mercoledì 11 dicembre 2013

Il nuovo padrone

Leggo sui giornali che il “padrone” forte dall’essere stato votato anche da gente che il PD non lo ha mai votato e probabilmente non lo voterà mai, ha deciso che Massimo D’Alema non sarà candidato alle elezioni europee.
In qualunque paese normale un Partito sarebbe felice di candidare chi ha fatto il premier ed il Ministro degli Esteri, ma evidentemente non siamo un paese normale.
Alle elezioni europee si esprimono preferenze per scegliere gli eletti e quindi perché non lasciare agli elettori (quelli si del PD, senza dubbio) chi mandare al Parlamento europeo?
Se D’Alema è così inviso non sarà votato.
Max, il mio leader, è sicuramente uno dei pochi che conosce ed è conosciuto in Europa, uno che probabilmente una volta eletto (se gli elettori del PD lo vorranno), potrà essere votato (vista la stima che - salvo che da noi - gode in giro per il mondo), per uno degli incarichi più alti in Europa. Forse dopo Frattini non avremmo fatto una brutta figura.
Forse sarebbe stato eletto come “ministro degli esteri in Europa “ visto che ci è andato vicino un paio di anni fa e non è stato eletto perché l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi non ha ritenuto di sostenere la sua candidatura.
Quindi perché non consentirci di votare uno che in Europa sa cosa fare.
Ma Matteo Renzi comincia a rivelarsi un padrone (Renzusconi) e nega agli altri quello che ha rivendicato per sé. Il diritto di essere votato.
Lui preferirà mandare in Europa qualche “giovane del dire, del fare, baciare,lettera e testamento ”, che sicuramente (non avendo studiato geografia perché ora non si usa più) quando sentirà parlare di Lorena cercherà fra le neo deputate chi si chiama così e quando sentirà parlare di Alsazia penserà a qualcuno che ha mangiato tanto e bene.
Però sarà sicuramente un suo “yes man”.
Volete mettere che effetto fa e farà sapere che “Renzi non candida D'Alema e Bindi! Un successo soprattutto fra quelli del centro destra che – quando sarà – voteranno per lui (forse si, forse no)
  Ripeto, meno male che non ho votato Renzusconi.

Roberto Bertolotti


3 commenti:

  1. Roberto d'accordo su tutto, fuorché sulla ricostruzione della sua mancata nomina a "ministro" degli Esteri europeo. Berlusconi, in verità, l'appoggiò. Fu Blair da una parte e i polacchi (per ragioni di ostilità verso un ex comunista) ad opporsi. Prevalse un'oscura laburista, ma contessa, alla fine...

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  2. Alfio, se puoi correggi il mio testo, quando scrivo che REnzi non candiderà la Bindi e Berlusconi (volevo dire D'Alema)....lapsus froidiano diranno i soliti miei amici.
    Blair candidò una oscura contessa perchè l'Italia non sostenne la candidatura di Massimo, non fece una battaglia. Come puoi immaginare anch'io ho seguito quella vicenda. Il posto toccava ad un "socialista", secondo le regole dell'alternanza. Essendo al governo il centro destra in Italia non poteva esprimere "un proprio candidato" ma doveva indicare un nome....non indicò D'Alema che pure sarebbe stato sostenuto da vari paesi "socialisti". Se ti ricordi in quei giorni, quando sembrava che in Italia prevalesse la logica di scegliere un italiano, si scatenò la canea." Berlusconi sostiene D'Alema, ecco la prova dell'inciucio!". Ciao e grazie
    Roberto

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  3. In un paese normale chi ha fatto politica per lungo tempo come D'Alema e compagni si ritira a testa alta dalla scena e lascia il posto ad altri. Invece qui da noi questi soloni a tempo pieno si sentono salvatori della patria in servizio permanente effettivo, e se cadono loro c'è il diluvio. Poveri illusi, che marciscano pure nei loro rancori senili, se non sanno farsene una ragione peggio per loro, il viale del tramonto sarà davvero triste.

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