giovedì 31 maggio 2012

Abbiamo (perso) una banca?!

Di recente è stato irriso in Rete il comportamento, che si è appreso solo ora,  di Romano Prodi,  il quale di fronte alle pressioni congiunte di Tony Blair e dello "squalo" Murdoch convinse gli stessi, qualche lustro fa, a desistere dal comprare Mediaset. Negli anni passati si irrise D'Alema perché definì Fininvest un patrimonio del Paese. Corsero illazioni su inciuci e compromessi al ribasso.
Premesso che non vedo mai le reti Mediaset, e questo molto prima che Berlusconi ci facesse la sua offerta politica, solo perché non mi piaceva la sua offerta estetica televisiva ( il palinsenso delle 4 "C": calcio, cosce, canzoni e cazzate), ritengo che sia Prodi che D'Alema abbiano agito da uomini di Stato: non si cedono gli asset del Paese, anche se appartenenti all'avversario politico.

Il passo falso di Lucia Annunziata

Lucia Annunziata passa come giornalista d'area democratica. Qualche vecchia  foto la ritrae anche in barca con D'Alema, a comprova di una storica amicizia.  (Ma nell'America che lei tanto frequenta difficilmente  si vedrebbe un giornalista  avvinto in stretta amicizia a un politico...)
 Sia come sia, Annunziata non è Sallusti e non viene certo dalla destra giornalistica. La sua prestigiosa carriera è dovuta certamente  a bravura e competenza. Eppure, forse, non   sarebbe mai arrivata alla Presidenza Rai da semplice "capace e meritevole" (art.34 C).
Come giornalista prestigiosa, adesso approdata ad "Aspen Institute" e a "La Stampa", sente un gran bisogno di distinguersi, di precisare, di puntualizzare soprattutto verso il PD. Per obiettività? Per imparzialità? Per terzietà? Perché in America i giornalisti fanno così?  Per tutto questo certamente ma anche, forse, per qualcosa di inconfessabile: per quel  sentimento controverso che  Nietzsche descrive in questi termini in  Così parlò Zarathustra: «L'esser troppo obbligati verso qualcuno non stimola la riconoscenza, anzi rende vendicativi: e quando il piccolo beneficio non viene dimenticato, ne nasce a poco a poco un verme roditore». 


mercoledì 30 maggio 2012

Una piccola storia


Una Balena disperata perché le è stata tolta la poca acqua che poteva garantirle una fontana che, malgrado tanti problemi ha comunque funzionato per più di 20 anni, si è spiaggiata nel parchetto antistante la metropolitana di Cassina de' Pecchi.

Perché potesse riconoscere il posto il Comune ha pensato bene di scrivere in modo elegante il proprio nome all'angolo del parco ristrutturato.

Al posto della fontana la balena spiaggiata, al posto della seduta circolare in mattoni intorno alla fontana e delle comode panchine in legno dei rigidi sedili bianchi senza spalliere che quando piove diventano grigi e ancora più tristi.

Anche in queste piccole cose si vedono le differenze delle politiche urbanistiche: inclusiva e socializzante quella che per il centrosinistra ha realizzato una vera amante del territorio come l'assessora Manuela Cuoghi, fredda e antischiamazzi quella del centrodestra e anche scomoda per tutti i cittadini.

Una storia piccola, ma emblematica: con l'elemento acqua questa maggioranza sembra avere problemi: perchè non collocare al posto della fontana la casetta dell'acqua presente in quasi tutti i comuni della zona?

Un piccolo elemento per un futuro programma di governo.

La manipolazione della parola:"Monti ci toglie il calcio"

In questo momento di dolore per la tremenda situazione dovuta al terremoto in Emilia, pur di criticare Monti qualsiasi cosa dica, Sallusti non trova di meglio che mettere in testata  del IL GIORNALE  la frase detta da Monti sul il calcio.
"Per lo sdegno che personalmente provo mi chiedo se non sarebbe meglio chiudere il calcio per 2-3 anni".
Ma il presidente Monti ha fatto notare che il commento era strettamente personale e non del Governo.
Ecco la manipolazione.
Mi chiedo, sta parlando il dipendente di Berlusconi, presidente del Milan o un giornalista?
Credo che sia come dipendente che come giornalista non vale molto.
Io cittadina sono schifata da quanto sta succedendo ormai da tempo nel mondo del calcio. Siamo quasi alla fame ma questo mondo miliardario non si deve toccare.
Più che altro non si toccano i forti interessi  e profitti che ci sono. Già mi sono sempre chiesta che senso ha pagare miliardi a persone che, anche se campioni, dovrebbero solo giocare per qualche mese per uno sport che dovrebbe insegnare lealtà e correttezza. 

Frontiere dell'arte contemporanea

Il sogno degli italiani... dopo una certa cucina...

La coppia artistica Garullo & Ottocento ha installato al Palazzo Ferrajoli, dirimpetto a palazzo Chigi, una statua di Berlusconi post-mortem, chiuso in una teca. Lo stile iperrealista della statua di Berlusconi ricorda le opere di Cattelan, Duchamp, Ron Muek...


Opera ironica, dissacratoria, di un iperrealismo onirico e allucinato... ma non lontana dal vero.

