venerdì 30 novembre 2012

Cambi di regime. Berlusca è moribondo e io non mi sento troppo bene...

“Scrissero cose atroci e non se ne pentirono”. Questo potrebbe essere l’epitaffio da scolpire sotto il monumento collettivo di alcuni intellettuali italiani. Il monumento ai soliti noti. Leggere, ad esempio, le atrocità sulla Prima guerra mondiale da parte di Ardengo Soffici e Filippo T.Marinetti, non solo prima ma anche durante o dopo “l’inutile strage”( come se ce ne possano essere di utili) nonostante tutti quei corpi squartati sul Carso. Oppure rileggere i dossier alla Ruggero Zangrandi o alla Mirella Serri dopo la caduta del fascismo sui “cinismi scontati e scambievoli di capi e leccapiedi italiani mutevoli”(Arbasino).
Ma solo alcuni non se ne pentirono:  i più sfrontati, i più estetici, gli ebbri dannunziani a oltranza. Gli altri fecero finta di non averle scritte alcune enormità. Non se ne pentirono semplicemente  dimenticandole. Rimuovendole.  Io? Ma stiamo scherzando, non è da adesso che sono stato critico, non è da ora che suono l'allarme, non ho certo aspettato la sua caduta per mettere in guardia...
Siamo alle solite. Non si è ancora del tutto spenta la polemica sul Cinghialone di Hammamet che già si vede un'altra statua vacillare sul piedistallo. E allora chissà chi sarà il più veloce a ricostruire il dossier sul servilismo e sul versipellismo degli intellettuali italiani alla caduta definitiva del Sire di Arcore...
"Il sogno degli italiani"-
 Installazione di Garullo&Ottocento- Arte contemporanea
Il fenomeno è noto. Non è il solito “usignolo dell’Imperatore”, il vezzo di compiacere con trilli di penna il potente di turno, spesso è una vocazione sorgiva e aurorale, spontanea e incondizionata, all’obbedienza, alla volontaria servitù intellettuale. In cambio di doviziosa mercede, ovviamente, meglio se di qualche Mercedes.
E di contro non si tratta tanto di pretendere atteggiamenti “protestanti” o irriverenti sempre e comunque verso chi comanda, basterebbe che si vedesse una normale  tensione verso la verità, un rapporto aperto e problematico con la realtà, la sincerità dello sguardo, l’azzardo di poterci perdere (economicamente ) nel difenderle la moralità e la verità.

giovedì 29 novembre 2012

IL CONFRONTO

Come al solito la capacità comunicativa viene premiata.
Quindi come comunicatore Renzi vince mentre la calma e pacatezza di Bersani al primo impatto sembra penalizzante.
Renzi sembrava il primo della classe che ha studiato bene la lezione: numeri, indicazioni, fatti accaduti etc... Ma i contenuti?
Chi ha seguito attentamente il dibattito avrà notato che, come al solito, Renzi è accattivante, elenca le cose che ha intenzione di fare ma si dimentica un "piccolo" particolare: con che mezzi.
Bersani, con la sua calma, può sul momento non "entusiasmare"  ma, sapendo come sia difficile governare non Firenze ma L'Italia, non si è permesso di fare promesse  a vuoto.
Emblematica quella di Renzi di "mettere subito nelle tasche del ceto medio-basso 100 euro minimo" a cui Bersani giustamente ha risposto "dico subito che io non posso promettere 20 miliardi da dare tout court". Infatti dove li trova?
E' bello sicuramente saper parlare e far sognare ma di questi tempi non ce lo possiamo permettere.
Abbiamo già vissuto questo tipo di sogno-propaganda (un milione di posti di lavoro, una società più ricca etc) e ci ritroviamo nei guai fino al collo.
Ma soprattutto ciò che mi ha dato molto fastidio è stato l'atteggiamento di Renzi.
Tutto il confronto è stato impostato con lo strisciante noi /loro (anche se non esplicito).
Infatti in un dibattito all'americana due dello stesso partito si confrontano sui programmi futuri e come attuarli.  Renzi, che deve ancora prendere un pò di lezioni..., per tutto il confronto ha rinfacciato solo quello che il centro-sinistra ha sbagliato o non ha fatto. Ma lui di che partito fa parte?!  Bersani lo ha ricordato forse poche volteche anche Renzi è (?) del PD e il nemico è dall'altra parte.
Altro punto che dovrebbe far riflettere chi voterà è quello di non mantenere gli accordi presi. Infatti anche il Sindaco ha firmato la Carta d'Intenti con SEL e i Socialisti ma ieri ha fatto presente che se vince lui si applica il suo programma!
Neanche Berlusconi avrebbe fatto meglio!
A dimostrazione della mia sensazione negativa è emblematico il titolo su Libero di Bel Pietro:
E' Renzi il leader giusto per il PDL in tilt. 
Spero che i cittadini che andranno a votare Domenica non si facciano prendere dalla freschezza e finta novità di Renzi.
Infatti per me è Bersani il vero innovatore perchè il cambiamento non può avvenire solo con le parole.  Sono i fatti concreti che portano il cambiamento e Renzi ha ancora molti slogan.
Non fatevi ingannare!
A dimostrazione della scorrettezza di Renzi ho appena letto un articolo, che allego, in cui il Sindaco, pur di vincere, cerca di inquinare le regole sul ballottaggio, disinformando il cittadino. Infatti ha comprato pagine intere di giornali nei quali annuncia che basta inviare un e-mail all'indirizzo delle primarie per poter votare Domenica. Cosa non vera ma che sta mandando in tilt molte sedi provinciali (spendendo inoltre molto di più di quanto previsto).
L'esortazione è di iscriversi scatenando l'inferno.
Questo ha portato i quattro candidati a fare un esposto contro Renzi.
Mi limito solo a far presente che chi vuol vincere in questo modo, inquinando  anche i risultati, merita di rappresentare tutto il popolo del centro sinistra e non?
Antonietta

martedì 27 novembre 2012

Andare a votare è faticoso ...

