sabato 25 febbraio 2017

Diario di Bordo, Fare con lo spirito Giusto

Se non sai cosa fare, allora fai quel che devi.

Potremmo sintetizzarlo così il momento di difficoltà che il Partito Democratico (e con esso migliaia di militanti) sta attraversando in questi ultimi giorni. Ed è quel che faremo, faremo quel che c'è da fare, come ci diceva Enrico Berlinguer ormai 50 anni fa. Non è un "dire e non dire" non è nemmeno un concetto astratto o che poco ha a che fare con la realtà. Davanti agli ostacoli, in politica come nella vita, si deve reagire, scegliendo una strada, non fermandosi, ma semmai muovendosi per ritrovare lo spirito giusto.

Ricordiamo a tutti gli amici che c'è tempo fino al 28 Febbraio 2017 per rinnovare la Tessera al Partito Democratico e il che sarà "il lasciapassare" per partecipare, di diritto, al Congresso. A tal proposito, proprio domani mattina, saremo al Circolo per questo compito, oltre che, come sempre, per discutere e confrontarci dei grandi e piccoli temi locali e nazionali.

La Commissione per il Congresso, intanto, ha approvato un percorso congressuale che, tra non poche polemiche, culminerà il 30 Aprile 2017, con le Primarie, a ridosso del ponte del 1 Maggio.
Due contributi, questa settimana, dalle pagine del nostro blog, sul momento particolare. Il Segretario Regionale, Alessandro Alfieri, in questa lettera appello per l'unità e poi ancora l'immancabile Marino Contardo che vuole farci sapere la sua, anche questa settimana, in questo articolo sul pragmatismo della Politica riferito alla crisi interna.

Dopo una settimana di stop, torniamo con le notizie dal piccolo di Cassina de Pecchi. 
Subito un invito. Sabato 3 Marzo, in Aula Consiliare, come di consuetudine da tre anni a questa parte, sarà l'occasione per una Assemblea Pubblica sul Bilancio di Previsione mentre è stato adottato da poco ed è ora ora utilizzabile il nuovo sistema di "Allerta Cittadina" Alert System per ricevere in tempo reale e comodamente sul proprio cellulare messaggi vocali che riguardano la nostra Comunità e la vita in Paese. Importante passaggio, il 10 Febbraio scorso, della Giunta Comunale che ha deliberato la dichiarazione di pubblico interesse per lo studio di fattibilità sulla riqualificazione della Piscina Comunale di Via Radioamatori e per finire un po di informazioni sul capitolo "Sicurezza" in questo articolo che ci racconta alcune novità in tema di lotta alle discariche abusive e l'arrivo di un nuovo Agente di Polizia Locale, oltrechè di un Ausiliario del Traffico.

Per questa settimana è tutto. 

Sempre, con un Sorriso.

Il Pd e il Paese. Pragmatismo, non cinismo.

Amici e compagni,
mi rivolgo a coloro che le recenti vicende hanno messo in una situazione di difficoltà e meditano di uscire dal Partito Democratico. Nella vita ci sono dei momenti che ci costringono a riesaminare tutto il vissuto e a operare delle scelte. Ma le scelte utili non sono sempre quelle fatte all’insegna di un semplice sì o di un semplice no. Il più delle volte è più produttivo rilanciare ponendosi in modo attivo (e combattivo, direi) nella data situazione. E’ una sfida, e non è detto che la si vinca, ma fuggire nel déjà vu (già visto nel passato, per chi poco mastica di francese), come alcuni stanno facendo, è la via di fuga più facile ma anche la più foriera di effetti nefasti. Non è chiesto a nessuno di rinunciare ai propri riferimenti valoriali, ma un paese complicato come l’Italia e un contesto mondiale che muta rapidamente ci costringono ad una certa dose di pragmatismo, che non è cinismo ma capire quali sono le forze in gioco, quali le conseguenze delle nostre azioni, quali le reazioni, e quali le contromisure, e tutto in tempi sufficientemente veloci per trovare soluzioni e non perdere il treno. I sacri principi da tutti declamati (in primis la lotta alle diseguaglianze e alle povertà) non si possono affermare solo allargando la spesa sociale e non pensando alla base produttiva del paese, e a innestare efficacia ed efficienza in ogni settore, a partire da quello pubblico. Siamo un paese bloccato da una burocrazia ferraginosa, da rendite di posizione corporative (e Bersani ne sa qualcosa, quando da ministro si batté coraggiosamente contro le lobby dei farmacisti, dei notai, dei tassisti, pure), da sprechi colossali, ruberie, corruzione, per non parlare della spada di Damocle del debito pubblico. E davanti a tutto questo i nostri eroi della ‘scissione’ pensano che basti ‘spostarsi più a sinistra’ e creare l’ennesimo partitino, a fare concorrenza ai grillini nel raschiare il barile dei riottosi e degli arrabbiati. So che tanti argomenti da voi posti, come quello che dice che non sappiamo più parlare ai lavoratori e ai giovani, hanno un fondamento, ma non crediate di essere gli unici a porvelo, e scordatevi che vengano a voi solo perché avete mandato a vaffa Renzi, e il Pd. Convengo anche che Renzi e tutta la dirigenza del partito non abbiano fatto il possibile per ascoltare le vostre ragioni e per interloquire, ma sono anche dell’opinione che alla fin della fiera si debba prendere una decisione e che il metodo per arrivarci sia quello democratico che dice ‘ascoltati tutti si decide a maggioranza’. Vi invito poi a considerare le conseguenze delle vostre azioni: un indebolimento del Partito Democratico vuol dire in questo momento indebolire la democrazia in Italia e favorire l’approdo al governo – con esiti disastrosi – dei populisti di vario colore, da quello nevrastenico di Grillo a quello xenofobo di Salvini. Quindi ponderate bene le vostre decisioni, se stare nel Pd, anche con il mal di pancia, per dare il proprio contributo, oppure uscirne per salvarsi la coscienza e prepararsi a dire di fronte al peggio che verrà, perché verrà, ‘io l’avevo detto’. Con tutta la stima e il rispetto vi dico che ‘questo non lo accetto’.