Siamo tristi

Non trova pace questo nostro amato Paese... Siamo straziati dal dolore per le  vittime, i superstiti, per tutti coloro che stanno soffrendo...

martedì 29 maggio 2012

Un marciapiedi lungo 17 anni

Riceviamo e pubblichiamo

Nel secolo scorso, dell'anno 1996, alcuni abitanti della zona di via Don Verderio, raccolgono circa 70 firme e le consegnano all'amministrazione comunale. La richiesta consiste nella realizzazione di una pista ciclo-pedonale o marciapiede, che unirebbe fisicamente via Don Verderio con Via Cardinal Ferrari (statale 11). La richiesta è composta da due ragioni: 1) quella di permettere ai cittadini di percorrere quel tratto a piedi o in bici in sicurezza; 2) quella igienica, ovvero per coprire la roggia e fare una pista ciclo-pedonale o marciapiede. Da quella roggia a cielo aperto fuoriescono anche topi che talvolta, gli abitanti di quella zona, hanno trovato nelle proprie cantine o sui balconi. Non succede niente, nessuna risposta. Nel 2001 inviamo al Comune una lettera di sollecito e riceviamo risposta dopo 1 anno e 2 mesi a firma del Sindaco Giovanni Mele e dall'Assessore ai LL.PP Roberto Bertolotti. Quest'ultima ci assicurava che l'opera doveva essere approvata e realizzata. Ma non se ne è saputo più nulla.
Visualizzazione ingrandita della mappa

Quel dosso a Sant'Agata

C'è un dosso nella strada di  Sant'Agata, tra la trattoria e la chiesa, che anche un automobilista prudente come me attraversa non senza qualche timore e tremore. In effetti è piuttosto rialzato e a superarlo, anche ad  un'andatura di rispetto e cautela, procura non pochi sobbalzi. Non oso pensare a cosa accadrebbe in caso di velocità sostenuta.
La diffusione massiccia dei dossi nei nostri comuni è relativamente recente. È  sicuramente un mezzo "brutale" per scoraggiare l'eccessiva velocità degli automobilisti. Che sono davvero indisciplinati. A estremi mali estremi rimedi, si suole dire. E così è.
Questo dosso mi rammenta la recente lotta "brutale" agli evasori fiscali per la quale forse questo governo sarà ricordato,  e il cui bilancio complessivo, va detto di sfuggita, è piuttosto magro: una riforma pensionistica brutale e qualche scontrino fiscale in più. E i tassisti? (nome collettivo per indicare tutte le corporazioni che salassano questo Paese)... I tassisti, a differenza dei pensionati/pensionandi, si sono dimostrati più forti, più brutali del governo...
Comunque sia, questo dosso mi sembra essere la metafora perfetta del momento che stiamo vivendo come Paese nella sua dialettica tra i governanti e i governati rispetto a qualsiasi decisione drastica assunta. I governati si lamentano dell'asprezza del provvedimento e i governanti rispondono che non c'è alternativa di fronte all'anarchia e alla indisciplina.
La soluzione, difficilissima, che tutti inseguiamo in questo snodo della vita nazionale sarebbe: i cittadini si conformino alle leggi con comportamenti virtuosi, le autorità abbassino i dossi... Chi fa la prima mossa?
Alfio


Ci vorrebbe il Bilancio Partecipato

Ieri sera in Consiglio Comunale si e' celebrato il rito del Consiglio Comunale per l'approvazione del Bilancio di Previsione 2012 e delle delibere associate (IMU, Piano Triennale delle Opere, gestione dei rifiuti).
Tutto è stato preparato con cura: pagine e pagine di documentazione, interventi e relazioni, emendamenti e proposte di discussione, e, per l'occasione abbiamo cominciato alle 17.30 per non finire all'alba.
Il rito è stato apparecchiato con cura, abbiamo cercato di fare quello che c'era da fare, la celebrazione è andata bene, abbiamo dibattuto per quasi otto ore, ma nonostante questo qualcosa non ha funzionato.
Inandeguato e obsoleto, non adatto, estraneo alla vita della gente, un'usanza da portare avanti, una tradizione di cui ormai si sono perse le origini, un esercizio di stile senza anima, un rito di cui si fa fatica a capire il significato.
1.634.569 Euro per lo smaltimento rifiuti, 222.115 Euro per l'illuminazione pubblica, 735.823 Euro per la polizia municipale, 170.000 Euro per controllare la ZTL a Sant'Agata, 44.870 Euro per l'area cani al parco di Via Andromeda, 20.000 Euro per l'acquisto di una macchina per i vigili e 12.000 Euro per quella dell'ufficio edilizia, 29.348 Euro per la segretaria personale del sindaco e 55.600 Euro per tutto il piano per il diritto allo studio, centinaia di migliaia di euro in bollette del gas, del telefono e della luce, 96.500 Euro per le indennità degli assessori.
Chi lo sa perché queste cifre e non altre? Perché il comune si finanzia in un certo modo e non in un altro? Perché' i nostri soldi vengono spesi così e non in un modo differente? Può  la Giunta e il Consiglio Comunale decidere per tutti senza che i cittadini siano informati e senza che abbiano la possibilità di controllare l'operato degli amministratori?
Ci vorrebbe il Bilancio Partecipato, sì il bilancio dovrebbe essere trasparente e partecipato, i cittadini dovrebbero avere la possibilità di dire la loro su come le risorse vengono raccolte e come vengono spese e in questo orientare le scelte dell'amministrazione, dopotutto sono i soldi di tutti noi.
Sto sognando? Forse sì,  visto che da quando ci governa il centrodestra non si fa più  neanche l'assemblea pubblica di presentazione del bilancio.
[Collegamento alla pagina dedicata al Bilancio 2012 sul sito del Progetto Cassina-Sant'Agata]

lunedì 28 maggio 2012

Il nostro vicino Comincini - da "Lettera43"



A noi cassinesi grazie a dei sapientoni che si sono dimessi sei mesi prima delle elezioni facendo cadere l'ottima giunta Ginzaglio... è toccato invece un  sindaco leghista...



