venerdì 21 settembre 2012

Sogni?

Sogni? e se diventassero incubi?

9 commenti:

  1. Credo che ora sia il caso di finirla, altrimenti si rischia di essere ben poco credibili anche agli occhi dei simpatizzanti.

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  2. Ah sì? dovremmo metterci a lodare il "sognatore" come lui stesso si è definito e, peggio, approvare il PGT? E quando ci sveleranno il nuovo PUT, Piano Urbano del Traffico? continueeremo a sognare insieme al Sindaco?

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    1. Non serve a nulla tacciarlo come "sognatore", tanto il PGT verrà approvato più o meno come quello che è stato presentato.
      Fare opposizione non vuol dire passare una settimana a parlare di sogni, incubi e fare le solite varie interpretazioni filosofiche. La gente vuole capire perchè li considerate sogni, mentre è di sicura facile presa la proposta del tunnel, di un nuovo centro storico, di nuovi servizi, ecc..
      Ma soprattutto sarebbe bello capire perchè di PGT si è parlato in Commissione solo all'ultimo secondo e la richiesta dell'opposizone di farlo è del penultimo secondo.
      Marcello ha promesso un contro PGT, per quello che potrà servire; vediamo quale fatti concreti e realizzabili saranno opposti ai sogni.

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  3. Capisco la svalutazione della filosofia, è comprensibile, nell'italiano medio è sinonimo di inconcludenza e vana chiacchiera. E va bene. Ma il "sogno" è un termine usato dal sindaco fin dal primo giorno, anzi nel primo volantino della campagna elettorale. Si sta tentando anche in questo blog di elaborare qualcosa di concreto (ahimè di meno filosofico) ma occorre precisare che davanti a un progetto bellissimo ma irrealizzabile per mera questione di soldi, ogni proposta alternativa suonerà modesta e inconcludente. Non vorrei buttarla ancora in filosofia (questa brutta bestia!) ma vorrei precisare che chi colonizza per prima un campo semantico, attribuendo il nome alle cose, ha un vantaggio competitivo enorme (anche nel campo del fantastico e dell'immaginario). Faccio un semplice esempio. Mario Monti al momento in cui ha deciso di schiantare il Paese, per salvarlo, ok, ma somministrando una medicina amarissima e per certi versi ingiusta (stiamo aspettando le liberalizzazioni da un sedicente liberale) chiamò il decreto, pubblicamente, "Salva Italia". E così: vorresti tu non salvare l'Italia? E tornando al nostro sindaco pittato di verde: non vorresti forse sognare? Anche perché se le cose non riescono è sempre pronta la scappatoia linguistica: "ma era un sogno!". Da qui la necessità di filosofare (ahimè) ossia la necessità di inseguire un inconcludente amministratore con le armi della critica e del ... pensiero...

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    1. Buona fortuna, allora.
      Ti pregherei in ogni caso di rivedere il profilo dell'italiano medio (da cui tu debitamente prendi le distanze) perchè la filosofia è "sinonimo di inconcludenza e vana chiacchiera" solo se viene usata per girarci intorno alle cose.
      L'italiano medio, questa, la chiama in altro modo.... prova ad indovinare.

      Anonimo Cassinese

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    2. Nessuna allusione personale nell'espressione "italiano medio"! E' tutta una vita che sento smorfie davanti al solo termine di filosofia, che evidentemente in Italia è intesa così: come vana chiacchiera. Non così in Germania, in Francia o negli stessi USA. Adesso si spera che qualche festival dedicato a questa benedetta filosofia possa trascinare qualche interesse o qualche curiosità in più. Ma rimarco che la discussione sul merito della questione (diritto alla critica linguistica di una questione amministrativa) è mancata anche da parte tua caro Anonimo cassinese. Evidentemente l'insofferenza per la filosofia - già registrata in precedenti tuoi commenti- come termine di riferimento e come occasione di approfondimento è più forte di qualsiasi tema di confronto...

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    3. Sai com'è, sono un italiano medio....

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  4. Anch'io sono un italiano medio... un po' filosofeggiante...

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  5. Lo so io, lo so io, lo so io! Qualcuno ha chiesto perche' continuiamo a chiamarlo sognatore? Be' nel bilancio di previsione 2012 erano riportati oneri di urbanizzazione (e simili) pari a 365.300 Euro (Voce 4.05.3100), con l'Equilibrio di bilancio che approveremo venerdi' 28 questa cifra viene decurtata di altri 179.015 Euro, portando la cifra per il 2012 a 196.285 Euro...

    110.000.000 Milioni di Euro di opere, diviso 196.285 Euro all'anno fa 560 anni.

    Ha ragione il sognatore che si puo' fare anche il Canale di Panama, ma, come diceva Vasco Rossi, "Non siamo mica gli americani".

    E' sufficente come spiegazione o dobbiamo continuare a giocare a chi le spara piu' grosse?

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