giovedì 31 gennaio 2013

Carlo Borghetti incontra i cassinesi

Carlo Borghetti - Consigliere regionale PD nella precedente consiliatura regionale - incontra i Cittadini di Cassina de' Pecchi al mercato di P.zza Decorati (MM2) - alle ore 11.00 Venerdì 1 Febbraio.
Sarà l'occasione per parlare con la gente e stare tra la gente !

Carlo ha particolarmente a cuore le situazioni riguardanti la Sanità, il Lavoro e lo Stato sociale.



mercoledì 30 gennaio 2013

Le politiche della Lega: come si intrecciano sanità ed edilizia privata

Concentriamoci sul contenuto dell’articolo comparso qualche giorno fa  sul quotidiano La Repubblica a firma Mario Pirani.
Nell’articolo (vedi in basso) si documenta come in Piemonte l’amministrazione leghista, con la complicità del PdL abbia cinicamente demolito un’attività sanitaria privata, convenzionata colla regione, che funzionava egregiamente: all’Ospedale Valdese di Torino infatti sono stati ridotti dell’80% i rimborsi regionali.      
Inviterei i lettori a considerare con particolare attenzione le righe conclusive evidenziate  in nero, ove il giornalista denuncia come, secondo voci che corrono a Torino,  il probabile vero  obbiettivo di tutta l’operazione sia  “ ..mettere in vendita lo spazio dell’ospedale per una speculazione edilizia.”
E’ questa una  politica che in Martesana abbiamo già visto, ad opera della Lega, a Vimodrone, stiamo vedendo a Gorgonzola  e stanno portando avanti anche a Cassina de’Pecchi ove s’ impiegano spazi pubblici per consentire a privati di costruire volumetrie tali che diversamente non sarebbe possibile realizzare stante la normativa vigente sul consumo di suolo.
E’ una politica da fermare.
Luigi Ubertis Bocca 

martedì 29 gennaio 2013

Massimiliano Verga per Franco Bomprezzi

Abbiamo ricevuto una email da  Massimiliano Verga che riportiamo subito dopo. Massimiliano è l'autore del libro " Zigulì" (nella foto a sinistra) che racconta in maniera laica e  crudissima la sua vita con un bambino disabile. Massimiliano, ricorderete, è stato ospite di un'iniziativa sul suo libro presso la cooperativa
 " La Speranza". Una serata partecipatissima, emozionante ed intensa.
Ecco cosa ci scrive Massimiliano:



 Care amiche, cari amici,

 è decisamente insolito che io vi scriva per questo motivo. Anche perché per
me sarebbe la prima volta che voto Pd. Ma è anche la prima volta che sono
sicuro di votare una persona intelligente, onesta e capace. Conosco Franco
Bomprezzi da un anno soltanto, ma posso dire che è come se fosse da sempre.
 Se siete di destra, lasciate perdere. Del vostro voto Franco non ha
bisogno.
 Massimiliano




Revisionismo sconcertante e falso

Mi aggancio al commento di Franca sulla intensa e bella serata di sabato 26 su Giorgio Perlasca, per ribadire l'abissale differenza di valori e la forza della Storia, a confronto di parole in libertà, becere e false pronunciate durante la la Giornata della Memoria da Berlusconi.

Ma oltre che indignata sono molto arrabbiata in quanto anch'io penso che, quest'individuo è così privo di etica, che, in questa giornata di dolore, ha continuato a pensare solo alle elezioni.
Infatti la sua frase è al di là di una boutade ma strizza l'occhio a coloro che, malauguratamente, sognano impossibili ritorni. Infatti  il suo messaggio è rivolto ai neofascisti, ai nostalgici e a Casa Pound, con l'intento di ottenere il loro voto.
L'importante è vincere le elezioni. A lui non interessa l'Italia e men che meno gli italiani. Infatti l'ingovernabilità, che peggiorerebbe ancora di più la nostra  difficile situazione, non lo tocca anzi  sta cercando di causarla. 
L'importante è avere il palcoscenico mediatico.
Anch'io ora gli sto dando spazio però lo vorrei  ampliare per informare i cittadini delle falsità a livello storico.
Per questo allego un intervista al professor Giovanni  Sabbatucci, uno dei maggiori storici italiani del fascismo.
In questo modo chi non ha memoria storica, giovani o anche più adulti non approfonditamente conoscitori di questo periodo, si renda conto non solo dell'ignoranza di quest' uomo ma della sua malafede e dell'egoismo becero insito in lui, convinto fascista. 
Per questo non solo è importante ma essenziale che i cittadini diano un messaggio forte a Berlusconi e a tutto il centro destra, dimostrando che gli italiani sono migliori e non crederanno ancora una volta a quest'uomo falso , incosciente e vecchio in tutte le sue sfaccettature, dall'età agli slogan, ormai logori.
Voltiamo pagina. dimostriamo che anche noi vogliamo un'Italia diversa, più sana nell'economia ma soprattutto nei valori etici.
Antonietta

domenica 27 gennaio 2013

Raccontare una storia per salvare la Memoria

Un palcoscenico d’eccezione il presbiterio affrescato della ex Chiesa di S. Maria Assunta (XVI sec.) - una volta a crociera e due voltine a botte - separato dall’ ”aula” da un largo arco sorretto da due colonne: più che un palcoscenico un sacro utero dove nutrire e far crescere una storia d’eccezione, la storia di un Giusto, Giorgio Perlasca che ha documentato nelle pagine di un diario personale a lungo ignorato come ha potuto salvare dalla deportazione e dallo sterminio migliaia di ebrei.
Una testimonianza su cosa ha fatto un uomo, un fascista - come quasi tutti a quei tempi - di fronte al delirio antisemita; una testimonianza anche  su cosa ha fatto un paese, la Spagna, che pure aveva un regime totalitario instaurato con l’appoggio dei tedeschi e degli italiani.

