giovedì 28 novembre 2013

Un bell’articolo sul “ Fatto quotidiano”

Padellaro & Travaglio
Articolo non firmato, quindi attribuibile al Direttore  Padellaro  o al vice-direttore il   “mitico” giornalista di destra  Marco Travaglio.

“Anche a noi, che di solito centriamo sempre con intelligenza e dovizia di particolari gli argomenti ci tocca un’autocritica.
Siccome siamo giornalisti a tutto tondo e con la schiena diritta “ il che non è poco”, non abbiamo niente in contrario a dire e scrivere “ si, ci eravamo sbagliati”.
Non è vero come abbiamo scritto e riscritto in tutte le salse (e trattandosi di me, Marco Travaglio, come sapete il condimento è piccantello anziché no!) che il governo di larghe intese era nato sotto un ricatto di Mr. B. “ io voto Letta, ma tu PD mi salvi”.
Ad  onor del vero siamo certi che Mr B. lo abbia pensato e forse anche proposto e siccome è abituato con gli “yes men”, se lo dice, si fa. E si fa, senza che tu risponda si o no.
Non è neppure vero come abbiamo sparato a titoli cubitali che “ Napolitano deve la sua nomina e la sua insistenza per la nascita del Governo di cosidette larghe intese ad un patto segreto: “io, Mr.B., ti voto e ti faccio votare dai miei sudditi e tu “re Giorgio” come un sovrano mi concedi la grazia “motu regis, cioè tuo”
Su queste due cose ci siamo sbagliati, ma su tutto il resto abbiamo ragione, compreso il fatto che se non ci fossimo stati noi il Pd avrebbe salvato il Berlusca e Napolitano gli avrebbe concesso “motu proprio” la grazia non solo per le condanne già definitive ma anche per quelle che eventualmente sarebbero venute in seguito. “ grazia a futura memoria”.
Questo articolo “ riassunto nei contenuti “ lo trovate…….non ve lo dico, cercatelo:
Io non l’ho trovato ma volete che due persone come Padellaro /Travaglio non abbiano avuto l’onestà di scriverlo?
Io ci credo, come ho creduto a” Gesù bambino” e quando  mia madre stufa delle mie richieste di regali essendo “povera di soldi e non di spirito “ mi disse . “ ma che Gesù Bambino d’Egitto! Gesù Bambino non esiste” ed io, non ancora iscritto al PD, ma evidentemente “pirla” fin da allora (come direbbero senza insultare Giacomo, Sabino,  anonimo ed altri)  le dissi: “ma la Befana c’è vero?”.
Ora non che Padellaro e Travaglio siano Gesù Bambino.ma credevo che fossero “almeno” Re Magi”


Roberto Bertolotti

Le bagarre del blog

  Stupisce profondamente come intorno a post molto ben scritti ed argomentati, ma "gratta gratta" privi di contenuto se non quello immediato dello scritto, certamente non  tali da scatenare le  bagarre che, sovente, si scatenano, come può essere il post ultimo sulle dichiarazioni di Ligabue, ma si potrebbero fare molti altri esempi, si scatenino bagarre ,quasi sempre sterili, con argomentazioni pro e contro, ma più spesso contro, preferibilmente il PD.

   Per converso, stupisce che altri post, come l'ultimo apparso circa il problema, riscontrato e sperimentato ogni giorno, negativamente, da diversi cittadini circa le  difficoltà a prendere la metropolitana a Cassina per l'assenza di un qualsivoglia sistema idoneo ad aiutare le persone con difficoltà a raggiumgere il piano dei binari, o a discenderne, oppure il  post del 12 novembre su "Chi vuole il porcellum?", non provochino inerventi.

   Mi sarei aspettato che almeno coloro i quali almeno una volta si sono trovati in difficoltà sarebbero intervenuti. 

Mi chiedo se ciò sia dovuto a disinteresse, incapacità, timidezza o che altro?
Io credo che potrebbe essere utile far capire agli amministatori, futuri, che la battaglia elettorale di primavera dovrà essere combattuta intorno a questo obbiettivo da raggiungere, molto sentito e che l'operato della futura amministrazione sarà valutato anche per l'impegno profuso per raggiungerlo.