Marino Contardo


La porta dovrà rimanere spalancata

Care democratiche, cari democratici,

vi assicuro che stiamo facendo il possibile per far cambiare idea a chi manifesta l'idea di lasciare il PD. L'appello lombardo all'unità, promosso da me e dai Segretari provinciali, è stato firmato da più di 600 Segretari di Circolo. Ma alcuni, purtroppo, hanno già scelto.
E' sembrato che la vera richiesta fosse quella della non ricandidatura di Matteo Renzi. Francamente inaccettabile. Per questo, pur non condividendo le argomentazioni esposte nel suo intervento, ho appreso con favore la candidatura di Michele Emiliano per la Segreteria. È la dimostrazione che chi vuole proporsi come alternativa a Renzi e alle sue proposte lo può fare dall'interno, perché il nostro è un partito plurale e c'è spazio per posizioni diverse.

Ora abbiamo davanti tre mesi di Congresso, in cui la porta dovrà rimanere spalancata. Ci dovrà essere un dibattito vero e partecipato per costruire politiche che aiutino chi ha pagato a caro prezzo la crisi e diano una prospettiva di futuro ai più giovani. E dovremo continuare a sostenere il Governo e le nostre Amministrazioni in vista delle prossime scadenze elettorali.
C'è molto da fare. E non possiamo, almeno qui sul territorio, litigare tra noi. So che c'è smarrimento e delusione. Sono anche i miei sentimenti. Ma non possiamo mollare. Sono tante le persone che ripongono fiducia nel nostro partito.

Continueremo fino all'ultimo a cercare di convincere chi vuole andare via a rimanere con noi. 
In questo senso ho chiesto ai Segretari di Federazione di promuovere Assemblee provinciali aperte agli iscritti, in cui potremo confrontarci in maniera franca su ciò che sta accadendo ma anche sulle sfide che ci attendono.

Sperando di potervi incontrare in quelle occasioni, vi abbraccio.

Alessandro Alfieri
Segretario Regionale del Partito Democratico

venerdì 17 febbraio 2017

Diario di Bordo, Oltre le differenze e Uniti per il Paese

La mediazione è l'arte della politica. È l'abc, se si vuole condividere un percorso tra persone e idee plurali. Come, tra i fondamentali, c'è anche il principio intramontabile che uniti si vince, divisi si perde.

Poche e semplici parole sfuggite incomprensibilmente però alla classe dirigente del Partito Democratico, più impegnata a massacrarsi che a discutere di Paese e di Lavoro, Tasse, Infrastrutture, Economia, Meridione, Immigrazione, Cultura. 
Direte, è paradossale e inconcepibile. Ma questo è lo spettacolo a cui migliaia di militanti e milioni di elettori sono costretti ad assistere giorno per giorno. 


Dal basso un'appello all'unità un messaggio di speranza, per ritrovare serenità e soprattutto per ritrovare una connessione perduta con ciò a cui serve all'Italia. Vi prego fermatevi lo scrive sul nostro blog il Segretario di Circolo Andrea Parma, lo dice Walter Veltroni in questa intervista al "Corriere della Sera": se la sinistra non riuscirà a interpretare il nuovo mondo sarà perdente e marginale e per farlo c'è bisogno di un Pd forte, che sappia sfidare la destra populista e identitaria di oggi e un commento sul memento di grande tensione ce lo propone anche Marino Contardo.