…e allora perché questa voglia di votare?

 Votare non è un rito stanco segnato dall’abitudine, appannato dalla manipolazione della sovranità popolare e dal degrado delle istituzioni che dovrebbero rappresentarla; votare non è un adempimento svuotato di senso ed efficacia come vorrebbero ridurlo le varie “porcate” ad uso e consumo di pochi.

Dopo l’elezione del Sindaco di Milano Pisapia, il 30 maggio 2011,  in occasione dei referendum del 12-13 giugno 2011, con un’affluenza di oltre il 54%, su acqua, nucleare e legittimo impedimento (ricordiamo?)  prevalse l’Italia dei beni comuni.

Domenica scorsa più di tremilioni di cittadini si sono recati alle primarie del centro sinistra Italia Bene Comune ad esprimere  un voto “per”, non un voto “contro” come le demagogie populiste hanno sempre predicato nel recente passato (contro il comunismo, contro roma-ladrona, contro i partiti…).

Andare a votare è faticoso: comporta muoversi, dedicare del tempo, ma costa fatica anche perché non abbiamo mai a disposizione il candidato ideale, la scelta perfetta; dobbiamo attivarci e metterci in gioco in operazioni che si chiamano informazione, confronto, mediazione

Eppure in tanti siamo andati a votare e abbiamo riscoperto che molti sono i motivi che spingono le persone a votare.

Si va a votare per dire “io ci sono”; si va a votare per scegliere o per evitare la scelta peggiore cioè quella di non scegliere; si va e si vota perché è un diritto, perché il voto è un dovere; si vota per prendere parte, per sentirsi ed essere cittadini; si va a votare perché ci riconosciamo in un gruppo, si vota per distinguerci da chi non lo fa; si va soprattutto a votare perché si può farlo e che ”si possa” non è poi così scontato... La possibilità di scegliere e decidere insieme deve essere salvaguardata: in un momento di debolezza della democrazia uno scatto di partecipazione riafferma con forza il suo valore.
, Franca Marchesi                                        

sabato 24 novembre 2012

Domani andrò a votare !

Domani andrò a votare alle primarie del Centro sinistra. Lo faccio perchè credo che sia il tempo in cui una coalizione debba scegliere il suo futuro premier in funzione delle preferenze degli elettori della sua compagine. Mi auguro che tutti coloro che si recheranno al voto siano consapevoli che sottoscrivono un patto in cui si dichiarano elettori del centro sinistra e voteranno poi la coalizione. Personalmente voterò per Bersani perché ha dimostrato di essere capace come Ministro, è una persona pacata, con capacità di gestione internazionale e che è realmente vicino agli Italiani. Ho visto poi che quando gli si offre da bere senza esitazione dice: "berrei un bianco", così come fanno le persone della porta accanto. Recatevi dunque ai seggi e votate, esprimete la vostra preferenza. Sarò domani a Cassina de' Pecchi tutto il giorno al seggio elettorale allestito in P.zza de' Gasperi presso la sala del Consiglio comunale. Buona domenica a tutti. Grazie a tutti i meravigliosi volontari. 

Primarie. Appello agli elettori di centro sinistra

Cara eletterice, caro elettore,

Le primarie del centrosinistra saranno una grande festa di democrazia. L'interesse dell'opinione pubblica per questa bella pagina di partecipazione è pressocché completo ed in questi ultimi giorni ovunque si parla delle primarie. Questa percezione aiuta a rafforzare i partiti del centrosinistra in vista delle elezioni politiche della primavera prossima e fornisce agli italiani una motivazione ulteriore a cercare nel nostro campo il cambiamento necessario al Paese.
Per questo motivo un'ampia partecipazione alle primarie è la garanzia del rafforzamento della democrazia italiana e delle primarie stesse, come strumento di selezione della classe dirigente. L'appello del comitato "Italiabenecomune" è di estendere il più possibile la partecipazione al voto di domenica prossima, 25 novembre, cercando di utilizzare le ultime ore per registrarsi nei tanti uffici elettorali di Milano e provincia o recandosi il giorno stesso al seggio.
Cogliamo l'occasione per ringrazie i 2350 volontari che in queste ore stanno lavorando senza sosta per permettere le operazioni di voto nei tempi stabiliti.
Per informazioni sul voto e sui seggi elettorali: www.primarieitaliabenecomune.it
Di seguito pubblichiamo i link ai siti dei candiati alle primarie per le informazioni elettorali in vista del voto:

Pierluigi Bersani

Bruno Tabacci

Laura Puppato

Nichi Vendola

Matteo Renzi


Buone Primarie 
Giorgio Sfreddo

NOI CI SIAMO

Il milione di registrati a due giorni dall'appuntamento delle primarie di Domenica fa ben sperare.
Ancora più rincuorante è il risultato a Cassina: quasi 400 registrati. In una realtà come la nostra, dove il centrosinistra è all'opposizione e il Pd è all'opposizione. Con le sole nostre forze, con i banchetti, il porta a porta, il volantinaggio, il sito e questo blog. Siamo riusciti a centrare l'obiettivo, grazie all'impegno e alla partecipazione collettiva di tutti gli amici e i simpatizzanti. Ognuno con le proprie capacità, ognuno con il suo apporto, utilissimo. Ognuno con la sua idea, ognuno con il suo "candidato" che voterà domenica, ma questo non importa. Quel che conta è portare più persone possibile ai seggi, per dimostrare, come stiamo facendo, che noi ci siamo. Per dimostrare che questa coalizione, questo centrosinistra, è l'unico vero progetto  credibile per questo paese. Il centrosinistra è la sola alternativa al berlusconismo, al populismo e alla disaffezione dilagante verso la cosa pubblica. Quando sento parlare Grillo o i disillusi mi torna sempre alla mente l'immagine che ho fin da bambino della militanza che ha sempre contraddistinto i partiti del centrosinistra: non c'è migliore risposta alla demagogia che l'impegno diretto.
Devo dire che la mia prima esperienza di collaborazione ad una iniziativa del Pd di Cassina è sicuramente positiva. Qui sto conoscendo tante persone animate dalla voglia di cambiare questo paese in meglio, a livello nazionale come a quello locale. Gli amici e i "compagni" del circolo di Cassina mi hanno fatto sentire fin da subito a casa mia e di questo vi ringrazio, come ringrazio tutti per il notevole apporto che avete dato per il buon risultato di Domenica 25 Novembre. Buon voto a tutti.

venerdì 23 novembre 2012

Che tornino a sventolare le bandiere del Centro sinistra unite a Cassina .... ma ad una condizione !



Sullo spazio del sito Progetto Cassina S.Agata un lettore scrive che l’avvento dell’attuale maggioranza del Sindaco D’Amico è dovuta alla rottura in seno del Centro sinistra che ha portato alla caduta del Consiglio del Sindaco Ginzaglio. 
Dice in pratica che il Sindaco D'Amico ce lo siamo meritati !
Si chiede inoltre se il Centro sinistra intenderà ripresentarsi unito (ed avere speranza di vincere) oppure ancora frazionato …… Niente di più vero e reale !!
Avendo vissuto in prima persona i momenti non facili della chiusura dell’esperienza di ben quasi 20 anni di gestione amministrativa del nostro paese legati al centro sinistra, quattro dei quali (1° Amministrazione  Mele) in qualità di Consigliere comunali, accetto quello che scrivi e mi sento coinvolto nelle parole del lettore Matteo
Inutile dirti che bisogna far di tutto per ritrovare unità d’intenti per gestire al meglio il nostro territorio. Tornare a dedicarsi al welfare, alle opere primarie, gestire un PGT credibile che guardi allo sviluppo del  territorio senza sacrificarne altro, che integri il nostro paese nel contesto della città metropolitana senza pensare a faraonici progetti e senza aumentare il numero dei cittadini senza offrire servizi. Immodestamente ho partecipato allo sviluppo della stesura del vecchio Piano regolatore della Giunta Mele, quello che ha dato l’ossatura attuale al paese, che ha permesso realizzazione di parchi, nuove strutture sportive, costruzioni in edilizia convenzionata e residenziale (magari criticata, ma inferiore a quella in mente al nostro attuale Sindaco).
Colgo il disappunto del lettore Matteo e lo ritengo corretto e giutificato. Colgo soprattutto l’invit esplicito all’unità necessaria per governare:  Cassina non si merita un Sindaco che “non ha”. Per me il Sindaco è il Vice Sindaco (Sig. Parati) che stimo ed è sempre presente, disponibile e capace ….
Tornando all’unione del centro sinistra, sono ovviamente pienamente d’accordo sulla necessità di farla rivivere.  Segnali confortanti ci sono con la Lista civica e mi fa piacere. Ritengo però  che chi ha contribuito alla disfatta ed alla caduta – addirittura un Consigliere nominato la sera stessa in sostituzione di un Consigliere/Assessore dimessosi ha avuto l’arroganza di criticare il bilancio ( a cui non ha mai lavorato) e votare contro determinando la caduta dell’Amministrazione - si tolga realmente di mezzo e non si faccia più vedere nel contesto della vita Amministrativa. Ciò vale anche per chi ha ancora carica da Consigliere di minoranza di Etica e Cambiamento.  Da parte mia piena disponibilità alla possibilità di dialogo, ma chi è stato protagonista della disfatta non sia più presente nel contesto amministrativo! 

giovedì 22 novembre 2012

"Lo spirito della scala"

C'è una formula francese che si chiama "esprit de l'escalier", ovvero "spirito della scala". 
Voi siete andati a dirne quattro alla vicina del piano di sopra, vi siete sfogati e in qualche modo avete espresso il vostro punto di vista, poi prendete le scale per tornare a casa vostra... e qui, sui gradini, prima di rientrare,  vi viene la battuta che avrebbe steso la vostra vicina. Ma qui, sulle scale ormai, non sapete se tornare indietro a riprendere la discussione sistemando definitivamente la questione o lasciar perdere e rientrare a casa vostra in qualche modo sconfitti.
Orbene, la battuta della scala che vorrei dire al governo Monti, il quale non fa che ripeterci che senza il suo governo non è che l'Italia andava incontro a grossi guai con lo spread a 570 - cosa che è facile sottoscrivere-, ma che senza il suo governo si rischiava di non pagare gli stipendi, le pensioni e le tredicesime già nel dicembre del 2011.