martedì 26 novembre 2013

L'irrisolto problema dell'inaccessibilità del metrò di Cassina

La possibilità di utilizzare il mezzo pubblico in alternativa al  mezzo privato è un diritto di tutti i cittadini a tutela, anche, dell’interesse  pubblico a non inquinare l’ambiente con gli scarichi delle auto private .    
I cittadini di Cassina de’Pecchi hanno il diritto di poter andare a Milano e tornare con la metro.         E’ sempre possibile ciò? Non per tutti
Persone anziane, con problemi di salute  o di mobilità, obliterato il biglietto alla stazione di Cassina si trovano a dover salire tre rampe di scale per raggiungere il piano dei binari ad un’altezza da terra di più di sei metri, roba da secondo piano di una casa di civile abitazione.                
Mi capita  spesso di vedere persone salire le scale con fatica e magari due soste per recuperare il fiato e talvolta di doverle aiutare, anche a scendere. Persone in carrozzella non ci possono nemmeno provare.  
V’è inoltre da aggiungere che persone anziane o con problemi fisici e donne incinte ben raramente si vedono cedere il posto a sedere da persone più giovani ,italiane o straniere che siano, comodamente sedute , anche se è più facile che siano gli stranieri a cedere il posto.                                                    
Tutto quanto “raccontato” è frutto di esperienze personali, per questo da mesi  io e mia moglie andiamo  e veniamo da Milano in automobile, ma ci sentiamo defraudati del nostro diritto fondamentale di utilizzare liberamente i mezzi pubblici
Se sull’educazione delle persone si potrebbe  agire a livello di famiglia e nelle scuole per formare una maggiore coscienza civica, di reciproco aiuto e di considerazione dell’altro,  è preciso dovere di un paese civile rimuovere le cosiddette “barriere architettoniche” che  impediscono ai cittadini il godimento del diritto di muoversi liberamente utilizzando i mezzi pubblici.                                            
L’amministrazione di Cassina de’Pecchi è molto indietro in questo campo.                                   
 Chiedo a tutte forze politiche e non, compresa quella cui appartengo,  che si stanno preparando alle prossime elezioni amministrative  di includere nel proprio programma elettorale la realizzazione di opere, scale mobili o ascensori, che consentano a chi ne ha bisogno di accedere senza particolari difficoltà alla Metropolitana Milanese, Stazione di Cassina de’Pecchi, ma anche  che si impegnino, per il futuro, ad operarsi assiduamente, con costanza e determinazione affinché, com’è  avvenuto a Cernusco, tali opere vengano realizzate, dal Comune o dall’ATM, senza abbandonare la partita al primo, prevedibile, ostacolo.                                                                                                                                                    I cittadini giudicheranno e premieranno o puniranno gli amministratori molto su questo punto.

I La Costituzione Italiana a tutela del disabile recita come segue
Articolo 2
La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali
ove svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,di condizioni personali e sociali. È compito della repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 32
La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario
se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana.

lunedì 25 novembre 2013

Qualche informazione per l'8 Dicembre

Alcuni amici ed elettori del Partito Democratico mi hanno chiesto le modalità di voto per l’8 Dicembre.
Approfitto di questo spazio per ricordare alcune regole base. Le informazioni dettagliate sono comunque reperibili al sito: www.primariepd2013.it.
Si vota dalle 8.00 alle 20.00 di Domenica 8 Dicembre. A Cassina allestiremo due seggi: in Aula Consiliare (seggio 1) e in Via XXV Aprile presso la ex Scuola Elementare di Sant’Agata (seggio 2).
Votano tutti i cittadini che hanno compiuto il 16esimo anno d’età. 2 Euro è il contributo chiesto ai non iscritti.
I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto. Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013.
Prima di prendere la scheda elettorale, sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.
E’ necessario recarsi al seggio muniti di un documento d’identità e della Tessera Elettorale.
Per votare è sufficiente barrare sulla scheda il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che si intende sostenere.
E’ possibile accorciare le tempistiche al seggio? Si, certo. Come?
Registrandosi online. Attraverso due modalità. Sul sito www.primariepd2013.it (non è una iscrizione al partito), in modo da saltare la coda al seggio e facoltativamente pagare via paypal o carta di credito €2,5 (0,50 in più per i costi di commissione dei servizi di pagamento elettronico) avendo anche accesso per un mese alla piattaforma Pd Live (Unità ed Europa online);


Opuure registrandosi online sul sito www.primariepd2013.it (non è una iscrizione al partito) e non completare il pagamento recandosi poi l'8 Dicembre a votare e pagando solo 2€.

domenica 24 novembre 2013

Liga, a che pro?


Entro in macchina e mi investe la notizia:
Ligabue, deluso dal PD, non voterà alle primarie.

Il Liga no!
Chi non è deluso dal PD?
Ma di lì a prendere le distanze dal voto alle Primarie…..
Ligabue, da cantautore di nicchia “lambrusco e pop corn” a mito, pop star e poeta di due generazioni, non uno qualunque.

Mi sono chiesta se un personaggio così estesamente carismatico si rende conto che per lui esprimere un’opinione significa influenzare decine di migliaia di opinioni. Forse ne hanno tenuto conto a suo tempo Celentano o Dario Fo quando hanno allegramente sostenuto scelte populistiche?
Mi chiedo se tanto potere mediatico non potrebbe essere indirizzato a miglior fine, per dare forza ed efficacia a messaggi innovativi e costruttivi.

"L'8 Dicembre, io voto" Il Pd di Cassina informa i cittadini


E' partita la campagna di informazione nelle città per preparare al meglio l'appuntamento del prossimo 8 Dicembre. 


Ancora una volta saranno i circoli, i militanti e gli iscritti, insomma "la base" che si adopereranno per promuovere le Primarie aperte a simpatizzanti ed elettori per la scelta del prossimo Segretario Nazionale del Partito Democratico

Ieri pomeriggio, fuori dal Supermercato di Piazza Europa, abbiamo allestito il primo banchetto, con tanto di bandiere, volantini , manifesti per informare che anche a Cassina de Pecchi, Domenica 8 Dicembre, tutti gli elettori saranno chiamati in Aula Consiliare per votare il proprio Segretario. 

