Per capire come funziona "Forza Italia" occorre andare con la memoria alla corte di Versailles. Guardate come farà il nobiletto di provincia, tale Vivant Denon per farsi notare. Si narra che verrà introdotto a Corte dopo un assiduo appostamento lungo le passeggiate del senescente Luigi XV, che vistolo immancabilmente e ostinatamente attenderlo allo stesso punto gliene chiede la ragione e ne avrà una risposta da perfetto cortigiano... «Vedervi Sire!». Ma in quegli anni il cielo del Potere francese era mutevole come quello primaverile. Scoppia la Rivoluzione, Denon riesce a stare a galla sia con Robespierre che con il Direttorio. Arriva il Grande Corso. Tramite l'amante del giovane generale, Joséphine Beauharnais, di cui frequenta il salotto, Denon s'accosta all'astro nascente, Napoleone. In questa circostanza il suo senso dell' à propos di vecchio e consumato cortigiano sarà quello di offrire in un ricevimento, prontamente, al giovane generale che disdegnava i liquori...una limonata! Sia come sia effettivamente andata la vicenda del primo incontro con Napoleone, fatto sta che il nostro Denon riesce, a 51 anni suonati e in mezzo alla più vigorosa gioventù dei marescialli napoleonici, a imbarcarsi, nel 1798, a Tolosa con l'armata del Bonaparte in partenza per l'Egitto. Oggi il nome di Denon (un Grande, va detto subito) è scolpito sul frontone del Louvre.
E adesso vediamo come funziona 'Forza Italia'. Sono tutti 'famigli' o beneficiari di Berlusconi (una volta si diceva che era un partito di camerati e camerieri). Chi gestiva 'Colpo grosso', ministro. Chi fondava i club 'Silvio ci manchi', fidanzata ufficiale (come Joséphine!); chi gli regalava orsacchiotti con dentro il proprio numero di cellulare, Ministro!. Non vi affannate a studiare i partiti politici come 'Forza Italia' con Maurice Duverger o Robert Michels alla mano; se vi va, andatevi a leggere le“Memorie” di Louis de Rouvroy de Saint-Simon. Capirete come funziona una corte, quella di ieri e quella di oggi.
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