tutto ciò è nelle corde dei nostri iscritti? dei nostri elettori?
Il tuo eloquio è accattivante, da simpatico toscanaccio ma se non è riempito di contenuti resta quello che è, vacuo e populista.
Concordo appieno con il Presidente Zagrebelski quando dichiara di diffidare di chi non mostra incertezze e snocciola una dopo l'altra le stesse battute, gli stessi proclami come un libro stampato.
Alcuni tuoi interventi ti hanno già caratterizzato: sei con Marchionne, ti piace Brunetta, mal sopporti i sindacati, ammiri l'uomo di Arcore, piaci molto al centrodestra, i giornali e i media in genere, anche qualcuno sedicente a sinistra, ti fanno da grancassa, c'è bisogno d'altro?
Cartago delenda est?
In gioco, da quanto modestamente mi pare, c'è non solo la cacciata dei vecchietti ma lo spirito e l'esistenza stessa del Partito Democratico.
Io da splendido sessantenne (fra qualche giorno) ancora in buona forma e lucido, dal 1975 impegnato in politica nell'accezione aristotelica, ritengo di poter dare ancora molto non solo per la "Ditta" ma per la mia Città, per il mio Paese e alla fine di questo mio secondo mandato sarò a disposizione.
La vecchiaia non è di per sè una malattia ( mi sia concesso, pro domo mea, qualche aggiustamento a Cicerone) ma sempre del Nostro c'è da diffidare di quelli che..... non tam commutandarum quam evertendarum rerum cupidi (sono desiderosi non tanto di cambiare ma di sovvertire le cose.)
Cordialità.
Umberto Gravina, Sindaco Carugate (MI).
P.S.
A scanso di equivoci dichiaro di avere un lavoro e nessun interesse da preservare se non quello affidatomi dagli elettori, in primis da quelli del PD.
Carugate 8 settembre 2012.
domenica 9 settembre 2012
Per non voltare subito pagina
Tra la montagna esagerata di cose scritte e lette a proposito e a sproposito
della figura del grande Padre e Religioso ( lo è stato nel senso originario del
termine...) scomparso, mi sento di proporre questa nota inviata da Carlo Borghetti
C.Borghetti: @ proposito del Cardinal Martini - 3 settembre 2012
AMARE LE DOMANDE. Quello che Martini più mi lascia.
"Sii paziente
verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e cerca di amare le domande, che
sono simili a stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date poiché non saresti capace
di convivere con esse".
Con queste parole lo scrittore Rainer Maria Rilke
cent'anni fa parlava...
dell'eterno dilemma dell'uomo di fronte alle domande irrisolte della vita,
e della sua vita. Amare le domande...
Se penso a tutto ciò che ci ha
lasciato -che mi ha lasciato- il Cardinal Martini, una delle persone che più
hanno segnato la mia crescita, ciò che più sento importante è il MODO con cui ci
ha sempre parlato della Verità: senza presentarla come una ricetta
preconfezionata. "Dirò di più -scrisse-: neppure Gesù possedeva ricette".
Martini ci ha insegnato a porci delle domande, ci ha insegnato (avendolo lui
stesso provato per una vita) il gusto e la fatica della RICERCA della verità, a
partire -per chi crede- dall'ascolto e dalla meditazione della Parola biblica.
Non c'è una risposta certa e pronta a ogni quesito, diversamente da quanto un
po' ci hanno insegnato ai tempi del catechismo in Oratorio. E tantomeno vi sono
risposte pronte oggi, in un mondo sempre più complesso e sempre più in
crisi.
Martini ci ha spronato al discernimento spiegando che in ciascuno
di noi alberga un credente e un non-credente, che si interrogano a vicenda,
arrivando persino a dire che nell'uomo credente convivono l'apostolo Giovanni
(adorante) e l'apostolo Giuda (traditore). E così, nel tempo del suo ministero
pastorale, ci ha fatto sentire una Chiesa più compagna che docente, capace più
di ascolto e di dialogo che di giudizio. E così, sono convinto, ci ha aiutato ad
avvicinarci di più alla Verità.
E intanto ci invitava a farci prossimo,
senza dimenticare la dimensione contemplativa della vita, unendo le Marta e
Maria dell'evangelo. Intanto ci invitava all'impegno socio-politico con lo stile
del servizio e della competenza. Intanto ci invitava a scoprire quale bellezza
salverà il mondo, seguendo itinerari educativi lineari ma esigenti. Intanto,
nella storica Assemblea di Sichem, ci invitava a decidere chi
servire...