                                   Approfitto per ricordare i prossimi appuntamenti informativi:

            venerdì 29 novembre dalle 9,00 alle 12,00 mercato P.zza Decorati
            sabato 30 novembre dalle 9.30 alle 12.30  Unes
            venerdì 6 dicembre dalle  9,00 alle 12.00 mercato P.zza Decorati
      sabato 7 dicembre dalle 15.30 alle 19.00 Unes
    
      Incontrare le persone, discutere e confrontarsi, anche con chi la pensa in maniera opposta alla tua, è sempre positivo. Un motivo in più per votare l'8 Dicembre, vi aspettiamo numerosi.


giovedì 21 novembre 2013

Michele Serra e il M5S

La modesta caratura culturale di parecchi eletti delle Cinque Stelle può essere giudicata con indulgenza (sono attenuanti la giovane età e il reclutamento “dal basso”) fino a che non diventa oltraggiosa. È il caso della richiesta, inoltrata alla Commissione cultura della Camera, di cancellare l’attributo “socialista” per Giacomo Matteotti e Giuseppe Di Vagno, entrambi assassinati dai fascisti; rimpiazzando la parola “socialismo” con la ridicola perifrasi “cultura sociale, economica, ambientale”.
Immagino che l’incauto ideatore di questa scemenza censoria creda che “socialista” voglia dire “ladro”, come nelle battute di Grillo, e niente sappia della potenza liberatoria che quella parola e quel movimento hanno avuto per generazioni di povera gente. Per saperlo, del resto, bisogna avere letto un paio di libri e avere curiosità del passato, magari sollevando la testa dalla ininterrotta ciancia internautica che alla lunga inebetisce e inganna. Sarebbe molto bello che il M5S, in qualcuna delle sue misteriose forme di comunicazione verso il resto del mondo, chiedesse scusa per una così imbarazzante sortita. Distinguendosi così da un Razzi qualunque.


Da "L'amaca" del 21 novembre 2013 - "Repubblica"

mercoledì 20 novembre 2013

Giornata Mondiale dell'Infanzia


Il 20 novembre oltre alla Festa del Radicchio rosso e alla Festa del Torrone, è la ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Infanzia, istituita per ricordare la  Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child - CRC) adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 dopo quasi un decennio di lavori preparatori.

Entrata in vigore in Italia nel ’91 con la legge 176 fu quindi finanziata e resa operativa nel ’97 con la 285. Rispetto ai precedenti documenti di legislazione umanitaria, la CRC vincola a rendere conto dei programmi legislativi e sociali nei confronti degli under 18. Il principio base è considerare i minori soggetti titolari di diritti politici, civili, economici, culturali  ( = cittadini per nascita ).

La ricorrenza è stata sempre celebrata da più parti con eventi e programmi concordati tra le scuole e l’amministrazione comunale come opportunità per esperienze di cittadinanza attiva per e con i bambini di ogni fascia d’età. La conoscenza dei propri diritti insieme al rispetto delle regole comuni, promuove così la comprensione dei vantaggi che ne derivano.

Considerare l’istruzione una spesa e non un investimento ha però comportato in molti casi il rischio di perdere per strada le regole dell’esercizio della sovranità democratica. Questa competenza non è qualcosa che si acquisisce per privilegio di nascita ( in Italia piuttosto che in Afganistan o in Siria…), né che si può comprare in qualche centro commerciale: si deve imparare e i primi a dover credere in questo tipo di educazione dell’uomo e del cittadino, come si diceva una volta, sono proprio coloro che per ruolo e vocazione hanno a che fare con minori. Insegnanti, genitori, istruttori sportivi, animatori di comunità e amministratori dovrebbero essi per primi credere fermamente che la prevenzione del disagio, la lotta al bullismo, l’attivazione di comportamenti corretti e civili e il rispetto dei ruoli e delle norme, non si apprendono sui libri, con esercizi a livello teorico, ma si possono acquisire solo tramite esperienze significative, incontri indimenticabili, situazioni reali in cui la democrazia viene agita.

Il 20 novembre: non una festa da cioccolatini e discorsetti, ma una ricorrenza da celebrare con rispetto, con azioni significative per un futuro migliore, perché “loro”, i bambini, non si sentano traditi.

Datemi la bussola...

Il Pd che ha affondato Prodi per il Quirinale si ritrova compatto per salvare la Cancellieri... Qual è il guadagno per il Pd, qual è il guadagno per il Paese? L'ha voluto Napolitano? Per quanto tempo si può andare avanti così? Al Presidente della Repubblica dico quanto scritto oggi da Lucia Annunziata nel suo pezzo su Huffington Post: "Aspettiamo dal Colle qualche ulteriore articolazione della riflessione sulle radici del populismo e dell'antipolitica in Italia".