Qui lo "spirito della scala" ci farebbe dire. Ma se è così, qual è stato effettivamente il provvedimento di legge che ha impedito il baratro? Nel decreto cosiddetto "Salva Italia" non c'è alcun provvedimento tale da determinare un afflusso immediato  di denaro che avrebbe comportato il salvataggio diretto della nazione, in un  rapporto stretto di causa ed effetto tale  che esso, ed esso solo, avrebbe consentito di pagare le pensioni, gli stipendi e le tredicesime. Non certo il provvedimento sulle Pensioni della Ministra Fornero che determinerà i suoi effetti non prima di di 2 o 3 anni, non certo le liberalizzazioni che non si sono fatte, non certo la riforma del lavoro varata nella primavera scorsa, a pericolo scampato, non certo il ribasso dello spread che c'è stato in maniera significativa solo di recente, non certo i provvedimenti legati alla spending review che si è avviata nella seconda metà del 2012, non certo la legge di stabilità che va al voto in questi giorni.

Dunque: quale provvedimento concreto di legge ci ha salvati alla fine dell'anno scorso e ha consentito il pagamento degli stipendi, delle pensioni e delle tredicesime?
Questa è la mia domanda della scala. Ma ormai è forse troppo tardi, ma forse no, salgo un attimo le scale e vado a fargliela al Governo Monti questa domanda... O no? 

mercoledì 21 novembre 2012

Primarie centro sinistra


Nell’appello degli elettori dell’Italia Bene Comune è espressamente scritto che“si invitano tutte le forze del cambiamento e della ricostruzione a sostenere il candidato scelto dalle primarie alle prossime elezioni politiche”.Va da sé che chi invita gli altri ad aderire, fa proprio l’invito in maniera netta, se non ne fosse convinto non potrebbe proporlo.Ho visto alcune persone che non mi aspettavo “preiscriversi” alle primarie.
Sono certo che – chiunque vinca – sosterranno la nostra coalizione.Spero di non essere smentito da comportamenti diversi.
Roberto Bertolotti

domenica 18 novembre 2012

ITALIA BENE COMUNE

In questi giorni sono impegnato nella preiscrizione alle primarie del centro sinistra.
 Con piacere vedo che i cittadini che vengono per la preiscrizione, che prima ancora di darci i documenti necessari, portano la mano al borsellino per dare il contributo richiesto. Questo  è un senso di fiducia nel Partito Democratico. Fiducia meritata.
La trasparenza per noi non è uno slogan, ma un impegno chiaro nei confronti dei cittadini. Il Partito Democratico fin dalla sua nascita nel 2008 si è dato un Codice etico, ha scelto di pubblicare in Internet i propri bilanci e li ha sottoposti alla certificazione della più importante società di revisione del mondo.
Il finanziamento dei partiti è un aspetto cruciale del modello di democrazia che un Paese si dà. La riforma approvata nel luglio 2012, fortemente voluta dal PD, ha dimezzato i rimborsi elettorali e ha rafforzato la trasparenza, i controlli, le sanzioni e i tetti alle spese elettorali.
Con la nuova legge i partiti devono camminare innanzitutto con le proprie gambe. L'autofinanziamento è la scommessa decisiva per il futuro. Non sarà semplice, non produrrà frutti immediati, ma questa riforma aiuterà la politica a rinnovarsi. Il sostegno dei cittadini, infatti, andrà a chi dimostrerà con i fatti di meritare la fiducia della propria comunità.

venerdì 16 novembre 2012

Ha vinto Obama, per il Sindaco una vittoria di "razza"

“Un pezzo di Cassina alle elezioni americane” così titola un articoletto apparso sulla “Gazzetta della Martesana” del 12 Novembre scorso. Il riquadro è dedicato alla “trasferta” statunitense del nostro Sindaco D’Amico. Appartenente al gruppo dei tredici italiani inviati dall’Osce (l’Organizzazione internazionale per la sicurezza e la cooperazione) a presenziare alle elezioni Usa, D’Amico, commenta in questo modo il risultato elettorale: “per la vittoria di Obama è stata determinante la questione etnica, gli afroamericani hanno votato in blocco per lui, ai suoi comizi c’erano quasi solo loro”. Non credo che D’Amico sia un esperto di dinamiche elettorali americane, non lo può essere nessuno, se non gli stretti conoscitori di quel mondo. Possiamo solo fare delle ipotesi. Dire pertanto che Obama ha vinto perché gli afroamericani hanno votato in massa per lui a dir poco è un’analisi azzardata, se non errata del tutto. Nessun commentatore in Italia e nel mondo ha detto questo. Obama ha vinto per tanti motivi, probabilmente perché la maggioranza degli americani lo ha ritenuto un buon Presidente. Obama ha vinto perché probabilmente la maggioranza degli americani non si fidava di un miliardario che prometteva tagli allo stato sociale a favore degli armamenti e affermava in pubblico di fregarsene della classe media. Obama ha vinto perché probabilmente nonostante i quattro anni difficili per l’economia americana e mondiale è riuscito a infondere fiducia e speranza. Obama ha vinto perché l’america ormai è un paese senza pregiudizi, aperto e inclusivo. L’establishment bianco americano, che una volta credeva fermamente nei Repubblicani, nella destra conservatrice, che predicava una politica di egemonia economica e militare, fedele al capitalismo e allo sfruttamento disumano delle risorse ambientali è svanito. Oggi vince l’america progressista, capace di attingere sia nel voto bianco che in quello moderato. Vince un’america che non guarda più alle differenze religiose, di razza o politiche. L'America è cambiata, è migliore di quella dei Bush, dei Regan e delle guerre preventive. L’America è cambiata, per fortuna. Purtroppo il pensiero chiuso, retrogrado, intollerante e razzista italiano no, almeno non ancora. 