FAVOLE D'OGGI

Cernusco, il sindaco che difendeva il cedro dal drago

Nel Milanese, la difficile lotta di un moderno Lancillotto per evitare di abbattere un albero di 30 metri.

di Oliviero Pietra
editoriale
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Se fosse una fiaba inizierebbe con «C’era una volta un albero così grande che nessuno lo vide mai, tranne un solo uomo».
Non è una favola, questa. È storia di oggi. Cronaca di un’ordinaria scaramuccia tra chi governa una città e chi governa gli apparati. Resa ancora più attuale dalla vittoria della cosiddetta antipolitica ai ballottaggi.
LA BATTAGLIA DI LANCILLOTTO.Il punto è: il nuovo che avanza può cambiare le regole del castello pubblico senza che il drago gli si rivolti contro? Può un uomo solo, ‘sto Lancillotto armato delle migliori intenzioni, estirpare le centenarie radici della burocrazia?
A Cernusco sul Naviglio, cittadina benestante alle porte di Milano, c’è un albero. Ce ne sono tanti, a dire il vero. Ma questo cedro del Libano è diverso dagli altri. Perché ha mezzo secolo di vita, perché è alto 30 metri, perché sta proprio nel mezzo della nuova strada che verrà. Perché nessuno, disegnando quel tratto di asfalto, s’è voluto accorgere che da cinquantanni lui era li, immobile e maestoso.

domenica 27 maggio 2012

Il monologo di Massimo Cacciari

Cacciari è un intellettuale pressoché illeggibile quando "pensa" o scrive ex cathedra. Naturalmente per colpa mia e nonostante che io sia laureato in filosofia e lo legga (tento di leggerlo in verità) dai tempi del suo primissimo libro Metropolis  edito da Marsilio. Pensa in "tedesco" o in "greco" direttamente. Cime abissali per me. Tuttavia, abbandonato un immaginifico "operaismo" (id est, negli anni '70 erano tutti operaisti e proletari), è rifluito nell'ultimo ventennio su posizioni più terra-terra. Ma con un suo tratto personale: mentre gli estremisti di un tempo si distinguevano nell'avversare sempre e comunque il nemico storico (la sinistra parlamentare che nel frattempo cambiava tre volte nome) lui apriva linee di credito e forme di collaborazione con essa, ma sempre da posizioni eleganti, mai mettendo tutto il suo capitale intellettuale a servizio di essa. Diciamo che ne staccava qualche dividendo di volta in volta (i voti per essere eletto sindaco di Venezia) ma con fare stizzoso e malmostoso sempre e comunque. Se si dovessero allineare tutte le sua analisi dell'ultimo ventennio sulla situazione italiana (oltre alla sua cripto ammirazione per Bossi) non apprenderemmo altro che quello che c'è in atto: una crisi del sistema di rappresentanza in generale (il sistema dei partiti). Naturalmente si potrà dire sempre che la colpa è di chi (la sinistra parlamentare riformista, il PD) non ha saputo interpretare, arginare, proporre scenari diversi. E Cacciari è uno che spesso e volentieri avanza simile interpretazione.  Ma mai si potrà dire che l'evoluzione antropologica degli italiani  (in questo filmato Cacciari cita giustamente  l'opera capitale di Giacomo Leopardi, Discorso sugli italiani che fonda gli studi antropologici sui connazionali ) ha subìto aggravamenti (una involuzione in verità) tali che il riflesso in politica ne è stato esiziale e devastante? No, la colpa è sempre del PD che non ha saputo, non ha voluto proporre una valida alternativa ecc ecc e in questo caso qualcuno avanza anche sospetti di inciucio col nemico e si cita spesso e volentieri D'Alema. 
Invero, giunti al benessere anche grazie al vitalismo selvaggio  del vecchio anarco-individualismo (vedere i film della commedia all'italiana, basta per tutti il film "I mostri" di Dino Risi, 1963!) gli italiani  tutto hanno accettato (nani e ballerine) tranne che di essere regolati e amministrati da una sinistra riformista e responsabile giunta finalmente, dopo decenni di delirio di "marxismo immaginario", a proposte politiche minime e assennate: la spending review di Padoa-Schioppa, il fisco occhiuto di Vincenzo Visco, le lenzuolate liberalizzanti di Bersani, la saggia curatela del "parroco" Romano Prodi... E cosa faceva Cacciari in quegli anni? Amministrava assennatamente (dicono) e continuava a scrivere libri illeggibili come Dallo Steinhof...

sabato 26 maggio 2012

Un altro piano del traffico?


Progetto
Cassina-Sant'Agata
Abbiamo un futuro in comune
Un altro piano del traffico? Basta sprechi inutiliIl traffico a Cassina non è nè di destra, né di sinistra e nemmeno leghistaD'Amico vorrebbe fare il terzo piano del traffico in meno di dodici anni, le criticita' viabilistiche del nostro paese sono noto, sarebbero soldi sprecati. Meglio sarebbe concentrarsi sulle soluzioni realizzabili, condividerle con la cittadinanza e poi passare dalle parole ai fatti.
Ho letto con terrore che l'attuale giunta insieme al PGT vorrebbe (lo ha già fatto?), incaricare un tecnico per preparare un nuovo piano del traffico. Sarebbe il terzo in tre giunte, i due precedenti sono rimasti non attuati. Francamente uno spreco inutile.
La maggior parte dei costi che un piano del traffico comporta sono i cosidetti rilievi o monitoraggi del traffico. Insomma pagheremmo un gruppo di ragazzotti per scoprire che: (leggi >>>)
Roberto

Dacché Daccò cominciò a pagargli le vacanze...


Caso Formigoni, ora Daccò ammette
"Ho pagato io tutte le sue vacanze"

L'imprenditore interrogato sabato scorso: "Il presidente non mi ha mai restituito nulla". La confessione si basa sulle rivelazioni del marinaio che gestiva lo yacht Ad Maiora a disposizione del governatore. I pm portano al faccendiere due fatture, per il resort a sette stelle. Importo: 50mila euro. "Le riconosco, riguardano l'affitto"di DAVIDE CARLUCCI e PIERO COLAPRICO

MILANO - "Da anni, da giugno a settembre lo yacht Ad Maiora è a disposizione di Formigoni... Il presidente è stato mio ospite per tre capodanni ai Caraibi, non mi ha restituito nulla...". Arriva dal carcere di Opera la risposta alla domanda che Repubblica pone da tempo a Roberto Formigoni su chi gli abbia pagato le recenti, lussuose vacanze. Arriva dal verbale rilasciato sabato scorso da Pierangelo Daccò, il lobbista-consulente-faccendiere, detenuto dal 15 novembre.