martedì 19 novembre 2013

Il "grande" vecchio politico

D'Alema ultimamente ha fatto corto circuito.
Oggi sono anch'io e non solo Renzi a esortarlo a ritirarsi perchè la sua sottile lucidità degli anni passati, che ammiravo, non c'è più.
La diatriba è iniziata con la "rottamazione" da parte di Renzi (termine che non mi è mai piaciuto) che D'Alema non ha mai accettato. L'anno scorso fece la finta scelta di togliersi dalla lista dei candidati in parlamento per rafforzare l'idea di Bersani del cambiamento.
Ci tenne a far presente che non ne aveva certo bisogno dati tutti i suoi impegni internazionali e nella suo associazione. Ma non l'ha mai veramente accettata in  quanto non è stata una sua libera scelta.
Teniamo presente che nel PD la sua "voce" è ancora molto importante.
Per questo motivo quando Renzi ha ribadito ch , in caso di sua elezione a segretario, ci sarebbe stato un forte rinnovamento soprattutto nella nomenklatura (sarebbe ora!),  ha perso la sua famosa freddezza.
Ha iniziato col denigrare Renzi come segretario del PD e affermando che se così fosse : "si troverà a gestire un partito che in buona parte dovrà convincere. Non potrà pensare di impadronirsi di un partito che in una certa misura lo osteggia........Per questo è importante che il risultato non sia plebiscitario. Altrimenti può esserci il rischio che una parte del Pd non si senta più nelle condizioni di viverci dentro. Sarebbe la cosa peggiore». (intervista a Unità).
Io potrei obbiettare che in caso di vittoria di Cuperlo, (senza il "quid", con  D'Alema per la sua campagna congressuale), ci sarebbe lo stesso problema per me.  Ma sono sicura che con la sua sottile presunzione ci farebbe notare che per Cuperlo sarebbe diverso.
D'Alema: non va bene! Tu stesso avevi affermato che Renzi  anche per te era una risorsa e... adesso non ti va più bene?
In risposta a quanto detto da Renzi a Fazio, ieri ad Agorà hai fatto una lista di offese esagerate: ignorante, superficiale, incompetente, Giamburrasca  e altro.
Complimenti un exploit perfetto alla Grillo!
Ma forse senza volere hai poi fatto un gaffe. Infatti questo individuo impreparato non va bene come segretario del PD ma è giusto come leader di un'eventuale Governo!
Infatti il PD non si tocca così lo puoi continuare a gestire tu, se possibile, mentre, date le chances che ha di vincere, Renzi ti andrebbe bene come Presidente del Consiglio!
Il tempo passa proprio per tutti ma bisogna sempre riuscire a stare al passo e tu, che stimavo tantissimo molti anni fa, ora hai proprio perso il treno ma non lo vuoi accettare.
Peccato perchè non aiuti certo il PD a crescere sia come partito che come empatia con il cittadino, pregio che tu non hai mai avuto.
Infatti le tue offese pesanti fatte a Renzi sono state persino criticate dal tuo delfino Cuperlo in un twitter con Menichini

Insisto, @giannicuperlo non merita tutto ciò, lui non c'entra con questa ossessione crepuscolare

D'Alema renditi conto che sei tu che stai rovinando questo momento importante.
Antonietta

domenica 17 novembre 2013

Un bel momento di Democrazia

Quest’oggi, con il voto ai quattro candidati, gli iscritti al nostro circolo, in buon numero, hanno partecipato alla scelta del Segretario Nazionale. Lo spoglio delle schede, ha visto il seguente risultato: 18 voti a Matteo Renzi, 10 voti a Gianni Cuperlo, 5 voti a Pippo Civati, nessun voto a Gianni Pittella. Hanno votato in trentatre su quarantaquattro iscritti. Una goccia di quel “popolo” che in questi giorni si è recato nuovamente nei circoli di tutta Italia per dire la sua. 370000 iscritti votarono a fine Ottobre per rinnovare le cariche territoriali, ad oggi difficile dire quanti sono quelli che hanno scelto tra Renzi, Pittella, Civati e Cuperlo: nei prossimi giorni ne sapremo di più. I numeri dicono poco però, perché comunque vada e nonostante le polemiche sorte intorno a qualche tessera farlocca, il Partito Democratico, grazie ai suoi iscritti, si conferma essere un partito sano, fatto di uomini e donne che scelgono e vogliono partecipare.
Qualcuno ha criticato le regole di questo Congresso, un po macchinose, poco spiegate forse, certo poco comprensibili. Qualche altro iscritto, a torto o a ragione poi, non sopporta di essere messo “sullo stesso piano” degli elettori, dei simpatizzanti e di chi si recherà Domenica 8 Dicembre a votare per le Primarie. Qualcuno, per contrastare queste regole, addirittura ha deciso di astenersi dal voto. Altri, dopo lo “scandalo” (molto gonfiato) delle tessere false, ha deciso di non rinnovare l’iscrizione. Altri ancora invece si sono iscritti, per la prima volta o rinnovando una tessera ferma nei cassetti da anni. Questo è il Partito Democratico. Queste sono tutte le sfaccettature di un grande partito, che nonostante i problemi, che pure esistono e sono evidenti, è ancora in grado di raccogliere l’adesione di migliaia di persone (e sono sicuro che l’8 Dicembre parleremo di milioni di persone).
Un grande partito fatto di tante idee e opinioni che si confrontano, e che, in modo intelligente, chiede ai suoi iscritti di decidere la sua classe dirigente. L’8 Dicembre la sfida si rinnoverà, perché il voto di quest’oggi, riservato ai soli iscritti, è solo la prima parte del percorso.
Chiediamo fin da ora a tutti i nostri militanti di contribuire al successo delle Primarie aperte e di impegnarsi per la loro buona riuscita. Ancora una volta sapremo farcela perché crediamo fermamente nelle Primarie, quale strumento di democrazia diretta, ormai consolidato, e che vale la pena sperimentare anche in altre occasioni, qualcuno dice per ogni carica elettiva. Ne sappiamo qualcosa, a Cassina de’Pecchi, perché tutti noi, con un grande sforzo e un importante senso di responsabilità, le abbiamo chieste e ottenute per la scelta del futuro candidato Sindaco. Anche in questo caso la disponibilità e l’idea di una coalizione vincente e rappresentativa di tutte le forze del centrosinistra, la volontà di ridare a Cassina de’ Pecchi un guida solida e  responsabile, è  stata e sarà sempre la bussola per il Partito Democratico. Un bel momento di confronto e di partecipazione, quello di oggi e lo sarà, senza ombra di dubbio, anche quello che ci accingiamo ad organizzare con gli amici e i compagni di viaggio delle forze progressiste rappresentative del nostro comune.

