venerdì 26 luglio 2013

Il compagno Fassina e l''evasione di sopravvivenza'

Ieri il viceministro all'Economia, l'eternamente imbronciato Fassina, ne ha sparata una delle sue: mentre Letta alzava grida di condanna verso l'evasione fiscale (poi vedremo i fatti), il nostro lanciava uno strale a favore degli 'evasori di sopravvivenza', cioè di quelli -artigiani, piccoli imprenditori e professionisti- per i quali pagare le tasse equivale a mettere in pericolo la propria attività. Immediate le reazioni di stima e di giubilo da parte della destra. Ma non è questo che ci interessa. Tito Boeri, che è economista universalmente stimato, fa notare oggi su la Repubblica come l'azienda che evade il fisco fa aumentare il livello di tassazione sulle aziende che invece pagano regolarmente, e inducono una distorsione del mercato nel quale si avvantaggiano gli evasori a spese dei contribuenti fedeli. Evasione contributiva e fiscale sono alla base di appalti pubblici a prezzi ridicoli, tanto nessuno poi va a fondo, e le aziende serie, queste sì sono costrette a chiudere i battenti perché non riescono ad essere concorrenziali avendo costi ovviamente superiori. A meno che non si affidino a qualche padrino politico e in cambio dei favori che sappiamo acquisiscano lavori per affidamento diretto o gare pilotate. Ma queste cose il compagno Fassina le sa? E se non le sa perché non se le fa spiegare da chi ne sa più di lui. E non ci vuole molto, a quanto pare.      

3 commenti:

  1. Mi spiace, ma Fassina è tutt'altro che uno sprovveduto ( anche se condivido che un po' di sorriso non guasterebbe). Ieri sull'Unità c'era un suo articolo ( e non un titolo ) cge spiegava - da studioso - il senso del suo intervento, che non giustificava le aziende o i "ricchi" evasori. Ho chiesto ad Alfio di cercarlo e di pubblicarlo sul blog. Poi naturalmente si può concordare o meno, ma almeno è un ragionamento completo e non una frase estrapolata.

    Roberto Bertolotti

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  2. Concordo con Roberto e a volte dire la verita' e' forse nemo "diplomatico" che condannare e basta! La realta' e' che molti (piccoli) imprenditori e artigiani non ce la fanno piu'. Abbassiamo le tasse

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  3. Abbassare le tasse, bello slogan, ma sapete far di conto? Il debito pubblico al 130% che non accenna a diminuire nonostante tutti i provvedimenti prima di Monti ora di Letta, non vi suggerisce che c'è qualcosa di malato nel nostro sistema Italia, e che la questione tasse è solo il riflesso di un fallimento profondo? Se poi volete accodarvi anche voi alla demagogia della destra con uscite ad effetto come quelle di Fassina, beh fate pure, ma non andrete molto lontano. 40 anni di dissennata gestione non solo della spesa pubblica ma anche dell'economia privata, che ha perso slancio produttivo per lanciarsi nei 'miracoli' della finanza, oltre a corruzione, inefficienze e ruberie di ogni tipo hanno prodotto questo stato di cose. Uscirne si può, ma il percorso sarà lungo e difficile, le resistenze degli apparti politici-economici- burocratici e finanziari si farà sentire, ma per il breve e medio periodo la maggioranza degli italiani diventerà più povera, ma occorre dire la verità e non baloccarsi in scemenze tipo l''evasione di sopravvivenza'.

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