mercoledì 9 gennaio 2013

LEVEL TWO


Avevamo visto che la CITTA’ METROPOLITANA
Produce in PIL 105,5 miliardi di euro, per il 2,2 % concentrati nel capoluogo: si tratta del valore massimo pro-capite con 34.500 euro per abitante.
L’area metropolitana milanese ha una “macchina pubblica” di grandi proporzioni, tra i 10 e 11 miliardi di Euro di risorse:
6,35 miliardi di Euro gestiti dalle istituzioni locali 4 miliardi di Euro gestiti dalle utilities tra 60.000 e 70.000 addetti.

Se questo è lo scenario entro il quale si debbono collocare le politiche per Comunità Metropolitana bisogna che la futura Città  Metropolitana non sia intesa come un ambito in cui ricercare un’ordinata gerarchia di soggetti e una dimensione conforme per il trattamento dei problemi, ma un insieme di soggetti che partecipano alla definizione di soluzioni e alla gestione di progetti. 

LA CONFERENZA METROPOLITANA dovrà analizzare e riorganizzare il reticolo istituzionale e gestionale per rispondere in maniera più efficace e efficiente al governo strategico di un sistema complesso come quello di cui parliamo.
Il problema deve essere affrontato con la costruzione di un quadro di riferimento e di una serie di efficaci politiche settoriali per l’intera area.
La complessità raggiunta è tale, sono così affollate le aree decisionali, così elevati i livelli di interdipendenza, che è da considerare sterile  ed inutile una strada che ipotizzi una unica autorità di governo che agisca sulla base dell’inclusione di tutti i territori facenti parte della regione urbana.

Giovanni P.

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