Avevamo visto che la CITTA’ METROPOLITANA
Produce in PIL 105,5
miliardi di euro, per il 2,2 % concentrati nel capoluogo: si tratta del valore
massimo pro-capite con 34.500 euro per abitante.
L’area metropolitana
milanese ha una “macchina pubblica” di grandi proporzioni, tra i 10 e 11 miliardi di Euro di risorse:
6,35
miliardi di Euro gestiti dalle istituzioni locali 4 miliardi di Euro gestiti dalle utilities tra 60.000 e
70.000 addetti.
Se questo è lo scenario
entro il quale si debbono collocare le politiche per Comunità Metropolitana
bisogna che la futura Città
Metropolitana non sia intesa come un ambito in cui ricercare un’ordinata
gerarchia di soggetti e una dimensione conforme per il trattamento dei
problemi, ma un insieme di soggetti che partecipano alla definizione di
soluzioni e alla gestione di progetti.
LA CONFERENZA METROPOLITANA dovrà analizzare e riorganizzare il reticolo
istituzionale e gestionale per rispondere in maniera più efficace e efficiente
al governo strategico di un sistema complesso come quello di cui parliamo.
Il problema deve essere
affrontato con la costruzione di un quadro di riferimento e di una serie di
efficaci politiche settoriali per l’intera area.
La complessità raggiunta è
tale, sono così affollate le aree decisionali, così elevati i livelli di
interdipendenza, che è da considerare sterile ed inutile una strada che ipotizzi una unica
autorità di governo che agisca sulla base dell’inclusione di tutti i territori
facenti parte della regione urbana.
Giovanni P.
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