Lo smarrimento è forte, la paura per quella parola, scissione, evocata più volte, pure. Il Circolo "Fiorella Ghilardotti" più compatto che mai chiama a raccolta gli iscritti e tutti coloro che intendono iscriversi per l'Attivo del 23/02 alle 21 e nel frattempo chiede di esprimersi sul Futuro del Partito attraverso un sondaggio online per dire la propria sulle prospettive e le idee da mettere in campo: parteciparvi è molto semplice, basta cliccare al link precedente e rispondere alle 11 domande. Intanto, ti aspettiamo anche questa Domenica dalle ore 10:00 al Circolo di Via Roma, occasione per rinnovare l'iscrizione all'anno 2017 (nel caso, potrai rinnovare la Tessera comodamente da casa, attraverso un bonifico, tutti i dati al link precedente).

E, nonostante tutto, non ci arrendiamo a una crisi che sembra irreversibile, ma piuttosto apriamo a spazi di dibattito e di impegno ancora maggiore, se c'è né bisogno. E lo facciamo perché prima viene il Paese e le sue necessità, poi il Partito, infine le idee dei singoli: Pierluigi Bersani lo ribadisce in questa lettera aperta al Segretario pubblicata dall'Huffington Post e in risposta Matteo Renzi ricorda come sia importante evitare la scissione, ma evitare anche i ricatti

Mentre il delirio trasversale perversa, i problemi sul tavolo sono quelli di sempre. La corruzione, ad esempio, che dilaga, come e più di 25 anni fa. PierCamillo Davigo, Presidente dell'Anm, lo conferma senza troppi giri di parole: il Paese sta morendo. E noi qui ad assistere inermi a un delirio senza fine.

Una Newsletter, la cinquantesima del Pd di Cassina de Pecchi, che si inserisce in uno scenario davvero cupo, difficile, tra poche possibilità di invertire la rotta. Ma l'ottimismo non ci manca, non ci perdiamo d'animo, non vogliamo rimanere fermi. Non ci arrendiamo alle cose brutte di una politica brutta, perché per noi la politica non è questa cosa qui. La politica è altro. È servizio, disponibilità, condivisione. 

Oggi più che mai pensare, ricordarsi e ribadire che "vale la pena vivere la Politica quando è in grado di trasmettere visioni". Vale la pena quando la Politica viene vissuta come lo strumento per cambiare le cose. Non certo quando dimostra il peggio di se stessa, come in queste ultime settimane. 

Tesseramento 2017, la Domenica al Circolo


Il percorso di ascolto che ha messo in piedi il Pd Milano ci sta dimostrando ancora una volta, con la grande partecipazione e ricchezza della discussione, la vivacità del nostro Partito.

La partecipazione e l’entusiasmo sono fondamentali per un partito come il nostro che vuole rimanere radicato sul territorio e contribuire alla creazione di idee e di politiche. A proposito di questo il prossimo 23 Febbraio 2017 il Circolo "Fiorella Ghilardotti" ha organizzato un Attivo degli Iscritti per discutere della situazione nazionale di cui ti invieremo a breve un invito personale.

Ricordiamo che sta per terminare il periodo entro il quale ci si può tesserare al Pd, anche per partecipare al Congresso che verrà convocato dall'Assemblea Nazionale di domenica prossima: la scadenza prevista è il 28 Febbraio 2017.

A tal fine il nostro Circolo, sito al terzo piano della Cooperativa "La Speranza" di Via Roma 81, è aperto tutte le Domeniche mattina a partire dalle 10.00.

Per coloro invece che desiderano rinnovare la Tessera comodamente da casa, possono farlo attraverso bonifico:


IT43F0200832810000100888354 
CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CASSINA DE’ PECCHI
UNICREDIT  - CASSINA DE’ PECCHI 

Nel frattempo ti invito a compilare il Sondaggio lanciato dal Pd di Cassina che trovi a questo link: Il Futuro è adesso, costruiamolo insieme Poche righe per dire quel che pensi e su quali prospettive debba ripartire l'azione politica del Partito Democratico.


Scissione si, scissione no

Mi sono iscritto al Partito Democratico nel 2015, ho rinnovato la tessera anche per il 2017, l’anno del Congresso. L’ho fatto perché condivido i principi e i valori che ne sono a fondamento, condivido il programma con il quale si è presentato alle ultime elezioni politiche, condivido l’azione di governo fin qui svolta, ho letto e sottoscritto lo Statuto e il Codice etico. Sono convinto che poteva fare di più, che poteva fare di meglio, e su alcune questioni ho opinioni diverse, ciò nondimeno sono consapevole della difficoltà che si incontrano ogni qual volta si prova a cambiare qualcosa in questo paese complicato. Tutto ciò dovrebbe spingerci – noi iscritti, perlomeno – a fare di più e di meglio. Vedo invece che c’è una parte che rema contro, e non ora, ma dall’inizio. Che non accetta le regole democratiche che ci siamo date, che dicono che tutti hanno libertà di dire la propria e che dopo aver provato a comporre una sintesi si debba passare a prendere decisioni con la regola della maggioranza. E che così come l’adesione al partito, e al metodo democratico, sono frutto di libera scelta, con la stessa libertà – se il dissenso è profondo e inconciliabile, o per qualsiasi altro motivo – c’è la libertà di andarsene, di approdare ad altri lidi o di lasciare la politica. Con tutta tranquillità e rispetto. Cosa che pare che non accetti la cosiddetta ‘minoranza dem’, che ha la bizzarra pretesa di voler dettar legge alla maggioranza. Ma le cose non funzionano così. Nemmeno la demonizzazione del segretario in carica funziona, se con lui è la maggioranza del partito, e il sottoscritto. Così, presi da patriottico furore e con lo sguardo rivolto al sol dell’avvenire , costoro si apprestano a una plateale fuoriuscita, confidando sulla grancassa dei media che gongolano ad ogni loro passo. Non si avvedono costoro che così aprono la strada, anzi l’autostrada, al populismo nevrastenico di Grillo e a quello xenofobo di Salvini? Tranquilli, hanno già pronta la risposta: è tutta colpa di Renzi. Anziché replicare a tanta profondità di pensiero dico a costoro: almeno ‘lasciamoci così senza rancor’, come dice un’antica canzone. 
Marino Contardo     