Buone Primarie a tutti, oggi e domani, e che vincano l’unità, le idee e i programmi, ancor prima delle persone.

sabato 16 novembre 2013

A proposito del dire e del fare

Forse è meglio che “nientalist” continui a parlare del Partito del dire, del fare (baciare, lettera e testamento)

E’ polemica per quanto deliberato nelle ultime ore dal Consiglio Comunale di Firenze in merito alla sepoltura dei feti abortiti in seno alle mura cittadine. La decisione di concedere spazio e possibilità di tumulare i cosiddetti “bambini mai nati” presa dall’amministrazione guidata dal candidato alla leadership del Partito Democratico, Matteo Renzi, non è passata inosservata ed ha ricevuto più critiche che giudizi positivi, tanto da essere arrivata a condizionare anche il dibattito politico tra Pippo Civati e lo stesso rottamatore in vista delle primarie dicembrine
A dare il via alla polemica – peraltro già attiva a livello cittadino, con le molte associazioni pro-choice e femminili fiorentine indignate per quanto successo – è stato un post di Marina Terragni che, nel suo blog di IoDonna, intitolato Maschile/Femminile ed attento alle questioni relative al genere sessuale, non ha avuto parole di stima nei confronti del provvedimento. Terragni ha riportato l’attenzione, in particolare, sulla dissonanza tra questa delibera e la legge 194 che regolamenta l’interruzione libera di gravidanza. Ha scritto la giornalista: “La delibera è stata difesa in aula da Stefania Saccardi, assessora ai Servizi Sociali e vicesindaca, legatissima a Matteo Renzi. Avvocata, cattolica,  già legale dell’Istituto Diocesano, Saccardi ha letto alcune lettere di padri e madri che desideravano seppellire il “loro” feto e ha spiegato che la questione non andava posta in termini ideologici. Non è questione ideologica, in effetti. E’ questione di pelle. La legge 194 sull’aborto ormai è una legge di carta, sostanzialmente inapplicata in gran parte del territorio nazionale: la delibera Renzi, sia pure alleggerita, non va certo nel senso di migliorare le cose. Quando pensiamo a Renzi, pensiamo anche a questo Renzi”.
A reagire subito rispetto la notizia è stato l’altro candidato alle primarie del Pd, Pippo Civati, il quale ha scritto: “E a chi mi chiede di rispondere, dico che ha ragione a preoccuparsi e che la 194 è stata largamente disattesa, e che è profondamente sbagliato procedere con iniziative come quella assunta a Firenze ieri (e lo dissi anche quando la stessa cosa passò in Lombardia, anni fa). Non è un attacco a nessuno, semplicemente, come già in molte altre occasioni, non sono d’accordo con quella che sembra essere diventata la morale dominante. Che ha molto poco di morale, e molto di dominante. Cosa che vale sempre per il maschilismo e l’incapacità di comprendere la cultura della differenza. Il primo problema da cui ripartire, se si vogliono cambiare le cose. E mi sorprende che nel Pd si discuta di tutto, ma non delle cose (così) importanti”.
Oggi la replica di Renzi, che sul suo blog ha dichiarato: ”Si è cercato addirittura di trasferire questo dibattito in un’occasione di polemica congressuale possiamo fare politica senza strumentalizzare il dolore di una madre, o di un padre, che perde un figlio prima che questi veda la luce? La vergogna, in questo caso, è tutta per qualche professionista dell’ideologia: non avrei mai immaginato che il livore contro di me arrivasse a questo punto. Mi spiace, ma mi spiace per loro”.
Iniziative simili a quella intrapresa a Firenze sono state portate avanti anche in altre località italiane. Da ricordare, tra gli altri, il cosiddetto “Giardino degli angeli” che è stato inaugurato a Roma sotto l’amministrazione di Gianni Alemanno a inizio 2012. Da parte delle organizzazioni femministe e femminili (tra queste vi è Se non ora quando?) è giunta, unanime, la condanna a questo tipo di strutture, considerate lesive del principio che guida la normativa vigente sull’aborto.
Meno male che non lo voto.