La forza delle parole pronunciate in quell’ambiente non ha fornito spiegazioni né dato risposte, ma solo posto domande, tante drammatiche domande…la potenza del raccontare ci ha riportato nella Storia, una Storia inquinata spesso da una profonda voglia di rimozione, una Storia che va protetta dall’oblio perchè le atrocità commesse e tollerate non si ripetano, perché il futuro non venga mai più deciso dall’indifferenza verso l’odio, l’orrore e la crudeltà. 

E il presente? Il presente, come testimoniano i fatti del giorno, è segnato dal rischio del razzismo, dell’antisemitismo, della destituzione della responsabilità e del senso di moralità.
Tutto questo e molto altro è passato nel corso della  serata organizzata dalla Cooperativa La Speranza, curata nei contenuti e nella rappresentazione da un  bravissimo Antonio Rosti,  con il contributo intenso e composto di Doriana e la delicata freschezza della sua bimba.
 Li ringraziamo per averci raccontato una storia, quella di Perlasca, doppiamente vera: vera in quanto accaduta e “vera” come storia di vita.

Franca Marchesi

sabato 26 gennaio 2013

Campagna elettorale al via, i primi manifesti abusivi

Nella notte tra Mercoledì 23 e Giovedì 24 Gennaio in Via Papa Giovanni XXIII sono comparsi i primi manifesti elettorali abusivi. Per l’occasione si è distinto il partito neofascista di Forza Nuova che ha attaccato in modo sparso i propri manifesti su buona parte degli spazi disponibili appena posizionati. Una pratica che si ripete ad ogni appuntamento elettorale, non solo in paese e in particolar modo quando siamo chiamati a decidere per il governo nazionale. E’ un segno di inciviltà e di non rispetto delle regole democratiche. Gli spazi elettorali sono suddivisi equamente tra partiti e candidati, per cui non capiamo il perché di questa brutta abitudine. A meno che, come nel nostro caso, ci sia di mezzo Forza Nuova e allora tutto si spiega. Forza Nuova a Cassina de Pecchi ad ogni occasione si distingue per i manifesti abusivi. Nulla di cui stupirsi: cosa aspettarsi del resto da un movimento che non si riconosce nelle regole democratiche e nella storia repubblicana e antifascista del nostro paese? Basta fare una piccola ricerca su internet per rendersene conto. Tra deliranti prese di posizione su Nato, immigrazione, sindacati e molto altro, Forza Nuova dal suo sito nazionale si ripromette di abrogare due leggi dello stato, Mancino e Scelba. La prima, Mancino, del 1993, punisce l’utilizzo di simboli che richiamano l’ideologia nazifascista e condanna gesti e azioni che a quell’ideologia si richiamano; la seconda, Scelba, del 1952, vieta la ricostruzione del partito fascista e introduce il reato di apologia del fascismo. Forza Nuova le definisce, entrambe, in questo  modo: “espressione normative di una cultura dominante che tirannicamente impediscono pensiero ed azione, volti alla difesa della nostra storia nonché del patrimonio religioso e culturale del nostro paese”. Superfluo aggiungere altro. Un'ultima osservazione. Il giorno 25 Gennaio, subito dopo la nostra segnalazione, il comune, tempestivamente, ha aggiunto su una parte dei manifesti l’adesivo che riporta la scritta “affissione abusiva”. Peccato che questo adesivo è piccolo, poco visibile e soprattutto lascia il manifesto ancora in bella vista. In altri comuni i manifesti sarebbero stati rimossi o coperti completamente così


Chiediamo a tutti i lettori di sostenere e firmare l'appello "per una piena applicazione della Legge Mancino contro ogni discriminazione razziale" riportato a questo link "https://www.change.org/it/petizioni/piena-applicazione-della-legge-mancino-contro-ogni-discriminazione-razziale"