mercoledì 15 febbraio 2017

Vi prego, smettetela! Torniamo a parlare di Futuro e Speranza.


Congresso Sì, Congresso no. Congresso anticipato o Congresso a scadenza naturale. Renzi dimettiti, anzi no Dalema vattene. Forse è meglio che se ne vadano anche Emiliano e Speranza. È perché no Bersani ed Epifani...che ci stanno a fare nel Pd? Forse dovrebbe andarsene anche Cuperlo, l'oppositore mite. In fondo l'opposizione interna fa solo male al Pd.

La lista è lunga come lunga è la lista degli errori fatti da Renzi e prima di lui da Bersani, da Veltroni, Occhetto, Natta, Berlinguer. In effetti la Sinistra, il centrosinistra, l'Ulivo, i Ds e il PCI nella loro storia recente e passata di errori ne hanno fatti, molti. Siamo (sono, erano) uomini. Napolitano nel 1956 disse che l'Urss fece bene a invadere con la forza l'Ungheria, l'Unità sempre in quell'anno definì i rivoltosi di Budapest che chiedevano più Libertà e più Democrazia dei "teppisti" e che dire di Berlinguer che appoggiò il Referendum del 1985 sulla Scala Mobile perdendolo? Gli errori del passato remoto, non sono niente rispetto a quelli del presente. Prodi fu fregato da Bertinotti e come dimenticare il dualismo perenne tra Veltroni e Dalema? Il buono e il cattivo...tutti sbagliano, chi più chi meno, è nella natura umana sbagliare. Ma vi assicuro che un periodo così triste e carico di tensione non l'ho mai visto. Si possono avere idee diverse, e ci mancherebbe altro. Siamo un grande Partito fatto da donne e uomini diversi per natura. Con storie e personalità diverse. Ma la diversità deve essere un valore aggiunto, non una condanna alla guerra totale. Il Pd nasce per unire storie diverse. Nasce per mettere insieme tradizioni diverse e per buona parte del Secolo scorso, contrastanti, alternative. Ci siamo riusciti, non senza mal di pancia e rotture, ma mai perdendo la stima e il rispetto reciproco. Tra Compagni (questa parola mi piace sempre di più) ce le possiamo pure dare, ma sempre Compagni rimaniamo. In mezzo a questa situazione paradossale e confusa rischia di venir meno il collante che ci tiene insieme. Tutti si sparano addosso (a reti unificate, sia ben chiaro) ma a nessuno viene il dubbio che forse la misura è colma
È  sempre facile dividersi, è semplice rompere. Più difficile è costruire, mettere insieme, guardare avanti. È più difficile, si, ma è la sola opzione possibile se non si vuole vivere di rendita. È la sola opzione che abbiamo se vogliamo cambiarlo davvero questo benedetto Paese. E allora, meno comunicati stampa al veleno e più Italia. Fine delle dichiarazioni da innamorati traditi e più dibattito sereno, aperto, laico e sincero sul presente e soprattutto sul Futuro prossimo, quello ad esempio che riguarda il lavoro che manca o le nostre menti migliori che scappano all'estero. Io vorrei tornare a confrontarmi nel mio Partito di Scuola, Ambiente, Immigrazione, Giovani, Cultura, Stato Sociale...e di tutto il resto, di tutto ciò che ci riguarda da vicino. Vorrei sapere dal mio Partito come vuole affrontare il tema degli sforamenti perenni del PM10 in Lombardia, ad esempio, o cosa ha in mente di fare per le strutture scolastiche che cadono a pezzi, quali ricette ha per garantire la Sicurezza ai cittadini, cosa pensa della povertà in costante aumento, altro che PIL al +1%. 

