lunedì 10 settembre 2012

Da Sindaco (Carugate) a Sindaco (Firenze)


Al Sindaco di Firenze
PD Circolo di Carugate
PD Zona Martesana
Pd Provinciale Milano
PD Regionale Lombardia
Segretario Nazionale PD
e pc. organi di stampa

Caro Renzi,
Quello che mi ha indotto a scriverti, da collega, sono sindaco di Carugate una cittadina di quidicimila abitanti in provincia di Milano, non è solo il fatto di non condividere la tua impostazione, va da sé, quanto la mancanza di un programma e quindi di idee per dare risposte alle tante e gravi questioni che abbiamo davanti: lavoro, scuola, pensioni, giustizia, problemi etici, donne, giovani, precari ecc. ecc.anche perché tu, pur legittimamente portatore di una forte domanda di cambiamento ( è naturale che per i giovani sia così), esprimi propositi che appaiono molto più una guerra ai vari D'Alema, Bindi, Bersani, ecc. e i cui esiti sono certamente la mutazione dell'anima del PD (ma chi lo ha ordinato? è necessario tutto questo bailamme se non ai propri fini?)Ti sei chiesto se tutto ciò è nelle corde dei nostri iscritti? dei nostri elettori?
Il tuo eloquio è accattivante, da simpatico toscanaccio ma se non è riempito di contenuti resta quello che è, vacuo e populista.
Concordo appieno con il Presidente Zagrebelski quando dichiara di diffidare di chi non mostra incertezze e snocciola una dopo l'altra le stesse battute, gli stessi proclami come un libro stampato.
Alcuni tuoi interventi ti hanno già caratterizzato: sei con Marchionne, ti piace Brunetta, mal sopporti i sindacati, ammiri l'uomo di Arcore, piaci molto al centrodestra, i giornali e i media in genere, anche qualcuno sedicente a sinistra, ti fanno da grancassa, c'è bisogno d'altro?
Cartago delenda est?
In gioco, da quanto modestamente mi pare, c'è non solo la cacciata dei vecchietti ma lo spirito e l'esistenza stessa del Partito Democratico.
Io da splendido sessantenne (fra qualche giorno) ancora in buona forma e lucido, dal 1975 impegnato in politica nell'accezione aristotelica, ritengo di poter dare ancora molto non solo per la "Ditta" ma per la mia Città, per il mio Paese e alla fine di questo mio secondo mandato sarò a disposizione.
La vecchiaia non è di per sè una malattia ( mi sia concesso, pro domo mea, qualche aggiustamento a Cicerone) ma sempre del Nostro c'è da diffidare di quelli che..... non tam commutandarum quam evertendarum rerum cupidi (sono desiderosi non tanto di cambiare ma di sovvertire le cose.)
Cordialità.
Umberto Gravina, Sindaco Carugate (MI).

P.S.
A scanso di equivoci dichiaro di avere un lavoro e nessun interesse da preservare se non quello affidatomi dagli elettori, in primis da quelli del PD.

Carugate 8 settembre 2012.

5 commenti:

  1. Personalmento ho chiesto ad Alfio di postare questa lettera perchè non ne sono ancora capace..... Ho apprezzato la "semplice" militanza del Sindaco Gravina (quasi 60enne .... ma pieno di energie per quello che lo conosco ... !) e le sue riflessioni che nei giorni scorsi sono state anche un po' le mie (dico un po' perchè alcuni punti di contatto con il Renzi ci sono anche). Ritengo che un leader che voglia veramente sfondare deve decidere da che parte stare. Renzi non lo sa ancora. Mi permetto bonariamente di dire che per la giovane età forse deve ancora "imparare a vivere". Un altro aspetto da (ora) uomo della strada che mi colpisce è: ma se vuole girare l'Italia per la campagna delle primarie, perche non si dimette da Sindaco? Lo farà dal camper telematico via e-mail?? Detto questo apprezzo la volontà di coinvolgimento e della fiducia da porre agli Amministratori locali. Sono convinto che i Sindaci e gli Assessori espressi nelle nostre Consiliature siano gli uomini di domani su cui far poggiare la gestione del nostro Paese. Tanto è vero che abbiamo i MELE, LE GINZAGLIO, I COMINCINI ED I GRAVINA E TNTI ALTRI come esempio di capacità, rigore, moralità e capacità gestionale. Se con loro le Città funzionano potrebbero funzionare anche le Istituzioni!

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  2. Grazie Marco, ottimo spunto di riflessione.

    Anch'io sto seguendo con attenzione la questione primarie e devo dire che la cosa che mi lascia stupito e' che Renzi sta facendo campagna elettorale come se fosse candidato alla guida del PD e si proponga di rinnovare il Partito piuttosto che guidare l'Italia fuori dal pantano in cui il centrodestra ci ha portato.

