Sullo spazio del sito Progetto Cassina S.Agata un lettore scrive che l’avvento dell’attuale maggioranza del Sindaco D’Amico è dovuta alla
rottura in seno del Centro sinistra che ha portato alla caduta del Consiglio del
Sindaco Ginzaglio.
Dice in pratica che il Sindaco D'Amico ce lo siamo meritati !
Si chiede inoltre se il Centro sinistra intenderà
ripresentarsi unito (ed avere speranza di vincere) oppure ancora frazionato ……
Niente di più vero e reale !!
Avendo vissuto in prima persona i momenti non facili della
chiusura dell’esperienza di ben quasi 20 anni di gestione amministrativa del
nostro paese legati al centro sinistra, quattro dei quali (1° Amministrazione Mele) in qualità di Consigliere comunali,
accetto quello che scrivi e mi sento coinvolto nelle parole del lettore Matteo
Inutile dirti che bisogna far di tutto per ritrovare unità d’intenti
per gestire al meglio il nostro territorio. Tornare a dedicarsi al welfare,
alle opere primarie, gestire un PGT credibile che guardi allo sviluppo del territorio senza sacrificarne altro, che
integri il nostro paese nel contesto della città metropolitana senza pensare a
faraonici progetti e senza aumentare il numero dei cittadini senza offrire
servizi. Immodestamente ho partecipato allo sviluppo della stesura del vecchio
Piano regolatore della Giunta Mele, quello che ha dato l’ossatura attuale al
paese, che ha permesso realizzazione di parchi, nuove strutture sportive,
costruzioni in edilizia convenzionata e residenziale (magari criticata, ma
inferiore a quella in mente al nostro attuale Sindaco).
Colgo il disappunto del lettore Matteo e lo ritengo corretto
e giutificato. Colgo soprattutto l’invit esplicito all’unità necessaria per
governare: Cassina non si merita un
Sindaco che “non ha”. Per me il Sindaco è il Vice Sindaco (Sig. Parati) che
stimo ed è sempre presente, disponibile e capace ….
Tornando all’unione del centro sinistra, sono ovviamente pienamente
d’accordo sulla necessità di farla rivivere. Segnali confortanti ci sono con la Lista
civica e mi fa piacere. Ritengo però che
chi ha contribuito alla disfatta ed alla caduta – addirittura un Consigliere
nominato la sera stessa in sostituzione di un Consigliere/Assessore dimessosi
ha avuto l’arroganza di criticare il bilancio ( a cui non ha mai lavorato) e
votare contro determinando la caduta dell’Amministrazione - si tolga realmente
di mezzo e non si faccia più vedere nel contesto della vita Amministrativa. Ciò
vale anche per chi ha ancora carica da Consigliere di minoranza di Etica e
Cambiamento. Da parte mia piena
disponibilità alla possibilità di dialogo, ma chi è stato protagonista della
disfatta non sia più presente nel contesto amministrativo!
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