Aliquote IMU Cassina de' Pecchi

Per tutti coloro che cercano in questo blog le aliquote IMU del Comune di Cassina de' Pecchi, pubblichiamo un estratto - Guida 2012 all´imposta Municipale propria - IMU.  del Comune, soggiungendo che ogni maggior e miglior dettaglio potrà essere assunto direttamente presso il sito del Comune in questa pagina web. 


ALIQUOTE
Il Comune di Cassina de’ Pecchi ha determinato per l’anno 2012 le aliquote sotto indicate.

Abitazione principale e una pertinenza per categoria -  0,5 % al Comune
Fabbricato rurale strumentale -  0,1% al Comune
Altri fabbricati, terreni e aree edificabili 0,82 % (0,38 % allo Stato e 0,44 %
 al Comune).

DETRAZIONE PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE
Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e del suo nucleo familiare, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare € 200,00.

  • · la detrazione va rapportata al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione dell’immobile ad abitazione principale (es. cambio di residenza 3 marzo 2012 si avrà diritto a 10/12 della detrazione pari a €166,67);
  • · se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica (es. due comproprietari entrambe residenti uno possiede il 30%, l’altro il 70% la detrazione si divide in due cioè € 100 a testa)
  • · nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, la detrazione si applica ad un solo immobile per nucleo familiare.

DETRAZIONE PER FIGLI MINORI DI 26 ANNI
E’ prevista un’ulteriore detrazione di € 50,00 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Tale detrazione, non può superare l'importo massimo di € 400 (max 8 figli). Al compimento del 26° anno d’età non si ha più diritto alla detrazione. Per i nati o per coloro che compiono il 26° anno in corso d’anno la detrazione va calcolata in dodicesimi (es. se il figlio compie i 26 anni il 3 marzo 2012, avrà diritto alla detrazione per 2/12 cioè € 8,33). Maggiori dettagli nel sito del Comune.

giovedì 15 novembre 2012

Per Giacomo (e anche Sabino ... o Sebino, non ricordo ...)

Senta Giacomo - ed anche Sabino - Gigi Ubertis non ha certo bisogno di nessun Avvocato difensore (tra l'altro lui lo è già e lo sa fare benissimo da solo in ogni caso ....) mi permetto solo di dire che una persona che ha a cuore Cassina, ha dato molto al Paese fin dalla sua formazione (Comitto anti inceneritore in primis ... Assessore ai Lavori pubblici nell'ultima giunta Ginzaglio dove - anche se ha avuto modo di esserlo per pochi mesi - ha dimostrato capacità, dedizione, coerenza, senso della praticità e tante altre doti) merita non solo considerazione ma anche un briciolo di attenzione. Non parlo di rispetto (potrei essere offensivo se dicessi che lei insieme alla tolleranza ne dimostra poco ??) ma almeno è una persona che non fa giri di parola ed è sempre attento alla logica ed allo coerenza anche tra noi del Circolo del PD. O vi siete capiti male o lei non vuole stare da nessuna parte e solo criticare senza partecipare agli eventi!
 Sempre con considerazione ... saluti

mercoledì 14 novembre 2012

Politica anche....telecomandata

Dopo confronto su Sky,  con modalità a cui non siamo abituati (domande dirette, tempi contingentati... forse un  pò troppo) sono ancora più convinta che Bersani è il politico che  ha sicurezza, esperienza politico tecnica e capacità reali per  poter risolvere, per quanto possibile, i gravi problemi attuali.
Ricordiamoci che le parole (e vale per tutti noi) possono essere tante e belle ma i fatti sono quelli che contano.
A dimostrazione di quanto dico, durante il confronto, a differenza di quasi tutti gli altri, Bersani dava risposte con soluzioni fattibili ma anche gli strumenti per arrivare ad attuarle.
A differenza di molti, per cui ha vinto dal punto di vista comunicativo, Renzi non mi ha convinto. Forse, spuntata l'arma della rottamazione  o data impostazione della trasmissione,  si era un pò normalizzato.
Ma soprattutto come fa ad entusiasmarmi e convincermi una persona che, unico tra i contendenti, si è portato il telefonino poggiandolo sul leggio, per essere "teleguidato" da Gori via sms?


