venerdì 17 gennaio 2014

Aggiornamenti dal Parlamento - Newsletter Lia Quartapelle n° 20

Carissime, carissimi,
dopo la pausa delle festività sono riprese, dal 7 gennaio, le sedute della Camera e della Commissione Esteri. Come avrete visto è cominciata una profonda discussione nel merito di alcune delle proposte di Matteo Renzi e contenute nel Jobs Act, un documento importante ma che non è ancora stato reso pubblico nella sua versione definitiva.  Su questo tema hanno scritto su QdR Anna Ascani, deputata umbra del Partito democratico, Eleonora Voltolina, direttrice della testata on-line "la Repubblica degli stagisti" e Nino Cartosio, funzionario della Fiom Cgil di Varese. Credo siano tre letture e tre prospettive diverse ma che aiutano a comprendere gli aspetti positivi e negativi della proposta. Sempre con riguardo al tema del lavoro e della grave situazione della disoccupazione giovanile in Italia,questi primi mesi del 2014 saranno importanti anche per avviare il progetto “Youth Guarantee” di cui ho parlato sul mio sito.


Il 27 gennaio comincerà la discussione in Aula della riforma della legge elettorale. La direzione del Partito democratico di giovedì è stata interlocutoria poiché mancavano elementi necessari per svolgere una discussione fruttuosa e indicare una strada precisa, per questo motivo si svolgerà una nuova direzione lunedì 20 dove ci sarà una situazione un po’ più chiara che ci permetterà finalmente di esprimere una preferenza su di un modello.
Proprio in merito alla sentenza della Corte Costituzionale sull’illegittimità del Porcellum vi segnalo questa iniziativa organizzata da Marilisa D’Amico all’Università Statale di Milano
Come sapete, sul finire del 2013 sono stata in Germania e ho assistito al giuramento del nuovo Governo di larghe intese di Angela Merkel e qualche giorno fa ho scritto un articolo su Europa, insieme con  il capogruppo del Pd in commissione esteri Enzo Amendola, sull’importanza della Germania all’interno del panorama europeo, al di là delle facili critiche che spesso le tributa la politica italiana
Non si è ancora conclusa la vicenda delle famiglie italiane bloccate nella Repubblica Democratica del Congo, ma molte di quelle famiglie stanno facendo ritorno in Italia senza avere con loro i bambini. I figli adottivi resteranno nelle strutture locali aspettando di riabbracciare i genitori e andare finalmente in Italia. Aspettando non solo che a Kinshasa e in tutto il Congo torni la normalità dopo l’esplosione di violenza che ha fatto un centinaio di morti, ma soprattutto che possano concludersi i passaggi diplomatici innescati dalla decisione del presidente Kabila di bloccare la partenza dei bimbi per verificare che le procedure siano state corrette.
Nel continente africano in questi giorni assistiamo purtroppo all’ennesimo dramma e al rischio dello scoppio di una guerra civile. A metà dicembre infatti vi è stato un tentativo di colpo di stato in Sud Sudan che ha portato a numerosi morti e ad una situazione di cui ancora oggi non si capiscono i confini e gli sviluppo. 
E’ di pochi giorni fa la notizia di una tragedia nel Nilo dove hanno perso la vita almeno duecento persone sud sudanesi che tentavano di fuggire dal loro Paese. A brevissimo presenterò una risoluzione in Commissione Esteri per chiedere al nostro Governo un impegno concreto per favorire l’azione diplomatica e giungere alla fine dei conflitti interni nella Repubblica del  Sud Sudan, anche con opportuno sostegno alle iniziative regionali, soprattutto in seno all'Igad, e all'Unione africana, e per sostenere progetti e iniziative internazionali al fine di creare una vera fiducia tra le comunità del Sud Sudan, che nonostante l’indipendenza non hanno ancora sviluppato un senso di comune appartenenza nazionale.

Negli ultimi mesi le sedi del Partito democratico di Milano, ma anche di altre città come Torino, Lecco, Crema e Padova, sono state oggetto di atti violenti (sedi imbrattate, vetrate prese a sassate, porte divelte). Anche il circolo 02PD purtroppo ha visto la propria serranda imbratta da scritte e vernice la scorsa settimana. Questi attacchi sono l’ennesima dimostrazione  di violenza nei confronti dell’unico partito che a livello nazionale e nei territori è luogo di discussione e proposta politica, come dimostra in questi giorni la discussione sul piano del lavoro e la riforma della legge elettorale a livello nazionale e le iniziative messe in campo nella nostra zona contro l'omofobia e a favore della ricerca.
Per questo motivo quest’ultima domenica abbiamo deciso di riprenderci via Eustachi, che era stata luogo anche del gravissimo attacco contro alcuni ricercatori. Abbiamo deciso di ripulire la nostra sede e alcuni muri della via da scritte e volantini intimidatori.
Qui trovate uno dei video della giornata mentre insieme ad una trentina di colleghi parlamentari abbiamo deciso di presentare una interrogazione.
Vi segnalo che lunedì sera alle 18.30, presso la Casa della cultura in via Borgogna 3, si svolgerà un doppio evento “Milano, Europa, Mediterraneo”. La prima iniziativa alla quale interverrò si intitola “Non voltiamoci dall’altra parte” – L’impegno del Pd per la democrazia in Ucraina, la seconda iniziativa inizierà alle 21.00 e sarà un incontro con il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge.
Per sapere dove sarò la prossima e dove potete incontrarmi, vi invito a guardare la mia AGENDA.
A presto,

Lia

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