Che la vita fosse una festa per pochi e un inferno per
molti, ce l'aveva detto don Lisander (nel cap. XXII, Promessi Sposi., ma la citazione
esatta è: "La vita non è già destinata a essere una festa per pochi e un
peso per molti, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto»,
aspetta e spera). Solo che la festa fino
a ora ognuno di noi se l'è immaginata in alto mentre l'inferno in basso. Oggi accade
che neanche questa cosmologia morale funzioni più di tanto. Spesso l'inferno è
in torri alte e piene di vento ove si rinserrano poveri disperati in tema di
perdita di lavoro, mentre la festa perlopiù avviene nei bassi (cantine
attrezzate a discoteche) o nella morale bassa di chi trova divertente mettersi
una testa di porco in testa.
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