Sono un Amministratore Pubblico, sono stato eletto dai miei concittadini e al mio Partito, al mio Segretario chiedo come fare a trovare i soldi per sistemare un Parco, una buca sulla strada, l'illuminazione pubblica che non illumina e come sistemare le decine di persone senza lavoro e senza casa che ogni giorno si presentano in Comune. Perché poi i cittadini chiedono a noi, bussano alla porta del primo baluardo di Istituzione che esiste, il Comune, non lo chiedono certo alla Serracchiani. Chiedo al Partito e al Segretario cosa devo dire alle mamme che ogni giorno lasciano i figli in una Scuola Pubblica a Cassina in cui ogni tanto piove dal tetto o all'anziano che chiede un mezzo di trasporto (inesistente) per raggiungere il Supermercato o all'Associazione che chiede uno spazio. Di questo vorrei parlare con il mio Partito. Di tutte queste cose vorrei sentire discutere Bersani, Renzi, Emiliano e Giachetti. Tutto il resto, a cominciare dai comunicati stampa di questa o quella corrente, per passare poi dal Segretario che posta (o molto più probabilmente fa postare da qualcuno) gli insulti di turno alla minoranza, quella stessa minoranza che sembra non essere mai soddisfatta, be...ne facciamo volentieri a meno. 
Vi prego, ve lo chiede uno che non ha mai pregato in vita sua: smettetela. Tornate a parlare di Futuro e Speranza. Torniamo nelle Piazze, nei luoghi di lavoro, ai mercati, tra la gente a spiegare quali sono le buone ragioni del Pd, quelle che ormai tutti, in questo turbine di delirio trasversale, hanno dimenticato. 
A, perdonatemi. Prima di tornare a fare il laico 365 giorni all'anno, un ultima preghiera: tornate e torniamo tra la gente e sopratutto facciamolo in modo unitario. 

domenica 12 febbraio 2017

Diario di Bordo - Ritroviamo il senso di una Storia comune

Con l'ultima Newsletter abbiamo dato il via a una fase di confronto tra gli amici del Partito Democratico. E' il momento che lo chiede e non ci facciamo certo trovare impreparati. Dopo il veloce succedersi degli eventi degli ultimi mesi, sembra essere arrivato il momento giusto per una riflessione collettiva sul ruolo e la funzione del Partito, all'interno del contesto italiano, altalenante, che a tratti ci racconta un Paese con le difficoltà di sempre, dall'altra invece ci conforta, con gli ultimissimi dati positivi sulla produzione industriale 

Lunedì 13 sarà Direzione Nazionale mentre dai Circoli, dai territori emerge un messaggio forte e chiaro di volontà di partecipazione e protagonismo in questa fase confusa e incomprensibile ai più. Il nostro Circolo, dopo una discussione interna di Direttivo molto intensa, ha deciso di chiamare gli Iscritti e i sostenitori tutti a raccolta per un Attivo dove potersi esprimere e dare il proprio contributo. Giovedì 23/02/2017 alle 21 presso il terzo Piano della Cooperativa "La Speranza" siete tutti invitati, per una serena serata di dibattito, perchè non c'è nulla di più bello e di più democratico che guardarsi negli occhi e parlarsi, anche e sopratutto nei momenti di difficoltà, vi aspettiamo. E, a proposito di prospettive, vi proponiamo l'intervista di Aldo Cazzullo su "Il Corriere della Sera" a Giuliano Pisapia sul futuro di un ritrovato centrosinistra

Nel frattempo, il Governo del Paese, a livello nazionale e locale, non si ferma (e non lo deve fare) di fronte all'impasse del Partito Democratico. Non si ferma, e non si deve fermare, nemmeno la continua attenzione verso i temi europei ed extra europei. Una riflessione su Trump e il "trumpismo" ce la offre Alfredo Canavero dalle colonne de "Il Sicomoro" del 26 Gennaio 2017, mentre il Segretario Andrea Parma fa un bilancio dopo 1000 giorni di centrosinistra a Cassina in una intervista al periodico locale "Metropolis".

A proposito di Cassina de Pecchi e in funzione di quanto già anticipato sul Bilancio triennale, vi esortiamo a prendere visione del Piano triennale delle Opere Pubbliche propedeutico al Bilancio Previsionale 2017 - 2019 e già che ci siamo vi invitiamo anche a visitare il nuovo Front Office inaugurato da qualche giorno presso l'Area dei Servizi Sociali al pian terreno del Comune di Cassina de Pecchi. Lo dicevamo a Settembre del 2016, a Cassina de Pecchi servono Servizi di Qualità e Professionalità. Oggi quella prospettiva è una realtà: per un servizio più fruibile, più accogliente e accessibile a tutti. 

E' quello che stiamo facendo su più fronti e continueremo a farlo, per Cassina de Pecchi e per la sua gente.


"Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo"
Henry Ford

Vi aspettiamo tutte le Domeniche mattina, dalle ore 10.00, al Circolo di Via Roma

martedì 7 febbraio 2017

Trump: il nazionalismo? rieccolo!