Grazie, caro nostro Cardinale. A noi ora preservare qualche
granello del tanto sale che ci hai profuso.
venerdì 7 settembre 2012
Un'idea riformista - Aboliamo i contributi all'editoria
Suggerimento per chi vincerà le elezioni nel 2013, speriamo il PD. Rivedere assolutamente, meglio abolire, la legge sui finanziamenti pubblici (diretti e indiretti) all'editoria. Lo so che sarà un massacro, ma occorrerà farlo assolutamente perché la situazione attuale è ingiusta e insostenibile. Penalizza in maniera crudele i giovani precari giornalisti (su cui si reggono ormai le redazioni) e nei fatti forma due categorie di giornalisti: le grandi "firme", principali beneficiarie dei contributi pubblici e i precari pagati con compensi di fame. In un lucido articolo sul blog di Beppe Grillo il giornalista free lance de "L'Unità" Nicola Biondo fa il punto della situazione semplicemente scandalosa e chiede che lo Stato all'atto dell'erogazione del contributo pubblico quanto meno imponga una retribuzione minima (si spera dignitosa) per i giornalisti non coperti da contratto (precari). Vi invito a leggere il suo pezzo: è uno sfruttato che scrive.
""MEDIA"
Commentare una notizia non è facile in quanto numerose e aggiornate quotidianamente.
Chiaramente andrebbero seguite soprattutto le problematiche che toccano il cittadino tipo
- lavoratori Alcoa e minatori
- giovani senza lavoro - precari
- chiusure di piccole e medie imprese
- Europa - Euro
Ma sia sui giornali che in TV se ne parla a grandi linee mentre gli argomenti più dibattuti sono naturalmente Grillo, Renzi , il PD, le primarie e così via.
Ogni giorno si trovano frasi o atteggiamenti su cui spendere ore inutilmente.
Purtroppo anche questa è comunicazione, scorretta e inutile ma comunicazione.
Per spiegare meglio il mio pensiero purtroppo riparlo anch'io di Grillo ma spero per passare dubbi non certezze.
Grillo con i suoi spin doctors (Casalegio Associati) è riuscito ad attirare il cittadino/spettatore parlando alla pancia e amplificando quanto la persona comune pensa.
Non è corretto in quanto hanno il dovere non solo di denunciare quello che non va per loro ma dare anche una soluzione fattibile. Cosa che non fanno.
Afferma che non andrà mai nei talk shows e non darà interviste ai giornali. In effetti non ne ha bisogno perchè sono le stesse trasmissioni e i giornali che continuano a parlare di lui.
Infatti se avesse dovuto usare solo le piazze e il web, sono convinta che non avrebbe una percentuale così alta nei sondaggi!
Perciò quello che mi preoccupa di più non è Grillo speudo-politico che, da grande comico/demagogo arriva alla pancia, ma i molti cittadini che si lasciano convincere da tutto ciò che il comunicatore promette, non riuscendo ad analizzare serenamente quanto detto. Va riconosciuto che la politica finora lo ha facilitato molto.
Per me qualsiasi politico deve sempre dimostrare con che mezzi risolve le varie problematiche. Senza denaro non si va da nessuna parte vivendo in una Società reale e globale basata sul denaro.
Per questo vorrei che il "Berlusconino" si confrontasse con gli altri partiti ma, forse, in quel caso perderebbe parte dell'elettorato deluso che sta credendo in lui.
Perciò (consigliato dal suo guru Casaleggio) si limita ad urlare e offendere nel modo più becero chiunque, ultimamente soprattutto il PD.
Ma quando finalmente Bersani gli risponde a tono succede il finimondo su giornali e TV ma nei confronti del segretario!
Su una cosa ha ragione Grillo e il suo spin doctor. I "media" , quando vogliono, riescono a veicolare le notizie. Ma va fatto presente però presente che lui lo fa nel web.
Non ci ricorda niente la lottizzazione della Rai o la gestione dei giornali più diffusi?
Noi siamo spesso ingenui e pigri sull'informazione cadendo spesso in questa trappola.
Perciò dico sempre che ci vorrebbe un forte pluralismo così il cittadino, avendo tempo, avrebbe più fonti da cui informarsi riuscendo a farsi una propria idea e poi decidere a chi credere.
Un esempio per tutti. Ieri nella trasmissione "Piazzapulita" di Formigli è stato trasmesso un "fuori onda" di Favia, consigliere regionale emiliano di M5S, ad un giornalista, in cui affermava che "nel movimento non c'è democrazia e dietro c'è una mente freddissima (Casaleggio)". Il problema è che in una trasmissione di Santoro aveva affermato il contrario cioè che "nel Movimento Grillo non è il padrone compreso lo spin doctor".
