giovedì 22 novembre 2012

"Lo spirito della scala"

C'è una formula francese che si chiama "esprit de l'escalier", ovvero "spirito della scala". 
Voi siete andati a dirne quattro alla vicina del piano di sopra, vi siete sfogati e in qualche modo avete espresso il vostro punto di vista, poi prendete le scale per tornare a casa vostra... e qui, sui gradini, prima di rientrare,  vi viene la battuta che avrebbe steso la vostra vicina. Ma qui, sulle scale ormai, non sapete se tornare indietro a riprendere la discussione sistemando definitivamente la questione o lasciar perdere e rientrare a casa vostra in qualche modo sconfitti.
Orbene, la battuta della scala che vorrei dire al governo Monti, il quale non fa che ripeterci che senza il suo governo non è che l'Italia andava incontro a grossi guai con lo spread a 570 - cosa che è facile sottoscrivere-, ma che senza il suo governo si rischiava di non pagare gli stipendi, le pensioni e le tredicesime già nel dicembre del 2011.

Qui lo "spirito della scala" ci farebbe dire. Ma se è così, qual è stato effettivamente il provvedimento di legge che ha impedito il baratro? Nel decreto cosiddetto "Salva Italia" non c'è alcun provvedimento tale da determinare un afflusso immediato  di denaro che avrebbe comportato il salvataggio diretto della nazione, in un  rapporto stretto di causa ed effetto tale  che esso, ed esso solo, avrebbe consentito di pagare le pensioni, gli stipendi e le tredicesime. Non certo il provvedimento sulle Pensioni della Ministra Fornero che determinerà i suoi effetti non prima di di 2 o 3 anni, non certo le liberalizzazioni che non si sono fatte, non certo la riforma del lavoro varata nella primavera scorsa, a pericolo scampato, non certo il ribasso dello spread che c'è stato in maniera significativa solo di recente, non certo i provvedimenti legati alla spending review che si è avviata nella seconda metà del 2012, non certo la legge di stabilità che va al voto in questi giorni.

Dunque: quale provvedimento concreto di legge ci ha salvati alla fine dell'anno scorso e ha consentito il pagamento degli stipendi, delle pensioni e delle tredicesime?
Questa è la mia domanda della scala. Ma ormai è forse troppo tardi, ma forse no, salgo un attimo le scale e vado a fargliela al Governo Monti questa domanda... O no? 

2 commenti:

  1. Io credo che nessun "provvedimento concreto", per di più in approvazione di un tal parlamento, possa essere la salvezza di una situazione ultracomplessa come la nostra. Molti segnali di "non ritorno" hanno da subito però innescato una svolta: la caduta di molte copertrure che ha scoperchiato una serie di pentoloni e il via-libera alle operazioni della finanza, penso, ad esempio che abbiano fatto di più di un singolo provvedimento concreto anti evasione e anticorruzione...abbiamo bisogno anche di persone che si fermino sulle scale, ma qui il discorso si allarga anche alla politica estera e richiederebbe altri spazi. Bella comunque l'immagine, Alfio.
    Franca

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  2. D'accordissimo, visto quel c'era prima. Ma perché aggiungere a una svolta di governo assolutamente necessaria questa formula di deterrenza da "Ministro della paura" degna del personaggio di Antonio Albanese? Una formula rivelatasi falsa alla prova dei fatti? Un Paese adulto non ha bisogno di queste immagini terrificanti altrimenti accade che al governo del "belletto" succede un governo "del balletto", il balletto della paura...

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