giovedì 11 luglio 2013

Il peggio del peggio ( non mi assomiglia “penniente”)

Renzi non dice mai cosa vuole fare ( a parte banalità), ma cosa non dovrebbero fare gli altri.
Anche oggi ne ho avuto una prova, dopo una scelta sbagliata del Pd,  e quindi una cosa in me è ormai sicura.
Non lo voterò come segretario del Pd.
Forse voterò Cuperlo ( di gran lunga il migliore) ma purtroppo gli manca il quid
Più probabilmente voterò Civati
A Cassina ho già fatto un errore- dieci anni fa -  votando un Renzi (si fa per dire naturalmente, uno vale 0, Renzi è una potenza)
Errare è umano perseverare è diabolico.
Finalmente (per la gioia di molti) voterò un candidato perdente.
Così potrò dire anch’io – dopo – cosa bisognava fare.

Roberto Bertolotti



7 commenti:

  1. Ma che ha questo Renzi che vi fa tanto imbufalire? Non passa giorno che non gli manifestiate tutto il vostro astio e livore, con eccessi che fan pensare a questioni irrisolte non solo sul piano politico. E sì, il nostro ha la pretesa di rovesciare il partito come un guanto e di mandare a casa tutta la vecchia guardia, e questo nel nostro paese non si fa. Questa è l’Italietta del familismo, delle clientele, di una mano lava l’altra, dei tarallucci e vino, degli amici degli amici, del servilismo, e … della cooptazione: ti ruffiani con chi sta sopra di te e –con tempo e con pazienza e se farai il bravo- prenderai il suo posto. Cos’è questa storia del merito, dell’intelligenza e del coraggio, su non son cose per noi, qui il cambiamento avviene nella continuità, senza scontri, senza contrapposizioni, per lo meno in luogo pubblico. Sì, perché poi in separata sede volano i coltelli, ma non si deve sapere, questo è il regno della doppia morale, una pubblica e una privata, una in casa e una fuori casa, una per il letto matrimoniale e una per il postribolo, una per il cuore e una per il portafoglio, in un gioco di finzioni ripetute allo stremo fino a perdere il senso della realtà. E poiché le cose van sempre peggio e non si trova rimedio, per non farsi travolgere dall’onta abbisogna trovare di volta in volta un capro espiatorio, e nel marasma del PD c’è un bischero che fa proprio il caso.

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    1. Se Renzi è il merito (figlio di notabile politico), intelligenza (provata in show televisivi), coraggio (a giorni alterni e con qualche soldino raccattato dai vari Davide Serra) lo voterei subito. Ma forse lo voterei ugualmente e in ultimissima istanza per quel residuo di doppiezza che tanto ti disturba ancora, che si chiama "togliattismo", ossia politique d'abord, politica prima di tutto, come insegnavano i vecchi politici alla Nenni, visto che l'obiettivo primario è liberarsi per sempre di Berlusconi... Per il resto il PCI ha avuto tanti torti, ma è una tradizione politica che personalmente rivendico ancora, per ragioni che è troppo lungo spiegare qui...

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    2. RENZI NON MI FA IMBUFALIRE, COME DICI TU MARINO, SEMPLICEMENTE NON LO VOTO COME SEGRETARIO. ANCHE PERCHE' SARO' IMPEGNATO A VOTARE ALTROVE.
      SAREMO L'UNICO PARTITO DI SCEMI CHE FA VOTARE IL PROPRIO SEGRETARIO DA CHI NON E' ISCRITTO AL PD.
      D'ORA IN AVANTI ANDRO' IN TUTTI GLI ALTRI POSTI DEL MONDO PER CAPIRE SE ALMENO IN QUALCHE BOCCIOFILA O CIRCOLO FILANTROPICO FANNO VOTARE PER IL PROPRIO PRESIDENTE ANCHE CHI NON E' ISCRITTO.
      SE SEI IN GRADO SEGNALAMI UN POSTO NEL MONDO DOVE CIO' AVVIENE.
      ROBERTO

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    3. Renzi non è certamente una cima, ma è piuttosto problematico trovare oggi delle cime nel vostro ambito, e più in generale nell'ambito politico. Qualsiasi persona dotata di intelligenza appena superiore alla media si tiene alla larga dalla politica, attività ormai pesantemente screditata (basta leggere le lucide analisi di Ilvo Diamanti per farsene un'idea), e non basta la passione e il volontariato di tanti bravi militanti per reggerla. In quanto a Berlusconi, prendo per buono l'assunto di Alfio (e di chi altri?)'l'obiettivo è liberarsene per sempre', e aspetto di vedere come finirà in Parlamento la questione della decadenza (a seguito della sentenza della Cassazione) e dell'ineleggibilità. Se dovessi scommettere, e quindi rischiare di rimetterci del mio, punterei sulla vittoria piena del Cavaliere.

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  2. Anche a me par strano che anche i non iscritti votino per il segretario. Ma l'avete voluto voi, è scritto a chiare lettere nello statuto. E dire che ci son messi dei cervelloni a scriverlo!

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  3. La volta scorsa, quando fu eletto Bersani, votarono in circa 3 milioni sottoscrivendo un documento che li "classificava " elettori del PD.
    Renzi vuole primarie " più aperte", quindi non con regole che almeno certifichino una sorta di appartenenza al PD non al centro sinistra.
    Anch'io scommetto, se usciranno regole che chiedono ai cittadini elettori il Segretario del PD di sottoscrivere una sorta di "impegno morale" Renzi sbraiterà.
    E poi accetto la scommessa se la Cassazione condanna Berlusconi non sarà il PD a votare contro i Magistrati.
    IN QUANTO ALLE CIME, francamente non ne vedo in Italia, non solo nel nostro Partito.
    Roberto

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  4. A me pareva che la discussione vertesse su dichiarare elettori nelle primarie per il segretario i soli iscritti al partito oppure tutti coloro che dichiarassero di votare per il PD. Se poi si vuol spostare la discussione su come valutare la dichiarazione di voto al PD e su chi la debba vagliare, se sia veritiera o meno, beh lascio la discussione ai fanatici del controllo burocratico. In quanto poi alle 'cime' ti assicuro che ne conosco molte in vari ambiti, ma se ne stanno lontane dalla politica, ritenuta un'attività marginale. Il mondo della piccola e media impresa, dell'artigianato, del lavoro e delle professioni, della cultura e del volontariato, ne è pieno, e se l'Italia ancora regge si deve a loro. Non ai partiti, alle banche, alla borsa, alla finanza e ai media, pur con tutte le eccezioni del caso.

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