    Nel nostro direttivo allargato di Giovedi' 13 Settembre 2012, tra le altre cose, parleremo di primarie e ci confronteremo su questo tema. Potremmo anche decidere di scrivere anche noi una lettera da spedire ai vari contendenti.

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  3. Io credo che il problema non sia chi vincerà le primarie (non c'è proprio storia per Bersani) ma per chi poi voterà Renzi e quelli che votano per lui.
    Infatti mentre coloro che voteranno per Bersani voteranno comunque PD a prescindere, coloro che voteranno Renzi, voteranno solo Renzi a prescindere e staremo tutti a vedere cosa farà Renzi una volta che uscirà con le ossa rotte dalle primarie. A livello di risultato elettorale, questo rappresenta un grossissimo rischio per il peso che il PD avrà poi nella coalizione di centro sinistra e, in definitiva, il peso complessivo che il centro sinistra riuscirà ad ottenere. Provate a pensare cosa succederà se Renzi deciderà di fondare una lista civica nazionale.......

    Massimo

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    Risposte
    1. La mia più frequente preoccupazione di oggi è che il cittadino, come con Grillo, faccia scelte di protesta, facilitato da una politica che in tanti anni non ha mai dato messaggi di rinnovamento o, quando lo ha fatto, la comunicazione non è stata tra le migliori.
      Va però ricordato che il PD è giovane come formazione politica anche se all'interno ha molte espressioni della vecchia generazione.
      Ma di Renzi, che in teoria lancia una proposta in parte condivisibile, come Grillo, è il modo che non mi sta bene.
      Prima di tutto termine "rottamazione" lo trovo molto negativo e penoso.
      Inoltre se si informa meglio, la maggior parte dei rappresentanti del PD negli enti, nei circoli, nei Comuni sono tra i 35/45 anni. Quindi esiste un forte cambiamento nel nostro partito. Ma certamente lo slogan è vincente in quanto nella mente del cittadino si ha solo l'immagine dei D'Alema, Veltroni, Fioroni etc. che sono in politica da una vita.
      Posso essere d'accordo con lui ma ripeto è il metodo che è sbagliato. Soprattutto, se anche per il Parlamento si faranno scelte con primarie, trovo "sporco" giocare sulla delusione del cittadino. Non mi piace un cambiamento che parte dalla pancia invece che dalla testa. Non per niente le mie critiche a Grillo sono feroci in quanto il suo gradimento è basato solo su questo. Il suo programma per il 90% non è fattibile, a meno che non si passi al "baratto" come scambio globale!
      Soprattutto non mi piace un Renzi che si definisce del PD ma in questo momento, molto delicato per il nostro partito,dove non si sono ancora definite le regole delle primarie, parte con il camper per la sua propaganda politica.
      Due commenti:
      - prima di tutto metta il logo del PD sul camper altrimenti sono portata a pensare che per alcuni suoi discorsi proprio del Pd non lo è (appoggio a Marchionne, via i sindacati e altro)
      - come giustamente fa notare Bersani queste sarebbero le primarie per il governo dell'Italia non per la segreteria del PD!
      Se dovesse vincere le primarie, io spero proprio di no, sempre il cittadino dovrà scegliere chi va in Parlamento (regole del nostro partito)nè lui nè il segretario.
      Ma la preparazione economica, europea, industriale e anche l'esperienza di Bersani in Renzi non la vedo. Ma prende per la sua simpatia e dialettica.
      Non è il nuovo Blair che avanza.
      Ho cominciato a leggere i 100 punti del suo programma. Come per tutti i programmi molte voci sono interessanti ma, come detto prima, non si mettono in pratica senza coperture finanziarie sicure.
      Tra l'altro bisogna ricordarsi sempre che le linee guida, a oggi, le dà in linea di massima l'Europa nè Renzi o Bersani o Berlusconi.
      Ma sicuramente Bersani le saprebbe coniugare meglio.
      Antonietta

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    2. Sicuramente Renzi la sa lunga e ciurla nel manico. Molte volte nemmeno ci ha preso più di tanto (come nel caso di Marchionne) e di Blair mi ricorda solo l'avidità, che si è ben manifestata una volta tornato a fare il "normale" cittadino. Resta il fatto che, se non dovesse vincere le primarie, quello sicuramente non vota Bersani (voi credete ancora alle sue parole?).
      Mi incuriosisce cosa saprebbe coniugare meglio Bersani perchè la domanda è: ma chi è questa Europa che dovrebbe dare le linee guida? Spero sia qualcosa di diverso da quella che abbiamo visto negli ultimi 5 anni perchè allora sarebbe meglio non saper coniugare; almeno avremmo qualche possibilità di farla franca.

      Massimo

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