La politica dei giorni nostri si basa sulle primarie. Da
quando il più grande partito della sinistra si è chiamato “Democratico” pare
che senza le primarie non possa più esistere.
Le “primarie” nascono come sappiamo nelle competizioni
elettorali dei due grandi schieramenti elettorali americani (Democratici e
Repubblicani) per scegliere il candidato Presidente alle cariche istituzionali
(Governatore o Presidente).
Forse qui in Italia che siamo un po’ più piccoli come
territorio non è così necessario.
Cambia lo spirito: negli States addirittura il candidato
dello schieramento che esce sconfitto fa una dichiarazione che dice più o meno “
mi identifico nel Presidente e sono al suo fianco” . Qui da noi il concorrente
dello stesso partito alle primarie a candidato premier dice di volersi
estraniare e invita a farlo.
Posso poi dire che le primarie mi hanno un po’ rotto?
Perchè un qualcuno che non voterà mai per il PD deve andare
a votare alle primarie per votare un candidato (Renzi) che non voterà mai alle
elezioni nazionali?
Il tutto serve solo per destabilizzare la leadership del
partito.
Le primarie vanno fatte solo per gli iscritti, altrimenti
sarei legittimato a votare alle primarie del PDL per votare l Santanchè (ahimè)
per far si che non ci sia un Alfano (un po’ melgio forse) al governo.
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