Il 20 gennaio 2017, dopo aver prestato giuramento, Donald Trump è diventato il 45° presidente degli Stati Uniti. La sua elezione nel novembre scorso aveva colto quasi tutti gli osservatori di sorpresa e destato non poche preoccupazioni. In campagna elettorale Trump aveva infatti manifestato propositi di sostanziale rottura col passato degli Stati Uniti, condannando in blocco quanto fatto dalle amministrazioni precedenti. Anche le frasi pronunciate al momento del giuramento sono state di condanna per tutto l’establishment politico, senza distinguere tra democratici e repubblicani. Ora tutto il mondo si interroga su cosa farà Trump nei quattro anni del suo mandato. E’ forse la prima volta che il passaggio da un presidente all’altro avviene senza che sia possibile immaginare gli scenari futuri. Trump non ha un passato politico, così come la maggior parte delle persone di cui intende circondarsi. La scelta di affidare ministeri importanti a uomini provenienti dal mondo degli affari fa trasparire una incoerenza di fondo tra chi continua a proclamare di voler sottrarre il potere ai “poteri forti” per darlo al popolo. Ma questo non sembra aver turbato i suoi sostenitori, che vengono prevalentemente dalle regioni più povere (o più impoverite) degli Stati Uniti e che sono propensi ad attribuire le loro difficoltà (economiche ma non solo) agli immigrati che tolgono lavoro o a quei capitalisti che portano all’estero le proprie industrie.
Difficile pronosticare oggi se Trump metterà in pratica tutto quello che ha promesso di fare in campagna elettorale o se, alla fine, prevarrà il condizionamento imposto dal sistema costituzionale americano, basato sull’equilibrio dei poteri. Infatti, anche se il Congresso è dominato dai repubblicani, molti di essi non sono allineati con le posizioni del presidente.
I mutamenti maggiori sono probabilmente da attendersi sul piano interno. La più volte proclamata volontà di aumentare i posti di lavoro per i cittadini americani potrebbe portare a un irrigidimento nei confronti dell’immigrazione, ma sarà difficile realizzare il famoso muro al confine meridionale con il Messico, che non ci sta.

Già le prime scelte indicano comunque un ridimensionamento radicale del sistema sanitario realizzato da Obama e la fine delle politiche di tutela ambientale, col ritorno massiccio ai combustibili fossili.
Molto più difficile immaginare cosa potrà cambiare della politica estera, anche per la mancanza di esperienza di Trump nel settore. E’ probabile un riavvicinamento a Putin, quanto meno impedendo l’estensione della NATO ad altri paesi confinanti con la Russia. Ciò andrebbe anche nel senso di un ridimensionamento della tradizionale alleanza con l’Europa. C’è anche da aspettarsi l’introduzione di politiche protezionistiche, che renderebbero meno agevoli le importazioni dal vecchio continente, ma anche dalla Cina. Va però tenuto presente che la Cina ha in mano la maggior parte del debito estero americano e potrebbe procedere a ritorsioni non indolori. Un grande punto interrogativo sono poi le intenzioni di Trump verso il Medio Oriente. 

Di fronte a tutti questi interrogativi è ancor più necessario che l’Unione Europea, non più appesantita dalla presenza britannica, trovi una politica comune per fronteggiare gli eventi e poter trattare alla pari con la nuova America di Trump.

Dal "Sicomoro" del 26 Gennaio 2017 - Alfredo Canavero – Università Statale MI









domenica 5 febbraio 2017

Diario di Bordo, Confronto aperto sul Futuro del Partito

Qualità dell'aria e inchieste giudiziarie in Lombardia, i due temi di apertura della quarantottesima Newsletter del Pd di Cassina. Due temi che hanno a che fare e parecchio con Cassina de Pecchi.

Del resto, ne parlano tutti gli organi di informazione, non da oggi, ma ormai costantemente in questo periodo dell'anno: l'aria che respiriamo in Lombardia, a Milano, in provincia è un'aria inquinata e che uccide. Valori del PM10 tre volte superiori ai limiti di Legge al punto che a Milano chiude il bicibus per tutelare la salute degli utenti. Un fatto che ci riguarda tutti e che si lega al gran dibattito in corso sulle Piste Ciclabili e la viabilità in genere nel nostro Comune. Ci si chiede quale può essere la valida alternativa al mezzo privato per gli spostamenti: una risposta Cassina de Pecchi prova a darla realizzando degli attraversamenti sicuri, continui su tutto il territorio, con il completamento dell'anello delle ciclabili e che privilegia il pedone, il ciclista, le famiglie con bambini al seguito. Su questo l'Amministrazione Comunale sta lavorando consapevole delle problematiche, dei disagi e con delle soluzioni già pronte per essere messe in atto. Vi terremo informati.