mercoledì 23 gennaio 2013

Un Sindaco Parlamentare

E così, le liste dei candidati alle prossime elezioni del 24 e 25 Febbraio sono chiuse. Il bailamme generato da polemiche, candidature saltate e curriculum impresentabili, che ha impazzato sulla stampa e sui media nazionali per giorni e giorni, sembra non aver avuto effetti a Cassina de Pecchi. In una atmosfera del tutto anomala, quasi sommessa, apprendo della candidatura del nostro Sindaco che correrà per un posto alla Camera nel collegio “Lombardia 1”. Nessuna novità, la candidatura di D’Amico, se non scontata, era nell’aria. Arrivato alla fine della sua prima legislatura, D’Amico punta dunque alla riconferma. Un premio, un riconoscimento forse al lavoro svolto in qualità di deputato. Non lo sappiamo e mai potremmo saperlo. Finché vigerà il “porcellum” e fino a quando i candidati verranno calati dall’alto delle segreterie di partito, saremo all’oscuro di come i partiti, tutti i partiti eccezion fatta per Pd e Sel, scelgono i propri candidati. Ma questa è un'altra storia, non sono qui per sindacare su come la lega si sceglie i candidati. Quel che a me interessa, e quel che credo interessa i cassinesi è capire come farà il Sindaco D’amico, per altri cinque anni, a coniugare il suo duplice ruolo, se verrà ancora eletto alla Camera. Lo chiedo senza voler fare polemica, senza retorica. Governare un paese non è cose semplice e non lo è nemmeno stare seduti in Parlamento. Fare bene entrambe le cose penso sia quasi impossibile. Essere “improduttivi” in Parlamento è un conto, gli italiani ci sono abituati. La legge elettorale, del resto, consente all’eletto di non rispondere delle proprie azioni. L’eletto non ha legami con il territorio e non è nemmeno chiamato a spiegare il perché di certe scelte (ve lo vedete D’Amico che spiega ai cassinesi il perché del voto favorevole insieme a tutti i leghisti di certe leggi così care al governo Berlusconi?). Fare il primo cittadino invece, e farlo soprattutto in un comune piccolo come Cassina de Pecchi, significa rispondere giorno per giorno ai bisogni della gente perché il comune, da sempre, è l’ente più vicino al cittadino. E’ in comune che il cittadino si rivolge per i più svariati problemi, di natura sociale, economica, di vita quotidiana insomma. Mi piacerebbe sapere come ha fatto fin’ora D’Amico a rispondere a quei problemi da 600Km di distanza. Il Sindaco a intermittenza, il Sindaco a rate è una figura della quale non abbiam bisogno, è una figura della quale tutti i cassinesi farebbero volentieri a meno. Non me ne voglia allora Signor Sindaco, ma non me la sento proprio di farle gli auguri per la sua campagna elettorale. Prima ancora che avversari politici siamo cassinesi entrambi, e come tali abbiamo bisogno della sua presenza.

La cultura è vita. Ferruccio Capelli


Raramente mi sono permesso di segnalarvi qualcuno per le elezioni.Alla Regione Lombardia (dove si può dare la preferenza), si candida una persona che non ha bisogno della mia presentazione e con la quale - nel passato - ho condiviso un percorso politico che poi lontananza ed altro hanno affievolito. Ma.................. 
......se a candidarsi è un "vecchio" amico, non posso fare a meno di aiutarlo.



Ferruccio Capelli



Chi è Ferruccio Capelli

 Ferruccio Capelli è il direttore della Casa della Cultura di Milano. Ha fondato e dirige la “Scuola di cultura politica”. Specializzato nella formazione degli adulti, ha svolto la professione di formatore e ha insegnato "Comunicazione pubblica" all’Università Bicocca di Milano. Attualmente è candidato consigliere alla Regione per la circoscrizione di Milano.

Roberto Bertolotti

martedì 22 gennaio 2013

Il Nord le ha sbagliate tutte e ora non sa chi votare


Leggete uno strepitoso Marco Alfieri!

Il Nord le ha sbagliate tutte e ora non sa chi votare

C’era una volta la Bulgaria di Bossi e Berlusconi. Le regioni del Nord, popolate da produttori affamati di uno stato leggero, di un fisco amico dell’impresa. Poi, tra gli scandali dei leader e i pochi risultati, il Nord si scopre orfano. Adesso si vota, le sirene sono tante, ma il disincanto sembra il primo partito
PDF
padania
Cartina della "Padania"
Un grande ingorgo politico, in parte populista in parte anti mercato in parte euroscettico, dove il bersaglio è lo scalpo di Mario Monti e l'eredità del suo governo e la posta in palio il voto nel nord Italia dopo la lunga stagione bossian-berlusconiana del centrodestra egemone.
A poco più di un mese dalle elezioni l'elenco dei partiti, dei leader e delle ricette in campo non potrebbe essere più disparato ma c'è come un filo rosso che li unifica, da destra a sinistra: Berlusconi, Grillo, Ingroia, Fassina, Vendola, Maroni e Tremonti pensano su per giù le stesse cose su Monti e il suo interregno a palazzo Chigi: troppa subalternità all'Europa e ai mercati finanziari, troppo rigore, troppe tasse (in assoluto o sui soliti contribuenti onesti, a seconda dei punti di vista) e troppa tecnocrazia. Con diverse gradazioni, stili, coerenze e cinismi è questo il pensiero dominante apparecchiato sul tavolo della politica italiana. Il vaso di coccio sembra essere una chiara offerta politica riformista, pro Europa e pro mercato, realmente popolare e capace di sfuggire il destino di testimonianza di formazioni alla Fare-Fermare il declino.
Al Nord tutto questo si vede e si sente di più. Per anni è stata la Bulgaria di Bossi e Berlusconi, due leader capaci di creare comunità, consenso e radicamento a tutto campo, maneggiando senza rivali le parole della politica: sicurezza, impresa, immigrazione, tasse e federalismo. Almeno fino alla grande crisi economico-finanziaria, gli scandali in salsa Rubi & Belsito, le promesse mancate, i tonfi alle elezioni amministrative e la fine del governo forza-leghista, che hanno mestamente lasciato il blocco dei Pro.Pro (professionisti e produttori) e le partite Iva orfani di rappresentanza. «Il disincanto di questi ceti, frustrati da vent’anni di promesse mancate del centrodestra e di deserto a sinistra, è profondo», riassume icastico il sociologo Aldo Bonomi.


