Come al solito la capacità
comunicativa viene premiata.
Quindi come comunicatore Renzi vince mentre la calma e
pacatezza di Bersani al primo impatto sembra penalizzante.
Renzi sembrava il primo della classe che ha studiato
bene la lezione: numeri, indicazioni, fatti accaduti etc... Ma i contenuti?
Chi ha seguito attentamente il dibattito avrà notato
che, come al solito, Renzi è accattivante, elenca le cose che ha intenzione di
fare ma si dimentica un "piccolo" particolare: con che mezzi.
Bersani, con la sua calma, può sul momento
non "entusiasmare" ma, sapendo come sia difficile governare non
Firenze ma L'Italia, non si è permesso di fare promesse a vuoto.
Emblematica quella di Renzi di "mettere subito nelle
tasche del ceto medio-basso 100 euro minimo" a cui Bersani giustamente ha
risposto "dico subito che io non posso promettere 20 miliardi da dare tout
court". Infatti dove li trova?
E' bello sicuramente saper parlare e far sognare ma di
questi tempi non ce lo possiamo permettere.
Abbiamo già vissuto questo tipo di sogno-propaganda (un
milione di posti di lavoro, una società più ricca etc) e ci ritroviamo nei guai
fino al collo.
Ma soprattutto ciò che mi ha dato molto fastidio è stato
l'atteggiamento di Renzi.
Tutto il confronto è stato impostato con lo strisciante
noi /loro (anche se non esplicito).
Infatti in un dibattito all'americana due dello stesso
partito si confrontano sui programmi futuri e come attuarli. Renzi, che deve
ancora prendere un pò di lezioni..., per tutto il confronto ha rinfacciato solo
quello che il centro-sinistra ha sbagliato o non ha fatto. Ma lui di che partito fa parte?! Bersani lo ha ricordato forse
poche volteche anche Renzi è (?) del PD e il nemico è
dall'altra parte.
Altro punto che dovrebbe far riflettere chi voterà è
quello di non mantenere gli accordi presi. Infatti anche il Sindaco ha firmato la Carta
d'Intenti con SEL e i Socialisti ma ieri ha fatto presente che se vince lui si
applica il suo programma!
Neanche Berlusconi avrebbe fatto meglio!
A dimostrazione della mia sensazione negativa è
emblematico il titolo su Libero di Bel Pietro:
E' Renzi il leader giusto per il PDL in
tilt.
Spero che i cittadini che andranno a votare Domenica non
si facciano prendere dalla freschezza e finta novità di Renzi.
Infatti per me è Bersani il vero innovatore perchè il
cambiamento non può avvenire solo con le parole. Sono i fatti concreti che
portano il cambiamento e Renzi ha ancora molti slogan.
Non fatevi ingannare!
A dimostrazione della scorrettezza di Renzi ho appena
letto un articolo, che allego, in cui il Sindaco, pur di vincere, cerca di
inquinare le regole sul ballottaggio, disinformando il cittadino. Infatti ha
comprato pagine intere di giornali nei quali annuncia che basta inviare un
e-mail all'indirizzo delle primarie per poter votare Domenica. Cosa non vera ma
che sta mandando in tilt molte sedi provinciali (spendendo inoltre molto di più
di quanto previsto).
L'esortazione è di iscriversi scatenando
l'inferno.
Questo ha portato i quattro candidati a fare un esposto
contro Renzi.
Mi limito solo a far presente che chi vuol vincere in
questo modo, inquinando anche i risultati, merita di rappresentare tutto il
popolo del centro sinistra e non?
Antonietta
Io ho votato Bersani e lo rivoterò in seconda battuta e non perchè profuma di più di sinistra...; anche se posso dire che è stata, se non la prima, una delle poche volte in cui ho espresso un voto senza "turarmi il naso". Sì, perchè queste primarie ce le hanno invidiate in molti,hanno fatto spirare l'aria della buona politica che ha messo nell'angolo a mugugnare l'antipolitica. Queste primarie sono riuscite bene grazie al diverso apporto di tutti i candidati e al segnale che un confronto leale è possibile: c'è voluto Bersani, ma c'è voluto anche Renzi. Una frase infelice, a tal proposito, ha messo infatti fuori scena definitivamente D'Alema.Ora credo che le pagine comprate sui quotidiani, così come il titolo di Libero citato da Antonietta, abbiano danneggiato in primo luogo Renzi e abbiano infangato gli sforzi gloriosi di buona politica. Possibile, proprio in dirittura d'arrivo, un errore così grossolano? A chi giova? Franca
RispondiEliminaInfatti il mio più grosso dispiacere è vedere come ci deve essere sempre un Tafazzi, che rischia di rovinare una bellissima iniziativa che tutti ci stanno invidiando. Ribadisco: le richieste di Renzi si potevano e dovevano fare ma prima non in corso d'opera. Ricordo ancora una volta che anche Renzi ha firmato questo documento. Se non era d'accordo perchè non si è impuntato mesi fa ai tempi della stesura delle regole? A questo punto mi sorge un dubbio : avrebbe fatto tutto questo... se in testa ci fosse stato lui?! Ho i miei dubbi che resteranno tali. Come elettrice del PD non gli posso perdonare che si rischi di rovinare una bellissima operazione di riavvicinamento dei cittadini alla politica.
RispondiEliminaRischiamo di sentire di nuovo nell'aria la famosa frase : non fanno che litigare.
Un'ultimo importante particolare che forse Renzi dimentica facilmente. E' stato Bersani a cambiare lo statuto per permettere ad altri (lui) di partecipare perchè, come in molti Paesi europei, il segretario del partito è di diritto il prescelto. Forse poteva anche perdere, ma questo diritto c'era e la sua apertura non va sottovalutata.
Chi ha votato al primo turno spero che torni a votare nonostante questo brutto momento che stiamo vivendo. Non permettiamo all'antipolitica di riprendersi la scena.