Sempre in tema di Famiglia e Politiche per i più piccoli una bella novità, saranno ridotte le rette del Nido di Via Radioamatori nei casi di assenza dei bimbi, ce lo racconta Doriana Marangoni in un contesto in cui gli investimenti e i progetti per Cassina de Pecchi saranno il fiore all'occhiello del Bilancio 2017 - 2019, che sarà approvato ai primi di Marzo, anche di questo vi parleremo in una prossima comunicazione.

Un paio di appuntamenti: quest'oggi, tutto il giorno, ancora Mercatino del libro usato a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, mentre il 9 Febbraio 2017 l'iniziativa per Il Giorno del Ricordo (in allegato il volantino).

Dicevamo all'inizio inchieste giudiziarie in Lombardia che ci riguardano. Si perché un ex Sindaco di Cassina de Pecchi (ed ex Assessore in Regione) finisce nei guai con la giustizia. Dopo le vicende che vedevano il suo nome accostato a quello della 'Ndrangheta, Domenico Zambetti ancora nell'occhio della magistratura: una condanna a 3 anni e 4 mesi per false consulenze.

E ora spazio al dibattito in corso nel Partito Democratico. Un dibattito che in realtà non si è mai esaurito e che continua a tenere banco sulle prime pagine dei giornali, oggi come ieri. Vi proponiamo due interventi. Quello del Segretario Matteo Renzi all'Assemblea degli Amministratori locali tenutasi a Rimini settimana scorsa e poi l'intervista rilasciata all'Huffington Post da Pierluigi Bersani.

Spazio aperto al confronto anche nei Circoli. Un primo commento ce lo propone Marino Contardo, aspettiamo altri contributi e vi aspettiamo al Circolo di Via Roma tutte le Domeniche mattina!



“Tra destra e sinistra c’è un abisso incolmabile, perché la destra vi dirà sempre che è pronta ad aiutare chi resta indietro, la sinistra invece non chiede aiuto per loro, ma li fa camminare con le proprie gambe.”




Pietro Nenni

sabato 4 febbraio 2017

CONGRESSO SI’, CONGRESSO NO, SCISSIONE SI’, SCISSIONE NO’

Si affilano i coltelli all’interno del Pd, la sfida all’Ok Corral è iniziata. Il regolamento di conti dopo la sconfitta al referendum costituzionale è iniziato. Si prevedono sfracelli, sangue e vittime. C’è chi agita le carte bollate (Emiliano), chi farfuglia di minacce e di garanzie (Bersani), chi di portarsi via l’argenteria valutata nel 10% dell’elettorato (D’Alema) – un succulento bottino dopo il ‘tesoretto’ dei DS misteriosamente volato via -, il tutto sbattuto in prima pagina dal noto giornale vicino ai ribelli (Repubblica) con titoloni ad effetto. Secondo questi agitatori il popolo italiano è tutti i giorni in ansia per le sorti del Pd e non sa darsi pace fino a che non gli si dirà quando il partito si riunirà a congresso. Insomma è una questione nazionale, un tempo si chiamava ‘dirimente’, che non se ne può fare a meno pena gravi conseguenze nelle esistenze di ognuno. Nell’arena i toreri di nuovo conio (tranne che per l’età) sventolano il drappo rosso (la rossa bandiera?) e fendono l’aria con lo stiletto affilato che dovrà colpire al cuore, a partire dalla cervicale, il toro furente ma senza scampo (Renzi). Sugli spalti sparuti gruppi di azzimati tifosi si esercitano nell’urlare all’unisono la ola finale quando il toro stramazza a terra e il torero si inchina per rendere omaggio alla piccola folla agitando lo stiletto insanguinato. Poi, due robusti cavalli da tiro trascinano la carcassa sanguinante fuori dal campo fino alla macelleria ufficiale. Qui viene immediatamente squartato e i testicoli messi all’asta degli estimatori di tali prelibatezze. Quando tutto sarà finito, e le fonti germinali del malcapitato saranno passate fra i villi intestinali, come d’incanto risorgerà il sol dell’avvenire e una nuova e gioiosa era si aprirà per il popolo. E vissero felici e contenti.
Le favole in genere hanno un finale edificante, che riscatta situazioni di dolore, di abbandono, di soprusi, ma richiedono comportamenti eroici. E questi di eroico hanno davvero poco, solo il loro smisurato ego o i loro meschini interessi di bottega o i deliranti proclami ideologici, nonché il senile risentimento, a tenerli desti. Finiranno per procurare un danno forse irreparabile al Partito Democratico, di cui pare facciano parte, alla Sinistra di cui a ogni piè sospinto tessono le lodi, al Paese tutto che dicono di amare, perché questi atteggiamenti irresponsabili finiranno per spianare la strada a populisti e xenofobi di ogni risma. Per poi chiudersi in conclave a rimuginare su ciò che avrebbero potuto fare e non hanno fatto, e ad affliggersi per gli errori tattici, strategici e di principio, salvo uscirne indenni e da facce di bronzo qual sono - Giachetti usò un’altra espressione, ma sorvoliamo - ricominciare a concionare … nel deserto.
P.S. A noi semplici iscritti è dato di sapere che compete alla Direzione Nazionale stabilire la data del Congresso, e che questa si riunirà a breve. Sappiamo anche che molti di quei fieri toreri d’antan ne fanno parte. Spero partecipino, anche perché per quanto non sembri vero io sono con loro, vorrei come loro un congresso nei prossimi mesi, a patto che fosse posto al primo punto della discussione il tema “Come si sta insieme in un partito, non in una chiesa né in una bolgia”. Assodato ciò, si potrà parlare di elezioni, alleanze, programmi, ecc. ecc..