Certo la memoria giovane c'è, una certa esperienza amministrativa anche ma vi fareste governare da un politico che  dà l'impressione che le sue decisioni, comunicative e non, siano gestite da altri via sms?
Guarda caso mi ricorda i grillini, anche semplici cittadini ma votanti M5S (è successo ad Agorà su Rai3),  che telefonano per domandare se possono restare in trasmissione per rispondere, essendo stati interpellati!
Questo è il nuovo che avanza!?
Sono contenta se entrano molti più giovani in politica ma magari per alcuni un pò più di preparazione e soprattutto libertà di pensiero e parola non farebbe male.
Anche se di parte, faccio presente che voci autorevoli (politologi, sondaggisti etc) così come molti commenti su quotidiani, fanno presente che Bersani è il più affidabile, Renzi il più simpatico e comunicativo (tra l'altro essere toscano aiuta, ironia e battute pronte). Ma non si governa solo con queste doti.
Così come non voglio essere governata sottobanco dagli Spindoctors (vedi Casaleggio e Gori).
Anche in America (da cui abbiamo copiato) i presidenti ne hanno più di uno alle spalle, ma se non sei preparato di tuo alla distanza questo viene fuori. 
Su un giornale ho letto una simpatica immagine di tre degli avversari, come venditori : per un usato sicuro mi rivolgerei a Bersani, per un libro a Vendola, per un sogno a Renzi.
Io per prima ho bisogno del sogno ma, sia nella mia vita personale che politica, sognando troppo, poi ho avuto dei risvegli molto dolorosi.
Quindi sto cercando a fatica di affrontare la realtà senza  "sirene" che mi promettono subito un mondo meraviglioso.
Una bellissima frase di Paul Valéry  rende bene l'idea:
Il modo migliore di realizzare un sogno è quello di svegliarsi.

Antonietta

Ah, Giacomo, finalmente!

Ma, come:“ Dalle "azioni illegittime" agli "insulti"!  Francamente chi la capisce è bravo.”?      
Proviamo a capirci 
Azioni illegittime
ho scritto che se lei avesse avanzato osservazioni, commenti e/o proposte che  non implicassero azioni illecite da parte nostra,  ed ho cercato di fare un esempio di cosa intendo per azione illecita, le avremmo discusse insieme. Mi sembra non difficile da capire: faccia qualche proposta concreta ed avanzi qualche idea e la discuta con noi; ne potrebbe venire fuori qualcosa di buono. Ad esempio: le piace che il nuovo centro sportivo venga pensato in area agricola appartenente nel Parco Sud? le piace che nel grande campo dietro il Casale e di fianco agli orti urbani vengano costruite case di abitazione e palestre per 50.000 m3? che dove attualmente sorgono le tensostrutture e la scuola materna  vengano costruite case di  civile abitazione per 39.000 m3 e che abbattano le attuali scuole elementari per costruire anche lì case di civile abitazione per 40.000 m3 ?  le piace l’dea del tunnel da 25-30 mln? Non crede che ne creerebbe di nuovi?
Si legga anche l’intervento di Novelli, è molto chiaro. Ci dica qualcosa. Prima di pensare ad un PGT alternativo io penso si debba verificare se in quello proposto non ci sia qualcosa di condivisibile, chissà;
Insulti
Lei scrive “P.S.: ….."Altrimenti finitela con le solite stupide ironie.” ed anche, in un precedente post,  “Ma che stai a dire Gigi? Ma di quali azioni illegittime parli” ? Ma soprattutto quali azioni illegittime hai in testa? Mi domando solo in che mondo vivi.” e non è la prima volta: analogo argomentare l’aveva usato in un commento a proposito del Parco Giochi di Via Andromeda, non sono ancora insulti, è vero, ma di qui agli insulti il passo è breve.  
Meglio fermarsi prima e mantenersi in un ambito civile. Non crede?
A proposito del Parco di via Andromeda, si è accorto che da qualche tempo le luci sono accese?    

Luigi Ubertis Bocca

Adesso tocca al PD

Il quadro politico italiano sta in questa fase rapidamente evolvendo. Davanti all'irresistibile ascesa del movimento di Grillo (tutta da verificare nelle urne), al disfacimento tragicomico del PDL in chiaro debito d'ossigeno di leadership e di iniziativa politica (primarie sì, primarie no, primarie ni), allo sfarinamento grottesco dell'IDV ex compagno di strada che aveva imboccato di recente un vero vicolo cieco, a una Lega colpita da scandali e in fase di rimaneggiamenti di leadership e di programmi, il PD resiste e tiene botta. E' l'unica forza politica che ha tenuto il punto, che si è rilanciata con le primarie, vivaci e anche polemiche ma vive, che si accredita come compagine politica coesa e credibile in grado di raccogliere la sfida del governo del Paese.
Non è più tempo di antipolitica o di governi tecnici. Comunque si evolva la situazione una cosa è certa: è il momento della politica, è il momento del PD.