LA VERITÀ DEL MARINAIO
Non è raro che a bucare le versioni più blindate siano i dettagli. In questo caso è il marinaio responsabile dello yacht dal simbolico nome "Ad Maiora" a permettere ai pubblici ministeri un salto di qualità: "Tutte le estati, da giugno a settembre - questo si legge in sintesi sul verbale - lo yacht era messo nella disponibilità esclusiva del presidente della Regione Lombardia. Daccò usava l'altra barca, riservando "Ad Maiora" a Roberto Formigoni".
Qui i dettagli >>>



venerdì 25 maggio 2012

La nota stonata

Dove contano di più i leader conta meno la democrazia: la lezione del passato avrebbe dovuto insegnarcelo. Abbiamo bisogno di antidoti razionali alla litigiosità volgare che ha caratterizzato la non-politica di tutti i populismi. Raccogliamo dunque la lezione di Bindi e Bersani di segnare una discontinuità rispetto alla superficialità della sbrigativa e sanguigna politica “di pancia”
Quanto sia rivoluzionario il cambiamento strepitato dal Grillo urlante lo si evince da due fatti. 
La crescita degli incazzati, di chi è stato zitto per troppo tempo e adesso grida tramite le corde vocali di un leader assomiglia molto alla crescita della Lega degli esordi, quando tutti i discorsi iniziavano con il grido di battaglia “…è ora di finirla!!!”. Fa tutto schifo quindi, per cambiare, bisogna buttare tutto: la politica viene così ridotta ad un effetto collaterale dell’usa e getta del vituperato consumismo. Politica è invece non buttare, rispettare la dignità dell’avversario, operare scelte per modificare e trasformare nella consapevolezza responsabile delle conseguenze di tali scelte ( es. no euro? cosa succederebbe nei fatti con una decisione di quel tipo?).

-         
-          Il grido di Edvard Munch (1893) esibito a sproposito sulla maglietta, l’urlo becero e insultante  nel megafono appare un modo un po’ sospetto per “lasciare la parola ai cittadini”. Tant’è che il neosindaco di Parma Pizzarotti, come già fece Tosi a Verona con Bossi, ha preso subito le distanze dalla politica litigiosa e urlazzante del capo.  Si è sentito comunque  in dovere di giustificarlo con la bella metafora: lui, il capo,  è l’aratro, deve far rumore, ma loro, che sono stati eletti dai cittadini, devono seminare e coltivare concretamente.
Peccato che…la metafora dell’aratro non giunga nuova a chi ha una certa età: fino a qualche decennio fa, infatti,  la si vedeva campeggiare sui muri di molte case lungo le strade rurali (quasi tutte allora): “ E’ L’ARATRO CHE TRACCIA IL SOLCO MA È LA SPADA CHE LO DIFENDE”, retaggio di un ventennio di politica molto urlata di buona memoria.                                                                
 Franca

Parma, tra Grillo e sindaco è rottura su una nomina - Corriere.it

Parma, tra Grillo e sindaco è rottura su una nomina - Corriere.it

Non è neanche Grillo a comandare nel M5s! Ma il proprietario privato di una azienda di marketing, la "Casaleggio  associati"!. La vicenda della scelta del dg di Parma Valentino Tavolazzi.
Il Pd affonda il coltello: «Se è vero, è grave. Per quale motivo - si chiede Nico Stumpo, responsabile organizzazione - un sindaco deve rendere conto al proprietario di un'azienda privata di marketing? Grillo chiarisca quali sono i rapporti politici e finanziari con la Casaleggio associati». Pizzarotti? Profilo basso. «Il rapporto con Grillo è buonissimo, i media ci hanno messo in bocca parole non nostre» fa sapere in serata, via video, dopo aver dribblato tv e taccuini, sgattaiolando dal retro di un bar."

Aforisma del giorno

Meno male che ci sono i politici da insultare, altrimenti gli italiani sarebbero costretti a guardare dentro di sé e a cominciare a insultare se stessi. Non si arriva al debito pubblico mostruoso che abbiamo se non per effetto del perseguimento di atavici vizi nazionali.  Gli italiani chiedevano (raccomandazioni, esenzioni, deduzioni, elusioni, deroghe, condoni, perdoni, violazione delle regole ecc) e i politici concedevano per avere il loro consenso. E' stato un patto tra complici: la nostra interpretazione perversa della democrazia. Quando si dovrà ricominciare è da qui che si dovrà ricominciare: un nuovo patto tra cittadini e politici, tra società civile e classe politica. Non si scappa.
Ecco l'episodio "L'educazione sentimentale" del film di Dino Risi " I Mostri" (1963) sceneggiato da un comunista: Ettore Scola. C'è tutto il perverso rapporto degli italiani con se stessi, con la collettività e con la politica.