Marino Contardo

5 febbraio 2017

venerdì 3 febbraio 2017

Politiche per la Famiglia, dimezzati i giorni di franchigia al Pesciolino Rosso

A partire dal mese di Settembre 2017 il Comune di Cassina de Pecchi ridurrà i giorni di franchigia per il pagamento delle rette dell'Asilo Nido "Pesciolino Rosso" dai 5 giorni attuali ai 3 giorni. 
Cosa significa? Quando un bambino rimane assente dalla frequentazione del Nido oggi la riduzione della tariffa giornaliera (pari al 50%) che sta in capo alla famiglia parte solo dal sesto giorno di assenza. Da Settembre invece, per usufruire della riduzione, basteranno tre giorni di assenza e la franchigia partirà dal quarto giorno di mancanza del bimbo dalla struttura. Questa scelta, che va incontro alle esigenze delle famiglie, è una risposta piena alle richieste di mamme e di papà che da anni si augurano un intervento di questo tipo. Un segnale importante che farà risparmiare le famiglie cassinesi con un piccolo investimento da parte del Comune di Cassina de Pecchi. 


Qualche informazione sul "Pesciolino Rosso", un fiore all'occhiello per Cassina de Pecchi. Il servizio Asilo Nido, funzionante dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18, accoglie bambini con priorità ai residenti, di età dai 5 mesi ai 3 anni. Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno, con aggiornamento della graduatoria il 30 settembre, il 31 dicembre, il 31 marzo e il 31 maggio, termine entro il quale si accettano le iscrizioni per l’avvio degli inserimenti a settembre. Per ulteriori approfondimenti vi invito a visitare la strutture nelle giornate di apertura all'utenza e a visitare la pagina dedicata sul sito web del Comune di Cassina de Pecchi

Doriana Marangoni

mercoledì 1 febbraio 2017

Lombardia, finte consulenze in Regione: tre anni all'ex Assessore Zambetti


Consulenze fantasma, contratti per attività e studi per la Regione, fatti a parenti o persone che in alcuni casi non avevano neanche il titolo di studio necessario, come scusa per ottenere soldi da usare per la propria attività politica. La giudice monocratica di Milano Emanuela Rossi ha condannato quattro tra ex e attuali consiglieri regionali per truffa. L'attuale presidente della Commissione cultura, Luca Daniel Ferrazzi (ora Lista Maroni, prima An poi transitato nel Pdl), ex assessore all'Agricoltura, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi; l'ex assessore Ncd alla Casa, Domenico Zambetti a 3 anni e 4 mesi. Zambetti è stato coinvolto nell'inchiesta sul voto di scambio con la 'ndrangheta, il pm ha chiesto dieci anni.

Tre anni e 8 mesi è la pena per l'ex consigliere regionale del Popolo delle Libertà Angelo Giammario, mentre l'ex capogruppo Pdl Paolo Valentini è stato condannato a 3 anni e 4 mesi. Assolto invece, perché il danno non sussiste, un altro ex assessore lombardo, Mario Scotti (Udc).

Secondo l'accusa, gli imputati, tra il 2008 e il 2012, avrebbero fatto pagare alla Regione consulenze fittizie per decine di migliaia di euro. L'inchiesta del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza è una tranche dell'indagine sulle presunte "spese pazze" dei gruppi consiliari del Pirellone (il processo è in corso). I finanzieri avevano contestato agli indagati una ventina di contratti di consulenza a vari collaboratori, per un totale di circa 260mila euro.

Per l'accusa i contratti sarebbero stati affidati in alcuni casi anche a parenti degli indagati con l'obiettivo di "soddisfare scopi diversi ed estranei" rispetto alle attività istituzionali. Alcune delle contestazioni sono cadute perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione.

Tra quelle rimaste in piedi - e per cui sono arrivate le condanne - quella per l'ex consigliere

Giammario: avrebbe affidato alla figlia della sua compagna una consulenza "per uno studio in materia ambientale". Attività non soltanto mai eseguita, ma affidata a una ragazza che, all'epoca dei fatti, era una studentessa di liceo. I quattro dovranno risarcire il danno al Pirellone, parte civile nel processo: la provvisionale stabilita dalla settima sezione penale del tribunale è di 121mila euro.

Da "Repubblica Milano" del 30/01/2017