mercoledì 1 febbraio 2017

Lombardia, finte consulenze in Regione: tre anni all'ex Assessore Zambetti


Consulenze fantasma, contratti per attività e studi per la Regione, fatti a parenti o persone che in alcuni casi non avevano neanche il titolo di studio necessario, come scusa per ottenere soldi da usare per la propria attività politica. La giudice monocratica di Milano Emanuela Rossi ha condannato quattro tra ex e attuali consiglieri regionali per truffa. L'attuale presidente della Commissione cultura, Luca Daniel Ferrazzi (ora Lista Maroni, prima An poi transitato nel Pdl), ex assessore all'Agricoltura, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi; l'ex assessore Ncd alla Casa, Domenico Zambetti a 3 anni e 4 mesi. Zambetti è stato coinvolto nell'inchiesta sul voto di scambio con la 'ndrangheta, il pm ha chiesto dieci anni.

Tre anni e 8 mesi è la pena per l'ex consigliere regionale del Popolo delle Libertà Angelo Giammario, mentre l'ex capogruppo Pdl Paolo Valentini è stato condannato a 3 anni e 4 mesi. Assolto invece, perché il danno non sussiste, un altro ex assessore lombardo, Mario Scotti (Udc).

Secondo l'accusa, gli imputati, tra il 2008 e il 2012, avrebbero fatto pagare alla Regione consulenze fittizie per decine di migliaia di euro. L'inchiesta del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza è una tranche dell'indagine sulle presunte "spese pazze" dei gruppi consiliari del Pirellone (il processo è in corso). I finanzieri avevano contestato agli indagati una ventina di contratti di consulenza a vari collaboratori, per un totale di circa 260mila euro.

Per l'accusa i contratti sarebbero stati affidati in alcuni casi anche a parenti degli indagati con l'obiettivo di "soddisfare scopi diversi ed estranei" rispetto alle attività istituzionali. Alcune delle contestazioni sono cadute perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione.

Tra quelle rimaste in piedi - e per cui sono arrivate le condanne - quella per l'ex consigliere

Giammario: avrebbe affidato alla figlia della sua compagna una consulenza "per uno studio in materia ambientale". Attività non soltanto mai eseguita, ma affidata a una ragazza che, all'epoca dei fatti, era una studentessa di liceo. I quattro dovranno risarcire il danno al Pirellone, parte civile nel processo: la provvisionale stabilita dalla settima sezione penale del tribunale è di 121mila euro.

Da "Repubblica Milano" del 30/01/2017

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