domenica 11 novembre 2012

Votare pensando al futuro

Più che una campagna spropositata, è lecito pensare che molti voti siano stati portati a OBAMA da un piano credibile sulla riduzione di emissioni inquinanti: anche solo l’eventualità che l’uragano Sandy sia stata una conseguenza dei cambiamenti climatici legati al biossido di carbonio, pur in tempi durissimi, ha fatto votare molti americani pensando al futuro, al mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti, ai problemi improcrastinabili che minacciano non solo l’economia o il mio cortile, ma il pianeta e il l’ambiente. Molti americani hanno capito che non si può più votare in modo miope secondo una seduzione o un tornaconto del momento, ma che è vitale più che mai votare pensando al futuro.
Mediamente i fenomeni americani approdano da noi circa dieci anni dopo. Per ora dobbiamo assistere alla spettacolo sconfortante di chi vuole/non vuole una legge elettorale “usa e getta”,  in base ai sondaggi più o meno  favorevoli a chi mi va o non mi va; in base cioè al cinico, deleterio criterio dei “conti della serva” per cui le proposte si classificano in quelle che garantiscono un Monti-bis piuttosto che un mono-Grillo.
Senza entrare nel merito, è dunque il metodo che offende, come sempre, il cittadino elettore che si aspetta che,  da noi ora, una legge elettorale venga formulata su due binari imprescindibili:
1.      Quello della discontinuità con la legge-porcata, ancora una volta definita tale per come è stata sfornata, più che per i contenuti comunque nefasti;
2.      Quello della garanzia dello stato di diritto, del diritto di voto e della rappresentanza, per ridare vigore alla credibilità della politica.
E invece rieccoci al vecchio teatrino indecoroso che purtroppo può solo ingrossare le file del partito dell’astensione.                                                           
                                                                                                              Franca

sabato 10 novembre 2012

Le primarie mi hanno un po' rotto !!


La politica dei giorni nostri si basa sulle primarie. Da quando il più grande partito della sinistra si è chiamato “Democratico” pare che senza le primarie non possa più esistere.
Le “primarie” nascono come sappiamo nelle competizioni elettorali dei due grandi schieramenti elettorali americani (Democratici e Repubblicani) per scegliere il candidato Presidente alle cariche istituzionali (Governatore o Presidente).
Forse qui in Italia che siamo un po’ più piccoli come territorio non è così necessario.
Cambia lo spirito: negli States addirittura il candidato dello schieramento che esce sconfitto fa una dichiarazione che dice più o meno “ mi identifico nel Presidente e sono al suo fianco” . Qui da noi il concorrente dello stesso partito alle primarie a candidato premier dice di volersi estraniare e invita a farlo.
Posso poi dire che le primarie mi hanno un po’ rotto?
Perchè un qualcuno che non voterà mai per il PD deve andare a votare alle primarie per votare un candidato (Renzi) che non voterà mai alle elezioni nazionali?
Il tutto serve solo per destabilizzare la leadership del partito.
Le primarie vanno fatte solo per gli iscritti, altrimenti sarei legittimato a votare alle primarie del PDL per votare l Santanchè (ahimè) per far si che non ci sia un Alfano (un po’ melgio forse) al governo.

il pasticcio del centrosinistra lombardo

In Lombardia avremmo potuto fare una campagna elettorale tranquilla, essenziale, senza spese folli e basandoci sui fallimenti evidenti del centrodestra. Lega e Pdl hanno mal governato la nostra regione e sono caduti nel peggior modo possibile, sotto i colpi delle indagini, degli arresti, della corruzione, degli appalti, dei voti di scambio e delle infiltrazioni malavitose. Invece, ancora una volta, le segreterie dei partiti di opposizione si sono complicate la vita. Ma era così difficile trovare in modo unitario un candidato forte, autorevole e preparare un percorso comune in vista della possibile debacle di Formigoni?
Ora abbiamo una schiera di candidati di tutto rispetto, ma che confondono le idee e non se ne capisce il motivo.
Con l'aggiunta che se il centrodestra si coalizza sulla figura di Albertini avremmo delle belle gatte da pelare. Forse, come dice il mio amico Civati, sarebbe il caso di fermarsi e di riflettere.

PGT sempre più libro dei sogni!!

Sono perfettamente convinto che il Piano di Governo del Territorio di Cassina d' Pecchi non vedrà la luce. Troppo poco tempo per gestire l'approvazione anche da parte della maggioranza prima della fine dell'anno. Dissensi interni, Minoranza agguerrita e compatta, soprattutto Cittadini ADIRATI .....  Mancanza di documenti, poche idee e non chiare nella gestione degli spazi e dei territori. Mancanza di chiarezza anche verso i Cittadini che dovrebbero abbandonar i loro immobili per far posta alla "nuova porta di Cassina". Problemi amministrativi in Regione Lombardia ( se ne saranno accorti nella Maggioranza ??).
Alla fine cosa ha fatto questa Amministrazione ? Rifatto una strada (Via Don Verderio), asfaltato marciapiedi, eseguita manutenzione degli ediici. Qualcuno mi ha detto che fin da prima delle Amministrazioni Mele si era bravi ad asfaltare i marciapiedi prima delle elezioni......

Tunnel o non tunnel questi non andranno avanti. Anzi uno si è già dovuto fermare !!

giovedì 8 novembre 2012

La caduta degli dei (moralizzatori)

Certo che l'avevamo sempre sospettato che dietro  l'arcigna determinazione del moralizzatore un tanto al chilo ci fosse un "Bertoldo" con tutte le sue furbizie paesane. Ma c'è voluta la tigna di Sabrina Giannini e di Milena Gabanelli (Report) per snidare il topino dalla sua tana di "vizi privati e pubbliche virtù". Si ode nel frattempo un rigoroso e religiosissimo silenzio da parte di tanti dipietristi altrettanto arcigni moralizzatori e dei tanti accaniti sostenitori dell'IDmenoV
Alfio


Case e polemiche, le carte non mostrate

“Contro le calunnie semplicemente la verità”, scrive Antonio Di Pietro sul sito dell’Italia dei valori. “Hanno attribuito quindici appartamenti ai miei figli!”.