Ricordo che i "media", per fuori onda di altri politici, hanno solo denunciato quanto registrato evidenziando chi lo aveva detto. Ebbene ieri sera, molti giornalisti e ospiti della trasmissione, hanno passato ore ad analizzare questo, ma ventilando già, soprattutto i pro Grillo, che poteva essere organizzato e soprattutto che Favia è un giovanotto molto ambizioso (naturalmente Scanzi giornalista del Fatto).
A dimostrazione di quanto siano "liberi" nel movimento, Favia ha già informato che darà le dimissioni e chi lo ha votato deciderà. Ma se ha detto il vero perchè dare le dimissioni (ordinate) invece di fare un pò di chiarezza su questo movimento?!
In ogni caso spero che, dopo quanto accaduto, sarà più difficile per Grillo dire a chi non gli sta bene "Fuori dal Movimento!"
Gli scheletri negli armadi li hanno tutti!
Antonietta
giovedì 6 settembre 2012
Le due vie narrative
![]() |
Lev Tolstoj in una foto da giovane |
Ci sono due modi di narrare. Uno che chiamo la “via all’insù”, dove c’è un io che si narra e attraverso di esso tenta di rendere universale la propria esperienza, di farci intravedere il mondo; e c’è anche una “via all’ingiù” dove il narratore narra, affronta una tematica universale (l’amore, la guerra, il lavoro ecc) tentando di far filtrare attraverso di essa il proprio io. Una scrittura in soggettiva e una scrittura oggettiva. Nella prima, il mondo è visto attraverso il prisma dell’io, nell’altra l’io è annegato nel mondo. Nella prima il narratore è in primo piano, nella seconda vi agisce come un "deus absconditus", e solo dopo molte informazioni il lettore capisce che, solo per fare un esempio, dietro Nekliudov, Bezukov, Levin c’è Tolstoj. La via all’insù è minoritaria nonostante che sia quella scelta dalla gente comune (il diario di facebook ne è una moltiplicazione planetaria) ma ha esempi illustri: Agostino, Montaigne, Rousseau. Alcuni dicono che l’attitudine alla “Confessione”, al diario, a mettere il proprio cuore a nudo (espressione di Baudelaire: “mon coeur mis à nu”) sia frutto del soggettivismo cristiano, dell’”invenzione” della persona, ma io ricordo Marco Aurelio e i suoi “Ricordi” (Τὰ εἰς ἑαυτόν, santa Wikipedia!) per chiudere ogni discussione confessionale sul tema. Io preferisco di gran lunga la via all’ingiù. All’io-persona antepongo l’io-personaggio. Dico a chi scrive: narra una storia oggettivamente, affronta anche criticamente (nel senso della redazione di un saggio di critica letteraria) un tema e fai luccicare il tuo io. Nascondilo in essa, scendi dall’universale al particolare al fine che chi legge scopra se stesso in te e te in se stesso senza saperlo.
Cassano (Vendola) o Pazzini (Casini)?
Se un comico reale, Grillo ed un
comico del “Bagaglino” Berlusconi sono scesi con successo in politica perché
non potrebbero farlo i giocatori di calcio?
In verità un ex grande giocatore
del Milan Whea ( non so se si scrive così) è sceso in campo in Liberia, ma non
è stato votato. Avrebbe avuto più successo in Italia, ma era liberiano ed
inoltre “scuro di carnagione”.
La domanda che assilla gli
sportivi ed i politici è la seguente?
Ma è meglio Cassano ( Vendola) o
Pazzini ( Casini)?
Cassano è un “ narratore” del
pallone – come Vendola in politica. Poi però fa un po’ di casino sulla
omofobia. Si è pubblicamente vantato di “essersi fatto” un sacco di donne ( per
lui le donne sono cose da farsi). Più donne che goal.
Andrebbe citato nel Kamasutra,
invece purtroppo viene pagato per il calcio che dice di “saper fare”
Pazzini (Casini) è uno strano.
Gioca bene una partita, segna goal (a differenza di Cassano) in quantità, poi
sparisce (Casini no, non sparisce mai) dai campi di calcio e passa intere
giornate calcistiche in campo ( lui) senza che nessuna se ne accorga.
Certo per noi del PD è una strada
difficile da percorrere?
Meglio il narratORE o il goleador
ad ORE.
E’ IL NOSTRO TEMPO. Sapremo
prendere da ciascuno quello che può dare di meglio. O NO?
Roberto
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