giovedì 24 maggio 2012

Finocchiaro all'Ikea con scorta. No, non ci siamo

Le immagini sono inconfutabili e sommamente imbarazzanti (un agente che spinge il carrello e un altro con  una padella in mano!!!). Le giustificazioni addotte dalla senatrice Finocchiaro via twitter sono state: «Avere la scorta per me non è un piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita normale, anche da Ikea».  D'accordissimo. Ma la scorta -  troppi tra l'altro a mio avviso tre agenti , sottratti ai compiti d'istituto (ordine pubblico ad esempio) - doveva essere tenuta discosta da queste incombenze. Angeli custodi sì, famigli no.
Mi spiace per la senatrice Finocchiaro ma nella circostanza ha dimostrato una insensibilità notevole circa il clima morale e  politico che c'è nel Paese.  Tragga le sue conclusioni.
 Certo, "Chi" è il settimanale della Famiglia Berlusconi. Quello che impaginava foto patinatissime del Capo sotto Natale attovagliato con tutta la famiglia concorde e felice. Erano immagini laudatorie e false se solo si pensi alle concomitanti "cene eleganti" del paterno capo famiglia. 
La lotta politica in Italia è feroce, senza esclusione di colpi. Nessuno della parte politica avversa, del PD per esempio, ha i mezzi per stanare le reali occupazioni delle scorte di uomini del PDL. Con questi improvvidi comportamenti la sen. Finocchiaro però s'è dimostrata non in sintonia con il Paese, né ha percepito i pericoli, anche "politici", che la rabbia anarchica e rancorosa genera con questo tipo di foto in circolazione.


Alfio

mercoledì 23 maggio 2012

Per Sabino... Scommetto "100 lire"

Ciao Sabino, va bene il PD fa schifo... e gli altri?
Leggo i commenti sempre puntuali ed acuti di Sabino.
Non so se lui sia la persona che conosco io, io sono Roberto Bertolotti.
Se lui è lui vorrei fare una semplice domanda:

ma se il PD fa così schifo, perchè in queste elezioni Sel e soprattutto il nuovo grillino dell'IDV non hanno preso i voti persi o non guadagnati dal PD?

Forse perchè cercare di imitare Grillo ( come fa Di Pietro) non serve....
Gli elettori preferiscono l'originale.
Poi che l'originale sappia anche governare Parma lo vedremo.

Scommetto “100 lire” anche con te che per i primi 6 mesi la litania sarà:

è colpa degli altri, del buco di bilancio, l'inceneritore? Abbiamo ereditato contratti capestro...Insomma il miglior Berlusconi e la migliore Lega che hanno governato 8 degli ultimi 10 anni, ma che non hanno colpa di nulla.

Sabino, cento lire non sono neanche un caffè, scommettiamo che andrà così.

Roberto Bertolotti

Bersani come in un quadro di Edward Hopper

Stasera Crozza nel suo special "Fardelli d'Italia" ha menzionato la foto di Bersani che beve una birra...


Prima i cantanti sulle navi, poi i celoduristi, poi i cantanti -bunga- bunga celoduristi, oggi i comici. Ma prima o poi toccherà a persone serie? (Roberto)

Edward Hopper  (1882-1967) - "Nightawks" - 1942 (olio su tela)





E. Hopper - "Gas" (Benzina) (1940) - Olio su tela
Bersani Mastro Birraio


martedì 22 maggio 2012

“il vento fa il suo giro”


mitico titolo di un film....E' il destino del centro sinistra in Italia. Ogni volta che tocca a noi governare con una certa continuità gli italiani ci rimettono alla prova. Prima i cantanti sulle navi, poi i celoduristi, poi i cantanti -bunga- bunga celodursti, oggi i comici. Ma prima o poi toccherà a persone serie?
   “Gli amori fanno giri immensi ma poi ritornano
Roberto

“dalle macerie non nasce niente”


Forse molti non hanno colto nella risposta di Bersani su Parma e Comacchio ( passate dal centro destra commissariato al movimento 5 stelle ) una verità. A Parma e Comacchio non abbiamo perso ( noi del PD) perchè ad amministrare quelle città era il centro destra che le ha portate in rovina.
Sembra una giustificazione “arrampicata sui vetri” ma in verità nasconde due “verità”.
Dove ha amministrato il centro destra ed ha accumulato macerie ( prima verità) la gente era tanto “ incazzata” da preferire il cosidetto “ salto nel buio”, piuttosto che una transizione “ gentile”.
Evidentemente ( seconda verità) il centro sinistra non è percepito come cambiamento, magari miglioramento ma non cambiamento. Meditiamo, gente meditiamo.
Roberto

“ dal letame nascono i fior”


Il centro sinistra invece non lascia macerie. Magari governa male ed è sconfitto dal centro destra. Oppure, come a Sesto, riesce a “rinnovarsi”, anche con atti di coraggio, come quello della giunta Oldrini che approva un piano sull'ex area Falk.
Con le inchieste in corso roba da far tremare i polsi.
Ma se non  c'è nulla di male occorre essere coerenti e limpidi.
Incredibile: queste scelte sono state condivise dalla sinistra radicale.
Il centro sinistra unito ha eletto Monica Chittò ( Pd, vincitrice delle primarie) , nuovo Sindaco.
Grazie Monica “ che ce fai “cchiagnere e morire ancora”, grazie Monica
Roberto

Ma come si fa ad essere più antipatico di Renzi????


Ieri ho ascoltato ( con curiosità) Pizzarotti il neo sindaco di Parma.  Contemporaneamente ho ascoltato ( con fastidio, sempre con fastidio) Matteo Renzi.
Incredibile “sto” Pizzarotti è più arrogante, presuntuoso e pure “paraculo” di Matteo Renzi.
Il neo Sindaco di Parma era “ infastidito” dai giornalisti ( Cazzullo) che gli ponevano domane più o meno intelligenti.  Ed era pure infastidito dagli inviati dei telegiornali ( fatemi passare devo andare a bere)......A lui il primo “ ma va a cagher” del mese. Il secondo a Renzi ( è la prima volta che perde una posizione).

Almeno D'Alema rispondeva con classe ai giornalisti che gli chiedevano se potevano fare una domanda un po' stupida:
“ La faccia pure, tanto da un giornalista io non mi aspetto mai una domanda intelligente”

W il nostro leader maximo
Roberto

La presa di Stalingrado...


