mercoledì 23 gennaio 2013

Un Sindaco Parlamentare

E così, le liste dei candidati alle prossime elezioni del 24 e 25 Febbraio sono chiuse. Il bailamme generato da polemiche, candidature saltate e curriculum impresentabili, che ha impazzato sulla stampa e sui media nazionali per giorni e giorni, sembra non aver avuto effetti a Cassina de Pecchi. In una atmosfera del tutto anomala, quasi sommessa, apprendo della candidatura del nostro Sindaco che correrà per un posto alla Camera nel collegio “Lombardia 1”. Nessuna novità, la candidatura di D’Amico, se non scontata, era nell’aria. Arrivato alla fine della sua prima legislatura, D’Amico punta dunque alla riconferma. Un premio, un riconoscimento forse al lavoro svolto in qualità di deputato. Non lo sappiamo e mai potremmo saperlo. Finché vigerà il “porcellum” e fino a quando i candidati verranno calati dall’alto delle segreterie di partito, saremo all’oscuro di come i partiti, tutti i partiti eccezion fatta per Pd e Sel, scelgono i propri candidati. Ma questa è un'altra storia, non sono qui per sindacare su come la lega si sceglie i candidati. Quel che a me interessa, e quel che credo interessa i cassinesi è capire come farà il Sindaco D’amico, per altri cinque anni, a coniugare il suo duplice ruolo, se verrà ancora eletto alla Camera. Lo chiedo senza voler fare polemica, senza retorica. Governare un paese non è cose semplice e non lo è nemmeno stare seduti in Parlamento. Fare bene entrambe le cose penso sia quasi impossibile. Essere “improduttivi” in Parlamento è un conto, gli italiani ci sono abituati. La legge elettorale, del resto, consente all’eletto di non rispondere delle proprie azioni. L’eletto non ha legami con il territorio e non è nemmeno chiamato a spiegare il perché di certe scelte (ve lo vedete D’Amico che spiega ai cassinesi il perché del voto favorevole insieme a tutti i leghisti di certe leggi così care al governo Berlusconi?). Fare il primo cittadino invece, e farlo soprattutto in un comune piccolo come Cassina de Pecchi, significa rispondere giorno per giorno ai bisogni della gente perché il comune, da sempre, è l’ente più vicino al cittadino. E’ in comune che il cittadino si rivolge per i più svariati problemi, di natura sociale, economica, di vita quotidiana insomma. Mi piacerebbe sapere come ha fatto fin’ora D’Amico a rispondere a quei problemi da 600Km di distanza. Il Sindaco a intermittenza, il Sindaco a rate è una figura della quale non abbiam bisogno, è una figura della quale tutti i cassinesi farebbero volentieri a meno. Non me ne voglia allora Signor Sindaco, ma non me la sento proprio di farle gli auguri per la sua campagna elettorale. Prima ancora che avversari politici siamo cassinesi entrambi, e come tali abbiamo bisogno della sua presenza.

6 commenti:

  1. ........meglio di no, visto ciò che finora ha combinato.

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  2. Caro Andrea Parma,
    non ho capito se dai per scontata la sua rielezione alla Camera o la rielezione alla carica di Sindaco di Cassina o entrambe le cose.
    A me, francamente, che sia rieletto alla Camera poco interessa visto che i danni sono limitati al grande calderone romano di ruberie ed ingrasso a spese della comunità tutta. Viceversa sarei molto preoccupato di trovarmi per cinque anni ancora un Sindaco appartenente alla categoria "chiacchiere e distintivo" e mi piacerebbe che alle prossime elezioni amministrative il centro sinistra si presentasse non più sparso e diviso come alle precedenti, facendo un regalo grosso come una casa agli avversari (miopia politica o stupidità personale?, ai posteri l'ardua sentenza).

    Massimo

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  3. Ciao Massimo
    penso che non ci sia nulla di scontato. La speranza è che la lega eleggi il minor numero di deputati possibile anche se D'Amico, settimo in lista che potrebbe essere sesto se il capolista (Matteo Salvini) rinunci ha qualche probabilità di elezione. Rimangono le preoccupazioni di rimanere almeno per un altro anno senza Sindaco, al di la delle divisioni politiche. Sottoscrivo la tua considerazione finale sul centrosinistra cassinese.

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  4. C'è poco da dire: a Cassina il Sindaco lo ha fatto e lo continua a fare il Vice Sindaco, Guido Parati. Personalmente lo stimo come persona e lo ammiro per il suo impegno al di la delle divergenze politiche. Certo che a Cassina de'Pecchi serve un Sindaco a tempo pieno. Per questo sia Giovanni Mele che Simona Ginzaglio hanno lasciato il loro impiego durante le loro Consiliature.

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    1. E allora.... Guido Parati for President!
      Siamo proprio alla frutta!
      Pensate dove siamo finiti per colpa di una guerra di religione a sinistra!

      Massimo

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    2. Se pensiamo che coloro i quali si sono presentati alle precedenti elezioni amministrative come liste di centro-sinistra separatamente anzi, da avversarie del Progetto notoriamente di destra e hanno lasciato in tal modo vincere PdL e Lega, viene da ridere. Amaro però.

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