Roberto Bertolotti

venerdì 15 novembre 2013

I veleni

Quando si sotterrano rifiuti tossici in discariche abusive e poi si finge che siano pascoli e campi coltivabili, la gente prima o poi muore precocemente.


Così spero che non accada che i veleni profusi sull’amministrazione comunale a Cassina sei-sette anni fa che da più parti si è cercato di smaltire e di rendere innocui, tornino ad intossicare la politica locale. Confido che le posizioni apparentemente inconciliabili vengano superate a favore di percorsi di incontro e dialogo. Faccio voti perché si sia in grado di evitare che l’astio e il livore personali   sollevino comportamenti e reazioni all’insegna delle ripicche, delle diffidenze, del sospetto, della slealtà, dei risentimenti, del cavalcare sempre ogni segnale “contro”. Vorrei fermamente che questi meccanismi perversi fossero resi inoffensivi.
Eviteremo così di essere  travolti da “esasperazioni di parte”, lontani dalla “cultura dell’incontro”,  per usare le parole sfiduciate del Presidente Napolitano al Papa, in visita alle massime istituzioni dello Stato.


Come chiamare d’altra parte l’inasprimento delle contrapposizioni, esacerbato all’interno dell’unico grande partito che potrebbe portare il Paese Italia verso un percorso di ripresa ….. un partito che si dichiara democratico, mentre si affilano i coltelli da parte di chi paventa la vincita di un candidato alla segreteria come una sconfitta di una parte del partito!


Nello spirito delle primarie il candidato vincente non dovrebbe essere visto come una vittoria collettiva?


Se avevo qualche perplessità sul votare Renzi, su una scelta motivata cioè dalla volontà di votare un possibile  vincente, dopo le irritanti dichiarazioni di chi gli fa la campagna contro, non ho più dubbi nel votarlo.

Lia Quartapelle Newsletter n° 17

Carissime, carissimi,
torno a scrivervi al termine del percorso congressuale che ha portato all’elezione di Pietro Bussolati quale nuovo segretario provinciale metropolitano. Dopo aver chiuso le votazioni tra gli iscritti risultando il più votato con il 33% dei voti, ha superato Arianna Cavicchioli al ballottaggio tra i delegati per 89-63. Il congresso di Milano è stato un congresso vero, con un confronto serrato tra posizioni diverse sulla città e sull'organizzazione del partito. A Pietro il merito di avere voluto fortemente un momento di confronto, che secondo me ha permesso al PD di Milano di chiarirsi le idee sul futuro, ne ho parlato su Europa in un articolo della scorsa settimana. Questi i prossimi passi per il rinnovamento del PD metropolitano.
In questi giorni siamo tutti coinvolti nel percorso per l'elezione della convenzione provinciale: un percorso in cui gli iscritti scelgono il candidato segretario. Come molti di voi sanno, ho deciso di sostenere MATTEO RENZI: le elezioni del 24 e 25 febbraio ci hanno mostrato come le nostre risposte tradizionali non sono state abbastanza per dare fiducia ai cittadini. Serve la capacità di immaginare in modo diverso il nostro futuro, e di capire i profondi cambiamenti che sta attraversando il paese. In estrema sintesi questa la ragione per la quale voterò Matteo Renzi. Qui trovate il link al testo della mozione "CAMBIARE VERSO". Per questo vi invito a partecipare sia ai congressi che alle primarie dell'8 dicembre.

Dilettanti allo sbaraglio #2

Giulia Sarti (M5s), gaffe su Facebook: 5000 euro per tutti i pensionati. Ma la riforma costa come tutto il Pil

"Possiamo dire che siamo governati da un branco di ANALFABETI e FESSINI?". Comincia così il post su Facebook della deputata M5s Giulia Sarti. Che ha proposto una riforma un po' spericolata del sistema pensionistico.
giulia sarti
"In Italia - scrive la Sarti - abbiamo 23.431.319 pensionati, i quali percepiscono complessivamente € 270.469.483.350. Se noi garantiamo - prosegue la Sarti - a tutti i pensionati 5000 euro al mese ci rimangono €153.312.888.350. Domanda: quanti redditi di cittadinanza possiamo garantire sapendo che la nostra proposta vale circa 30 miliardi?"
Calcolatrice alla mano, i conti non tornano. Ed erogare 5000 euro al mese a tutti i pensionati - 60 mila euro all'anno - vorrebbe dire spendere la cifra record di 1.405.879.140.000 euro. 1400 miliardi: poco meno dei 1600 miliardi di euro dell'intero prodotto interno lordo nazionale. Abbastanza, insomma, per mandare in bancarotta il Paese in tempi rapidissimi.
A trarre in inganno la deputata forse la confusione tra importo medio annuo (l'ultima voce in basso a destra della tabella pubblicata sotto) e mensile, come forse inizialmente ipotizzato. Un'ora dopo la pubblicazione, la deputata ha quindi rimosso il proprio post.
pensioni

Bernini del M5S mette in dubbio la morte di Bin Laden


"Bin Laden.. beh, dovrebbe essere morto due anni fa". Il deputato a 5 Stelle Paolo Bernini, parlando alla Camera della missione italiana in Afghanistan, usa il condizionale e lascia intendere che l'ex leader di Al Qaeda potrebbe non essere stato ucciso, come tutti pensano. 