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/nord-lega-bossi-elezioni-m5s#ixzz2Iim8d3iE

Città e territorio » Appelli Urbanistica e territorio: una priorità per la Lombardia

Una lettera aperta ai Candidati per il Consiglio della Regione Lombardia, e un appello che tutti possono sottoscrivere inviando la loro adesione all'indirizzo in calce

Coloro che oggi si candidano al governo e all’assemblea regionale devono essere consapevoli del fatto che il lavoro che li attende per restituire credibilità a questa istituzione è particolarmente oneroso e complesso, e coinvolge la quasi totalità dei settori di competenza della Regione Lombardia.

Segue su
http://www.eddyburg.it/2013/01/urbanistica-e-territorio-una-priorita.html


lunedì 21 gennaio 2013

Se va bene è merito "loro" se va male è colpa del PD

Capisco che il PD è la "lepre" da inseguire, come dice Bersani, ma "presentare" molte delle nostre proposte programmatiche come loro  punti (Berlusconi e Monti) di forza che li distingue dal centro-sinistra" è inaccettabile!
Capisco la campagna elettorale e la ricerca del voto ma c'è un limite a tutto.
Emblematico  la proposta del credito d'imposta per gli occupati, fatta dal governo Prodi ma tolta da Tremonti. 
Oggi sentiamo dire da Berlusconi che, una volta al governo, una buona idea sarà creare un credito d'imposta per gli occupati. Lui che durante il suo governo l'aveva tolto!?
Lo stesso vale per Monti. Anche per lui è un'ottima sua proposta.
Continuando con il professore. Durante il governo tecnico ha difeso strenuamente la legge Fornero sul contratto di lavoro, facendolo votare, con la fiducia, dallo "strano" Parlamento, accettando ben poche delle nostre richieste migliorative ed eque.
Adesso, sceso in campo, si accorge improvvisamente che  si possono cambiare alcuni punti della legge Fornero,  si può modificare  l'IMU e la tassazione.
Durante il suo governo sarebbe stato impensabile.
Tutto questo confonde il cittadino elettore facendo passare molte proposte semplicemente come slogan fatti da tutti i partiti, indistintamente.
Invece non è così. Molti sono dei progetti del PD, depositati da tempo in parlamento. Ma questo importante particolare i "media" non lo dicono.
Altro problema sono i piccoli partiti.
Come  quello di Ingroia (= IDV, Rifondazione, Verdi... oggi tutti al 1-2% ) e dei Radicali.
Prima chiedono, anche insistentemente di apparentarsi, ma al diniego, informano  sdegnosamente che la loro porta sarà chiusa per Bersani!  Ma chi ha mai chiesto di aprirla!?
C'è stato solo da parte del PD un augurarsi che potesse essere presa in considerazione da Ingroia, per le Regioni in bilico (Lombardia, Sicilia, Campania) una desistenza, per una mera questione di numeri e di stabilità di Governo. Infatti senza i seggi al Senato, pur ottenendo il centro-sinistra la maggioranza alla Camera, si rischia instabilità.
Questo pensiero poteva essere non condivisibile ma non c'era bisogno di urlare alla luna. Bastava dire "capisco, ma non sono d'accordo", anche perchè non era stata fatta alcuna richiesta formale.
Così come i Radicali. A chi ha fatto loro notare l'assurdità del possibile accordo con Storace, Pannella  ha risposto che  non è colpa loro ma del PD che non li ha voluti!
A parte il desiderio di una poltrona in parlamento, possibile che si riesca a dire queste castronate senza un minimo di pudore!? 
Tutti questi partitini, direi "rivoli", oltre ad aver fatto danni al centro-sinistra, non avendo possibilità di contare qualcosa, si nascondono dietro le new entry, tipo Ingroia.
Ma Ingroia non dice niente di nuovo se non le solite proposte ultraradicali. Infatti, in alcuni punti,  il loro programma si avvicina a quello demenziale, populista e utopistico di Grillo.
Bruciare tutto e rifare tutto ex-novo.  Neanche Attila!
La realtà però è ben diversa. Infatti mentre Grillo continua a promettere che toglierà subito l'IMU, Pizzarotti, sindaco di Parma del M5S, ha informato i propri cittadini che di togliere l'IMU  proprio non se ne parla.
Questa è la dimostrazione che non si può governare un Paese solo con urla, cabaret e utopia.
Spero che riusciate a dare il vostro voto al nostro partito, oggi l'unico che ha le possibilità di cambiare in meglio questa realtà.
Ma soprattutto non lasciatevi guidare solo dai sondaggi (fatti con range e domande diverse) ma dalla vostra capacità di riflettere e ripensare in che nuova società vorreste vivere.
Antonietta

domenica 20 gennaio 2013

Un funerale è solo un funerale

Nei “coccodrilli” su Prospero Gallinari, nelle notizie sulla sua morte, nei truci tentativi di ingrandirne la figura, in quanto irriducibile “zoccolo duro” della lotta armata, si avverte un fastidioso vuoto di memoria per quanto è accaduto in quegli anni, detti  “di piombo”, nel nostro Paese.