Evitando di dire la fonte di quell’affermazione falsa, il gioco riconduce all’inchiesta di Report, nel corso della quale sono stati attribuiti (soltanto) tre appartamenti ai figli più piccoli (uno cointestato a Bergamo e uno a testa a Milano).
Replicare con un falso alle “perle di disinformazione” e “scientifica opera di killeraggio politico” è un po’ come cadere nella casella probabilità del Monopoli.Probabile che l’abbia detto Report, al quale Di Pietro dice di replicare con la “carta che canta” dal suo sito. Appunto, carta canta.
Alleghiamo le visure delle sue proprietà visto che dal sito Idv ne troviamo solo alcune. 
Di Pietro ci tiene a precisare che i suoi appartamenti sono 11 e non 56, “un equivoco che nasce dalla risposta ambigua di Massimo D’andrea, il consulente (di parte) di Elio Veltri nella causa contro Antonio Di Pietro, all’inviata di Report” (Il Fatto Quotidiano, 3 novembre).
Sarebbe stato sufficiente rivedere la puntata “Gli insaziabili” per appurare che l’estensore della perizia (giurata) specifica che tra le proprietà della famiglia Di Pietro ci sono anche i terreni, che hanno un loro valore.
Per evitare fraintendimenti, e a conferma di una impostazione garantista, la sottoscritta ha tolto dal dato complessivo le proprietà della moglie e del figlio più grande, Cristiano, e precisato che le proprietà dell’ex magistrato “sono 45, un dato che comprende anche i terreni, le cantine, i garage”. Giocare sui numeri delle proprietà distoglie l’attenzione dal loro valore, quantificato dal perito all’incirca in cinque milioni di euro, ma con una stima prudenziale.
Se il valore di mercato dell’intero cespite della famiglia fosse davvero di quindici milioni potrebbe confermarlo un qualunque esperto esterno al quale Di Pietro potrebbe affidare una controperizia. Nell’intervista a Reportemergono ben più gravi criticità sulle quali Di Pietro glissa, per esempio in merito all’appartamento di 180 metri quadri in via Merulana a Roma acquistato nel 2002.
«Quando ho visto dalla sua inchiesta che Di Pietro si era ristrutturato l’appartamento di via Merulana con i soldi del partito sono saltato sulla sedia», afferma indignato il capogruppo alla camera Massimo Donadi, «e a me non risulta infatti che in quella casa ci sia mai stata una sede dell’Idv».
D’altro canto è lo stesso Di Pietro a confermarlo in una dichiarazione al magistrato nella quale afferma che è domiciliato in via Merulana dal 2000. La carta che canta è stata mostrata da Report. Non risulta che i magistrati abbiano appurato se dietro quella fattura ci fosse o meno una sottrazione dei fondi del partito per uso privato.
Potrebbe chiarirlo Di Pietro, allontanando così il sospetto di un’analogia con Bossi: per una faccenda analoga il leader della Lega Nord è sparito dalla scena politica.
Val la pena di rimarcare che anche i suoi trentadue fedelissimi non si sono mai sentiti in obbligo verso gli elettori di chiedere più trasparenza e democrazia al loro leader, pur sapendo che gestiva la cassa del partito con la moglie e l’onorevole Silvana Mura. La stessa incredibilmente nominata dal socio unico Antonio Di Pietro nel Cda della sua società immobiliare Antocri, con la quale ha acquistato due appartamenti poi affittati al partito.
Nel corso dell’intervista l’onorevole Di Pietro prima non ricorda che gli anni della gestione a tre della cassa è durata per ben nove anni. Poi non ricorda che in quel periodo i soldi del finanziamento pubblico riversati sul conto corrente sono stati quasi cinquanta milioni di euro, e non lo ricorda nemmeno la tesoriera Silvana Mura.
Il presidente dell’Idv mostra a sua difesa i pronunciamenti della magistratura che lo scagionerebbero da ogni sospetto di appropriazione,arrivando addirittura a negare un dualismo tra partito e associazione a tre che invece proprio la magistratura ha più volte rilevato.
La verità processuale sbandierata esclude però alcuni fatti (mai accertati e penalmente rilevanti come quello della ristrutturazione della casa di via Merulana a Roma) che attengono al piano dei comportamenti e dell’etica, che per un politico sono dirimenti. 
E lo sono ancor più nel suo caso, perché agli occhi dei suoi elettori, sensibili alla morale, si è sempre posto come moralizzatore.
È proprio a loro che l’ex simbolo di mani pulite certamente non mancherà di mostrare l’unica carta che può davvero cantare dissipando ogni dubbio sull’uso a fini personali dei soldi pubblici erogati al partito: tutta la movimentazione bancaria del partito-associazione dal 2001 ad oggi.
I bilanci e le rendicontazioni che mostra oggi, quelle che lui chiama “pezze d’appoggio”, valgono poco o nientee Di Pietro lo sa da quando raccolse la deposizione di Bettino Craxi nel corso del processo Cusani: «I bilanci erano sistematicamente dei bilanci falsi, tutti lo sapevano ivi compreso coloro i quali avrebbero dovuto esercitare funzioni di controllo nominati dal presidente della camera, ma agli atti parlamentari non risulta».
Il resto, appunto, è un gioco di parole e si sa che nel Monopoli ci sono molte caselle dell’imprevisto.