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sabato 19 gennaio 2013
Città metropolitana: il dovere di crederci
Il Partito Democratico dell'Adda Martesana verso la sfida della Città Metropolitana di Milano. Una sala piena di amministratori locali e tante idee utili per il futuro del nostro territorio
Stavo facendo il resoconto della serata di ieri sera tenutasi a Cassina de' Pecchi sul tema Città metropolitana quando mi è arrivato l link del pezzo scritto da Fabio Pizzul che ha concluso la serata di ieri. Ho pensato che miglior situazione è quella di farvi leggere quanto da lui riportato. Mi limito ad aggiungere che la partecipazione è stata ampia da tutta la zona della Martesana con la presenza di moltissimi Sindaci ed amministratori. Giovanni Mele ha ricreato il percorso che ci ha portati alla Citta metropolitano che dal 2014 vedrà Milano diventare "LA GRANDE MILANO" - Serena Righini, esperta di pianificazione urbanistica, ha fatto vedere con tavole chiare come la nostra zona in 15 - 20 anni ha subito una trasformazione sconvolgente in termini di consumo del suolo. Daniela Gasparini ha tracciato il percorso che ha portato alla costituzione è come gli amministratori hanno creduto in questa importante tramormazione - solo i Sindaci e non la Regione - . Eugenio Comincini - Sindaco di Cernusco e rappresentante dei Sindaci della Martesana al tavalo dello statuto - ha tracciato i punti salienti in cui ci si articolerà: sanità - trasporti - lavoro - welfare - ambiente e territorio . Infine Fabio Pizzul ha sottolineato che in questa Citta metropolitana ci credono di pù i Cittadini che la Regione. Si sono alternati partecipati interventi di Sindaci e presenti .
La CITTA METROPOLITANA un'opportunità in cui la Martesana ci crede. Chiudo facendo un plauso agli organizzatoori ed al PD per la gestione della serata.
Un affollato incontro promosso dal PD della zona Adda Martesana ha rilanciato venerdì sera a Cassina de’ Pecchi il tema della città metropolitana. Nonostante vari tentennamenti parlamentari, il 1° gennaio 2014 dovrà nascere la Città metropolitana di Milano e finirà l’esperienza istituzionale della provincia. Il percorso per giungere a questo storico obiettivo (la prima legge al proposito è del 1990) è tutt’altro che chiaro e lineare, ma la posta in gioco è altissima e riguarda la possibilità di governare i flussi economici, sociali e ambientali dell’area più importante del nostro Paese. Nei prossimi mesi ci saranno i necessari passaggi istituzionali e dal 2014 il sindaco di Milano sarà, provvisoriamente, sindaco della Città metropolitana. Fin da subito è necessario però muoversi per spiegare a cittadini e amministratori locali come questa sia una straordinaria opportunità e non il definitivo asservimento dei comuni della provincia alla grande città. Se la Città metropolitana venisse letta come un’inutile e dannosa nuova struttura burocratica, partirebbe già morta. Regione Lombardia non ha favorito in questi anni la Città metropolitana perché ha visto vede in questa nuova istituzione un pesante concorrente al suo potere. Anche in questo campo bisogna cambiare e trasformare la regione in un’istituzione capace di valorizzare la forza degli enti locali per collegarli all’Europa e al Mediterraneo.
Il link al forum sulla Città metropolitana del PD milanese
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