Nel racconto della cerimonia funebre, sfregiata dal tentativo di sdoganare una stagione che ha accecato tanti giovani e ne ha armato la mano in nome di un’ideologia delirante; nelle vittime innocenti dimenticate, uccise a sangue freddo come capri espiatori, si respira un vuoto colpevole che sgomenta: il vuoto della mancanza di rispetto per i morti ammazzati e per le tragedie dei loro famigliari.
Far passare per vittime gli assassini  fa spuntare subito i nostalgici. Trovano dei nostalgici gli orrori del nazifascismo e tutte le fedi cieche convinte che per affermare la verità che si crede di possedere bisogna ammazzare l’uomo.
Non diamo spazio ai nostalgici che si macchiano di apologia di reato; non alimentiamo “l’incapacità di riconoscere l’umanità delle vittime”, abituandoci al vuoto.

La lega e i soldi

“Treni finalmente in orario? Con il 75% delle tasse al nord finalmente si può”. Non ci crederete ma tra i tanti manifesti elettorali della Lega Nord che ormai stanno invadendo Milano e l’intera Lombardia è apparso pure questo. Una slogan, quello sui treni in orario, di mussoliniana memoria, segno evidente di un partito che oramai è alla frutta. A quanto pare Maroni e soci puntano tutta la loro campagna elettorale sulla bufala delle tasse al nord, di cui già ampiamente su questo blog è stata spiegata l’impraticabilità. Un’ottima trovata elettorale per chi non può in altro modo, ad esempio, giustificare l’ennesima alleanza con il Pdl di Berlusconi. Il che significherebbe per Maroni e il suo entourage giustificare ancora una volta le candidature “impresentabili”, a partire da quella di Nicola Cosentino “Nick o ‘Americano” definito dai magistrati il “portavoce della camorra in parlamento” o quella di Milanese, di Dell’Utri, di Scajola. Ma la linea di Maroni e della Lega d'altronde è chiara: spararle grosse sulle tasse introducendo un nuovo/vecchio mascherato indipendentismo padano pur di nascondere i fallimenti di cui è complice tanto quanto Berlusconi. Ma gli italiani e soprattutto i lombardi non sono scemi. Al momento del voto si ricorderanno delle malefatte di Formigoni e della lega, dei soldi spesi per i lecca lecca, la laurea, per le macchine di lusso, per pagarsi le multe e quelli investiti nei diamanti. Mi permetto di darvi un suggerimento. Invece che spararle grosse sulle tasse al nord, perché non cominciate a rimborsare i lombardi con i soldi finiti negli stravaganti investimenti all'estero fatti dal vostro ex tesoriere?

sabato 19 gennaio 2013

Comunicato stampa del comune di Cassina de' Pecchi

COMUNICATO STAMPA
http://www.progettocassinasantagata.it/public/comunicato_stampa_damico_pgt_20130116.pdf
L’Amministrazione comunale di Cassina de’ Pecchi
ha adottato il Piano di Governo del Territorio
Cassina de’ Pecchi – gennaio 2013