1- I POTERI FORTI DI PARMA SONO CONVINTI CHE LA SFIDA DEL NEOSINDACO SIA UN'INCOGNITA E QUALCUNO GIÀ STA TREMANDO
Hai voluto la bicicletta e adesso pedala.
È questo il messaggio degli ambienti che contano a Parma dopo l'elezione del sindaco grillino Federico Pizzarotti, l'uomo che fino a ieri lavorava come manager informatico alla banca Credem di Reggio Emilia e che adesso cercherà di "imparare in fretta" il mestiere di amministratore.
PizzarottiPIZZAROTTIgrillo e pizzarottiGRILLO E PIZZAROTTI
I cosiddetti poteri forti della città lo aspettano al varco, ma non osano ancora pronunciarsi sulla "sorpresa" di questo giovanotto che secondo una dichiarazione piuttosto ardita di Angelino Jolie Alfano è stato eletto anche con i voti del Pdl.  (Il resto qui>>>)
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Mi chiedo solo come si possa "imparare in fretta" il mestiere di amministratore, davvero. Io non mi sognerei mai di imparare in fretta un mestiere qualsiasi...

" ECCESSO DI EGO IN RETE"



Ecco un esempio che molti sociologi definiscono " Trasposizione dell'ego in rete". L'utilizzo di supporti mediatici come televisioni, radio, web, offrono una vetrina immediata per l'ego dell'essere umano. Questa è la prima strategia per vendersi alla grande, rinnovarsi, autocelebrarsi. Tutto questo rientra nel manuale del giovane Capitalista!....non poi così tanto giovane....

lunedì 21 maggio 2012

Kony 2012


Kony 2012 è un film creato da Invisible Children, Inc. allo scopo di promuovere la campagna umanitaria denominata "Stop Kony", con l'obiettivo di far catturare il criminale di guerra ugandese Joseph Kony entro la fine del 2012.
 Il film si è diffuso in maniera virale sul web, tanto che su Youtube (dove è stato inserito il 5 marzo 2012) ha raggiunto più di 84 milioni di visite.
  
Joseph Kony è un guerrigliero ugandese, capo del movimento "Lord's resistance army" o LRA
(esercito di resistenza del Signore).
 La LRA è un gruppo di attivisti con un'ideologia religiosa sincretica pseudo-cristiana, noto per le atrocità che commette contro i civili, tra cui omicidi, mutilazioni, stupri e in alcuni casi anche cannibalismo. Kony ha rapito e costretto circa 66.000 bambini a combattere e ha forzato una migrazione interna di oltre due milioni di persone da quando iniziò la sua rivolta nel 1986.
Posto qui di seguito il film che, a mio avviso, deve essere visto da più persone possibile. Credo che quest'anno sia l'anno giusto per cominciare a cambiare il nostro pianeta, che lentamente stiamo distruggendo.


In Italia questo nuovo movimento non si è sviluppato come in altri paesi. In un mio recente viaggio a Londra ho notato che i giovani si sono organizzati e hanno stampato milioni di volantini. Penso che anche il nostro paese debba darsi da fare.

Ele, 16 anni.

Civismo e attraversamento delle strisce pedonali

Pioggia battente stamane. Ma qui da noi, come tutte le mattine, sotto il sole o sotto la pioggia, i nonni - oggi sotto leggere incerate e rigorosamente senza ombrello-, presidiano le strisce pedonali davanti alle scuole in servizio di volontariato. E' un quadretto a priva vista consolante e anche commovente se comparato  allo spappolamento dei vincoli sociali che si registra un po' in tutto il nostro Paese. Oltre che a significare una forma di attivismo senile (unitamente alla quasi punitiva pratica del ciclismo) totalmente sconosciuta nel nostro Mezzogiorno dove i vecchietti se ne stanno invece sotto le coppole, rigorosamente inattivi e seduti in piazza a parlare di niente, questo comportamento rivela una notevole pratica di civismo che, ricordo, è esattamente il contrario del "familismo amorale", pratica ove ciascuno pensa solo a se stesso o al proprio nucleo familiare o al proprio partito, e che tutto il resto vada alla malora. Ma è il  comportamento dei nostri automobilisti che  rende questo presidio delle strisce pedonali da parte dei nonnetti   totalmente pleonastico e vanifica il loro  generoso atto di civismo. Infatti in tutti i paesi dell'Europa fredda non occorre il presidio delle strisce pedonali, perché va da sé che i pedoni le attraversino senza che nessuno regoli il traffico avendone rispettata assolutamente la precedenza, tanto più nei paraggi di una scuola. In quei Paesi la norma ampiamente condivisa è stata come dire interiorizzata e quindi rispettata senza l'intervento di un tutore ad hoc. Ne segue che l'universale mancato rispetto delle strisce pedonali unifica i comportamenti dei Peninsulari e certifica un tratto antropologicamente condiviso in tutto lo Stivale: la prevaricazione dell'Io motorizzato sull'Io appiedato, una forma di primitiva sopraffazione del (pre)potente una volta in armatura da soldato al soldo del Signorotto di turno oggi sotto quella dell'automobilista indisciplinato.
Alfio

domenica 20 maggio 2012

Indignatevi!

 Tratto dal libro "INDIGNATEVI!" di Stéphan Hessel

Il brano che riporto qui di seguito è, secondo me, l'anima degli Indignados, cerchiamo di non banalizzarli.

