Il blog dei democratici di Cassina de' Pecchi. Notizie e opinioni dal piccolo e dal grande mondo.
domenica 28 luglio 2013
Le correnti del Pd e la lotta per le regole
Vedo molta insofferenza verso i contorcimenti del Pd. Si lamenta il fatto che siano spaccati in correnti, che discutano, che si accapiglino. Spesso ci si dimentica che la storia è stata molto più sottile e confusa. Solo per restare nell'ambito della politica (escludendo la storia del cristianesimo dove ci si accapigliava letteralmente per una virgola o per una congiunzione - il "filioque") rammento che scoppiò pure una rivoluzione (quella francese) all'atto in cui si dovette decidere se votare per ordini o pro capite, e che nella successiva Convenzione c'erano tante correnti quanti erano i delegati: i girondini, i brissotiani, gli arrabbiati, i montagnardi, i giacobini, i foglianti, i lafayettiani, i seguaci di Mirabeau, la Palude ecc ecc Quelli che si lamentano vorrebbero un unanimismo imposto dall'alto, uno che decida per tutti. Così fanno attualmente tutti i partiti politici, anche quelli, tutti gli altri, che non si chiamano partito, ma movimento, lega, unione, ecc ecc. La notizia dovrebbe essere pertanto quella: in molte componenti politiche italiane non si discute, perché c'è chi comanda (lo chiamano "carisma"). E' nella natura dell'italiano abbracciare le scorciatoie, e delegare a chi comanda il proprio destino. E' già successo, succederà. (All'interno nostro, di noi "convertiti", giova ricordare che c'è chi si si dimentica quali erano le regole precedenti, che sono state cambiate per lui, il quale ora pretende tornare alle regole precedenti perché a lui fanno comodo ora e non allora...)
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Ho ricordato in precedenza come Renzi ( e Puppato, che bellamente ignorate) si giovarono della postilla allo statuto del PD introdotta dalla Direzione nel novembre 2012 che permetteva anche a chi non era segretario di concorrere alle primarie per la premierschip di governo. L'articolo invece che diceva che 'le più alte cariche del partito e dello stato saranno designate dalle primarie degli elettori' non fu oggetto di discussione. Sono due questioni distinte, sempre che vogliate documentarvi. In quanto poi al 'correntismo', sostengo da sempre che sia un bene la pluralità di idee e di proposte espresse apertamente, ma quando queste si cristallizzano in gruppi separati in guerra l'un contro l'altro, sia un 'male' (senza sottintesi morali). Personalmente sono per l'elezione del Segretario da parte degli iscritti e del candidato a premier da parte degli elettori, e senza troppi filtri. Quello che mi dà fastidio è che utilizziate strumentalmente un ragionamento di per sé coerente solo per sbarrare la strada a Renzi perché vuol licenziare la vecchia guardia, cioè una classe dirigente del partito conservatrice e attenta a mantenere i propri privilegi. Fuori da quell'ambito sarebbero dei falliti.
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