Nella seduta consiliare dello scorso venerdì 11 gennaio 2013 l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco on. Claudio D’Amico ha adottato il Piano di Governo del territorio, lo strumento urbanistico più importante per un Comune. Esprime grande soddisfazione il primo cittadino, che ha la delega all’Urbanistica: “Sono molto soddisfatto – ha spiegato D’Amico – perché venerdì sera è stata scritta e presentata ai cittadini una bella pagina di politica amministrativa. Non solo abbiamo adottato il Piano di Governo del territorio, ma lo abbiamo fatto in un clima di sereno confronto e pacata dialettica politica”.
Il Pgt fortemente voluto dal sindaco è un Piano all’insegna dei servizi, come dimostra il tunnel mangia-traffico che attraverserà il centro del paese: “Le auto scorreranno sotto terra – ha illustrato D’Amico – toglieremo così tutti i semafori dalla Statale, quindi fluidificando il traffico in modo consistente, e sopra creeremo quello che manca a Cassina: un vero centro pedonale con una nuova e bella piazza dove troverà posto il mercato settimanale, con un teatro vero, il centro anziani e un tessuto commerciale fiorente. Sarà un centro commerciale diffuso, dove i cassinesi, ma non solo, potranno passeggiare e fare al contempo shopping, senza preoccuparsi delle auto che sfrecciano”. Un Piano ambizioso, insomma, che cambierà radicalmente il volto del paese: “Avremo anche un nuovo  centro sportivo – ha detto in aula il sindaco – con una nuova piscina e tutte le palestre che servono per soddisfare i bisogni dei nostri cittadini e delle associazioni sportive che
sono un vero fiore all’occhiello. Il nostro paese, da anonimo Comune dell’hinterland di Milano, attraverso questo Piano di Governo del Territorio, diventerà un polo di attrazione, un paese in cui sarà bello vivere e con servizi pubblici  finalmente tarati sui bisogni di chi ci vive”.
Novità anche per le scuole: “Abbiamo previsto di costruire scuole nuove – ha continuato – Riuniremo in un unico polo la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, in  una struttura finalmente efficiente e all’avanguardia, dove non si verificheranno più i problemi contro i quali stiamo lottando adesso (manutenzione straordinaria continua, riscaldamento) e soprattutto sicura: la nuova scuola sarà a
prova di intrusione”.
Un occhio di riguardo è stato posto anche all’industrializzazione: “E’ importante sottolineare – ha
continuato il primo cittadino – che questo nostro Pgt vincola l’area sulla quale sorge la Nokia Siemens a
vocazione industriale, perché noi vogliamo ribadire con forza il nostro no alle multinazionali che vengono qui,
sfruttano il territorio e poi se ne vanno lasciando le famiglie senza lavoro. Noi siamo contrari a tutto ciò, e sosteniamo, una politica del lavoro e dell’occupazione”.
Inoltre, sulla nuova strada (già in costruzione a spese della Provincia) che collegherà Cassina e Cernusco, saranno invitate a spostarsi le attività industriali che attualmente insistono sulla via Don Verderio, mescolando tessuto urbano e tessuto industriale: “Raggrupperemo tutte le ditte lungo una direttrice che è lontana dal centro abitato, quindi i camion che caratterizzano una zona industriale non disturberanno più i residenti”.
Altri punti fondamentali del Pgt sono: l’ampliamento dei due cimiteri con la contestuale creazione di una curva lungo via Don Verderio che risolverà due problemi, quello estetico e quello della pericolosità stradale; la realizzazione di un cimitero per gli animali da affezione; il recupero della Cascina Bindellera che sarà adibita a area feste permanente, lontana dal centro abitato in modo che non arrechi disturbo a chi vive nella frazione di Sant’Agata; la creazione di due orti sociali, uno a Cassina, uno a Sant’Agata; il rifacimento
del piazzale della metropolitana; la realizzazione di due grandi parchi cittadini e l’allungamento delle piste ciclabili.
Grandi novità anche per la frazione di Sant’Agata:
“Amplieremo il piazzale della chiesa – ha illustrato il sindaco – e costruiremo nuovi parchi e nuovi parcheggi in prossimità del centro che sarà pedonalizzato”.
Tutta questa operazione non costerà un centesimo ai cittadini: “La grande novità che abbiamo introdotto – ha
spiegato il Sindaco – è che per finanziare questo nostro grande Pgt dei servizi abbiamo scelto di trasformare in edificabili alcune aree del nostro territorio, in gran parte di proprietà comunale già urbanizzate con diverse
destinazioni. Il privato, attraverso un convenzione con l’amministrazione, realizzerà contestualmente abitazioni e opera pubblica, pena il blocco dei lavori. Questa scelta ci è stata imposta dal vincolo stringente del Patto di Stabilità che limita in modo sostanziale l’attività amministrativa nella realizzazione di Opere Pubbliche”. Insomma, il Piano di Governo del Territorio si auto-sostiene, ma se arrivassero
finanziamenti da parte di Stato o Regione, sarà possibile stralciare le realizzazioni private per l’importo ricevuto come contributo. “Per questo motivo – ha concluso l’on. D’Amico – chiederemo ai candidati alla presidenza della Lombardia di prendere una posizione chiara sull’importanza del tunnel”.


.... peccato che nel comunicato non ci sia scritto che mancavano ben tre membri di maggioranza (Il Presidente del Consiglio Comunale - L'Assessre al Demanio - Il Capogruppo della Lega ...). Sintomatico che  anche all'interno della maggioranza il "libro dei sogni" del Sindaco è il "Libro degli incubi" per per i Cassinesi !
Ancora: la circolazione verrà sconvolta da BRE-BE-MI, Tem, ecc . Che serve il tunnel? per far scorrere più veloci le auto che con Cassina non centra nulla? - La nuova scuola: bella proprio alla fine del tunne. Buona l'aria per gli studenti. DOBBIAMO PENSARE ALLA CITTA' METROPOLITANA E REPLICHIAMO QUELLO CHE GIA'  ESISTE IN ALTRI COMUNI LIMITROFI ( PISCINE - TEATRI - PALESTRE) - Meditiamo gente - meditiamo !

