Sabato mattina si è chiuso l’iter parlamentare della legge di stabilità che ora attende l’ultima approvazione del Senato. La legge ha il merito di segnare un’inversione di tendenza rispetto al passato. Pur rappresentando un intervento limitato, che non può sciogliere tutti nodi che stringono il nostro Paese, per la prima volta da molti anni a questa parte si riducono le tasse sul lavoro, con un segno politico che va nel senso dell’equità e della crescita come esposto nell’intervento in Aula del nostro capogruppo Roberta Speranza. Di seguito ecco alcune tra le principali misure adottate:
- Taglio del cuneo fiscale e sostegno a chi ha perso il lavoro: detrazioni Irpef di 5 miliardi euro nel prossimo triennio e taglio di 1 miliardo nel 2014 (tre miliardi nel triennio) per i costi di INAIL e Irap per le imprese. Finanziamento di 600 milioni degli ammortizzatori sociali in deroga, di 40 milioni per i contratti di solidarietà e 50 milioni la CIGS. Intervento a favore di 23 mila salvaguardati
- Fondo per le politiche sociali: finanziamento di 275 milioni del Fondo per le non autosufficienze e 75 milioni per le persone affette da disabilità gravi e gravissime
- Imprese: rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI per 600 milioni in tre anni e inserimento della norma anti-delocalizzazione
- Eco bonus: confermata la detrazione Irpef e Ires del 55% sugli interventi per il risparmio energetico per tutto il 2014, per i condomini sino a giugno 2015
- L’imposta unica comunale (IUC): sarà composta da IMU (non sulla prima casa), TASI (il tributo sui servizi indivisibili), TARI (la tassa sui rifiuti). E’ basata sul valore dell’immobile e la fruizione dei servizi comunali, collegato all’utilizzo dello stesso immobile
- Dissesto idrogeologico: una quota delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione viene destinato agli interventi di messa in sicurezza del territorio, di bonifica di siti di interesse nazionale e di altri interventi in materia di politiche ambientali
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