Dal momento che vediamo rimesso in discussione il fondamento  delle conquiste sociali della Liberazione, noi, veterani dei movimenti di resistenza e delle forze combattenti della Francia libera (1940-1945) ci appelliamo alle giovani generazioni perchè mantengano in vita e tramandino l’eredità della Resistenza e i suoi ideali sempre attuali di democrazia ed economia, sociale e culturale. Sessant’anni più tardi il nazi-fascismo è sconfitto grazie al sacrificio dei nostri fratelli e sorelle della Resistenza e delle Nazioni Unite contro la barbarie fascista. Ma questa minaccia non è del tutto scomparsa, e la nostra rabbia contro l’ingiustizia è rimasta intatta. In coscienza, noi invitiamo a celebrare l’attualità della resistenza non già a beneficio di cause partigiane o strumentalizzate da qualche posta in gioco politica, bensì per proporre alle generazioni che ci succederanno di compiere tre gesti umanitari e profondamente politici nel vero senso del termine, perchè la fiamma della resistenza non si spenga mai:

Le fate ignoranti # 4 - “tu non sai cosa c'è sotto”


Un Sindaco del nostro bistrattato Comune, riesce a far finanziare dai privati una “tangenziale” ai confini del nostro Comune e di Cernusco, in grado di deviare il traffico di transito che soffoca per ore la Via Roma ( Padana Superiore) a Cassina e tutto questo senza oneri per il Comune. Possibile? Sicuramente c'è sotto qualcosa...”tu non sai cosa c'è sotto”.

Fine…..............per ora
Roberto

sabato 19 maggio 2012

Brindisi: reagiamo subito



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Brindisi: reagiamo subito

Non possiamo rimanere fermi, dobbiamo reagire civilmente stringendoci attorno alle vittime; dando solidarietà ai familiari, agli studenti, al mondo della scuola, all'associazionismo, alle istituzioni e alla città di Brindisi; rafforzando le nostre istituzioni democratiche.
Per questo Il PD Milano - Area Metropolitana aderisce e invita tutti ad aderire ai presidi odierni delle ore 17 in Piazza San Fedele e delle 18.30 in via Palestro.

Segreteria Pd Area Metropolitana Milanese

Le fate ignoranti 3 “ # ma va a cagher”


Mi è venuta in mente questa mitica risposta data da un anonimo al “ questuante” marito di Magda....ricordate “ non ce la faccio più....”che in un film di Verdone  dovendo affrontare un viaggio in macchina, lo interpellava per sapere se all'altezza di Parma avrebbe incontrato un temporale. Mi è venuto in mente perché raramente ho avuto a che fare con una persona che pur di dimostrare di avere ragione distorce le cose piegandole alla  sua idea.
La strada che (per chi non lo sapesse) è all'altezza dell'ultima rotonda di Cernusco in direzione Cassina (dove c'è un negozio di vendita di frutta) aveva ed ha lo scopo di costringere il traffico (almeno una parte) che proviene da Milano, Vimodrone a girare a destra ed immettersi sulla Cassanese. In questo modo verrebbe, con un semplice divieto di transito nei confronti dei non residenti,  eliminato il traffico di attraversamento della Via Roma per chi fosse diretto a Gorgonzola ed oltre.
Non potendo polemizzare su questo il “nostro” si inventa un improbabile traffico proveniente da Vignate che, arrivato all'altezza della rotonda e potendo girare a sinistra per andare a Cernusco ed oltre in direzione ovest oppure dritto, verso il cavalcavia in direzione Bussero, Carugate, Pessano ecc.ecc. opterebbe per tornare indietro  ed attraversare Cassina, sfidando i divieti i semafori ecc.ecc. Ci vuole una vera  mente per pensare ad una cosa del genere... io la proporrei a tutti coloro che provengono da Vignate...forse “ma va a cagher” sarebbe poco.

Roberto
(continua)

venerdì 18 maggio 2012

Tutte le contraddizioni di Beppe Grillo e del grillismo


Enrico Arosio per "l'Espresso" (dal sito "Dagospia")
TRE SCATTI DI BEPPE GRILLOTRE SCATTI DI BEPPE GRILLO
No, la Lamborghini nera nel cortile di via Morone non è loro. Né di Beppe Grillo, che preferisce la Ferrari F 40, né del suo editore e guru Gianroberto Casaleggio, che va a piedi. Se la sede del Movimento 5 Stelle esiste solo in Rete, nel senso che è il blog di Grillo, il blog di Grillo è fabbricato qui, in un luogo ben preciso. Un indirizzo emblematico della Milano ultra-bene: via Morone, tra Montenapoleone e quel Palazzo Belgiojoso dove l'imprenditore Raul Gardini si sparò un colpo in testa nei mesi caldi dell'inchiesta Mani pulite.
La sede della Casaleggio Associati, gli strateghi del grillismo, e del marketing virale che ha fatto dei 5 Stelle il fenomeno emergente della politica italiana, si trova nello stesso palazzo che ospita la Camera della Moda, tra avvocatoni, ereditiere e private banker.
GIANROBERTO CASALEGGIOGIANROBERTO CASALEGGIO
Questo indirizzo "riche, très riche, extra très riche" (Ennio Flaiano) strid
e con tanti cinquestellati in giro per l'Italia: studenti, impiegati da mille euro al mese che fanno politica per civismo contro i partiti corrotti e a favore di un'altra economia e di energie sostenibili. Il metodo Grillo è ancora un bel mistero.
Il suo meccanismo, in apparenza semplice, è un grumo di contraddizioni. All'orizzontalità del Web, alla democrazia diretta, al "tutti contano uguale" corrisponde un centralismo, il duo Grillo-Casaleggio, dai contorni poco chiari. Mario Bucchich, il socio portavoce di Casaleggio, interpellato dall'"Espresso", dichiara: "Non rilasciamo dichiarazioni di alcun tipo" e "farci pubblicità non ci interessa". E allora ricostruiamoli un po' noi, il metodo e le contraddizioni, dopo i successi alle amministrative.
Come ci si candida. Nei 5 Stelle si entra facilmente, iscrivendosi al blog di Grillo, luogo immateriale della linea politica. Per candidarsi basta mandare una mail allo staff grilliano (in realtà: la Casaleggio Associati) con fotocopia della carta d'identità e del casellario giudiziario per dimostrare di non avere carichi pendenti. E già qui inciampa l'asino: Grillo stesso non si candiderà alle politiche del dopo-Monti per una vecchia condanna del 1988 (omicidio colposo plurimo, per un terribile incidente stradale nelle Alpi marittime che causò tre morti). Le candidature, questo è vero, si selezionano dal basso.