Città metropolitana: il dovere di crederci


Il Partito Democratico dell'Adda Martesana verso la sfida della Città Metropolitana di Milano. Una sala piena di amministratori locali e tante idee utili per il futuro del nostro territorio

Stavo facendo il resoconto della serata di ieri sera tenutasi a Cassina de' Pecchi sul tema Città metropolitana quando mi è arrivato l link del pezzo scritto da Fabio Pizzul che ha concluso la serata di ieri. Ho pensato che miglior situazione è quella di farvi leggere quanto da lui riportato. Mi limito ad aggiungere che la partecipazione è stata ampia da tutta la zona della Martesana con la presenza di moltissimi Sindaci ed amministratori. Giovanni Mele ha ricreato il percorso che ci ha portati alla Citta metropolitano che dal 2014 vedrà Milano diventare "LA GRANDE MILANO" - Serena Righini, esperta di pianificazione urbanistica, ha fatto vedere con tavole chiare come la nostra zona in 15 - 20 anni ha subito una trasformazione sconvolgente in termini di consumo del suolo. Daniela Gasparini ha tracciato il percorso che ha portato alla costituzione è come gli amministratori hanno creduto in questa importante tramormazione - solo i Sindaci e non la Regione - . Eugenio Comincini - Sindaco di Cernusco e rappresentante dei Sindaci della Martesana al tavalo dello statuto - ha tracciato i punti salienti in cui ci si articolerà: sanità - trasporti - lavoro - welfare - ambiente e territorio . Infine Fabio Pizzul  ha sottolineato che in questa Citta metropolitana ci credono di pù i Cittadini che la Regione. Si sono alternati partecipati interventi di Sindaci e presenti .
La CITTA METROPOLITANA un'opportunità in cui la Martesana ci crede. Chiudo facendo un plauso agli organizzatoori ed al PD per la gestione della serata.
 


Un affollato incontro promosso dal PD della zona Adda Martesana ha rilanciato venerdì sera a Cassina de’ Pecchi il tema della città metropolitana. Nonostante vari tentennamenti parlamentari, il 1° gennaio 2014 dovrà nascere la Città metropolitana di Milano e finirà l’esperienza istituzionale della provincia. Il percorso per giungere a questo storico obiettivo (la prima legge al proposito è del 1990) è tutt’altro che chiaro e lineare, ma la posta in gioco è altissima e riguarda la possibilità di governare i flussi economici, sociali e ambientali dell’area più importante del nostro Paese. Nei prossimi mesi ci saranno i necessari passaggi istituzionali e dal 2014 il sindaco di Milano sarà, provvisoriamente, sindaco della Città metropolitana. Fin da subito è necessario però muoversi per spiegare a cittadini e amministratori locali come questa sia una straordinaria opportunità e non il definitivo asservimento dei comuni della provincia alla grande città. Se la Città metropolitana venisse letta come un’inutile e dannosa nuova struttura burocratica, partirebbe già morta. Regione Lombardia non ha favorito in questi anni la Città metropolitana perché ha visto vede in questa nuova istituzione un pesante concorrente al suo potere. Anche in questo campo bisogna cambiare e trasformare la regione in un’istituzione capace di valorizzare la forza degli enti locali per collegarli all’Europa e al Mediterraneo.
Il link al forum sulla Città metropolitana del PD milanese