giovedì 14 novembre 2013

Ecco perché voterò Renzi

L'uomo non mi entusiasma, penso anche che non abbia idee e neanche tante letture come Cuperlo che stimo immensamente,  è un po' spaccone, insomma sotto-il-vestito-niente, ma lo voterò con tutta probabilità se andrò a votare. Oggi ho visto "In mezz'ora" Michele Serra, un intellettuale mio coetaneo, che ha dato le parole a dei pensieri che da giorni rimugino. Ad un certo punto Serra ha citato un suo amico, con il quale lui ha convenuto subito, il quale gli ha rivelato sull'uomo Renzi le opinioni che ho io. Ma ha aggiunto: "Quelli della mia generazione potranno anche avere ragione, ma devono avere la forza dopo decenni di fallimenti, di abdicare". Premesso che non sono un regnante ma un semplice simpatizzante anche se  iscritto (qualcosa di meno di un vero militante perché sono pigro), ecco io abdico, e do qui il mio appoggio a Renzi. E che il dio della sinistra ci assista.

Il caso umanitario...

Shopping domiciliare

Giulia Ligresti, che il 28 agosto scorso ha ottenuto gli arresti domiciliari per ragioni di salute, è stata immortalata dal settimanale Oggi mentre, sorridente, fa shopping per Milano con un'amica. Chissà cosa penserà il ministro Anna Maria Cancellieri che per essersi interessata al suo caso ha quasi rischiato la poltrona. Sollevando uno tsunami politico. O il procuratore Giancarlo Caselli che il primo novembre aveva ribadito che gli arresti domiciliari a Giulia Ligresti erano «stati concessi esclusivamente sulla base di due fatti concreti, obiettivi, provati: le condizioni di salute assolutamente incompatibili con il carcere - come una perizia di un qualificato professionista ha certificato - e la richiesta di patteggiamento intervenuta ben prima che ci fossero le telefonate (su e con Cancellieri, ndr) di cui le cronache di queste giorni sono piene».  
(© Oggi)

Sei un grillino se...


Ecco perché voterò Cuperlo

Come forse pochi di voi sanno ero addirittura candidato nella lista che sosteneva Arianna Cavicchioli e non ho  fatto o nulla per pubblicizzare questa mia scelta e far ottenere ad Arianna qualche voto in più basandomi sulla mia persona ( per quel poco che conto).

Voterò Cuperlo (anche se ho detto che non ha il “quid”) per la ragione che l’idea di Partito che ha in mente è  più vicina alla mia.

In modo sommesso ho già espresso, inutilmente, la mia contrarietà al metodo scelto per le votazioni sul Segretario Nazionale. Non conosco nessun posto in cui a votare per il Segretario sia chiamata gente che non è iscritta, tesserata, comunque in qualche modo si sia “prenotata” per votare. Macaluso cita le bocciofile (con tutto rispetto) io, per “stemperare” cito l’associazione amici di Tex Willer il cui segretario non può essere votato nemmeno dagli appartenenti agli amici di Kit Willer che pure è il figlio.

Il fatto è che mi sembra che in questi ultimi tempi un po’ di demagogia ci stia accompagnando a cominciare dalla “trovata” di far votare alle primarie per la scelta del Sindaco i sedicenni o i cittadini stranieri, persone  che non potranno votare alle elezioni vere.  Salvo poi scoprire che il loro voto è stato decisivo o fortemente determinante nei risultati delle primarie e subire in questo modo la gogna mediatica.( hanno votato i rom, no gli albanesi ed i rumeni….)

Anche il problema dei tesseramenti facili è figlio di questa demagogia.

Se chiunque con 2 euro può votare l’8 dicembre e scegliere non il candidato premier (che sarebbe giusto) ma il Segretario di un Partito a cui non ha intenzione di iscriversi mai, perché stupirsi che facendo pagare 15 o 30 euro qualcuno abbia forzato per far iscrivere al Partito persone che magari erano “simpatizzanti” del  PD?

Io e Giovanni Mele eravamo il lista con due candidati “ provinciali” diversi, immagino che non ci sarebbe stato difficile avvicinare qualche decina di nostri amici e simpatizzanti/ votanti del Partito e chiedere loro di sostenerci aderendo al PD. Stessa cosa poteva succedere se qualcuno avesse deciso di contrapporsi ad Andrea per l’elezione del Segretario. Nessuno di noi  lo ha fatto per il rispetto che abbiamo l’uno dell’altro, ma soprattutto per quello che pensiamo debba essere il Partito.

Finisco dicendo che persino la Lega Nord che prevede di eleggere il segretario il 7 dicembre ha stabilito che a votare si possa recare solo chi è iscritto da un anno (non il giorno prima o il giorno stesso).

Se poi facciamo mente locale ad una nostra precedente esperienza vorrei ricordare a tutti la prima elezione del direttivo del PD . Se ricordate bene a quelle elezioni si presentò un ragazzo (mai visto prima né dopo le elezioni in cui non fu eletto per poco) ed a votare vennero amici, parenti ed interi condomini…..