Le fate ignoranti # 2 “ o non c'ero o se c'ero dormivo”


La strada in oggetto era inserita nel piano regolatore presentato nella prima giunta che lo approvò ( 1995-1999), e confermato nella seconda giunta ( 1999 – 2004). Tutto ciò fu talmente pubblico da essere oggetto di innumerevoli assemblee con i cittadini e di due approvazioni del piano regolatore avvenute in due legislature diverse. Fu ampiamente dibattuta, in occasione della presentazione del pgt, alla presenza di centinaia di cittadini ed oggetto anche di incontri con il Comune di Cernusco, sul cui territorio corre gran parte della strada.
Ma il “ nostro” che pure aveva un ruolo politico....probabilmente dormiva, oppure non capiva oppure è in mala fede... io propendo per questa terza tesi, infatti....


Roberto
(continua)


giovedì 17 maggio 2012

Le fate ignoranti #1 - “a mia insaputa”

Così si “giustificò l'ex Ministro Scaiola  difendendosi  a suo tempo, dicendo che la casa acquistata e da lui occupata a Roma, “vista Colosseo” ….era stata acquistata a “sua insaputa” con i soldi di altri e solo in minima parte con i suoi

Il “Trota” in questi giorni ci fa sapere che la “sua” laurea albanese gli sarebbe stata attribuita a Tirana  a sua insaputa. “Mai stato in Albania” e quindi mai laureato.

L'ex Premier Berlusconi ed il suo Ministro dell'economia Tremonti ( che spreco...tre monti, oggi ne basta uno...) ci comunicano che “ a loro insaputa” l'Italia stava facendo la fine della Grecia.

Leggo oggi che un recente “candidato sindaco a Cassina”, dichiara che una strada, prevista nel piano regolatore fin dal 2000, sarebbe stata “deliberata” dalla Giunta di cui faceva parte nel 2009 ( nove anni dopo – beata ignoranza) a sua insaputa

Mi è diventata simpatica perfino la Minetti, almeno non dice che il “ bunga bunga “ andava in scena a sua insaputa. 

Roberto
(continua)

mercoledì 16 maggio 2012

Indignados?

Ormai è palese, i cosidetti indignados sono tanto indignados da non connettere.
Hanno fatto andare a picco il governo Zapatero in Spagna (il governo, secondo loro, faceva più che schifo). Ha vinto in Spagna il centro destra (grazie agli indignados, che hanno disertato le urne).
Ora anche i cosidetti diritti civili che il governo Zapatero ha fatto conquistare alla Spagna sono tutti messi a rischio.
La destra non fa prigionieri!
Complimenti, gli indignados saranno sempre più indignados, ma la Spagna cancellerà quello che di buono ( ed esaltato anche dagli indignados) era stato fatto dal “ Zappy”.

La differenza fra la destra e la sinistra è questa:

per la sinistra se non si ottiene il 100% è una sconfitta,
per la destra basta ottenere il 50,01%....così si governa

Dopo tanti anni ho scoperto di essere un destro della sinistra.

Grazie Bersani di esistere!
Roberto

Il Partito o la Corte? Leadership e democrazia. Il processo decisionale nei partiti

"La storia italiana, anche più recente, dimostra che l' alternativa alla pesantezza burocratica dei partiti di vecchio conio è ipotecata da un leaderismo assoluto dove la discussione è bandita, il dissenso non è tollerato, la decisione è prerogativa arbitraria del Capo e del suo cerchio magico. È stato così per Forza Italia, che liquidava come «teatrino della politica» ogni espressione pubblica di elaborazione di una linea politica. I vituperati congressi di una volta sono stati sostituiti dalle conventions in cui l' unico spazio di espressione pubblica è rappresentato dall' inno encomiastico per il Capo. È stato così per la Lega, dove la fedeltà al leader ha conosciuto la degenerazione calcistica e familistica affiorata in questi mesi. Tra i movimenti antipartitocratici italiani, solo il Partito radicale, tuffandosi nell' esperienza della democrazia diretta referendaria, ha arginato l' inclinazione debordante e solipsistica di un leader carismatico." 


Così scriveva ieri sul "Corriere" Pierluigi Battista.
Cos'altro aggiungere? Che un altro partito, l'IDV, è una formazione tutta "casa e bottega" con il suo leader  Antonio Di Pietro tanto da costituirne un tutt'uno (fanno solo  qualche convegno di tanto in tanto ma chi decide e appare in TV in maniera ossessiva è quasi sempre lui). Si aggiunga  che del partito di Casini non si hanno tracce né di congressi né di primarie. Delle formazioni minori non ci curiamo perché sembra siano nate solo per spartirsi i fondi del finanziamento pubblico dei partiti.

Niente paura


 “Niente paura”    Così  canta e consiglia il mitico Liga. Mille anni dopo la nascita di Cristo sull’insicurezza e sulla sensazione di impotenza erano fiorite le credenze, le fedi,  i millenarismi  e  le superstizioni più incredibili,  alla faccia della razionalità greca e del pragmatismo latino.
 Oggi in modo inaspettato, quando sembrava che i giochi fossero fatti una volta per tutte, Pisapia Napolitano, Monti… ci hanno insegnato che può esserci una resa dei conti dietro l’angolo, che recuperare una dignità tanto calpestata, riscattare un grande quanto fragile patrimonio di civiltà si può, che è ancora possibile mettere un piede sotto la saracinesca che sta per chiudersi. Non è indolore, è  difficile, tortuoso, ma ancora possibile.