giovedì 17 gennaio 2013

Mille motivi per un voto

Mille sono i motivi che indirizzano il voto dell’elettore tra i quali più di novecento non appartengono alla logica razionale, ma uno mi sembra degno di nota e riflessione.
Durante la campagna elettorale conclusasi lo scorso 7 novembre con il netto successo sullo sfidante Mitt Romney, il presidente Barack Obama è stato sostenuto dai due più importanti sindacati americani degli insegnanti, l’American Federation of Teachers (AFT) e la National Education Association (NEA), che ne hanno apprezzato l’impegno a difesa dei servizi pubblici in generale. Si può aggiungere che, per quanto riguarda gli insegnanti, l’obiettivo di Obama è di migliorare la qualità delle loro prestazioni attraverso una più efficace formazione iniziale e in servizio,  ma anche attraverso  incentivi salariali per i migliori.
Mentre Obama è al momento alle prese con una battaglia  etico-politico-economica, contro l’uso delle armi,  di proporzioni pazzesche, per noi la domanda è:
Ø  Quanto conta nelle fanfare preelettorali nostrane l’istruzione in generale e l’Istruzione pubblica nel dettaglio?
Tre esempi in estrema sintesi.
Per quanto riguarda la coalizione del centrosinistra facente capo al PD si può utilmente consultare  il Contributo del Forum Nazionale Politiche dell’Istruzione del Partito Democratico al programma della coalizione di centrosinistra. E’ presentato in un libro, ‘Idee ricostruttive per la scuola di domani’, introdotto da Giovanni Bachelet, presidente del Forum e Giancarlo Sacchi, direttore dello stesso.
Non si dispone al momento di una piattaforma programmatica del Pdl sulla politica scolastica. Possiamo presumere che questo partito punti sulla valorizzazione di quanto l’ultimo esecutivo Berlusconi ha fatto nei quasi quattro anni in cui ha avuto la guida del governo e del ministero dell’istruzione, università e ricerca.
Nella ‘Agenda’ Monti la premessa generale è di tipo macroeconomico: “investire in capitale umano è la strada per sfuggire alla morsa della competizione di Paesi con costi di manodopera più bassi”. Da questa premessa non sembra però derivare un impegno ad investire nell’istruzione in modo prioritario nell’ambito dei problemi di equilibrio di bilancio.
In politica, come nell’istruzione, la categoria decisiva per migliorare le cose è oggi più che mai quella del “merito” e non le doti di venditori di tappeti, possibilmente falsi.
Ø  Sarà la considerazione dei meriti a guidare l’elettore?
Se il merito deve fare la differenza bisogna incentivarlo, non limitarsi a invocarlo: il merito inteso non in una visione eccessivamente individualista e ipercompetitiva, ma come valorizzazione delle capacità in un contesto solidale, come valore aggiunto dato dall’impegno e dal modo in cui l’obiettivo viene raggiunto.
Merito del Partito Democratico non è a tutt’oggi solo quello, tra gli altri, di avere un programma organico per l’istruzione come bene comune.
E’ sicuramente un merito aver organizzato le primarie per la scelta dei candidati e averle gestite con ottimi risultati in tempi strettissimi e rischiosi, di contro ai tatticismi dei populismi e dei partiti-persona. Le primarie sono state un felice momento di partecipazione, ma anche la risposta della dignità e della serietà a una legge elettorale pensata forse in una di quelle feste con le maschere suine.
Quella legge comunque c’è e ancora prima delle elezioni inquina con dosi massicce di scorrettezza e colpi bassi la campagna; allora la domanda cruciale deve essere anche un’altra.
Ø  Chi è il nostro avversario, quello che in modo non negoziabile sarebbe catastrofico per l’Italia? (…in realtà sono due, alleati a dispetto di tutti i santi per salvare “capra e cavoli”).
Chi è l’avversario di fronte al quale tutti gli altri “vanno bene”, anche se hanno un numero di scarpe o un modo di soffiarsi il naso diverso dal nostro, anche se non la pensano esattamente come noi sugli omo-matrimoni e … a quando anche l’altra carta classica del terrorismo da campagna elettorale, cioè il dibattito sul fine-vita, se siamo per la morte naturale, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico o la violenza alla vita?
Sì, perché le levate di scudi, prima delle elezioni, non si giocano sull’istruzione, sul lavoro, sulla sanità e il welfare o sulla Costituzione della Repubblica o sull’UE, ma si giocano sui “sepolcri imbiancati”…
Diamo dunque visibilità ai meriti e lasciamo perdere i falsi problemi, le questioni-civetta che distolgono lo sguardo da ciò che è meritorio e ciò che è indegno di un paese civile.
A volte è capitato che l’elettore tra i mille motivi di scelta si sia fatto guidare dalla ragione del merito: è successo ad esempio a Milano per Pisapia e più recentemente in Sicilia per Crocetta.                     Franca Marchesi  

martedì 15 gennaio 2013

Ma veramente pensano di continuare a raccontare balle???



Il nostro Sindaco/Onorevole non contento di aver promesso la secessione, il federalismo fiscale ed anche aver disonorato la nostra cittadinanza votando ( anche a mio nome) che Ruby era la nipote di Mubarak, ne prova un’altra.
L’accordo con il Pifferaio magico prevede che il 75% delle tasse che “ i lumbard” pagano resteranno (non andranno e torneranno) ma, RESTERANNO  in Padania ( o meglio in Lombardia).
Il Pifferaio che li ha convinti molte volte ci riprova. Sottoscrivo (dice)  attualmente ne torna il 72/ 73% in cinque anni arriveremo al 75%!  La Lega ( che lui frega) invece sostiene che attualmente solo il 43% delle tasse che i lombardi pagano tornano in Lombardia.
Come potete immaginare le due idee sono all’opposto; un conto è prevedere un aumento (ammesso e non concesso che si faccia) del 3% delle tasse che “restano” in Lombardia, un conto è prevedere che ne restino il 35%.
Qualsiasi coalizione seria questo problema lo chiarirebbe, ma il Pifferaio ed il Secessionista lombardo preferiscono prendere in giro il proprio elettorato e gli alleati di riferimento.  Se i “leghisti” si accorgono del trucco si  incazzano e “ramazzano” anche Maroni, se gli alleati sudisti del Pifferaio pensano che sia vera la teoria della Lega fanno cadere l’alleanza.
Un brutto spettacolo, se il centro destra vincesse il giorno dopo litigherebbe su tutto (candidato Premier, trattenuta del 75% delle tasse ecc.ecc).
Che tristezza l’idea che in Lombardia possa  vincere l’alleanza di centro destra…. Io sono milanese da generazioni, giuro amo anche la nebbia, ma  il 26 febbraio vorrei vedere il sole!

Roberto Bertolotti   

LEVEL THREE

Alla Città metropolitana competono tutte le funzioni dell’attuale Provincia più:
Pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali
Strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, non che l’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano
Mobilità e viabilità
Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale

Con quali risorse.
Il patrimonio e le risorse umane e strumentali della provincia soppressa, a cui la Città metropolitana succede a titolo universale in tutti I rapporti attivi e passivi;
Il sistema finanziario della provincia soppressa (art. 24 comma 1 del decreto legislativo 6 maggio 2011 n.68)
Fondo perequativo (art.23 del decreto legislativo 6 maggio 2011 n.68)
Ulteriori fonti di entrata generale da attribuirsi con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri

continua....

Venerdi 18 Gennaio alle ore 21 presso la sala consigliare del Comune di Cassina de' Pecchi. 


Giovanni P.