E’ chiaro che è così, se chiunque può votare ci si deve aspettare che vengano denunciate irregolarità. E permettetemi di dirlo poca roba rispetto al rischio che si è corso, anche nelle “parlamentarie” scorse.

E questo, vorrei dirlo ai nostri detrattori, è perché il nostro Partito è un corpo ancora sano.

Certe volte l’idea di una democrazia “ aperta” cozza con la realtà (pensate alle cordate che hanno accompagnato le elezioni dei 5 stelle o al fatto che  il loro attuale capogruppo al Senato è stato votato alle primarie da 31 – trentuno – persone, ed ora è parlamentare).

Ecco perché non me la sento di votare altri e voterò per Cuperlo, perché ci sia un argine ad una deriva che francamente mi preoccupa.

Dopo questo, eletto il Segretario mi auguro che una parte di quegli elettori – oggi non iscritti – decidano di iscriversi al PD, insomma che non succeda – come può documentare Passera – che qualcuno che si era iscritto per votare alle precedenti primarie una volta conosciuto l’esito chieda addirittura di essere cancellato dalla mailing  list…..

L’8 dicembre darò una mano ai seggi, limitatamente alle mie attuali possibilità, dal 9 dicembre sosterrò lealmente il nuovo Segretario del PD.

 

 


 

Reddito di cittadinanza, ovvero la demagogia oltre ogni limite

I cinque stelle hanno brillato nel presentare la proposta del cosiddetto reddito di cittadinanza. 600 euro al mese a tutti!
Quindi chi oggi prende una pensione sociale  o di lavoro di circa 520 euro  sarà beneficiato, chi non lavora avrà un reddito, chi lavora per 900 euro al mese (e potrei portare persone che conosco personalmente) o poco più si chiederà: “ma chi me lo fa fare di lavorare?”.
Poi è intervenuto il guru: “in campagna elettorale avevamo promesso 1.000 euro al mese”, fermatevi!!!!
Si fermatevi…..fateci il favore.


Roberto Bertolotti 

mercoledì 13 novembre 2013

Poveri dilettanti allo sbaraglio...

BESTIARIO

Movimento 5 stelle, Pino Chet e le sparate dei parlamentari

Dal nome sbagliato del dittatore cileno alle Sirene. Fino alle scie chimiche. Gli scivoloni degli eletti M5s. E di Grillo.

di Elia Belli


La causa è pure buona. Ma la toppa, come spesso si dice, rende il buco ancora più evidente.
Succede a Sara Paglini, senatrice del M5s, che su Facebook prendendo le distanze dalle parole di Emanuela Corda (quella del racconto sui kamikaze durante le commemorazioni in parlamento della strage di Nassiriya) scivola su un errore blu.
PINO CHET CONQUISTA LA RETE. «La vita deve essere una cosa sacra, specialmente quella degli altri. Se un sistema criminale e distorto porta le persone a perdere il senso della vita, abbiamo il dovere di lavorare nella direzione opposta, con l'esempio, la cultura, l'intelligenza, la vicinanza e la solidarietà ai più deboli e manipolati, ma per favore, non giustifichiamo tutto», ha scritto sul social la pentastellata. E fino a qui tutto bene, se non fosse che  Paglini inizia a passare in disamina i dittatori e ci infila, tra Pol Pot e i colonnelli in Argentina, un certo Pino Chet.









Ecosì #PinoChet è diventato trending topic su Twitter. Con relativi sfottò.
TATIANA E LE SIRENE. Ma i 5 stelle non son nuovi a uscite bizzarre. La scorsa settimana la deputata Tatiana Basilio sosteneva sempre su Facebook l'esistenza delle sirene. Salvo poi liquidare il tutto come uno scherzo.
Eppure i toni erano tutt'altro che ironici. «Ci sono prove schiaccianti», ha postato, «sei scienziati le hanno viste». Attaccando la Noaa, la National Oceanic Atmospheric Administration, colpevole di «aver negato tutto», e di «aver cancellato e sequestrato il materiale» che dimostrerebbe l’esistenza delle donne pesce.
In molti, anche nel Movimento, hanno chiesto a Basilio di fare un passo indietro. Richiesta rispedita al mittente.

I chip sottocutanei e le teorie del complotto Usa

Non era andata meglio al suo collega Paolo Bernini, anche lui deputato, quando - era lo scorso aprile - sostenne che negli Stati Uniti avessero iniziato a impiantare dei chip sottopelle con l’obiettivo di controllare tutta la popolazione americana. «In America», dichiarò, «hanno già cominciato a mettere i microchip all’interno delle persone, è un controllo su tutta la popolazione». Altro che Snowden e il Datagate.
L'ATTENTATO DELL'11/09. Sempre Bernini, proprio durante una discussione sulla commemorazione dell’11 settembre, sostenne pubblicamente la tesi secondo cui la strage del World Trade Center fosse stata opera di «un lavoro interno», o come dicono negli States, «It was an inside job». Durante il suo intervento il pentastellato sottolineò come la versione ufficiale fosse stata smentita «da tutti i punti di vista».

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Naturalmente oltre a Pino Chet, c'è Musso Lino, Gary Baldi, Martin L'Utero, Fid el Castro, Taglie Grand, ecc ecc