Quanto sia rivoluzionario il cambiamento strepitato dal
Grillo urlante lo si evince da due fatti.
La crescita degli incazzati, di chi è stato zitto per troppo tempo e adesso grida tramite le corde vocali di un leader assomiglia molto alla crescita della Lega degli esordi, quando tutti i discorsi iniziavano con il grido di battaglia “…è ora di finirla!!!”. Fa tutto schifo quindi, per cambiare, bisogna buttare tutto: la politica viene così ridotta ad un effetto collaterale dell’usa e getta del vituperato consumismo. Politica è invece non buttare, rispettare la dignità dell’avversario, operare scelte per modificare e trasformare nella consapevolezza responsabile delle conseguenze di tali scelte ( es. no euro? cosa succederebbe nei fatti con una decisione di quel tipo?).
La crescita degli incazzati, di chi è stato zitto per troppo tempo e adesso grida tramite le corde vocali di un leader assomiglia molto alla crescita della Lega degli esordi, quando tutti i discorsi iniziavano con il grido di battaglia “…è ora di finirla!!!”. Fa tutto schifo quindi, per cambiare, bisogna buttare tutto: la politica viene così ridotta ad un effetto collaterale dell’usa e getta del vituperato consumismo. Politica è invece non buttare, rispettare la dignità dell’avversario, operare scelte per modificare e trasformare nella consapevolezza responsabile delle conseguenze di tali scelte ( es. no euro? cosa succederebbe nei fatti con una decisione di quel tipo?).
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Il grido di Edvard Munch (1893) esibito a
sproposito sulla maglietta, l’urlo becero e insultante nel megafono appare un modo un po’ sospetto
per “lasciare la parola ai cittadini”. Tant’è che il neosindaco di Parma
Pizzarotti, come già fece Tosi a Verona con Bossi, ha preso subito le distanze
dalla politica litigiosa e urlazzante del capo.
Si è sentito comunque in dovere
di giustificarlo con la bella metafora: lui, il capo, è l’aratro, deve far rumore, ma loro, che sono stati eletti dai
cittadini, devono seminare e coltivare concretamente.
Peccato che…la metafora
dell’aratro non giunga nuova a chi ha una certa età: fino a qualche
decennio fa, infatti, la si vedeva
campeggiare sui muri di molte case lungo le strade rurali (quasi tutte allora):
“ E’ L’ARATRO CHE TRACCIA IL SOLCO MA È LA SPADA CHE LO DIFENDE”, retaggio di
un ventennio di politica molto urlata di buona memoria.
Franca
Franca
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