Leggo sui giornali che il
“padrone” forte dall’essere stato votato anche da gente che il PD non lo ha mai
votato e probabilmente non lo voterà mai, ha deciso che Massimo D’Alema non
sarà candidato alle elezioni europee.
In qualunque paese normale un
Partito sarebbe felice di candidare chi ha fatto il premier ed il Ministro
degli Esteri, ma evidentemente non siamo un paese normale.
Alle elezioni europee si
esprimono preferenze per scegliere gli eletti e quindi perché non lasciare agli
elettori (quelli si del PD, senza dubbio) chi mandare al Parlamento europeo?
Se D’Alema è così inviso non sarà
votato.
Max, il mio leader, è sicuramente
uno dei pochi che conosce ed è conosciuto in Europa, uno che probabilmente una
volta eletto (se gli elettori del PD lo vorranno), potrà essere votato (vista
la stima che - salvo che da noi - gode in giro per il mondo), per uno degli
incarichi più alti in Europa. Forse dopo Frattini non avremmo fatto una brutta
figura.
Forse sarebbe stato eletto come
“ministro degli esteri in Europa “ visto che ci è andato vicino un paio di anni
fa e non è stato eletto perché l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi non
ha ritenuto di sostenere la sua candidatura.
Quindi perché non consentirci di
votare uno che in Europa sa cosa fare.
Ma Matteo Renzi comincia a
rivelarsi un padrone (Renzusconi) e nega agli altri quello che ha rivendicato
per sé. Il diritto di essere votato.
Lui preferirà mandare in Europa
qualche “giovane del dire, del fare, baciare,lettera e testamento ”, che
sicuramente (non avendo studiato geografia perché ora non si usa più) quando
sentirà parlare di Lorena cercherà fra le neo deputate chi si chiama così e
quando sentirà parlare di Alsazia penserà a qualcuno che ha mangiato tanto e
bene.
Però sarà sicuramente un suo “yes
man”.
Volete mettere che effetto fa e
farà sapere che “Renzi non candida D'Alema e Bindi! Un successo soprattutto
fra quelli del centro destra che – quando sarà – voteranno per lui (forse si,
forse no)
Ripeto,
meno male che non ho votato Renzusconi.
Roberto Bertolotti
Roberto d'accordo su tutto, fuorché sulla ricostruzione della sua mancata nomina a "ministro" degli Esteri europeo. Berlusconi, in verità, l'appoggiò. Fu Blair da una parte e i polacchi (per ragioni di ostilità verso un ex comunista) ad opporsi. Prevalse un'oscura laburista, ma contessa, alla fine...
RispondiEliminaAlfio, se puoi correggi il mio testo, quando scrivo che REnzi non candiderà la Bindi e Berlusconi (volevo dire D'Alema)....lapsus froidiano diranno i soliti miei amici.
RispondiEliminaBlair candidò una oscura contessa perchè l'Italia non sostenne la candidatura di Massimo, non fece una battaglia. Come puoi immaginare anch'io ho seguito quella vicenda. Il posto toccava ad un "socialista", secondo le regole dell'alternanza. Essendo al governo il centro destra in Italia non poteva esprimere "un proprio candidato" ma doveva indicare un nome....non indicò D'Alema che pure sarebbe stato sostenuto da vari paesi "socialisti". Se ti ricordi in quei giorni, quando sembrava che in Italia prevalesse la logica di scegliere un italiano, si scatenò la canea." Berlusconi sostiene D'Alema, ecco la prova dell'inciucio!". Ciao e grazie
Roberto
In un paese normale chi ha fatto politica per lungo tempo come D'Alema e compagni si ritira a testa alta dalla scena e lascia il posto ad altri. Invece qui da noi questi soloni a tempo pieno si sentono salvatori della patria in servizio permanente effettivo, e se cadono loro c'è il diluvio. Poveri illusi, che marciscano pure nei loro rancori senili, se non sanno farsene una ragione peggio per loro, il viale del tramonto sarà davvero triste.
RispondiElimina